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martedì 19 mar
  • Segajuoli

    Ma se io una mattina mi alzassi con la fissazione che nella mia città mancano un romanziere e un romanzo in grado di raccontarla – questa città – e invece di mettermi a scriverlo – questo benedetto romanzo – o almeno provarci, cominciassi a pontificare sul perché e il percome questo romanzo debba essere scritto (da altri) ma in fondo non possa essere scritto davvero, e quindi è bene dire che si dovrebbe ma non si potrà, e tuttavia, però, poiché, ovvero, nella misura in cui…voi pensereste che sono un segajuolo, giusto?
    Giusto.

    Palermo
  • 31 commenti a “Segajuoli”

    1. esiste un particolare tipo di intellettuale molto panormita, unisce il vezzo della ritrosia alla vanagloria della ribalta in un frullato straniante. Costui mena gran vanto della capacità di resistere all’ovvio, al facile e al popolare, ma poi cede alla tentazione di gigioneggiare, ovunque avendo sempre cura di non disturbare il potere se non con banalità da slogan di partito. Ecco, questo tipo è perfetto per stendere non un romanzo ma un’enciclopedia sulla città e sulle vivide intelligenze che la popolano. Avrà successo e sarà acclamato ma poiché lui e lui non coglierà questo suggerimento, ignorandolo e quando finalmente la sua penna prolifica avrà partorito l’opera dirà di averla pensata al bagno. E noi gli crederemo

    2. leggasi “giogioneggiare ovunque, avendo” e “lui è lui”

    3. @Enrico: “lui” sarà “lui”, ma non è detto che noi “non siamo un cazzo”! Si pensa e lo si scrive, da queste parti. 😉 Bella, Enrico. Grazie.

    4. Giusto.

    5. non ci ho capito niente: mi sembrate checco zalone quando imita nicky vendola…

      Però vorrei ribadire una domanda: ma quanto v’abbrucia?

    6. @cacciatore, se ti riferisci a questo articolo di alajmo, io dico solo che continui a frignare, e a usare questo luogo come sfogatoio personale.
      ecco il link, almeno si capisce di che frigni.
      http://www.robertoalajmo.it/post/1/2011/1655-MANIFESTO-PER-UNA-MORATORIA-LETTERARIA-DELLA-CITTA%92-DI-PALERMO/index.asp
      ps io segajoli lo scriverei senza U.

    7. La risposta è si. Per il romanziere che ha scritto i romanzi di Palermo, vedere alla voce Michele Perriera.

      Per il resto forse stalker ci ha azzeccato e, sebbene Alajmo sia in genere simpatico quanto una colica intestinale, non ha detto cose così insensate. Ma la simpatia è un optional tra gli intellettuali palermitani, che sono tanti, compresi i giornalisti che intellettuali ci si sentono, e sarà per questo che alla fine Palermo ed il suo dibattito culturale risultino asfittici come una grossa lavatrice in cui si è inceppata la centrifuga. Help, fermatevi, … voglio uscire…

    8. Risultano, non risultino, si vede che non sono intellettuale…

    9. Anche io ringrazio Stalker per aver reso questo post comprensibile a tutti;dettaglio che l’autore ha ritenuto trascurabile, forse perché questo è un altro di quegli sfoghetti per “addetti ai lavori”. Ho letto il testo di Alajmo e lo considero sì prevedibile ma anche condivisibile. Di certo più utile di questo post personale per compagni di banco con la media del 5 che guardano storto quello con la media del 6.

    10. eeh sì da lettore di almeno 4\5 libri al mese mi sembra che il livello di questo post è pari alla diatriba sul romanzo su in con per tra fra di Palermo. Banalmente non ci sono attualmente scrittori a palermo all’altezza di scrivere un romanzo degno di tale nome su palermo, ma palermo sarebbe materia da romanzo per ogni buon scrittore…

    11. Da qualche tempo leggo le riflessioni di Cacciatore e ne resto incantato. Non è infatti solo quello che scrive giustamente Stalker che stupisce. Ognuno può sfogarsi come crede se solo c’è chi gli dà lo spazio di farlo, ma è sorprendente la passione maniacale con la quale Cacciatore parla sempre con qualcuno o di qualcuno stando bene attento a non nominarlo mai. Negli scritti di questo autore che ho letto qui su Rosalio c’è perennemente un riferimento ad altri, brutti invidiosi scarsi illetterati ingrati attassati. C’è da rimanere incantati davanti a questa pervicacia. Però qualche lettore come me che vuole capire può anche sentirsi preso in giro da uno che parla per codici, ammicca agli invisibili e ignora il linguaggio basilare di internet, il link, il collegamento.

    12. Mi riferisco ai due articoli di Giorgio Vasta su la Repubblica e di vari altri che immancabilmente, a scadenza estiva o autunnale, sollevano l’inutile (a mio parere) diatriba letteraria. Con Alajmo ho avuto un amichevole scambio di opinioni, manifestandogli anzi apprezzamento per il suo articolo, che ha espresso opinioni analoghe alle quelle che io ho illustrato in “Cercasi Dostojevskij”. Niente di personale con Vasta, che non conosco. Poi ognuno può leggere in ciò che si scrive qualunque cosa gli aggradi. Liberissimo.

