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martedì 16 apr
  • ‘u Papa

    Palermo sembra impazzita. Ci è voluto un Papa perché l’efficienza della macchina amministrava cittadina e regionale riuscisse a riparare strade (viale Croce Rossa sembra il rettilineo di Monza, finora ho fatto il giro migliore vediamo chi mi batte 1:23.285), a ripulire dalla munnizza buon parte della città (quella parte che sarà attraversata dalla Papa mobile) e che molte delle zone del centro storico, spesso stuprate dal parcheggio selvaggio e dai parcheggiatori selvaggi, venissero liberate e rese fruibili ai cittadini pedoni. Tuttavia questa solerzia e queste buone pratiche di pulizia e controllo della a città non sono attribuibile ad un miracolo, ad una illuminazione divina dei nostri amministratori: il Papa ancora non ha messo piede in città e ad oggi non ci sono notizie di miracoli teletrasmessi o anticipati. Tutto questo è da attribuire alla voglia della città di accogliere il Santo padre. Per carità, nulla di personale, il Papa è una figura importante, anche se rappresenta una chiesa, una confessione religiosa che mi pare non sia la religione di stato e che quindi dovrebbe riguardare soltanto la sua comunità religiosa. Come spiegare… Il costo di questa visita papale, per fare una battuta, è davvero a sangue di Papa. Ovvero, pare che la spesa per l’allestimento di ben due palchi (uno al Foro Italico, l’altro a piazza Politeama) le torrette di amplificazione, la segnaletica, i servizi igienici chimici allestiti per i fedeli, le transenne etc, ammonti a circa 2,5 milioni di euro. Notizie successive al primo preventivo di spesa parlano di un milione in meno. Insomma una bella cifra spesa per la visita di un capo religioso che trascorrerà un paio d’ore nella nostra città.

    Non voglio qui dilungarmi sul fatto che questa bella e costosa accoglienza in qualche modo ricadrà anche su chi non è cattolico, su chi non appartiene alla stessa confessione del Papa, insomma il fatto che queste spese siano in profonda contraddizione con la laicità del nostro paese. Ma vorrei soffermarmi soltanto sul fatto che l’efficienza organizzativa, gestionale e di spesa cozzi con l’inefficienza che gli stessi amministratori mostrano nella gestione quotidiana della città. In tre giorni si è riuscito a fare l’impossibile, e in tanti anni si è incapaci di fare il possibile? Forse perché con il metodo “Protezione civile” si è snellito il processo di controllo della spesa?

    Recentemente il Papa ha trascorso qualche giorno in visita nel Regno Unito, dove il 75% dei cittadini ha mostrato totale contrarietà al fatto che i circa 12milioni di sterline, tanto è costata la visita, dovessero essere sborsati dallo stato britannico, dunque, dai contribuenti.

    Palermo soffre della mancanza di fondi per le attività sociali, culturali, soffre della mancanza di investimenti strutturali. Ha una popolazione che vive alle soglie della povertà economica, e consentitemi di dirlo, culturale, perché è quest’ultima che nel corso degli anni minerà profondamente la struttura della città. E i nostri amministratori hanno però pensato bene di investire danaro, tanto danaro, in una effimera giornata che ha il sapore del Panem et circenses, delle adunate, che ha il sapore di eventi che ci portano via gli investimenti per il miglioramenti della nostra quotidianità e della nostra vita.

    Però, il Papa avremmo potuto accoglierlo in egual modo investendo e spendendo molto meno:ad esempio avrebbe potuto benissimo celebrare la messa e l’incontro con i giovani sul prato del foro italico, o ancora meglio in una zona periferica, come il campo da baseball, così da non fare realizzare ben due palchi, paralizzare la città e impegnare apparecchiature e strutture per centinaia di migliaia di euro.
    Ma faremo la stessa cosa anche per un rabbino, per un imam, per il Dalai Lama?

    Ospiti
  • 45 commenti a “‘u Papa”

    1. A Palermo ci vuole la visita di un Papa ogni giorno

    2. Ma il rabbino, il dalai lama o l’imam (che siano benvenuti se vogliono) riuscirebbero a radunare lo stesso numero di fedeli del papa? forse tutti e tre messi assieme…!

    3. Non importa che radunino più o meno persone. Tutte e tre le figure sono della eguale importanza del Papa. Penso che un’accoglienza così imponente sarebbe dovuta essere riservata esclusivamente al Presidente della Repubblica, perché è il nostro massimo rappresentante di TUTTI GLI ITALIANI.

