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  • “La trappola dei ricordi”, il giallo di Aldo Pagano fa tappa a Palermo

    L’ignaro lettore troverà istintivo fin dalla prima pagina cercare su Google Maps dove si trovi questo paesino sconosciuto di nome Balbenna arrossendo un po’ per la propria ignoranza in geografia. Ma la città dove ha inizio il romanzo in realtà non esiste, è un luogo di fantasia nei cui colori e odori è facilmente rintracciabile una sintesi delle città di Bari e Palermo, entrambi luoghi molto cari all’autore.
    A Balbenna cresce, forte e irrequieta, Emma Bonsanti che, complici una madre assente e un padre troppo preso dagli affari, già da piccola trova nell’interesse verso la politica un rifugio e una strada per affermare la propria identità, fino a diventare la liceale impegnata nella sinistra degli anni 80 e poi concludere con una carriera da magistrato a Milano. Ed è a Balbenna che Emma si ritrova, costretta ad allontanarsi da Milano dopo il trasferimento dalla Procura a causa di un brutto incidente durante un processo.
    Toccherà proprio a lei, sulla spiaggia di Balbenna, rinvenire il cadavere di Roberto Carulli, giornalista di fama nazionale e tormentato amore del liceo, e scoprire che la sua morte non è né un suicidio né un annegamento naturale, come i fatti sembrano voler dimostrare, bensì un omicidio ben macchinato e pieno zeppo di tasselli mancanti. Sarà lei a condurre un’indagine serrata e costellata d’insidie e depistaggi, a rimettere insieme i pezzi del puzzle e a decifrare i messaggi che Roberto, il suo Rob, le ha nascosto con fiducia prima di morire, come un intimo gioco tra passato e presente.
    Emma determinata e istintiva, Emma che non smette mai di giudicare anche fuori dal lavoro, Emma che si trova intrappolata tra i ricordi del passato e l’urgenza del presente, Emma che si picchietta l’incisivo con le unghia quando è assorta nei suoi pensieri, in bilico tra il rispetto delle regole e la tentazione di infrangerle, in nome di un suo personale codice etico e di una verità di cui sa essere l’unica detentrice.
    Il romanzo esordio di Aldo Pagano, palermitano di origine e comasco di adozione, è un concitato e avvincente giallo poliziesco in cui la tensione dell’inchiesta e della ricerca dei mandanti dell’omicidio è smorzata e ben bilanciata dalla leggerezza dei dettagli della vita di Emma che, dietro gli abiti severi del magistrato è una donna in jeans e converse come tutte le altre, femminile dietro il suo carattere forte, allo stesso tempo insicura con suoi dubbi e le sue fragilità.
    Una storia densa dei profumi e dei colori del sud Italia in cui il filo narrativo si snoda tra continui flashback che ripercorrono gli ultimi trentanni di storia politica italiana. Con astuzia, ironia e dovizia di particolari, l’autore riesce perfettamente ad agganciare la memoria personale dei protagonisti alla memoria collettiva con il risultato che, pur essendo un romanzo di fantasia, è impossibilie non scorgere nei protagonisti descritti le caricature dei personaggi reali appartenenti ai nostri attuali scenari politici. Quello che alla fine emerge, tra un susseguirsi di colpi di scena, è l’amaro ritratto di un’Italia ipocrita e corrotta, arresa alla violenza, alla mafia e soggiogata dagli intrighi degli ultimi trent’anni in cui sembra non esserci spazio per la speranza. Speranza che invece l’autore vuole alla fine salvare e affidare proprio nelle mani di Emma e dell’amore, l’unico sentimento, secondo Pagano, «che può mettere in crisi l’uomo, che può portarlo a cambiare, che può eliminare l’odio e rendere sopportabile la morte».
    Aldo Pagano, nato a Palermo nel 1966, ha vissuto a lungo tra Roma, Bari, Milano e Como dove ora risiede. Giornalista pubblicista e sommelier, amante del cinema e della storia ha deciso di interrompere le collaborazioni giornalistiche per dedicarsi completamente alla scrittura «perché i grandi amori hanno bisogno di cura». Quando non scrive, non legge e non guarda film cerca in giro altri libri e compra penne di tutti i generi, basta che non siano di marca.
    La trappola dei ricordi sarà presentata domani, sabato 20 Febbraio alle 17:30 presso la Bottega dei Sapori e dei Saperi di Libera.

    Palermo
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