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martedì 3 dic

Archivio del 1 Settembre 2011

  • Bar Rosalio e Rosaletter, le novità di settembre

    Con l’1 settembre inauguriamo simbolicamente la “nuova stagione” con qualche piccola novità.

    La prima è il Bar Rosalio che trovate nella barra laterale. Si tratta di un test del plugin sociale Commenti di facebook che permette di commentare soltanto se si è fatto login con credenziali pubbliche di alcuni network come facebook, Yahoo! e Hotmail. Idealmente chi vuole prendere una “pausa caffè” virtuale dai commenti abituali (ormai più di 130 mila) e parlare dei temi del giorno (in linea di massima quelli non trattati nei post) può farlo e la discussione può proseguire anche avvalendosi dei contributi degli amici che arrivano attraverso la condivisione sulla bacheca ecc.

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    Buon divertimento!

    Palermo, Rosalio
  • Un mare di…

    Porto di Sferracavallo

    Che Palermo sia bagnata dal mare lo sappiamo tutti, ma ciò che in molti non riusciamo a comprendere è il motivo per cui alla bellezza della costa, dei litorali e al fascino delle borgate marinare si debba accompagnare, il degrado e la mancanza di rispetto per questo bene che tutti utilizziamo.
    Vedere dal mare quei 40 chilometri che da Sferracavallo arrivano ad Acqua dei Corsari è un piacere, ma da vicino e da dentro è un’altra storia.
    Eppure il mare e dintorni dovrebbero rappresentare una risorsa basilare se si volesse basare la propria economia sul turismo.. Già..se lo si volesse…
    Io questa storia del mare la vivo dal di dentro proprio perché “vivo” a Sferracavallo, nel senso che non ci abito soltanto.
    Qualcuno mi dice che sono fortunata ed effettivamente ha ragione: sono lontana dal caos della città, respiro aria buona e ogni giorno godo di uno splendido paesaggio. Già…il paesaggio… Continua »

    Ospiti
  • E comu arrinesci si cunta

    I proverbi nostrani, si sa, quando non sono sfacciatamente consolatori, spesso si contraddicono e si annullano a vicenda. Ce n’è uno, tuttavia, che rivela un tratto – per una volta non gattopardesco – del nostro popolo. Da ultimo è apparso anche in alcune cartoline turistiche: «2012 Comu arrinesci si cunta!».

    Lasciando a Davide Enia le mille implicazioni (se non altro grammaticali) di questo detto, tre cose mi arrivano.

    La prima: l’invito a vivere nonostante le incertezze della vita («Cu nesci, arrinesci»). Non sappiamo mai cosa sta per accadere, e se ciò sarà gioioso o terribile, ma lo si viva!

    La seconda: l’impotenza umana e l’inevitabilità del tutto, mascherate allegramente da leggera spensieratezza. Si fa presto a dirsi pronti ad accettare quel che verrà; in realtà, male che vada, siamo già pronti a ritornare greci e ad intonare i lamenti di rito. Continua »

    Ospiti
  • Rusidda Ciuriddu

    Sentimmo un leggero bussare sulla persiana. La mamma stava asciugandomi il viso sudato con un fazzoletto. Mi stava dicendo: «Vedi come ti sei conciato? Tutto sudato e sporco di polvere. Non puoi giocare più calmo?, senza fare le corse? Ora ti devo lavare di nuovo la faccia e le gambe, e fra poco ti sporchi ancora, vero!». Ero rientrato in casa per bere, trafelato; non ricordo se il gioco che avevo interrotto fosse una gara di corsa o il correre a scapicollo dietro un cerchione di bicicletta; la mamma mi aveva beccato mentre bevevo avidamente dal rubinetto di cucina, cioè proprio nel momento di maggiore esposizione al pericolo, perché con lei in giro bisognava entrare sempre con circospezione, non fare rumori di sorta, approfittare dei momenti di sue assenze temporanee dal soggiorno e dalla cucina, altrimenti, zac!, mi afferrava per un braccio, mi asciugava il viso e me lo metteva sotto il rubinetto strofinandomelo con una mano, che non era tanto morbida, poi mi spolverava pantaloncini e camicia per finire col pulirmi le gambe con un asciugamano bagnato facendomi gridare spesso dal dolore per le ginocchia quasi sempre sbucciate.
    Quei colpetti le fecero girare il capo verso la porta. Lasciò in pace il mio viso. Aprì la porta. Apparve la figura ben conosciuta di Rusidda Ciuriddu: due occhi grandi e liquidi contornati da una fitta ragnatela di rughe, la stretta fronte rugosa sormontata da una selva disordinata di capelli grigi, il naso piccolo, la bocca vizza e sdentata, un cappellino di stoffa a fiori simile a quelli dei bambini di pochi mesi, una vestina lunga fino ai piedi, spiegazzata e disegnata anch’essa a fiori, ultimo strato di un infagottamento formato da sottane e altre vecchie vesti; dal braccio sinistro le pendeva un cestello di paglia rotto in più punti. Continua »

    Ospiti
  • Nuove minacce a Vizzini e a un suo collaboratore

    Carlo Vizzini

    Un collaboratore del senatore de Il Popolo della Libertà Carlo Vizzini ha ricevuto una lettera anonima contenente una mappa con il tracciato del parco della Favorita dove Onesti e Vizzini praticano spesso jogging e la parola “sbirri” con due croci sopra.

    Già in passato Vizzini è stato oggetto di intimidazioni e il 3 gennaio scorso Onesti è stato affiancato da due uomini e minacciato.

    Palermo
  • Davide Faraone (Pd) si è dimesso dal Consiglio comunale

    Davide Faraone

    Il capogruppo del Partito Democratico Davide Faraone ha annunciato ieri le sue dimissioni dal Consiglio comunale di Palermo.

    Faraone, che aveva annunciato la sua candidatura ad agosto dello scorso anno, ha scritto su twitter:

    «Si chiude una porta, si apre un portone. Addio Sala delle Lapidi, destinazione Villa Niscemi. A #Palermo lo strappo della nuova generazione!».

    A dicembre potrebbero svolgersi le primarie di coalizione del centrosinistra.

    Speciale elezioni sindaco di Palermo.

    Palermo
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