    4. Ciao Fabio, credo sia giusto che Palermo accolga con tale enfasi una figura temporalmente mondiale e spiritualmente universale come il Papa. Per quanto io non sia praticante di chiese (dal punto di vista funzionale), la somma spesa non mi sembra nenache eccessiva. Io non mi stupisco che per 2 giorni e mezzo la città possa avere cambiato volto, mi meraviglio come negli altri 363 sembra di sopravvivere in una giungla e il cittadino palermitano rimane inerme, permettendo a chi guida la città di essere completamente assente dalla scena, di non fare nulla. I primi responsabili dello scempio sono i palermitani stessi che fanno il nulla per modificare la situazione. Forse, in qualche modo, gli conviene.

      @ Luca. Avrebbero ottima accoglienza anche gli altri rappresentanti di religione, ma non avrebbe senso montare palchi di quelle dimensioni, il popolo non risponderebbe in eguale misura.

    5. @annibala: NON SONO D’ACCORDO. Sono dello stesso valore. È grave il fatto che ancora non si capisca che siamo uno stato laico. E poi perché utilizzare fondi dei contribuenti? La comunità religiosa non potrebbe autotassarsi? Non ho molta memoria, ma Giovanni Paolo II non credo che avrebbe approvato tanto sfarzo.

    6. @luca
      facciamola finita con questi confronti dei due PAPA…
      mi pare ridicolo e fuori luogo…
      non penso che Giovanni Paolo II avesse voluto vedere i preventivi dell’organizzazione…

    7. Vedere i preventivi no, ma essere fedele al vangelo e alla figura di Cristo sì. Sarebbe stato più coerente.

    8. @ Luca – Non mi sembra di avere sminuito la figura di un capo religioso rispetto ad un altro, ma se viene il rabbino, il dalai lama o l’imam, con tutto rispetto, non si catapulterebbe una folla come quella di oggi, ma sicuramente verrebbero accolti con tutti gli onori.
      Siamo uno stato laico, ma questo non ci impedisce di ospitare il capo della religione che accomuna la maggior parte dei siciliani e insisto che mi sembra inutile polemizzare sulle spese effettuate per l’evento, poiché giorno dopo giorno cifre maggiori vengono distribuite, rubate e intascate da personaggi meno beatificanti, e non mi sembra che i palermitani si diano da fare per fare piazza pulita. In più, ci sono soldi dei contribuenti che vengono destinati ad attività che davvero sono inutili e create ad arte per RUBARE.
      E’ giusto che i cristiani cattolici si godano questa giornata di vicinanza con il loro santo padre. A me non interessa, non mi tolgono nulla e non infastidiscono.

    9. Sono pienamente d’accordo con Annibale e in risposta a Fabio: ti chiedi se la città avesse potuto spendere di meno utilizzando il campo di baseball. Ti rispondo: probabilmente sì, ma vista la capienza, ti chiedo invece, perché non organizzare la celebrazione eucaristica come si fece nella visita del 23 novembre 1995 di Giovanni Paolo II allo Stadio Barbera (allora “Favorita” http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/homilies/1995/documents/hf_jp-ii_hom_19951123_palermo_it.html)?
      Vogliamo scommettere che la società Palermo Calcio, questa volta, non ha dato l’autorizzazione? Come mai nessuno ne parla? Come mai tu stesso, Fabio, non te lo chiedi?

      Sempre a Fabio vorrei dire che: il Papa è il Papa. Non un uomo qualunque, e di certo non un qualsiasi uomo d’affari che si ferma in città per una riunione in Aeroporto di “un paio d’ore”. No, decisamente.
      Diciamo “semplicemente” che il Pastore di una delle principali religioni al mondo e che è venuto a Palermo a compiere la Sua Missione e a portare la Sua testimonianza.

      Fa impressione sapere che questa mattina ha raccolto “appena” 250.000 persone al Foro Italico, quindi direi che qualche soldino per farlo bene e per la sicurezza Sua e di tutti i (più o meno) fedeli sono andati a vederlo si dovesse spendere, o no?

      E’ vero che la Chiesa Cattolica non è più oggi la religione di Stato, ma non puoi negare che non sia la più praticata in Italia, in Sicilia e, tappati il naso, anche a Palermo.

      Sinceramente, io non so da dove provengano i fondi per l’organizzazione della visita del Papa di oggi, se dal Comune di Palermo, dallo Stato, dalla Chiesa (probabilmente da tutti questi messi insieme), ma se sono serviti a fare in modo che la città non sfigurasse (almeno per una volta) dinnanzi alla comunità internazionale, e a rendere fruibile la SS. Messa al Foro Italico a 250.000 persone, per me va bene.
      E se le parole del Papa di oggi sono servite per smuovere la coscienza anche di una sola persona cattiva, ben venga. Vuol dire che la sua visita non sarà stata vana.

