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martedì 19 mar
  • Tram, dopo il colpo di scena di fine anno il progetto va rimesso in discussione

    Tram, dopo il colpo di scena di fine anno il progetto va rimesso in discussione

    Quello che è successo nella mattinata dell’ultimo giorno del 2020 è più che un semplice incidente politico per la giunta Orlando. È un segnale chiaro ed inequivocabile che raccoglie, in sé, tutti i dubbi avanzati da più parti, negli ultimi anni, a proposito dell’idea di mobilità che anima l’attuale amministrazione comunale. La quale, sorda non soltanto a qualsiasi voce di dissenso, ma anche alle semplici richieste di riflessione, ha sempre marciato dritta e senza indugi verso la realizzazione di 100 km di binari tranviari a Palermo entro il 2028. Eppure ci sembrava chiaro che il progetto “Sistema tram” suscitasse diffuse perplessità, e non soltanto tra i banchi dell’opposizione politica.

    Nel merito, il Consiglio comunale del 31 dicembre, in mattinata, ha approvato tre emendamenti al bilancio di previsione per il 2021 che, sostanzialmente, azzerano la somma prevista per rimpinguare i finanziamenti statali, rivelatisi insufficienti per la realizzazione dell’estensione dell’attuale rete tranviaria. Ciò a causa delle prime indicazioni emerse dai vari pareri richiesti all’Anac, alla Sovrintendenza BB.CC.AA., nonchè agli stessi uffici comunali, sul Progetto di fattibilità già predisposto, nel 2018, dai vincitori del concorso di progettazione a suo tempo bandito dal Comune. Osservazioni relative alla salvaguardia dei beni archeologici ma anche a modifiche impiantistiche, riprogettazione delle sistemazioni idrauliche, migliore inserimento architettonico in via Roma e via Libertà, rifacimento dell’attraversamento del canale Boccadifalco (svincolo Basile), ridefinizione dell’assetto viario per evitare le interferenze con il traffico veicolare (svincolo Calatafimi) e per il corretto smaltimento dello stesso (svincolo Einstein).

    Tali corpose osservazioni, recepite ed inserite nel progetto definitivo delle prime 4 linee tranviarie (A, B, C, ed E1) da aggiungere a quelle in esercizio, hanno comportato una lievitazione del costo delle opere di 43,4 milioni di euro su circa 290 milioni complessivi. Niente male per chi ha superato una lunga e complessa procedura concorsuale che ha visto prevalere gli attuali progettisti su tutti gli altri concorrenti, fra i quali i più grandi gruppi nazionali di ingegneria e tecnica dei trasporti. Ma tant’è.

    Peraltro, il “surplus” di cui sopra viene computato dopo aver già stralciato dal “Sistema Tram” ben sette parcheggi sotterranei, le pavimentazioni dei marciapiedi interessati dagli interventi e le opere di finitura ed arredo delle principali piazze attraversate.

    Gli emendamenti approvati, oltre a prevedere l’implementazione dell’orario dei lavoratori part-time, rendono impossibile l’accensione del mutuo e dispongono di destinare le rimanenti somme non più al tram ma a:

    • interventi urgenti sull’emergenza cimiteriale (manutenzione straordinaria cimitero dei Rotoli, acquisto ed installazione di loculi prefabbricati) per 3,5 milioni di €
      manutenzione di strade e marciapiedi per 10,136 milioni di euro;
    • interventi straordinari per la manutenzione dell’edilizia scolastica e del patrimonio comunale per 5,5 milioni di euro;
    • progettazione esterna di opere ed interventi straordinari per 1 milione di euro.

    Viste le emergenze della città, dalla vergogna delle oltre 500 bare insepolte alle più usuali buche per strada, si tratta di decisioni talmente di buon senso da aver convinto tutte le forze presenti in Consiglio, della maggioranza o meno, a votarle… Tranne una: quella di cui fa parte l’assessore Catania, strenuo difensore del Sistema Tram, che si è pure autosospeso.

    Adesso, senza poter ricorrere al mutuo, appare difficile immaginare cosa potranno inventarsi i nostri amministratori per reperire le somme necessarie a cofinanziare il progetto. Un bel rompicapo d’inizio anno per la Giunta comunale, destinato, con ogni probabilità, a caratterizzare l’intero corso del 2021 e, speriamo, ad indurre il sindaco a più miti consigli.

    Magari rivedendo il mastodontico progetto di rete tranviaria, nell’unica maniera ancora praticabile: stralciare le linee più controverse. Si otterrebbe in tal modo la riduzione del costo complessivo della rete e la limitazione dei suoi oneri di gestione, a nostro avviso insostenibili. Considerando che parliamo di un progetto già in stato avanzato, e che ricominciare daccapo comporterebbe la perdita certa dei finanziamenti già ottenuti, pensiamo che questa sia la soluzione migliore.

    (in collaborazione con Palermo in Progress)

    Palermo
  • 2 commenti a “Tram, dopo il colpo di scena di fine anno il progetto va rimesso in discussione”

    1. Thank you!!1

    2. Thank you!!1

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