Il circo dei matrimoni al Foro Italico
Il matrimonio degli altri mi mette agitazione. Non è soltanto il peso della promessa che gli sposi si scambiano, mi agita tutto il processo organizzativo. Casa, fiori, banchetto, viaggio di nozze, bomboniere, fotografo ecc. in ordine sparso.
Le spose attraversano Palermo in auto pompose raggiungendo paesaggi dove stagliare il loro profilo (spesso greco) contro il sole che tramonta. Sferracavallo, Isola delle Femmine, Sant’Elia, ma anche paesaggi urbani come piazza Politeama e le ville comunali.
In Girato a Palermo, l’esposizione di dieci videoracconti a Sant’Erasmo, ce n’è uno di Adrian Paci che mostra due sposi intenti a girare il “filmino” delle loro nozze. Un occhio esterno identifica quindi Palermo anche con quei servizi e la loro realizzazione in luoghi pubblici.
Uno dei luoghi di Palermo in cui ultimamente ho visto moltissime spose è la «suggestiva promenade lungo-costa» del Foro Italico. Nei pomeriggi dal cielo terso decine di spose festanti si aggirano tra le “principesse” di Rota e le ceramiche di Parrucca inseguite da fotografi. Negli ultimi anni i fotografi mi sono diventati fantasiosi (o tasci) e pretendono che insieme agli sposi ci siano i testimoni e gli altri “ggiovani”. A che servono? Fanno da scimmiette ammaestrate per realizzare le temutissime coreografie che renderanno “più simpatico” il servizio! Esempi: «gli uomini da un lato, le donne dall’altro…gli sposi in mezzo…correte tutti e poi girate attorno agli sposi!». Diavolerie.
Insomma, tutta ‘sta introduzione era per dirvi che tra le mirabolanti trovate del fotografo che ho visto all’opera l’altro giorno al Foro Italico c’era quella di far correre i protagonisti maschi del video di nozze…appresso ai podisti-delle-sette-di-sera sul lungomare!
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