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sabato 20 apr
  • Parco Uditore

    Un altro buco nel muro

    Diversi anni fa, su questo blog, raccontai la storia di un’area verde negata alla città ed al quartiere a cui appartiene. Quell’area è oggi il Parco Uditore che tutti conosciamo.
    In occasione dell’apertura Manfredi Leone, che curò il progetto, decise di abbattere il muro che separava il parco da piazza Einstein, e riattivare un cancello in disuso. Abbattuto quel muro, quel tesoro nascosto, che appartiene a tutti, venne svelato e la città seppe cosa c’era dietro. Non poteva esistere uno spot migliore. Il progetto prevedeva di abbattere subito dopo il muro su via Uditore. Il parco è della città tutta, del centro ma anche della periferia.
    Ma come, purtroppo, troppo spesso accade a Palermo, non esiste niente di più definitivo del provvisorio, e così mentre un muro abbattuto apre il parco alla città, un muro mantenuto separa il parco dal quartiere. Il muro su Via Uditore ed il relativo varco non sono più stati aperti.
    Il muro risale alla seconda guerra mondiale, è un muro militare che proteggeva l’area, considerata sensibile in tempo di guerra. Un muro profondamente odiato dal quartiere e da tutta la periferia, un muro che dà l’idea che il parco guardi al centro e dia le spalle alla periferia cui invece appartiene.
    L’abbattimento e l’apertura di un varco sarebbe auspicabile, per molte ragioni (favorire l’accesso dei bambini delle scuole del quartiere, i disabili, la pericolosità dell’attraversamento di via Uditore). Inoltre, io credo che porti con sé un significato simbolico, in una città sempre in guerra, questo muro sembra parte della guerra di esclusione delle periferie dalla vita della città, anche quando quella vita si compie al suo interno.
    Io propongo un gesto di pace, ed invito la Regione Siciliana, proprietaria dell’area, all’abbattimento di quel muro.
    Alcuni cittadini, io tra loro, hanno predisposto una petizione che vi invito a firmare ed a condividere.

    Il mio invito al presidente Musumeci è di prendersi carico di questa vicenda. Considerando che ciò che ci rende impresentabili non è quello che dicono di noi, ma come agiamo di fronte alle cose che il ruolo ci chiama a compiere!
    Quel muro è impresentabile presidente, e lo è chiunque non agisca per abbatterlo.

    Palermo, Sicilia
  • 9 commenti a “Un altro buco nel muro”

    1. Ottima iniziativa dal basso. Quel muro è uno scempio. Inguardabile

    2. Il parco ne beneficerebbe dell’abbattimento divenendo ancora più bello, oltre che verrebbe eliminata una barriera architettonica che rende scomodo l’accesso. Condivido l’iniziativa!

    3. sarebbe una gran cosa soprattutto per le mamme che portano i figli col passeggino al parco che dobbiamo subire i gas di scarico di quella orribile rotonda per non parlare delle condizioni pietose del marciapiede

    4. Via Uditore dovrebbe essere l’ingresso principale!!

    5. AbbattiaMO il muro ed anche le ringhiere dal lato di Piazzale Einstein; come al prato del Foro Italico! Poi illuminiamoLA per bene, videosorvegliamoLA e fruiamoLA H24!

    6. Scrivono su facebook del Parco Uditore:

      Prendiamo le distanze da iniziative strumentali di taluni esponenti politici che in queste ore hanno lanciato una petizione per l’abbattimento del muro di via Uditore.
      Chiariamo che non permetteremo a nessuno di strumentalizzare per fini politici la nostra realtà, il nostro lavoro ed i nostri anni di sacrifici e duro impegno.
      Stiamo lavorando e lavoreremo per migliorare il parco ed aprire prima possibile un secondo varco di accesso da via Uditore, che rappresenta un’esigenza comune non solo ai fruitori del parco ma anche agli esercizi commerciali limitrofi. Non è previsto invece alcun abbattimento del muro perimetrale di via Uditore poichè quel muro tutela e protegge un’area che è e resterà a servizio dei pubblici uffici della Regione Siciliana.
      Ribadiamo la nostra completa disponibilità a qualunque aiuto e supporto che provenga da cittadini ed Istituzioni, purchè non miri a strumentalizzazioni di tipo politico.

      =__=

    7. Coraggio signor Callea, è evidente che il suo attivismo “partecipante” non è passato inosservato.
      Ormai siamo alla strumentalizzazione della lamentata strumentalizzazione ed i cecchini rimangono sempre appostati e ben informati!
      Sarà una guerra lunga…
      non demorda…
      bisogna vincere una piccola battaglia alla volta… e questa del muro ha tutte le carte in regole per andare in porto

    8. Grazie spillo 🙂 , mai demorso in vita mia. Il muro sarà abbattutto, anche a costo di smontarlo la notte da solo ed un pezzettino alla volta 🙂 …
      Non si capisce da chi il muro militare protegge gli uffici dalla regione: dallo sguardo indiscreto dei cittadini? Sono certo che i primi a volere il muro abbattuto sono prorio gli impiegati regionali, che non hanno nulla da nascondere.
      Ai ragazzi di parco uditore la storia dell’apertura di parco uditore non ha insegnato la sola cosa che dovevano imparare: che il dato di realtà non si accetta mai, ma se inaccettabile, come quel muro, lo si cambia!

    9. Finalmente qualcosa di utile per quel parco.

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