      Mi dispiace che si siano montate le polemiche sui costi di organizzazione prima della visita del Papa (ammesso poi che quelli pubblicati siano veri): penso che si sarebbe potuto aspettare lunedì per renderli noti. E mi domando, a questo punto, chi possa avere avuto l’interesse a fare uscire la notizia prima della visita.
      Se ci sono delle irregolarità voglio sperare che siano gli organi competenti a rilevarle e intervenire e non i giornali per vendere qualche copia in più.

      Mi auguro che il make up cittadino che si è compiuto in questi giorni sia testimonianza della capacità del cittadino che volere è potere. Che, con la collaborazione di tutti, si può vivere in una città migliore e se per cominciare a capirlo c’è voluta la visita del Papa, ben venga.
      Anzi, spero che torni presto.
      Ma, purtroppo, l’evento di oggi è più unico che raro perché (statistica alla mano) se consideriamo le visite papali a Palermo dovremo attendere come minimo una dozzina d’anni (dato che abbiamo avuto a Palermo Giovanni Paolo II nel 1982 e nel 1995 e oggi, a distanza di quindici anni, Papa Benedetto XVI) e, considerata l’età di Benedetto XVI, mi sa…. anche un nuovo Papa.

    10. ciao Fabio, vorrei ricordati che in gran bretagna non sono cattolici, e la figura del Papa magari viene equiparata a quella del Dalai Lama, ovvero il capo di una chiesa che non è la loro. in fondo il papa ha movimentato, soltanto, centinaia di migliaia di persone. si parla di due milioni di euro spesi per la visita del Papa, vorrei sapere quanto costa ogni giorno l’esercito di parassiti reclutati nei ranghi delle varie società controllate che gravitano attorno ai politici. nei 2 milioni sono compresi anche i costi di sicurezza e pulizia ? certo, ci vuole u Papa per avere la città pulita e vigilata.

    11. Purtroppo è palese che della laicità del nostro stato non gliene frega niente a nessuno, tanto meno ai cari concittadini che hanno commentato. Ma vi rendete conto? Non mi importa che si spenda tanto in altri modi meno “edificanti”. Non si deve spendere una fortuna per un capo religioso! Non è il capo dello stato! IO sono Italiano ma non sono cattolico, quindi?
      Per quanto riguarda la messa: ci sono tante chiese e tanti parroci, 250.000 persone si sarebbero potuti dividere in tutte le chiese con l’ausilio della videoconferenza.
      Ribadisco il Papa è sullo stesso piano del DAlai Lama, nulla di più. Se non vi sta bene cambiate la costituzione.

    12. Forse dimenticate che questo papa ha rimproverato Giovanni Paolo II perchè quest’ultimo si era scusato con l’umanità per i crimini commessi dalla chiesa (crociate, ecc)….e dimenticate che Ratzinger aderì ad un partito nazista in giovane età…Giovanni Paolo II si avvicinava alla folla e non stava ad una certa distanza come ha fatto oggi Ratzinger, leggendo anche un discorso che non mi ha suscitato proprio niente e facendo una comparsa durata mezz’ora per i giovani…deludente! E SPESE FOLLI! la chiesa non dovrebbe consentire queste cifre ma fare del BENE SEMPRE!

    13. @ dici1972: i confronti si fanno eccome….la grandezza di una persona si misura anche dall’umanità che hai dentro se sei un papa!

    14. Ma bravi tutti quanti..! Siamo tutti filosofi, parliamo di accoglienza, di interculturalità, di apertura all’altro… e poi? rifiutiamo la nostra millenaria cultura europea. A prescindere dalcredere o no, il Papa è uno dei simboli di tale cultura. Invece di stare qui a lamentarsi si poteva approfittare dell’occasione per andare a vedere cosa voleva questo Papa da noi, tanto che si è scomodato per venire a dircelo di persona! Perchè il Papa parla a tutti: credenti, atei, violenti, pacifici, italiani, europei, extracomunitari. Si poteva prendere come qualcosa che ci possa arricchire anche dentro!

      Poi se proprio dovete guardare all’aspetto pecuniare, la visita del Papa è da considerarsi come la visita di un capo di stato estero. E lo è. Se per caso dovesse venire in visita Sarkozy che avreste fatto? vi sareste lamentati perchè la visita avrebbe dovuto pagarla la comunità francese a Palermo?

