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giovedì 28 mar
  • Triathlon urbano parte II: la corsa

    Vi avevo lasciato orfani del nuoto, ma vi riprendo in piena voglia di jogging. La corsa qui a Palermo è praticata davvero da un numero impressionante di atleti, improvvisati e non. I luoghi dove correre non mancano davvero, le attrezzature sono, come al solito, deficitarie.

    Nel parco della Favorita, oltre alla piscina, c’è anche lo stadio delle Palme di atletica leggera. Luogo ameno, immerso nel verde, fruibile da tutti senza biglietto di ingresso e con un giardino attrezzato vicinissimo. Quale posto migliore per correre. Oltre a questo, c’è il lungomare di Mondello, la salita di Monte Pellegrino, il parco del Foro Italico. Davvero c’è da scegliere. E se non siamo proprio maratoneti, possiamo anche solo passeggiare a passo sostenuto, che anche in tv dicono faccia un gran bene a tutte le età.

    Chiunque ne abbia voglia, può mettersi un paio di scarpe comode, e andare…in fondo per tenersi in forma basta così poco! Ma io sono incontentabile, poiché ho girato un po’ il mondo e mi sono accorta che le attrezzature sportive messe a disposizione delle altre comunità sono così varie che qui neanche ce l’immaginiamo!

    Mi chiedo dunque: è così difficile progettare il giardino adiacente lo stadio delle Palme in modo che possa servire quasi da palestra all’aperto per coloro che ne hanno voglia, oltre che da area verde fruibile a tutti? Non servirebbero chissà quali attrezzi particolari, solo delle panche senza schienale (ops, che sbadata: 2 ci sono…) così da poter fare addominali, delle sbarre a cui appoggiarsi per fare stretching, un’area bandita ai cani dove poter distendere il proprio tappetino nell’erba e fare qualche esercizio. Non sono arredi urbani di così difficile reperibilità, non sono neanche costosi come i birilli del Foro Italico (scusate il paragone: lo so che quella è arte…): sono solamente UTILI! E poi lo stadio chiude alle 20, ed invece c’è chi corre fino a che il sole non tramonta del tutto. E con lo stadio chiude anche l’unico posto di ristoro, che se uno ha sete dopo aver corso, o l’acqua se l’è portata da casa, o niente. Ma qui in Sicilia fare business è “parola d’offesa”??? Quando c’è la partita di calcio, attorno alla stadio, è tutto un pullulare di chioschi improvvisati, ma perché davanti allo stadio della Palme non c’è un bel chiosco fisso con acqua, integratori e pozioni magiche???

    Altro discorso si può fare riguardo il terreno sul quale si corre: strade sterrate, buche, ciottoli. Mantenere il terreno in condizioni decenti sembra essere uno sforzo titanico: il giardino è sì curato, ma intorno non c’è che fare.

    E vogliamo parlare del lungomare di Valdesi? L’ampio marciapiede fra gli alberi e l’inferriata estiva è così pieno di buche che, quando piove, ci si può fare il bagno, nei periodi di siccità si rischia di rompersi minimo una caviglia. La scorsa stagione c’era addirittura un tombino aperto coperto da tavole di legno non fissate a terra: nella foga del gesto atletico qualcuno potrebbe anche non accorgersene!

    Per chi invece volesse andare sul morbido c’è il parco della Favorita, con gli aghi di pino che attutiscono le scosse che arrivano alla colonna vertebrale: unico possibile fastidio sono le mute di cani randagi che possono essere pacifiche o aggressive, dipende dall’umore. Insomma per chi è amante del rischio, il posto si presta. Oppure il prato del giardino al Foro Italico, stando ben attenti a non impallare le foto dei matrimoni, trovarsi in mezzo ad una partitina con super santos, o inibire le funzioni naturali del cagnetto al guinzaglio e non. Ma, in quest’ultimo caso, mi direte che quella villa è fatta per tutti: vi do ragione. Ma dateci un posto per CORRERE e fare attività fisica all’aperto!

