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venerdì 19 apr
  • Naufragio urbano

    Nella bottiglia di Corona, sotto il marciapiedi a due passi dal pub, c’è un messaggio. La salvo dall’Amia, tiro fuori il pezzetto di carta e leggo: “Sono alla deriva, troppo lontani da me tutti gli approdi. Chi legge non provi a salvarmi dal grande mare dove tutti torneremo”. Ma io mi metto a cercare. Paziente.

    Naufragio urbano (illustrazione di Giuseppe Lo Bocchiaro)

    I racconti di tre righe
  • 3 commenti a “Naufragio urbano”

    1. Trovo solo conchiglie marine, che meravigliano la mente dei bambini, che le riempono con pesciolini d’ombra e d’argento. A me sembrano pietre dure e bianche. Avrei bisogno almeno di uno sfondo azzurro.

    2. Siete fantastici e… ormai parlo al plurale, riferendomi a questo fantastico trio che si è casualmente costituito.

    3. Ma perché alla fine dei 365 post non pubbricate un liblog?

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