      Meno chiacchiere, più apertura mentale! Palermo ha dato prova di essere una città europea! Siamo capaci anche noi ad essere efficienti. Siamo capaci anche noi a pulire le strade, sgomberare le piste ciclabile, non parcheggiare in terza fila… (vedi articolo di Tony Siino https://www.rosalio.it/2010/10/04/il-papa-a-palermo-visioni-che-forse-erano-miracoli/ !!) Quindi se proprio ci si deve lamentare, facciamolo in maniera costruttiva, mettendoci noi in prima persona a farlo però! Perchè scusatemi, ma parlare su Rosalio è troppo facile. Mobilitarsi per gli sperperi quotidiani delle amministrazioni, per i vigili urbani inetti, per la piaga dei posteggiatori abusivi, per gli abusi edilizi, per la mancanza di biblioteche, per la mancanza di spazi pedonali e panchine…. e per tutto quello che non fa di Palermo la città più bella del Mediterraneo.

      Il Papa con la sua venuta ci ha dato l’input della strada da seguire. Però forse noi siamo troppo impegnati a pensare e fare altro…

    15. @ Luca: GPII non avrebbe approvato tanto sfarzo? evidentemente la tua memoria è veramente corta… o hai qualche pregiudizio!
      Hai mai partecipato ad una celebrazione del compianto papa a Roma o in qualsiasi altra città?
      @ Fabio: Ratzinger avrà fatto degli errori in gioventù, ma oggi è stato lui a dare delle norme precise e prendere delle decisioni forti sul caso dei preti pedofili di cui il buon GPII non si era mai “accorto”.

    16. ma ragazzi, ma che dite! ratzinger era nazista almeno quanto tutti i bambini italiani erano balilla fascisti!

    17. …la cosa triste è che in nome della “laicità” dello stato qualcuno vuole cacciare via la religione dalla sfera pubblica (“chiusi nelle chiese a non “disturbare”), montando la polemica per le spese organizzative! Sono certo che queste stesse persone non avrebbero avuto alcunché da ridire se si spendevano gli stessi soldi per qualche mega concerto… avrebbero parlato di evento “culturale”, a prescindere magari dal tipo di messaggi veicolati. Non mi ritengo una persona acritica verso il Papa e la chiesa, tante volte mi capita di non capire o criticare, ma ieri bisognava proprio cercare il pelo nell’uovo: ho sentito Lello Amalfino parlare di droga, giovani parlare di lavoro, il Papa parlare di mafia con “nome e cognome” senza girarci troppo intorno… qlc evidentemente è rimasto deluso di non poter attaccare sui soliti temi!

    18. Ma perchè, la fede non è un fatto personale?

    19. Carissimi, l’Italia è uno stato laico. La fede attiene alla sfera privata. Non c’è altro da aggiungere, Se non vi sta bene cambiate la costituizione. Altrimenti studiatela, che vi farebbe solo bene. Le radici sono Cristiane, giudaiche, e anche musulmane, vedi le millenarie dominazioni…

    20. @Luca: il Papa è un capo di Stato. La sua visita è stata rivolta a tutti: religiosi e non, laici e non. Ieri sul prato c’era più del 5% del popolo siciliano e altri ancora. Per le strade c’erano cattolici, c’erano mussulmani, c’erano indiani e c’erano anche atei e agnostici.
      Ma soprattutto c’erano migliaia di giovani pieni di valori e con la voglia di fare. C’era il dialogo tra persone che neanche si conoscevano su temi importanti. C’è stato un momento di festa. C’è stato un momento in cui Palermo si è sentita CITTA’ (sottolineo Città nel vero senso della parola) e non un semplice e sterile agglomerato di case strade e palazzi. C’è stato e c’è ancora un momento di speranza per il futuro sul quale in molti non credono più.
      L’Italia è uno stato laico è vero, ma non vedo cosa c’entri questo col movimento di cuori e idee che c’è stato ieri, ieri e in tutti gli altri ieri in cui giovani e non, laici e non, religiosi e non, pubbliche amministrazioni e non, extracomunitari e non, semplici cittadini e non, blogger e non, poliziotti e non, magistrati e non, vecchiette e non, bambini e non, hanno preparato insieme, chi in un modo chi in un altro, questa splendida pagina di storia Palermitana.

