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venerdì 19 apr
  • Le macchine ci rubano la vita

    Percorrevo via Puccini con la mia fida bicicletta. All’improvviso un acuto stridore di gomme d’auto in frenata, dietro le mie spalle, ha bloccato istintivamente la mia corsa e mi ha fatto girare indietro. Un bambino di 3-4 anni era a pochi centimetri dal paraurti di una macchina, mentre con un grido lacerante la mamma lo afferrava e se lo stringeva al petto coprendolo di baci e gridando parole, insieme, di disperazione e di conforto. Un attimo, e una signora attempata irrompeva dalla porta di casa urlando e chiedendo che era successo al bambino. Alla guida della macchina c’era una signora cinquantenne; al suo fianco un uomo più giovane che immediatamente è sceso dalla macchina ed è andato ad aprire la portiera della guidatrice. La signora era inerte sul sedile, sotto shock. Dopo un po’ è uscita lentamente dalla macchina e si è appoggiata sul cofano di un’auto lì parcheggiata, piangendo a dirotto. Il giovane la confortava amorevolmente. Il bambino era sempre stretto al petto della mamma che continuava a baciarlo dicendo: “Mi è scappato! Non è successo niente! Niente!”. Io guardavo impietrito la scena. Mi è venuto un groppo alla gola. Sarò vecchio, ma due lacrime mi sono scese sul viso. Bastava un attimo, e il bimbo poteva essere morto. Io buona parte della mia infanzia l’ho passata giocando sulla strada. Gli idolatrati mostri meccanici non se n’erano ancora impadroniti. Le macchine ci rubano la vita.

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  • 25 commenti a “Le macchine ci rubano la vita”

    1. sinceramente non capisco. anche un aereo che cade, una nave che affonda, le dita bagnate nella presa a 220V ci rubano la vita. che facciamo, torniamo al medioevo? un bimbo che scappa alla mamma poteva finire male anche ai tempi dell’antica Roma sotto una biga. almeno con l’auto la signora ha potuto frenare magari con l’ABS! più che teorizzare che si debba giocare per strada preferirei pensare a dei parchi per i bambini…

    2. Sono d’accordo con questa considerazione.
      E’ proprio la verità che le macchine ci rubano la vita.
      Altro che ZTL!!
      Io eliminerei completamente le ZTL ed istituirei permanentemente una chiusura totale al traffico tranne per i mezzi pubblici!.

    3. le auto e gli stronzi che corrono. ho visto auto percorrere a oltre 100 km l’ora (!!!) le poche centinaia di metri che separano piazza caboto da piazza valdesi, roba da manicomio. ma la polizia che fa????????? perchè questi pazzi al volante non vengono mai mai fermati???

    4. solo per restare all’ultimo, all’addaura sono state investite 2 persone e 1 bambina (miracolosamnete si sono salvati tutti) per colpa delle auto che sfrecciano a 100/120 km l’ora nel lungomare cristoforo colombo. LA POLIZIA, I CARABINIERI PERCHè NON METTONO GLI AUTOVELOX ??

    5. solo per restare all’ultimo anno*

    6. Io sono fermamente convinto che le automobili dovrebbero essere usate solo ed esclusivamente per andare fuori città; al limite per girare in periferia; i centri delle città (e non solo i centri storici) dovrebbero essere chiusi al traffico privato. Punto.
      Questo implica, ovviamente, un sistema pubblico di trasporti integrato ed efficiente; mezzi pubblici che passano dalle fermate ad intervalli stabiliti e precisi (vedi metropolitana, che a Parigi, unica metropoli che ho avuto la fortuna di visitare, sono precise al secondo, letteralmente, ed in alcune tratte passano ogni 3 minuti “di orologio”!) e ad un costo basso, al limite gratuiti per alcune fasce di popolazione.
      Ci si arriverà mai, in una città dove per andare a comprare il pane a 100 metri da casa si esce in auto e si cerca di parcheggiare, se possibile, dentro il panificio, al limite in seconda/terza/quarta fila (esperienza diretta di viale Michelangelo dove abito)?
      Forse serve un cambiamento radicale di mentalità, prima ancora delle infrastrutture…

    7. Confermo le auto in quarta fila in viale Michelangelo davanti al panificio, e aggiungo che se si va 10-20 metri più avanti il parcheggio si trova. Bisogna avere un pò di rispetto per i disabili che non hanno la possibilità di utilizzare gli arti inferiori e che darebbero non so cosa per poter fare quei 20 metri a piedi.

