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sabato 27 apr
  • Rassegna di cinema ungherese ai Cantieri culturali alla Zisa

    Inizierà alle 17:30 e terminerà l’11 dicembre al Centro sperimentale di cinematografia (via P. Gili, 4; Cantieri culturali alla Zisa) una rassegna di cinema ungherese con la presenza di due registi del calibro di József Sípos e Béla Tarr.

    Verranno proiettati in lingua originale quattro film a ingresso libero fino ad esaurimento posti.

    Oggi toccherà a L’eredità di Eszter e successivo dibattito del regista József Sípos con gli allievi del II anno di corso del CSC.

    Il 24 novembre alle 18:00 alla sala Vittorio De Seta (sempre ai Cantieri) verrà proiettato Kaméleon di Krisztina Goda (2008) sulla storia di Zsolt Kovács

    Domenica 1 dicembre alle ore 18:00 verrà proiettato al De Seta il Final cut – Ladies and Gentlemen di György Pálfi.

    Mercoledì 11 dicembre alle 16:00 si svolgerà la proiezione del film Il Cavallo di Torino e successivo incontro degli studenti del CSC con il regista Béla Tarr.

    La rassegna è stata organizzata dal Consolato Onorario di Ungheria in Palermo, in collaborazione con la città di Palermo, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema – sede Sicilia e con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri d’Ungheria, nell’ambito dell’Anno Culturale Ungheria-Italia 2013.

    Il cinema ungherese ha visto una rinascita produttiva negli anni ‘90, dopo le difficoltà e l’ombrello sovietico della guerra fredda. La costituzione di nuove società di produzione, gli aiuti statali e il passaggio da un’economia pianificata a una società consumistica, hanno permesso una rinascita creativa con pochi eguali nell’Europa Centrale. Autori come Márta Mészáros, István Szabó, Béla Tarr o Miklós Jancsó, István Gaál hanno continuato a girare lasciando al contempo spazio ai giovani enfants terribles come György Pálfi, Benedek Fliegauf, Kornél Mundruczó, Szabolcs Hajdú e János Szász, che con il suo ultimo film The notebook ha vinto il Festival di Karlovy Vari e veleggia verso una probabile candidatura agli Oscar. Una cinematografia che riflette ancora molto sul suo recente passato, sapendo però cogliere sia le influenze del cinema occidentale, sia le contraddizioni sempre più pressanti della moderna società ungherese.

    Palermo
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