    21. @Giosafat: Che bello! Siamo tutti contenti per ieri, e soprattutto siamo tutti contenti del fatto che com’è abitudine tutta italiana si vuol far passare come normale e doveroso il fatto che si spendano soldi dei contribuenti per la visita del Papa – Capo di stato, è vero, ma anche rappresentante di una religione quindi doppiamente chiamato al compito del rispetto della pluralità che impone una par condicio per tutti i massimi rappresentanti delle religioni -, che si spendano 2.000 di euro quando il Comune canta la solita litania delle casse vuote per non finanziare l’assistenza agli anziani, alla cultura, ai teatri, alla manutenzione delle strade, delle piazze, alla raccolta dei rifiuti! Lo trovo semplicemente scandaloso! Soprattutto perché questi soldi sono stati spesi in pochissimo tempo. Ciò sta a significare che noi semplici cittadini non valiamo nulla. Palermo si deve sentire CITTA’ nella sua quotidianità. Se lo fa soltanto per eventi che hanno il sapore dell’effimero, vuol dire che non è una città normale, e che i suoi cittadini, o almeno parte di loro, che spendono ancora parole per difendere questa fortissima contraddizione che è stata la visita di domenica, non hanno ben chiaro cosa significhi vivere in una città normale.
      Purtroppo vedo poche speranze: crediamo ancora alla vacuità delle parole e non sappiamo leggere la contraddizione dei comportamenti. Povera Italia!

    22. @Luca: il comune spende 2000€ per tutti quei servizi essenziali perché il grosso se ne va in “progettini” (vedi il servizio della Petix se vuoi qualche esempio), villini, e barche. Una città di 1 milione di abitanti come Palermo deve sempre avere un fondo per le manifestazioni come quella di ieri. E deve sempre aspettarsi di doverne ospitare una. Se i nostri politici sono i primi mafiosi malfattori il Papa, il Dalai Lama, Sarkozy, o chi vuoi tu che colpa ne hanno?
      Comunque dimmi cosa fai tu quotidianamente per la tua(?) città oltre che gettare pessimismo sulle pubbliche piazze?

    23. @Giosafat: La tua politica del tanto peggio tanto meglio mi pare che risponda a pieno a quello che definisci il pessimismo delle pubbliche piazze.
      Basterebbe far rispettare le regole tutti i giorni, vedi rispetto del parcheggio, dei divieti di sosta, i rispetto delle leggi sulla somministrazioni di alcolici e cibo, incentivare le attività culturali e sociali, stimolare il confronto tra le religioni con convegni e dibattiti, che costano sicuramente poco rispetto ai grandi eventi e che servono molto di più. Imparare e capire che il principio della laicità è un diritto-dovere che tutela tutti e soprattutto i cattolici. Viceversa si perpetuerà sempre la politica del “ma tanto sprecano soldi per cavolate…perché non utilizzarli per questo”…
      Soprattutto incentivare l’istruzione. Ti sei mai chiesto qual è il tasso di analfabetismo della nostra città? Pensi che le belle parole del Papa (figura che rispetto) siano sufficienti? O forse 2.000.000 di euro, in un momento di profonda crisi, sarebbero potuti essere utili per tante altre cose, e magari sintonizzarsi tutti su RAI1 ad ascoltare la videoconferenza che il Papa avrebbe potuto fare rivolgendosi a Palermo?

      Per me tutto il resto rimane un chiacchiericcio più o meno veritiero, che non fa altro che celare le responsabilità di tutti, amministratori, cittadini, religiosi, verso un degrado culturale gravissimo!

    24. ma si vergogni!!! ha detto solo delle bestialità nel suo articolo,lei si rende conto che quei soldi sono stati stanziati dalla regione per organizzare l’evento di questa portata,la sicurezza,e le varie forze dell’ordine necessarie,non metto in dubbio che cifre di questa portata permetterebbero a palermo o alla sicilia in generale di migliorare il proprio status di vita,ma non credo che se non fossero stati spesi in questo,sarebbero rimasti a disposizione della città,sarebbero finiti in modi sconosciuti in abbellimenti nelle ville dei nostri politici,o in nuove barche acquistate magari come regali per il compleanno dei propri figli.Sono una siciliana orgogliosa di esserlo,e nonostante le cose che non vanno qui nella nostra terra,sono orgogliosa che ieri il papa eri qui da noi,se avesse ascoltato il suo messaggio avrebbe capito a cosa questa “effimera” giornata è servita.si vergogni

    25. Si vergogni lei perché senza alcuna argomentazione valida continua a giustificare lo spreco dei soldi. Rifletta e capirà.

    26. @Luca è evidente che la pensiamo in modo differente e la libertà è bella proprio per questo. Tuttavia non mi pare però di avere o mostrare la politica da lei attribuitami. Ho solo cercato di dirle il senso della giornata di ieri, anche se lei un senso non glielo dà e nessuno riuscirà mai a convincerla del contrario. Quindi non mi resta che accogliere la sua idea, che tra l’altro condivido già per moltissimi aspetti, e farne tesoro per il futuro. Spero anche lei voglia arricchirsi di idee che seppur in parte contrastano la sua.
      In ogni caso non mi ha ancora detto, e mi piacerebbe sinceramente sapere, cosa fa lei in prima persona per Palermo.

    27. Ho deciso di rimanerci e fare la mia vita quotidianamente nel rispetto delle leggi. Per Palermo questo è un atto di coraggio.

