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mercoledì 17 apr
  • Cani sciolti a Palermo

    Non parlo di randagismo, ma semmai di finanza, di informazione e di potere, con qualche inedito nesso con Palermo. Ieri è stata deliberata la fusione tra i gruppi bancari Unicredit e Capitalia che darà luogo alla seconda banca europea e settima al mondo per capitalizzazione. Fino a poco tempo fa si ironizzava sul fatto che le banche italiane, nel mare magnum della finanza, rappresentassero il…plancton mentre altre (giapponesi, svizzere, inglesi o statunitensi) avevano invece dimensioni da balena. La fusione di oggi, che si aggiunge a quella recente tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI, ha riportato quindi l’Italia, un Paese tradizionalmente secondo solo al Giappone per propensione al risparmio, al ruolo che potenzialmente le spettava. Merito del governatore Mario Draghi, si direbbe, ma, se si ricorda che la carica di governatore, a tutela della sua indipendenza, era a vita e che, se non ci fosse stato lo scandalo Fiorani/Banca Popolare di Lodi a travolgere, fino costringerlo alle dimissioni, il suo predecessore, Antonio Fazio, oggi non avremmo celebrato un bel nulla perché ben altri erano i disegni sul sistema bancario di Fazio per i suoi favoriti tra cui, in primo luogo, lo stesso Fiorani. Chi ha provocato allora lo scandalo Fiorani? Come ricordato dai libri che hanno raccontato questo scandalo finanziario (es. “I furbetti del quartierino” di Michele Gambino ed Elio Lannutti, Editori Riuniti) è stata la palermitana Stefania Petyx che per prima, con i servizi dell’8 e 14 febbraio 2005, indagò sugli abusi della Popolare di Lodi (oggi Italiana). In seguito alle inchieste e alla pubblicazione delle intercettazioni, in un contesto mediatico pervaso da timori riverenziali, toccò al comico Beppe Grillo comprare, assieme ai lettori del suo blog, una pagina a pagamento su “La Repubblica” per chiedere in modo perentorio: “Fazio, vattene!”.

    Ogni vittoria ha molti padri mentre la sconfitta è sempre orfana. Per i giornalisti della carta stampata sparare su Fiorani divenne in seguito facile come sparare in guerra alla Croce Rossa. Non c’è stato quotidiano, compresi l'”Avvenire” dei Vescovi e “La Padania” dei leghisti, che non abbia chiesto poi le dimissioni di Fazio. C’è troppa gente, purtroppo, abituata ad essere pavida con i potenti ed intrepida con i vinti. Troppa gente disposta a correre in soccorso dei vincitori di turno. Serve invece, specie tra chi fa opinione, gente libera da valutazioni d’opportunità che risponda solo all’onestà della propria intelligenza, che dica ciò che pensa e scriva – e sottoscriva – ciò che dice. Pare che sia un lusso intellettuale per pochi: servono più cani sciolti, bassotti o mastini che siano.

    Il riferimento a Beppe Grillo mi offre lo spunto per segnalare un altro scoop di questi giorni: quello degli amici palermitani del comico (Massimo Merighi, Vania Gaito ed altri) che, per primi, hanno tradotto e trasmesso attraverso il loro sito Bispensiero un video di denuncia della BBC su presunte coperture, da parte di ambienti ecclesiastici, di casi di pedofilia. Il video, ripreso da Beppegrillo.it e da portali quali Repubblica.it e Libero.it è stato per giorni il più scaricato della rete mentre Bispensiero superava le 15.000 consultazioni giornaliere. Pare che Michele Santoro dedicherà al tema una prossima puntata di “Annozero”. Anche in questo caso i “timori riverenziali” verso certi temi sono peggiori del danno che pretenderebbero di evitare così come è paradossale l’omertà verso gli stessi temi di autorevoli esponenti della Chiesa visto che il suo Fondatore aveva pure detto a chiare lettere: “Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina girata da asino al collo e venga gettato in mare” (Marco 9, 42) ovvero: “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Giovanni 8,32).

    Si dice comunemente che l’informazione è potere, anche se si pensa solo alle scalate borsistiche per controllare giornali e TV. Ma l’informazione è potere anche quando circola liberamente tra i cittadini, quando li informa correttamente anche se li fa indignare. Per questo i cani sciolti sono utili a tutti noi e a loro va il nostro ringraziamento e il nostro sostegno. Specie quando il potere – economico, politico, ecc. – volesse loro togliere arrogantemente la parola.

