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martedì 23 apr
  • Bella la maternità!

    Il 15 maggio è nata Francesca, la mia terza nipotina acquisita, figlia di una delle mie più care amiche. Come da tradizione panormita, mi offro di farle la “notte” in ospedale, dal momento che, sempre per bella tradizione palermitana (ma del sud in genere), il personale è insufficiente e l’assistenza ai degenti devono farla parenti e amici. Bene. Mi presento nel più grande ospedale della città verso le 19:00, con cuscino sotto l’ascella per poggiarlo su sedia sdraio dura e trovo la mia amica in una tripla così composta:

    • letto nr.1: gestante+nutrico+mamma della gestante+marito+suoceri+numero due figlie;
    • letto nr.2 :gestante+ nutrica+mamma della gestante+cognata+fratello+numero cinque bambini che urlano, si sputano e si fottono a legnate letti letti.
    • Nel letto nr.3 c’è la mia amica+nutrica+ io unica ospite.

    Posto che l’orario delle visite finisce alle 19:00, alle 20:30 (il palermitano così è: elastico…) finalmente smammano tutti. Non faccio in tempo a tirare un sospiro di sollievo che si rimaterializzano i due mariti con la cena, anzi con il mangiare. Perché il palermitano snobba il cibo passato dall’ospedale, schifìu, e si organizza. Per la precisione il marito numero uno porta numero OTTO e dico OTTO panini con crocchè (già che c’era poteva portare pure le menze birre) che offre a tutti, me compresa che inizio a sudare freddo e rifiuto con cortesia, pensando a una lunga notte di incubi ad occhi aperti con crocchè inchiummate nello stomaco. Ma lui insiste “se lo mangia, se lo mangia, bello è il panecrocchè”, non buono, bello! Finita la lotta con il primo marito, mi tocca rifiutare dal secondo, mezza familiare con salsiccia e salame picante e passare pure per sdignusa…finalmente la stanza si svuota e ci prepariamo per la notte con l’olezzo di frittura sotto il naso.
    Diciamo che un piccolo momento di calma lo raggiungiamo intorno alle 3:00 e finalmente anche noi “assistenti” ci accomodiamo alla bell’e meglio per la notte su sedie di fortuna. Le mie due “colleghe”, un po’ per l’età, un po’ perché erano alla seconda nottata, cominciano a ronfare subito. Specie quella alla mia destra. Sfortuna vuole che proprio il suo nipotino inizi a frignare, la figlia la chiama: “mamma”, una volta, “mamma” due volte, “mamma” tre volte, finché sbotta gridando “ma’ chiffà t’a fazzu io a tia ‘a nuotti?”.
    Lamenti vari dopo, esco in corridoio a sgranchirmi le gambe e giunta all’ingresso del reparto mi si svela uno scenario fantastico! Il palermitano è un poeta! E lo scrive sui muri. Praticamente non c’era un solo angolo in cui non ci fossero scritte con uniposca indelebili:
    “X agosto ‘06 in menzo a tante stele cadenti nè arivata un’altra: Kevin” e chi c’ha fari Giovanni Pascoli? O ancora “23/3/05 oggi e nato Gabbriele.E tutto suo padre!Aguri” oppure “12/1/04 e nata Maria Rosa e piccolina ma graziosa, trecchili” (contenti voi!). Mentre osservo sorridendo mi si avvicina un signore che, nell’attesa che sua figlia partorisca, si sente in dovere di attaccare bottone e mi comunica “La nostra la chiamiamo Isabella, no comu a figghia ri Totti! Scianel a chiamaru comu u profumo! E s’era masculu? U chiamavano Cristiadior?”.
    Più o meno stravolta, torno nella camera e mi imbatto nel ginecologo di turno nonché mio amico che mi racconta, per tirarmi su (era già l’alba) un simpatico aneddoto capitato qualche settimana prima. Nata una bella bambina, quando le infermiere la portano alla mamma, la nonna sbarra loro la strada e presa in braccio la piccola, al cambio del primo pannolino, provvede a mettere all’innocente un po’ di zucchero proprio . Al che, il mio amico chiede “signora ma che fa?” e lei “lassassi iri dutturi! Non si scanta, è usanza…ci metto un poco di zuccaro accussì l’avi cchiù duci!”.
    Bella la maternità!

