Il collettore nord ovest, disastri palermitani
Per capire fino in fondo l’entità degli eventi che portano oggi a contare gli allagamenti in un tot al mese, occorre partire da lontano, ovvero dai tempi di Italispaca. Una società istituita nel 1988 dall’allora governo Goria per realizzare un pacchetto di opere pubbliche tra Palermo e Catania, lontano da possibili condizionamenti illegali degli enti locali siciliani.
Occorreva fare qualcosa per risolvere alcune clamorose inadempienze delle previsioni del Parf (Programma Di Attuazione Della Rete Fognante). Il Depuratore di Fondo Verde (detto depuratore dei 100.000) e il collettore nord occidentale erano le principali opere fognarie previste.
Quest’ultimo avrebbe dovuto convogliare le acque meteoriche raccolte lungo il percorso ed i reflui depurati a Fondo verde. I recapiti delle acque meteoriche al collettore comprendevano una parte di Mondello e le contrade di Partanna, Marinella, Pallavicino e Tommaso Natale: un bacino idrografico molto ampio, accentuato dalla presenza dei rilievi di capo Gallo, i cui canaloni immettono tutti nella pianura sottostante. Continua »
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