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domenica 28 apr
  • Ultimo giorno per votare il fiume Oreto tra "I Luoghi del Cuore" del FAI

    Il fiume Oreto è arrivato secondo tra “I Luoghi del Cuore” del FAI

    Il fiume Oreto è arrivato secondo nella campagna I Luoghi del Cuore del Fondo Ambiente Italiano e si è aggiudicato 40 mila euro.

    Il fiume di Palermo era primo nella classifica online dopo una grande campagna di sensibilizzazione che ha coinvolto e visto protagonisti molti palermitani ma si è fermato a
    83138 voti contro i 114670 del Monte Pisano. Decisivi sono stati i voti cartacei.

    Palermo
  • 2 commenti a “Il fiume Oreto è arrivato secondo tra “I Luoghi del Cuore” del FAI”

    1. Un po di rammarico per aver perso , all’ultimo momento, il primo posto. Però resta un grande risultato. I cittadini hanno dimostrato grande interesse e amore per il recupero del Fiume Oreto e per la realizzazione del Parco.
      Ora tocca ai politici. Purtroppo non mi sembra che l’amministazione regionale e comunali ( Palermo, Monreale e Altofonte) siano particolarmente interessate.
      Nel mese di novembre , alla presenza dell’ assessore regionale Toto Cordaro , si era svolta l’ennesima “audizione” per discutere di cosa fare del fiume Oreto. La seduta, tenutasi alla commissione Ambiente dell’Ars , ha visto la partecipazione , oltre che di politici e di amministratori dei comuni interessati, delle varie associazioni che da anni si battono per il recupero del Fiume Oreto che ,se valorizzato, potrebbe diventare una risorsa e un volano economico per Palermo.
      In questa occasione fu annunciato ,dalla deputata regionale Marianna Caronia, la presentazione di un disegno di legge ( DDL) per l’istituzione di un “parco locale intercomunale attorno al corso dell’Oreto”, in parole povere del Parco dell’Oreto.
      L’approvazione di tale DDL, se e quando sarà approvato, dovrebbe diventare “uno strumento operativo che permetta di realizzare attività e progetti per attrarre i fondi comunitari destinati alle aree protette” .
      In altre parole, se l’Europa non ci finanzia l’opera, niente Parco dell’Oreto.

      Le associazioni e il comitato Salviamo l’Oreto che hanno partecipato alla riunione, pur esprimendo soddisfazione per il vertice non hanno nascosto le loro preoccupazioni
      “Noi in questi mesi abbiamo lavorato, siamo arrivati a studiare delle soluzioni, non vorremmo che ci fosse un rallentamento – dice Salvo Bucchieri di Salviamo l’Oreto – Che l’Ars abbia posto la questione è certamente un passo avanti. L’importante è non bloccare tutto”.
      Il timore è che la mancanza di fondi possa bloccare tutto,
      Una soluzione potrebbe essere quella di piccoli interventi da finanziare di volta in volta. “I nostri esperti hanno proposto tecniche di ingegneria naturalistica per cui si creano delle anse lavorando sul cemento del letto del fiume – dice Bucchieri -, in modo che l’Oreto si espanda, mettendo la vegetazione giusta e aumentando così la capacità autodepurativa”.
      “La costituzione del parco – riassume Bucchieri – è una delle nostre richieste, ma che deve andare in parallelo alla riqualificazione del fiume. Non vorremmo che si arenasse il tutto in attesa dei finanziamenti per la costituzione del parco che si attende da dieci anni”.
      In parole povere, basterebbe non versare liquami e acque nere, pulirlo regolarmente e mettere la vegetazione giusta e il fiume , che ha la grande capacità di autodepurarsi, diventerebbe fruibile, cioè ci vorrebbe la volontà politica per recuperarlo.

      P.S. Effettivamente tali preoccupazioni non sono infondate. Nonostante le varie riunioni il problema di fondo non è solo la mancanza di fondi.
      Infatti la politica, nonostante le parole, non sembra particolarmente interessata.
      Lo conferma l’intervento di Paolo Caracausi presidente della Terza commissione del consiglio comunale di Palermo:” Faccio un nuovo appello a tutti i cittadini affinché contribuiscano a far sì che il fiume arrivi al primo posto nella classifica del luoghi del cuore del FAI, il che potrebbe essere un ulteriore incentivo verso la riqualificazione”.
      In altre parole. il recupero del Fiume Oreto non è ancora “ una priorità” per i nostri amministratori perciò c’è ancora bisogno che la politica sia “ulteriormente incentivata”.
      Speriamo che la mancata “prima posizione” non raffreddi i già tiepidi entusiasmi dei nostri “amministratori”.

    2. Mha!! Per il momento è una fogna a cielo aperto ed n ricettacolo d’immondizia. Speriamo bene per il futuro.

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