    8. Ho un bimbo di 15 mesi ed ho il terrore, ogni volta che esco con lui, che possa succedergli qualcosa.
      Le macchine parcheggiate sulle strisce pedonali, le moto posizionate stabilmente sui marciapiedi, gli scivoli per disabili perennemente occupati diventano un rischio tremendo per chi, con un passeggino, deve aggirare questi ostacoli! Il comune ha bisogno di soldi? Inizi una campagna dura contro la sosta selvaggia e maleducata!

    9. Quoto in toto Giovanni Romeo.

    10. @giovanni romeo
      Sei grande!!!!
      Ti vorrei sindaco di Palermo

    11. Tutte le grandi capitali europeee, ma anche le città piu’ piccoline, parlo di Germania, Austria, Francia cacciano letteralmente gli automobilisti dal centro per dare spazio alle persone. Noi siamo fermi alla ZTL tanto per fare pagare ancora soldi, ma tanto poi i centri restano invasi di automobili. Per qualche mese ho provato a girare con la bicicletta in centro, non vi dico il disagio. Viva le biciclette e le città libere da smog e rifiuti.

    12. E’ la mentalità che sicuramente deve anche cambiare, oltre che le infrastrutture per la mobilità di cui abbiamo urgentemente necessità.
      E per mentalità intendo essere disponibili ad incentivare l’uso di mezzi alternativi l’auto.
      E non ribellarci a ciò.
      Se fanno la pista ciclabile, il bottegaio di fronte si ribella.Se mettono un cordolo sulla corsia preferenziale dei bus, il negozio di abbigliamento si lamenta che nesuno potrà più parcheggiare la propria auto.Se chiudono il centro, i commercianto fanno un comitato contro.Se vogliono fare la metrò, si costituiscono svariati comitati perchè hanno paura della stabilità dei loro palazzi.
      Ma ad Amsterdam, Londra, Monaco,Milano,Praga, succedono le stesse cose???

    13. così ritrasformiamo il post in quello sulle ZTL – che evidentemente appassiona – dove si è già ampiamente dibattuto su loro limiti e vantaggi, sulla loro attuazione a Palermo, sui trasporti pubblici (che altrove sono efficienti e sarebbe stupido non utilizzare), sui parcheggi qui inesistenti (all’estero ci sono – e numerosi – i parcheggi multipiano e quindi è facile lasciare la macchina ed andare a piedi), etc, etc. E dove le opinioni erano molto contrastanti e ognuno è rimasto della propria idea. In effetti il problema è anche il cambio di mentalità e in questo senso possono avere ragione anche i più sfegatati nel giustificare le ZTL. Favorevolissimo ad una chiusura totale di parti necessariamente limitate della città (asse Politeama-Massimo ad esempio), certamente vero che chi abita in città dovrebbe andare il più possibile a piedi, saltare sul primo autobus che capita, o – se può – andare in bici, ma ciò non può implicare l’ignorare le esigenze di chi non può comportarsi così “virtuosamente” (e mi riferisco ad esempio proprio a mamme con bimbi piccoli che dovrebbero dotarsi di un risciò, a chi deve venire dalle periferie, a chi trasporta merci, ai turisti, etc.) a parte la constatazione dell’oggettivo modo disastroso in cui sono state attuate (o meglio si sta cercando di attuare) le ZTL a Palermo. Oltretutto dai commenti si evidenzia finalmente come il vero problema traffico riguardi principalmente altro e cioè l'(in)osservanza delle regole (vedi proprio macchine posteggiate male, ma anche stop non rispettati, comportamenti criminali alla guida, etc.), altro che fare pagare per continuare a circolare senza curarsi abbastanza di prima debellare i comportamenti scorretti!
      Ad ogni modo il presente post mi è parso volersi riferire in senso lato alle “macchine” e quindi non necessariamente solo alle “automobili”, ma ai “mostri meccanici” in genere. In questo senso mi è parso un attacco alle “magnifiche sorti e progressive” un po’ fuori dal tempo. Le “macchine” possono rubarci la vita ma molte altre oggi ce la salvano. Anche perché, se il riferimento è invece proprio alle sole automobili, il caso fortuito del bimbo che scappa alla mamma c’entrerebbe fino a un certo punto con le crociate contro le auto private (finire sotto una bici, un bus o un auto blu consolerebbe poco). La scena descritta poteva peraltro accadere in qualunque paese o periferia fuori dalle ZTL. Ne vi è un legame tra la mancata disgrazia ed eventuali comportamenti scorretti della signora alla guida. Se aggiungiamo a ciò la nostalgia dei giochi per strada (comprensibile, ma anche questa un po’ fuori dal tempo) invece che in luoghi più propri, ribadisco la mia perplessità riguardo al significato di questo post.