    13. “alle”= “A”. Absit iniuria verbis.

    14. e comunque, anche fosse vero a volersele bere, mancano ancora i link e una critica seria agli articoli (tardivamente) menzionati.
      pertanto rimangono chiacchiere da bar sport o caffè letterari sfigati.
      sfogatoi improduttivi.
      di che stiamo parlando?

    15. il tempo di tacitar il libero pensiero, o incappai in paroline proibite?

    16. riformulo:
      e comunque, anche fosse vero a volersele bere, mancano ancora i link e una critica seria agli articoli (tardivamente) menzionati.
      pertanto rimangono chiacchiere da bar sport o caffè letterari ammuffiti.
      sfogatoi improduttivi.
      di che stiamo parlando?

    17. “Poi ognuno può leggere in ciò che si scrive qualunque cosa gli aggradi. Liberissimo.”
      poi ogni autore può scrivere con cognizione di causa dando tutti i riferimenti opportuni ad una limpida comprensione, oppure sbrodolarsi a secondo di come s’alza la mattina, e chiacchierare in codice con gli amichetti suoi.
      cose da status – nevrotico – da paginetta facebook, non certo da postare su un blog letto da tanti utenti.
      saluti.

    18. cacciatore, il suo ultimo link la dice lunga sul suo spessore intellettuale e sulla capacità di argomentare.
      credo di non aver niente altro da aggiungere, a questo punto.
      abbia cura di sè.

    19. Mamà… ero tornato per vedere come si era evoluta la discussione. Stadio. L’ultimo, però. Meno male che c’è Giorgio Vasta, caro lei, meno male.
      La lascio ai suoi campionati minori.

    20. Effettivamente si vede che c’è poco lavoro sia nella tv pubblica sia sui vari giornali cittadini… a zappare vi mannassi…

    21. Ma perchè ve la prendete tanto con il signor Cacciatore?
      Trovo interessanti i suoi scritti qui sul blog.
      Stavolta, a onor del vero, non avevo capito granchè: ma è la prima volta.
      Può succedere, no? 😉

    22. ci manca pure la storia romanzata di Palermo,
      cosi’ qualcuno se ne esce che mai questa Citta’
      visse lo splendore degli anni 2000…

    23. Credo di sapere a chi ti riferisci, ma a parte questo – se mi perdoni la battuta – allora scrivere un post su uno che pensa che bisognerebbe scrivere un romanzo e poi spiega che non è possibile e utile farlo, cos’è?

    24. Antonella, ho scritto a chi mi riferisco, nome e cognome, non c’è da indovinare. Basta rivedere i commenti.
      Allora. Questo post, volutamente sghembo, perché è una parodia – mi trovo costretto a spiegarlo e chiarire, perché a molti saranno sfuggite le precedenti fasi della “polemica” su la Repubblica Palermo – delle argomentazioni apparse proprio sul giornale. Dalle quali ho tratto io per primo, da lettore (eccezion fatta per quelle di Alajmo) una sensazione di confusione. Faccio il verso a questo. Chi mi conosce, sa che è un meccanismo che adopero spesso. Chi vuole approfondire può rileggersi gli articoli su Repubblica, oggi arrivati a quota cinque, credo. Quello uscito oggi è a mia firma.

    25. “è volutamente sghembo” pardon.

    26. non esiste un romanziere, ne esistono 2.
      anzi esistevano perchè nn lavorano più insieme.ma nell’arte contemporanea, pochi anni fa è ancora “adesso…”

      ah…si chiamano ciprì e maresco.e i palermitani li hanno rappresentati tutti, nn solo i poveracci,come i più superficiali possono o vogliono credere.

      “signo’ bberluscone, me li dai i soldi per la biirra!!!”
      ditemi se nn è storia questa?e nn sono 17 anni,forsesono 1000…

    27. ..due anni fa incontrai enrico ghezzi alla mostra del cinema di venezia,per chi non lo sapesse trattasi di quel critico cinematografico che da anni nelle ore notturne appare rigorosamente in maglietta bianca e occhiali su un canale rai con tanto di voce asincrona,ebbene..era là vicino il molo che aspettava il taxi aquatico che lo avrebbe portato chissà dove dopo una giornata piena di prime visioni…lo avevo a due passi,non ho resistito e gli ho chiesto il perchè di quel linguaggio tanto criptico e artificioso al limite del paradossale..la sua risposta un pò sintetizzata è stata: “perchè voglio comunicare solo con chi riesce a capirmi”..quindi non ero io che faticavo a seguire la logicità delle sue elucubrazioni..ma era lui che voleva scientemente farmi faticare..al punto che perdevo sistematicamente l’interesse e cambiavo canale..ma almeno lui,buon uomo,non pretendeva di essere compreso,conscio della sua scellerata scelta comunicativa..per finire,direi all’autore di questo post da fighetto intellettuale che tanto ama ostentare conoscenza dei proverbi latini…cui prodest????

    28. n.b. acquatico.

    29. magari ti prendeva in giro.

    30. gasparino..sei mai riuscito a seguirlo?

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