    Palermo
  • 48 commenti a “Bella la maternità!”

    1. Fenomenale davvero!!!!!!!!

    2. Grande… come sempre…

    3. Durante una degenza in ospedale ho capito quanto possa essere numerosa una famiglia palermitana. Nel letto confinante al mio un ragazzo di 22 anni. All’orario delle visite si presentano madre, padre,2 nonne ed 1 nonno, 3 sorelle, con relativi mariti a seguito e 9, diconsi 9, picciriddi al seguito. In quattro trovano legittimo sedersi sul mio letto, decido di alzarmi per farli stare più comodi (dovere di ospitalità)e mi accomodo sulla balata di marmo sotto la finestra. Il ragazzo guarda smarrito la madre negli occhi e con sconforto esclama: “Ma chi ffa ‘un vinniro i ziani?”

    4. Mi fai schiattare dalle risate ogni volta che ti leggo.

      Vicè

    5. E’ davvero uno spaccato di quello che vive il palermitano!
      Bellissimo!
      E comunque a mio parere l’unico motivo per cui non sei riuscita a dormire bene, è che hai rifiutato il bel “panecrocchè”!
      😀

    6. cchiù dduci… no, non ci credo…

    7. Maria…sei un capolavooooooooooooooooooro!

    8. Come al solito sei uno spasso quando racconti scene di vita quotidiana Palermitana. Quando entro nel blog, cerco sempre se ci sono tuoi post, perchè per me che vivo fuori Palermo, leggendoli, è come ritornare in città. Un “deja-vu” che anche se mi rallegra mi lascia, contemporaneamente, un velo di malinconia. Ciao a presto e continua così.

    9. Non è che rischi di muntariti a tiesta cu tutti sti “comprimenti”? ahahah Sei DIVINA! Quando ti spicci a schivere un libbro sempre tardo è!
      Riesci a dipingere perfettamente l’uomo palermitano, con tutte le sue minuscole sfumature..Su una cosa concordo particolarmente: che il palermitano è fondamentalmente un poeta. Che parli di calcio, di politica, di clima, il panormitano riesce a esprimersi “dalle viscere” come pochi al mondo!
      Un baciooo

    10. non sottovaluterei la scena di te che entri col cuscino sottobraccio 😉

    11. a mia mi sa ca dda picciridda a profumiera po fari, na vota addivintata granni !!!!
      grazie alla nonna che gliela azzuccarata quannu era ancora in fascie…..
      Ecco come nacono le profumiere palermitane, mistero svelato !
      Quà il Billitteri ci scriverebbe un libbro.

    12. Grazie a tutti dei “comprimenti”giacchè ci siete perchè non venite a vedermi e magari mi tirate due pomodori, giovedì sera ai Candelai? Farò per “saldi di fine stagione” alcuni pezzi pubblicati su rosalio, interpretandoli in “letture sciolte”! Che fa, vi aspetto?

    13. Certi talenti vanno sfruttati!!!Scrivi un libro e facci contenti…La Palermo che rappresenti con ironia e umorismo è un grande valore!

    14. Ci penso, ogni tanto tra una cosa e l’altra..magari un giorno o l’altro ci provo pure!;-)

    15. Candelai? Dove e quando grazie!

    16. ehhehhehheheh
      sempre eccezionale!

    17. Ottimo pezzo.
      Una precisazione però, da cultore della materia. Non vorrei che il lettore si faccia un’idea sbagliata del palermitano pensando erroneamente che l’assalto al parente/amico ricoverato in ospedale sia limitato all’orario delle visite o alle notti. No. Non è così. L’assalto è continuo. Parenti e amici entrano da tutte le parti e a tutte le ore. Da questo punto di vista il palermitano è tenace, infaticabile, ingegnoso (se trova porte chiuse per esempio col telefonino chiama il parente ricoverato che gli apre la porta), un torrente in piena che travolge tutto e tutti. Un mio amico poco poeticamente (ma non è palermitano, bisogna quindi perdonarlo perché non sa quello che dice) lo definisce “maleducato”.
      Sempre da cultore della materia, non è strano il passaggio da buono a bello. E’ una esemplificazione della convertibilità dei trascendentali (vero, buono, bello…). Il palermitano è filosoficamente ferrato. Magari maleducato ma filosofo e poeta.