    14. E che dire delle strisce pedonali?
      a Palermo sono un optional!
      Gli automobilisti se ne f*****no!!!
      Io caparbiamente attraverso sulle strisce (rischiando grosso)
      senza rallentare. Perchè sono LORO che devono rallentare!
      E invece spesso non rallentano, deviano, mi guardano male
      mi fanno gestacci, insomma, pigghiano avanti!!
      A qualcun altro succede questo?

    15. @ Lucia: che ne pensi di quei pedoni che, ignorando le strisce pedonali, attraversano le strade in obliquo e non in perpendicolare come sarebbe corretto? E di quei pedoni che, ignorando i semafori agli incroci, attraversano con il rosso? E che se per caso li “strombazzi” col clacson quando rischiano di finire sotto la tua macchina (mentre tu stai attraversando regolarmente l’incrocio con il verde) ti mandano a stracataf*****ti e vogliono pure ragione?
      Hanno idea che il codice della strada e i segnali stradali valgono anche per loro?

    16. Per me il post ha il seguente significato: le “automobili” ci rubano la vita, perchè la città è organizzata solo ed esclusivamente in funzione delle automobili.
      Non vi sono percorsi “differenziati” per pedoni, ciclisti, ecc. Nè vi sono adeguati spazi per una vita di relazione sia da bambini che da adulti. Palermo non è certo una città a misura di bambino.
      Non c’è bisogno di richiamare gli esempi delle mitiche città nordeuropee: basta guardare le città spagnole (e gli spagnoli sono quasi come noi: stesso modo di vivere, stessa cultura). In qualsiasi quartiere c’è il “PASEO”: uno spazio esclusivamente pedonale, riservato al passeggio, agli incontri, agli acquisti. Ed ai giochi dei bambini.
      Ed ora ditemi, a chi spetta richiedere questi servizi anche qui da noi?

    17. @ Lia M. Sfondi una porta aperta. E’ ovvio che il rispetto dev’essere reciproco. Il pedone deve sapere pure allungare il percorso, se necessario, ed attraversare SEMPRE sulle strisce!
      Una ragazza tedesca residente a Palermo una volta mi ha detto:”qua una mamma col passeggino è un pericolo pubblico!”
      Ma davanti alle strisce gli automobilisti si DEVONO FERMARE! come ho visto nelle città europee, tipo Londra dove un gruppo di pedoni sulle strisce può (giustamente) bloccare momentaneamente il traffico.

    18. @ Lucia: non parliamo di allungare il percorso… sono stata poche settimane fa una turista molto appiedata a Barcelona. Non hai idea di quanto abbia dovuto allungare le mie passeggiate per attraversare solo dove era consentito! Perché lì se sgarri ti mettono sotto!
      Però se attraversi su strisce e ai semafori, allora il traffico delle auto si blocca anche per parecchi minuti, anche su strade a scorrimento veloce e molto trafficate.
      ciao ciao

    19. E già le automobili ci rubano la vita…eccheppalle! Ecco un altro elogio della bicicletta…eccheppalle!

    20. Gandhi ha detto:

      Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.

      Cambiamo questa Palermo ora !

    21. Siii, cambiamo il mondo, aboliamo gli inquananti motori a benzina e torniamo ai bei scecchi di una volta, i cavalli no perche sono pericolosi, aboliamo i telefonini la tv e la radio che sono portatori di onde elettromagnatiche PERICOLOSSISSIME, aboliamo l’energia elettrica perche anch’essa genera campi elettro magnetici, sii, aboliamo le biciclette ed i pattini che possono provare traumi letali ai bambini, siii, e per finire, PENTITEVI CHE LA FINE DEL MONDO E’ VICINA!

    22. Quoto al 100% Romeo e dico questo.
      Partendo da un esempio pratico, di ogni giorno.
      134.Frequenza teorica circa 20 minuti,tre mezzi nel circuito, capita quasi sempre che uno è guasto, la frequenza si diluisce in mezz’ora. Capita, e spesso, che c’è addirittura un solo mezzo e la frequenza diventa biblica.
      Se, e dico se, io so che ogni 10 minuti ho un 134, ma il dsicorso vale per tutte le tratte diciamo minori, chiaro che lascio l’auto e prendo il mezzo per scendere in centro.
      Soluzione al problema ? Fare uno sforzo finanziario da parte dell’ AMAT di immettere, comprandoli, autobus nella rete diciamo minore, quella che adduce al centro.
      E’ un controsenso che mi passi un 101 ogni 5, 6 minuti, nell’ipotesi felice, e un 134 ogni 40 minuti.
      Comprare più mezzi, in sinergia con Regione, Provincia, P.O.R.,fondi europei, con tutto quello che può portare un rilancio della mobilità pubblica a Palermo.
      La mentalità ? Cambia solo se noi, la gente, vediamo efficienza e novità.Dico che se la cosa gira e funziona, va da se che il cittadino è “attratto” dalla comodità dei mezzi.
      E’ un giro virtuoso.
      Occorre solo la volontà di “fare” le cose e farle bene.
      Se ci riescono a Bucarest, ed è cosi’ davvero, perchè non ci dobbiamo riuscire a Palermo ?
      Giuanni