    Palermo
  • 4 commenti a “Cani sciolti a Palermo”

    1. i cani sciolti servono e come !!!!
      Ma Donato…. chi dobbiamo asseverare tra i cani sciolti di questa città oltre agli anomali e soli Petyx e Bispensiero ?
      Rispetto e ringraziamento a loro !
      Mi sembra che gli abitanti di questa citta’ di regola siano piu’ razze da salotto, da giardino efficacemente addomesticati e lobotomizzati dalle cortesie e favori personali ricevuti da amici che contano, dalla propria squadra in serie A (ma loro, i cittadini poi restano sempre in serie C2), dalle promesse effimere che in tempi elettorali regolarmente vengono elargite in maniera uniforme sul territorio.
      E allora…… chi li scioglie questi cani ????
      Ai miei occhi sono tutti attacati con corde e catene robuste!
      Arriverà a breve la tassa TARSU aumentata del 75%, arriverà il rincaro dell’acqua, affogheremo nelle polveri sottili del traffico urbano, ma di cani sciolti…. nemmeno l’ombra a Palermo.
      Gli unici branchi di cani sciolti che vedo a Palermo sono quelli di Cipri’ e Maresco, che invadono prepotentemente la città !
      Bau bau

    2. Segnalo l’intervento di Vittorio Zambardino (E grazie alla rete un pezzo di verità) su Repubblica.it in merito al caso “Bispensiero” che supera ormai le 40.000 consultazioni giornaliere: http://zambardino.blogautore.repubblica.it/

    3. http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=1997&parametro=economia
      http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=1995&parametro=economia
      http://www.signoraggio.it/comestatasvendutaitalia.html
      A proposito di cani sciolti si possono consultare questi tre indirizzi.
      La suddetta fusione è stata annunciata dalle televisioni all’intera nazione con squilli di tromba e inopportuna enfasi. Questo annuncio destinato al gentile popolo del simil-paese chiamato italia non rappresenta e non è portatore di nessun beneficio per i cittadini clienti da mungere ai quali si indirizza.
      Per informazione vi faccio notare che tenere un conto in una banca francese non costa nulla, se il cliente si limita ai risparmi domestici (gli investimenti speculativi sono riservati all’élite economica, come dappertutto) “guadagna” come -a volte piu’- in italia.
      Il terzo indirizzo che posto riguarda il riciclato Amato su vicende passate.Come si sa quest’uomo che è tornato per fare come sempre danni incalcolabili nei giorni scorsi ha risposto con faccia tosta fuori dal comune e con arroganza inammissibile in un paese democratico ad un giovane studente palermitano.

    4. Ancora in tema di cani sciolti in questi giorni assistiamo alle vergognose scene dei professionisti della politica italiana che accusano e apostrofano e tentano di delegittimare chiunque osa criticare sprechi privilegi e usurpazioni da loro commessi. Critiche incontestabili. Per deviare l’attenzione cominciano a parlare di impiego pubblico, il male minore, i veri danni li provocano tutti i loro privilegi e sprechi e quelli dei loro consulenti e grandi commis pagati carissimi e già stipendiati di stato in altri posti. Si possono aggiungere alla lista gli impieghi inventati dovuti a “parentopoli”, gli affitti miliardari di palazzi inutili e le spese inutili per costruire strutture inutili. Queste e tantissime altre informazioni si trovano nel libro LA CASTA di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, 300000 copie vendute in poche settimane, dovrebbe essere letto da tutti gli italiani per obbligo, tipo la scuola dell’obbligo. La soluzione? Semplice: abolizione del senato, delle province, delle circosrizioni, dimezzamento degli eletti per governo, regioni, comuni, stipendio massimo per deputati 5000€, 3000€ per i consiglieri comunali, 7000€ per premier e ministri, risultato, in politica solo uomini di buona volontà servitori dello stato.
      E per finire abolizione dei finanziamenti a partiti e giornali(molti giornalisti e direttori di TV e giornali predono grossi stipendi grazie ai finanziamenti, pure quelli dei giornali che vendono a pochi intimi o regalano le copie), chi condivide le loro idee paga le sottoscrizioni limitate a un massimo da stabilire, chi sgarra va in galera, chi vuole farsi giornali, televisioni e partiti paga con i propri soldi.

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