    E va bene, basta correre! Si deve essere proprio degli schiffarati per volere a tutti i costi fare sport all’aria aperta. Ed inoltre esistono le palestre: è vero che sono al chiuso, ma hanno orari più flessibili. E poi c’è sempre la possibilità di andare a lavoro in bicicletta…ma questo fa parte del prossimo capitolo!

    Ospiti
  • 15 commenti a “Triathlon urbano parte II: la corsa”

    1. Io penso ke tu in materia di corsa su strada sei poco ferrata ,prova ad allenarti nella zona alta della Città “Via L. Da Vinci/Michelangelo”, in queste strade impari non solo a correre ma pratichi in più un’altra disciplina “il salto ad ostacoli”. Nella Città di nessuno dove la legge del più forte è sempre in vigore occorre aprire bene gli occhi quando ti alleni , poichè incontri lungo il percorso una miriade di venditori ambulanti “incuranti che il marciapiede è un luogo destinato ai pedoni e non alle loro mercanzie” che con tanto di arroganza ti guardano e commentano “mischino ma cu ciu u fà fari…bhooo” .
      Io mi auguro che qualche vigile urbano inizi a praticare questo sport nelle strade sopra indicate , almeno avrò la speranza di un diretto intervento per eliminare questo malcostume.

    2. Salvo, anche io corro tra viale michelangelo, via castellana e baida ed è davvero un impresa ardua… marciapiedi pieni, rotti, sporchi… c’è di tutto, ma la passione è forte e niente ci ferma!
      non sai quante volte avrò chiamato i vigili urbani per segnalare auto sui marciapiedi, ambulanti corse di cavalli… di tutto… ma mai un intervento… figurati sono impegnati a fare altro… ma altro cosa..?!?!?

    3. ed i motorini che tentano di arrotarti anche quando corri nel sentiero pedonale del foro italico? E i vigili urbani sempre assenti? (nonostante vi sia una ordinanza sindacale che impone la presenza fissa di una pattuglia di puntunieri)

    4. Cosa dovrei dire io che abito in zona corso calatafimi/viale regione siciliana?
      Per accedere allo stadio delle palme, piuttosto che alla favorita o mondello o foro italico o piscina comunale ecc, devo farmi almeno mezz’ora di macchina ad andare e mezzora a venire (e poche sono)!
      Ovviamente da sempre, nessun amministratore comunale si è mai posto il problema di fare si, gli impianti: ma farli per tutti!
      Quindi, perdonami cara samantha, se non posso che invidiare chi puo godere agevolmente di questi impianti (con tutti i difetti che hanno).

    5. la cosa più grave a cui sono costrwetto ad assistere è l’indiffernza della gente che mentre tu stai facendo sport senza rompere le scatole a qualcuno , c’è chi invece non sa cosa fare e allora si improvvisa pilota di rally facendo dei sorpassi da fare impallidire persino i piloti di formula 1 ed è allora che mi sono ritrovato quasi sotto una macchina mentre mi allenavo alla Conigliera e cosa più strana il conducente è sceso dall’auto per picchiarmi , visto che secondo lui io lì non ci dovevo stare non è posto per correre a piedi ma con la macchina….tutto questo sotto lo sgardo incredulo di molti automobilisti che anzichè aiutarmi mi hanno detto ” ma lei qua deve correre….”
      Sig. Sindaco mi creda anzichè fare le piste ciclabili che di fatto non vengono utilizzate si adoperi a fare i percorsi per i podisti che a Palermo mancano. Grazie

    6. Mah!
      Il fatto è che noi palermitani siamo incontentabili!
      Du santo cristiano ci fa le piste in riva al mare per pedalare in bicicletta e noi vogliamo correre a piedi!!
      Povero Dieghito,ma cosa deve fare per farci contenti??