    18. Mi lascia molto perplesso la triste usanza della nottata…

      è una cosa che non accetto, sti infermieri non vogliono far nulla e mi meraviglio come mai se vanno al nord lavorano tutti bene e sono i primi a far rispettare le cose..

      Credo comunque che il problema è dell’utenza che come sempre a palermo sembra che qualcuno pur pagato se fa qualcosa è solo per piacere…

      UNA VERGOGNA:::

    19. non si rifiuta un panino con le crocchè…
      VERGOGNA

    20. Comincio a capire perchè ci sono le “nevrotiche” che aspettano la puntata di ” biutifull”; Arrivato al martedì se ancora nn hai “POSTeggiato” mi viene l’ansia, Brava e Biedda ormai rischia di diventare come “comprimenti pèlla trasmissione” che dirti?….!
      Per il Post, Quanno nascio Francesca quella mia, era orribile, perchè ” Fu’ MALTRATTATA” (parto difficile con complicanze), testa a cucuzza e tutta nivura, ma chi veniva a rompere…, nn poteva fare a meno di fare la “pigghiata pì fissa” – “maria che biedda! Tutta sò matri(i parenti di mia moglie); tutta sò patri(i miei parenti).
      Ora, io che sono sempre critico con mè stesso (anche eccessivamente), ho sconvolto tutti mandandoli a quel paese, dicendo ch’erano bugiardi perchè mia figlia era l’amore più grande della mia vita ma….era propio “laria”.
      Inutile dire che oggi (per fortuna) a picciridda “s’aggiustò” edè un’Orchidea rara.
      Ciao Marì.

    21. dettagli maggiori per questo giovedì cara mariuccia…
      io per ora sono a Palermo e ti voglio assolutamente vedere!
      nà vasata

    22. Ho letto non ricordo dove una battuta sulla figlia di Totti. Diceva: «Se fossero stati gemelli come li chiamavano? Dolce e Gabbana?». 😀

    23. E pure la mia figlia si chiama Francesca, ma voglio raccontarvi come, dove e in che ospedale, pubblico, nacque.In breve, non vi scantate. Era il 1984.
      Visite dalle 12,30 alle 13,30, cu c’è c’è.
      I neonati tutti in nursery, le mamme allattavano lì, le infermiere all’ora giusta venivano a chiamare le mamme.
      Le visite esterne, per vedere i bambini, sempre in nursery, attraverso vetro, sia che fossero ziani, niputi, padri o nonni.
      Le nottate ? C’era il personale che turnava e credo fosse bastante al numero di puerpere. Alle 13,31 tutti fuori dal reparto, se dovevi portare nel pomeriggio o in serata qualche cambio di capo d’abbigliamento autorizzavano il marito o il nonno/a a depositare in guardiola la cosa e la facevano avere loro alla puerpera.
      Il “mangiare” ? “Non si possono introdurre cibi o bevande confezionate fuori dall’ Ospedale” , recitava un bel cartello carattere New Courier corpo 24 plastificato e se penso alle crocchè introdotte con liberalità e ampia tolleranza mi viene da sorridere…
      Vietati televisorini o radio all’interno delle camere, due o tre apposite sale tv o sale d’incontro erano disseminate per il reparto.
      Stanze da quattro, da due e da uno, se avevi fortuna potevi finire anche in singola e mia moglie ci finì.
      Per il secondo figlio scelse invece la quadrupla perchè preferiva stare in compagnia e fare due chiacchere durante il giorno.
      Le infermiere , per contratto, non potevano accettare alcuna mancia o regalìa e , vi assicuro, facevano il loro lavoro con professionalità senza sollecitare o addirittura chiedere, come so che succede a Palermo, denari…
      No, non era in Svizzera, nè negli States, l’ Ospedale era ed è a Cagliari, dove per regola non scritta e per un minimo di buon senso, i bambini sotto i dieci anni di regola non vengono portati in ospedali o cliniche.
      Chiaro che mi sono ritrovato nella sempre fascinosa affabulazione di Maria, mi sono rivisto in visita agli Ospedali della nostra Palermo e a volte non proprio per occasioni liete.
      Eppure voglio credere che ci siano regolamenti, disposizioni, ordini di servizio nelle strutture di Palermo, ma chi li applica e soprattutto chi li fa applicare ? E chi controlla quelli che li devono farli applicare ?
      Un saluto a tutti
      Giuànni