    28. Palermo versa ormai da anni in un degrado morale senza precedenti. L’unico coraggio in grado di fare qualcosa è quello dello stesso stampo di p Pino Puglisi di Livatino o Falcone e Borsellino. Spero che anche il coraggio di cui parli tu sia di questo stampo altrimenti credo che non servirebbe a niente.

      buona vita
      Giosafat

    29. le argomentazioni valide non le ha lei! e palermo non ha bisogno di persone che fingono di voler fare qualcosa ma in realtà non fanno niente,quindi può anche liberarci della sua presenza!

    30. @siciliana: signora/ina, non so cosa sia comunque…intanto moderiamo i toni va bene il dibattito ma che sia costruttivo e che non inciti solo nervosismo…perchè dovrei vergognarmi?anch’io sono orgoglioso di essere siciliano ma non sono orgoglioso di pubblicizzare la mia terra, ne tanto meno sono così orgoglioso della giornata di ieri…ha fatto mezzo discorso ai giovani (20 minuti!!!) tra l’altro letto! Penso che una persona del suo livello abbia la capacità di non dovere leggere certi discorsi! Poi quelle cifre mi sembrano delle cifre davvero assurde, visto e considerato i problemi che abbiamo in Sicilia, per non parlare di Palermo che è una tragedia…beata lei che ci vive bene qui…Capisco che ogni cosa è soggettiva ma personalmente non amo vivere in mezzo all’immondizia, non amo pagare il pizzo ai posteggiatori, non amo la poca civiltà, non amo le minacce di mafiose anche solo con lo sguardo…noi qui abbiamo la bellezza estetica, della terra, del mare ma dobbiamo renderci conto che dal punto di vista sociale facciamo proprio pena! e stia tranquilla che i soldi sono sempre in eccesso e se li mangiano lo stesso! Ci sono delle cose di cui non verremo mai a conoscenza, siamo pilotati come burattini, ci fanno sapere solo quello che vogliono e le verità su certe cose non le potremo mai sapere! Quindi finiamola con i soliti luoghi comuni!
      Spero che un giorno questa città e la sicilia cambi davvero…ma è la solita cosa che diciamo tutti da anni e non avviene mai!

    31. io personalmente mi batto ogni giorno nel mio piccolo per cercare di far cambiare quello che posso ma ogni giorno mi sento sempre più scoraggiato e afflitto se non fosse per i miei cari e per altri motivi me ne sarei già andato da un pezzo! ma avete mai viaggiato il mondo per capire cosa significa PAESE CIVILIZZATO?!?!

    32. noi giovani dovremmo avere le PALLE di andare e piazzarci con le tende per manifestare ogni giorno fin quando qualcosa non si smuove realmente! Invece di stare seduti in un poltrona davanti a Sky e pensare che qualcosa cambierà!

    33. Caro Fabio non sprecare altre parole per un SICILIANA che rispecchia l’arroganza e l’inciviltà tipica della peggiore specie… Cara Signora argomenti validamente, sono qui per confrontarmi.
      @Giosafat: Hai ragione la Sicilia vuole eroi, perché così si mette la coscienza a posto quando li deve onorare. Fare il proprio lavoro quotidianamente, invece, non è eroico… è doveroso.
      Beati quei popoli che non hanno bisogno di eroi.
      Se fossimo in un paese normale, in una città normale, un magistrato come Giovanni Falcone, che ha fatto il suo dovere e il suo lavoro, oggi sarebbe ancora vivo.

      Vivere nel rispetto delle regole e delle leggi e delle diversità. Questo significa voler bene alla Sicilia.

    34. Sarei curioso quanti di voi, invece di scrivere luoghi comuni e celarvi dietro uno schermo facendo credere, scrivendo, chissà cosa…sono realmente attivi sul campo per fare del bene per la nostra città e il nostro popolo…
      Vi rendete conto quanto siamo provinciali e quanto ci comportiamo come popolo da provinciali??
      @Luca : hai ragione dimentica che l’arroganza e la supremazia su chiunque è tipicamente “siciliana”

    35. La risposta vera alla domanda sull’opportunità di stanziare quella cifra per la visita del Papa è la partecipazione, e la riuscita della manifestazione senza che la sicurezza di tutti sia stata posta a rischio.
      Per il resto, è fisiologico che un’aliquota delle spese di un’amministrazione vada in un senso contrario alla mia convenienza, confessione, vita sociale: se il comune sovvenziona la manifestazione della salsiccia sotto casa e fanno casino sino alle due di notte, me la piango e ne soffro di più se sono vegetariano, ma pazienza… prima o poi ci sarà la sagra della zucchina.
      Il punto è un altro: quanti soldi vengono spesi per tutelare interessi privati in cose pubbliche, e senza che ci sia un centesimo di ritorno per alcun membro della comunità, se non per quelli che ne hanno tratto vantaggio in modo illegale?
      Siamo pronti ad usare la stessa solerzia per segnalare questi sprechi?