    7. andarsene a casa

    8. Parlo per lo Stadio delle Palme e annessa Favorita…
      Gli addominali… si possono fare a terra, se proprio ti fa schifo li puoi fare sugli scaloni della tribuna
      Le sbarre per lo streyching ci sono (centinaia di metri di passamano)
      Ci sono pure gli spogliatoi con le docce (non dico che sono come quelle del bagno di casa, ma sono paragonabili in quanto a pulizia a quelle di una palestra qualsiasi)
      Nessuno ti vieta di entrare e fare stretching nel prato interno dello stadio…
      Credo che non ci si possa lamentare dello stadio delle palme!

      I cani randagi… beh, quelli sono una gran rottura di palle… ma sono per la maggior parte cani abbandonati o figli di cani abbandonati… no possiamo certo chiedere al comune di farli sopprimere…

    9. addirittura,certo che sei peggio di una pentola di fagioli sul fuoco.
      Ci sono problemi più seri.Cioè ti lamenti se non riesci a correre?? Ci sono posti magnifici dove farlo,o forse credi che qui a roma tutti vadano nelle strutture??

      Cìè gente che corre ovunque,a newyork ne ho visti addirittura in via centralissime piene di persone e inquinatissime,e tu ti lamianti se trovi gli aghi di pino,qualche buca,e via dicendo.

    10. gli aghi di pino (che si trovano nella zona del parco all’altezza della curva che congiunge viale diana con viale ercole) rendono il terreno morbido, riposante, l’ideale per chi ha macinato svariati chimlometri su terra battuta ed asfalto. mentre per mano dell’uomo, all’interno del parco, nel sentiero che porta dal piazzale dei matrimoni fino al manderineto, è stato cosparso un gran quantitativo di sabbia di un colore ocra naturale. bella da vedersi e, anche in questo caso, etremamente rilassante per un’ottima corsa

    11. l’unico problema della Favorita sono certi angoli semi nascost, tappezzati di fazzoletti lasciati VERGOGNOSAMNETE da clienti e prostitute. un vero schifo. non capisco il perchè non intervenga neppure Biosphera (che per tutto il resto è impeccabile ed efficente) in queste piccole zone inspiegabilmente abbandonate a se stesse.

    12. cmq, grazie al parco della Favorita, all’asperità mista ad improvvisa morbidezza dei suoi sentieri, all’odore dei manderineti, all’ombra della sua vegetazione protezione ideale dalla canicola, grazie a tutto questo sono in condizioni fisico-atletiche strepitose 🙂

    13. fabri@ scusa ,il problema non è quello di andare a correre al Parco della Favorita , ottimo posto ma di potere correre vicino casa senza stressarti in lunghe attese ai semafori per potere raggiungere il mitico parco.
      A tal fine sinceramente non capisco come non si pensi ad una struttura alternativa dall’altra parte della città e pensare che vicino casa mia c’è lo Stadio militare “zona off limit” ma per i comuni mortali non per la Palermo Calcio che quotidianamente si allena allo Stadio , basterebbe rendere fruibili i viali sterrati esterni allo stadio e non percorsi da autoveicoli , è troppo ? cosa ci vuole per rendere disponibile un luogo così?

    14. CORRO DA 28ANNI,MI CHIEDO,MA COME E’POSSIBILE CORRERE CON IL FUMO CHE ESCE DAL CAMPO NOMADI…FUMO NERO..ODORI SGRADEVOLISSIMI.
      HO CHIAMATO I VIGILI URBANIO,LA ASL.L’ASSESSORATOI CARABINIERI,LA POLIZIA …TUTTE LE ISTITUZIONI,NESSUNO E’ INTERVENUTO… IL FUMO CONTINUA AD INTOSSICARCI RENDENDO NEGATIVO CIO’ CHE POTENZIALMENTE DOVREBBE ESSERE POSITIVO…CHE VERGOGNA!!!!!!

    15. Antonio ti invito a non utilizzare così il maiuscolo (equivale a urlare). Grazie.

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