    23. Anche secondo me i centri urbani dovrebbero essere molto meno “macchinizzati”. I centri storici totalmente pedonali.
      Ma riguardo al chiudere al traffico privato la totalità dei centri (non solo storici) penso che sia uno slancio appassionato molto poco concreto.
      Esempio.
      Io abito non in centro, ma nemmeno troppo fuori. Ieri ho avuto le chiavi del mio nuovo studio/ufficio, nel quale ho trasferito tutta la mia roba da lavoro, precedentemente tenuta a casa. Un vero e proprio trasloco. Il nuovo studio dista da casa mia poco più di 1 km, ma avrei potuto spostare mai a piedi tutto quel volume di roba, mobilia e mazzi vari? E se non avessi potuto usare la macchina nella “città perfetta” di Giovanni Romeo, a chi avrei dovuto rivolgermi e spendendo quanto per spostare di 1 km tutte le mie cose?
      Vivibilità, ecologia, ok. Anche senso pratico però, soprattutto quando proponiamo la “città migliore”. Perchè se no è troppo facile.

    24. Leggo tutto quanto sopra e continuo a restare perplesso: che c’entra il problema della auto nelle città con un episodio (il bimbo che scappa alla mamma) che poteva accadere anche in un paesino, in un’altra epoca (con altri veicoli) o con un mezzo pubblico?
      Qui non c’entra l’essere o meno favorevoli alle limitazioni al traffico ma il nesso logico tra il racconto e le conclusioni.
      Perchè portare l’esempio di una possibile fatalità e farne discendere una anacronistica negatività delle “macchine” e fare confusione (anche da parte dei commentatori) con la necessità di decongestionare il centro città dalle auto trascurando tuttavia che – nella fattispecie palermitana – non vengono date al contempo risposte alternative adeguate alle esigenze di mobilità? Oppure ancora citare i comportamenti scorretti di troppi che prescindono da dove avvengono (infatti accadono anche a Mondello, in viale Michelangelo e non solo in centro o più in generale solo sulle strade) e che nel caso in specie non c’entravano nulla (la signora guidava correttamente)? Che c’entra la mancanza oggi di spazi dedicati ai bambini (cosa verissima) con il ricordo dei giochi per strada di un tempo? Ognuno poi in uno scritto ci vede ed evoca quello che vuole, ma mi chiedo quale voglia essere il messaggio del post al di la di quello della commozione per lo scampato pericolo del bimbo. Anche perchè non voglio pensare all’uso strumentale dei bimbi e della commozione intorno a loro per portare acqua a certi mulini…

    25. Non posso che essere dello stesso avviso di R.M
      non voglio pensare che si tratti di un tentativo di far rivivere l’era della bici la dove è ormai impossibile..
      Certo è che non ho mai visto un auto investire qualcuno senza che nessuno la guidi..come non ho mai sentito imputare la responsabilità di un incidente alle condizioni dell’asfalto Palermitano ” disastrose ” sarebbe ora che chi si è occupato della viabilita’ dei trasporti publici si dimetta!
      E sarebbe ora di fare un pochino di divulgazione delle regole che chiunque ha conseguito il diritto di guidare con la patente,dovrebbe conoscere..
      esempio? in autostrada la velocità minima è 80kmh,mantenenere la destra non e un diritto ma un obbligo .. ecc.ecc..ecc..
      chiudere deltutto il centro? forse l’unica cosa da fare ma mancano i parcheggi…inoltre la nostra bellissima Città non e’ più capace di sostenere una tale quantità di auto,fortunatamente molti usano le due ruote,e l’amministrazione? ztl anche per le moto”tra un anno”.. “la ztl non puo’ essere applicata”mi piacerebbe vedere tutti quelli che usano le due ruote tutti insieme in auto.Risultato : citta assolutamente bloccata e automoblisti che forse comincerebbero ad apprezzare chi gli da spazio…
      SE SEI ALLA GUIDA DI UN AUTO E VEDI UNA MOTO LASCIALA PAASARE E’ GRAZIE A LEI CHE TU HAI SPAZIO.

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