    36. @Nikoligno: La sagra della salsiccia anche se viene finanziata è tenuta a rispettare il codice civile, quindi non dovrebbe mai e poi mai arrecarti fastidio dopo le 12. La religione è un tema che riguarda l’individuo nel suo intimo, quindi è un tema delicato e soprattutto che impone imparzialità da parte dell’amministratore pubblico. Per quel che riguarda gli interessi privati… beh ci sono tanti esempi di trasgressione di questo principio, e allora è giusto che tutti noi si rimanga vigili a denunciare questi fatti.

    37. Luca: scusa ma non hai colto il senso delle mie affermazioni. Il punto è che se il comune finanzia una cosa che non desta il mio interesse ed è completamente agli antipodi rispetto al mio modo di vivere, io rispetto comunque la scelta, perchè so bene che prima o poi farà lo stesso verso qualcosa che invece viene incontro ai miei interessi; e questo a prescindere dal codice civile, che comunque si è tenuti a rispettare, nell’uno e nell’altro caso.
      Il problema è che io, cittadino, non posso sperare che ogni centesimo speso dal comune sia speso per andare incontro alle MIE esigenze. Ci sarà certamente qualche scelta che si scontrerà con il mio quotidiano.
      Invece, l’essere imparziale nei temi religiosi per un amministratore pubblico non vuol dire essere assente: sarebbe auspicabile che venisse finanziato tanto l’evento del Papa quanto, proporzionalmente al bacino di persone interessate, qualsiasi altro evento di diversa confessione.

    38. quoto Nikoligno
      qualcuno vuol far finta di non sentire!
      Come ho già detto, sono certo che tanti, pronti a criticare la visita del Papa, non avrebbero avuto problemi ad applaudire ad un mega concerto o a qualunque altro evento sicuramente ritenuto “culturale” e di interesse pubblico, perché LAICO (o ateo?)!
      Parliamo di “sostanza” per favore… domenica abbiamo assistito ad esibizioni musicali in cui non si inneggiava alle droghe, ma si invitava ad aiutare le persone “fragili” che ne sono vittime, abbiamo visto rappresentata l’accoglienza e la solidarietà dei popoli e tanti altri sani valori di cui la cristianità è portatrice e per la quale ogni giorno molti cristiani si spendono (caritas, oratori, etc…)
      Caro Luca, non metto in dubbio che le nostre radici siano anche “musulmane”, lo vediamo in molti nostri usi e costumi, ma sinceramente preferisco guardare all’integrazione con lo sguardo da cristiano, cercare di evangelizzare il prossimo piuttosto che convertire “gli infedeli”, etc…
      Indipendentemente dalla dimensione “spirituale”, quando dico che qualcuno vuole “chiuderci” nelle chiese, mi riferisco al fatto che si vogliono relegare a scelte personali e private, valori e dibattiti etico-morali che hanno permesso il nostro sviluppo e la nostra crescita culturale.
      Dibattere significa proporre il proprio punto di vista e ascoltare gli altri. Avere occasioni per ascoltare e vedere gli altri non può che essere motivo di arricchimento culturale, e domenica, a mio modesto parere ovviamente, si è dato voce e volto a tanti giovani cristiani della Sicilia, capaci di condividere insieme momenti di gioia in modo “sano”!

    39. Evangelizzare il prossimo è la stessa cosa che convertire gli infedeli. Ma questo purtroppo è difficile da capire.
      Caro Menzel continui a perpeturare una logica assolutista, ritieni che il tuo sia un modo SANO, quello degli altri no. Io ho posto una critica alla spesa folle. Il Papa, che rispetto, sarebbe benissimo potuto venire a Palermo ed essere accolto in modo meno sfarzoso, nel rispetto della povertà che attraversa la Palermo di oggi, magari sorridendo anche ad uno striscione polemico ma ironico con su scritto “I LOVE MILINGO”, e magari invitare alla riflessione su quello che è la contraddizione della Chiesa stessa. Ma così non è stato. Con rammarico leggo che si cerca in tutti i modi di confondere i piani del discorso. Il legittimo rispetto con la censura, lo sperpero di danaro con la necessità.
      Vi invito a leggere la costituzione e a riflettere. Forse anche una bella lettura dei testi sacri permetterebbe a tutti di capire cosa non ha funzionato dell’evento “faraonico”. Perché è tutto scritto, basta leggerlo. Il vangelo e la bibbia, nel nuovo e nell’antico testamento, danno la risposta e svelano le contraddizioni. Ma lo so, è difficile ammetterlo…