    24. marta è nata al sant’elia di caltanissetta. le visite erano rigorosamente limitate agli orari previsti… giusto 5 minuti di tolleranza all’uscita.

    25. Ma una carriera d’umorista no?
      Un vrai regal!!!

    26. oh maria complimenti sempre e tanti! 🙂
      ho un aneddoto ospedaliero anche io … ma non riguarda una nascita. anni fa nonnapina si operò, ed io feci la seconda notte dopo l’intervento. la fortuna volle che ci fosse un letto libero in camera, e così, dopo essermi accertata che fosse tutto ok, mi sono appoggiata nel letto vuoto. notte tranquilla. all’alba sento movimenti e qualcuno mi copre con una coperta: era nonnapina che si era stufata e con l’asta della flebo in mano mi dice “facemunni na passiata ca mi annoio”… 😀 passeggiata indimenticabile alle 5 del mattino nel corridoio di ospedale… 😀

    27. la seconda nottata per eventuale gravidanza (quarta nipotina)la farai tu!!!anzi faccio il secondo figlio per farti rivivere questa straordinaria esperienza…..baci

    28. Per chi chiede dei candelai: GIOVEDI SERA DALLE 21,30 A NOTTE FONDA2saldi di fine stagione” 50 e più attori, acrobati, musicisti si svendono a 50 cent a “prestazione”!!!I farò “letture sciolte”dei miei pezzi di rosalio…vi aspetto? amunì..Per Dili: NON CI PROVARE!!!

    29. mariiiiiia!!!!
      Mi sa che per partorire emigrero`. Gia` una dopo la gravidanza e` grassa quanto una foca monaca con tutta la pelliccia, se poi ti aggiungono il panino con le crocche`, puoi uscire dalla clinica per andare diritto alla beauty farm!

    30. Carissima maria, ci sarebbe tra poco un’altra nuttata da fare a una tua amica delle delle scuole medie….che fa te la sentiresti? un salutone da giacomo marito di un’altra amica tua che fortuna non è incinta…..facci sapere…..gcm

    31. Marì, ma se mi apro un ” web menagement nuttate for puerperians” (ma chi scrissi? però dà l’idea! o no?)ti presti? io gestiSCIo e prendo il 60% e tu fai i nuttati e prendi il 41%! ( l’1% in più che calcolo sono le mance)allora che dici te l’accolli?.
      NOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! mi sà tanto di pappone! ( e pensare che tanta gente le fà per davvero cose simili).

    32. Eh sì, il palermitano sa essere davvero poeta!!!!!

    33. Belle proposte vero Tommaso…Quanto a Giacomo: NON SE NE PARLA PROPRIO! In compenso stasera faccio un’altra “nottata” per prio mio però!Vi aspetto ai Candelai per “Saldi di fine stagione”dalle 21,30.Non ve la buttate, amunì…

    34. Articolo Meraviglioso!!!! 8)
      ehehehehhee
      mi hai fatto morire dalle risate!!!
      bacini

    35. IO CI SAROOOOO!!! 8)8)8)
      a staseraaaaa 😉

    36. Sto piegata in due dalle risate 😀 .
      Ma’…dopo questo articolo mi chiedo se, sia successa la stessa cosa anche a me,durante il primo cambio… :sisi:

    37. Ieri sera te la sei spirugliata veramente bene … con rispetto parlando.

    38. Grazie Bulga! A presto

    39. MARYYYYYYYYYYYYY!!!!!! TI ASCOLTO OGNI GIORNO ALLA RADIO!!!!!!!!! CIO KE SCRIVI…CIò KE SCRIVI è SEMPLICEMENTE FENOMENALE…..CI FAI MORIRE DA RIDERE CONFERMANDO DELLE SEMPLICI VERITà!!!!!!! QST INTERVENTO POI……MADòòòòòòòò QNT è VERO!!!!! UAHAHAH!!!!!SN UNA PELERMITANA DOC E CONFERMO A PIENO QNT DESCRITTO……O SIAMO STATE NELLO STESSO OSPEDALE O SN REALMENTE TUTTI COSì….!!!!! VADA PER LA SECONDA!!!!!! TI ASCOLTO LUNEDì CM AL SOLITO!!! CIAU CIAU

    40. Grazie DEBBY! Bontà tua…a tra poco in diretta su radiotime

    41. …ASPETTO CN ANSIA IL TUO INTERVENTO SULLA FIERA…UAHAHAH!!!! GIà IMMAGINO…KE RISATE!..TI HO VISTA IN FIERA VENERDì…MA ERI INCASINATA CN IL GIOCO DEI NUMERI!!!CIAU A DOMANI!!!
      …DEBBY…

    42. E io.. come promesso ogni tanto passo pure di qui… sarà la nostalgia? Eheheh
      Peccato che non ero a Palermo per la serata dei Candelai… l’avrei vista volentieri!

      A dopo su Time… come tutti i giorni!

    43. Mi fai sempre ridere un sacco, io ,x la cronaca,ho partorito al buccheri la ferla ,x chi fa la nottata niente sedie a “sdraia” solo sedie ,infatti io la seconda notte non ho voluto nessuno anche xche’ il personale e’ gentilissimo e presente.
      alle 7 del mattino gli ospiti DEVONO uscire dalle camere xche’ si fanno grandi pulizie,orari entrata/uscita fatti rispettare e non si puo’.
      ammuinare.
      le regole esistono ma e’ necessario che sia pure chi le fa rispettare,dato che noi non ci sappiamo proprio gestire.

    44. Ah dimenticavo,un giorno una gestante che in camera mia,ha ricevuto visita di parentame con appresso 5 picciuttieddi di 13/14 anni muniti di panini e coca-cola,che abbanniavano come pazzi stavano sporcando tutta la stanza e x di piu avevano cominciato pure ad usare il nostro bagno…ho fatto cenno a mia madre che e’ andata direttamente dalla caposala che li ha messi alla porta seduta stante.

    45. Sei sempre la più simpatica, Maria. Spero ti sia ripresa dalla notte, noi comunque in ospedale, reparto maternità, siamo stati assai più fortunati di te e l’amica. 🙂

    46. Esperienza personale, cioè non proprio mia ma di mia moglie 🙂 Quando: dicembre 2011. Dove: uno dei più famosi ospedali pubblici palermitani in tema di ostetricia. Situazione: la piccola Elisa ha deciso di nascere 1 mese e mezzo prima, mia moglie è ricoverata, ogni 2 ore un tracciato, per il quale viene solitamente prelevata e portata in sala parto. Sono le 20.30 (mezz’ora oltre il termine dell’orario di visita), le sale parto sono tutte impegnate, l’infermiera decide di portare il macchinario nella stanza di degenza, che mia moglie divide con altre 3 puerpere (e circa una trentina di parenti). L’infermiera invita il parentame ad uscire dalla stanza per motivi di privacy (per il tracciato mia moglie verrà mezza spogliata). E qui si scatena l’inferno! Non vi descrivo le maleparole e gli improperi agli indirizzi dell’infermiera e anche di mia moglie…

    47. poi dice che uno sceglie la struttura privata…

    48. poi dice che uno si trasferisce fuori perche’ i siciliani sono troppo zingari…

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