    40. @ Luca
      purtroppo nei blog è facile schematizzare in categorie i pro e i contro ma ti assicuro che non sono un fanatico religioso né un acritico nei confronti di Papa, chiesa, etc…
      Personalmente la scritta “I love Milingo” mi ha fatto sorridere, pensando ad una Palermo in veste “Maria Sung” e credo che neppure il Papa si sarebbe creato problemi (mi pare che lì il problema fosse la polizia, Digos, etc…)
      Devo invece dirti che per me evangelizzare è semplicemente “proporre” Cristo, che non prevede l’uso della forza, la jihad o qualsiasi altra forma di violenza per la conversione.
      Infine scusami, ma non ho assolutamente detto che il “modo” degli altri non sia sano, ho semplicemente detto che quello di Domenica scorsa è stato un esempio “sano” di stare insieme… molto più di alcuni concerti, rave e raduni, dove gira alcool droga, etc…
      Mi ha gratificato, e penso che tutti coloro che l’hanno vissuto possano testimoniarlo, la compostezza, la civiltà, la mancanza di “incidenti” nonostante la ressa, che diciamocelo… non sono propriamente tipici dai nostri modi di fare (purtroppo).
      Che ci siano ulteriori modi “sani” non l’ho messo in dubbio e mi auguro che vengano promossi e sovvenzionati anch’essi da comune, regione, etc…
      Le critiche per evitare sprechi e migliorarci tutti, sono sempre ben accette…

    41. Vi faccio notare quanto questo post sia colmo di democrazia e voglia di dialogare, riferito a Luca…non per prendere schieramenti e difese per carità, ma:

      siciliana
      4 ottobre 2010 alle 13:22

      le argomentazioni valide non le ha lei! e palermo non ha bisogno di persone che fingono di voler fare qualcosa ma in realtà non fanno niente,quindi può anche liberarci della sua presenza!

      …vi faccio notare come l’arroganza e la poca voglia di confrontarsi, dialogare, argomentare e cercare civilmente di risolvere i problemi stando e vivendo nella propria città non è possibile…è proprio intrinseco in molti siciliani!

      ciò non fa altra che demoralizzarmi ancora di più e farmi sempre più rendere conto che la speranza che le cose cambino c’è, ma è veramente poca…poca e poca…che tristezza

    42. @ L.M.: norme precise sui pedofili??? non mi risulta di aver letto o sentito di qualche prete condannato in carcere fino ad ora…quindi oltre alla scomunica ecc ecc che norme precise a preso ?!

    43. @ giosofat: ti ringrazio per avermi fatto ricordare che il papa ci ha dato l’INPUT per LA STRADA DA SEGUIRE!!! se non era per lui…..meno male veramente….

    44. @ò fabio
      che fa allora..li mettiamo al rogo noi ?
      ..la giustizia faccia il suo corso..
      Ratzinger ha stabilito che i pedofili siano consegnati e processati dall’autorita’ giudiziaria laica.
      Una cosa alla volta.

    45. Fabiuccio non ti deprimere se le cose non cambiano.
      Di sicuro c’è un dato: centinaia di migliaia di persone hanno accolto sua Santità e queto è un dato indiscutibile.
      Siamo e dobbiamo essere uno stato laico e su questo non ci piove, ma è anche giusto dare ospitalità a quello che Luca chiama un capo religioso con i giusti propositi. 2 milioni, per un evento del genere e per una città da 750.000 abitanti scarsi (1 milione…sempre i soliti esagerati) non è significativo dal punto di vista economico, ma lo è molto di più dal punto di vista simbolico e della fede, per chi ci crede.
      Altri capitoli di spesa sono gravati molto di più sui bilanci comunali, senza che questo abbia significato un evento di tale portata.
      Non mi sta bene anche la critica a Ratzinger. Qui nessuno può permettersi di processare, ne tanto meno confrontarlo con predecessori.
      Non mi sembra neanche che ci sia stato tutto questo sfarzo. Necessitavano 2 palchi e sono stati messi in piedi. Non ho visto sciupio di decorazioni o supplementi di generosità. 2 milioni credo siano una cifra adegutata a kilometri di transenne e alla logistica delle location. Amplificazioni e quanto altro ha reso possibile l’evento.
      Sono meravigliato per sto casino, quando un inutile corso di formazione professionale che produce il nulla di euro ne costa 500.000.
      Sapete quante cose si finanziano che al 99,99% dei palermitani non frega niente?

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