Presentato il progetto del Centro congressi alla Fiera del Mediterraneo
È stato presentato stamattina alla presidenza della Regione il centro congressuale che sorgerà nel Padiglione 20 dell’ex Fiera del Mediterraneo.
Avrà una grande sala con quattromila posti a sedere e numerosi spazi modulabili per ospitare eventi di ogni dimensione e attività simultanee. Sarà una struttura polifunzionale e dall’utilizzo flessibile, progettata rispettando i criteri della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica . Lo studio di fattibilità è stato realizzato dal raggruppamento di professionisti che vede come società capofila la F&M Ingegneria di Mirano, in provincia di Venezia (insieme a Metroarea di Trieste e StudioFra di Catania), che si è aggiudicato la gara per i servizi di progettazione. Per l’esecuzione dei lavori nel suo complesso il governo regionale ha già stanziato quindici milioni di euro.
Il Padiglione dove sorgerà il Centro ha una superficie di circa cinquemila metri quadrati (di cui tremila di superficie espositiva) e potrà ospitare fino a quattromila persone a sedere, con tutti i servizi e le salette annesse, e si candida a essere una delle strutture per eventi di maggior capienza in tutta la Sicilia. Per l’esecuzione dei lavori occorreranno dodici mesi circa. La progettazione e la realizzazione dell’opera è stata curata dal dipartimento regionale Tecnico, che fungerà anche da stazione appaltante, operando in sinergia con l’Area tecnica della rigenerazione urbana e delle opere pubbliche del Comune di Palermo. Le modalità di gestione del Centro congressi saranno definite appena la struttura sarà pronta.
Secondo quanto previsto dal bando di gara, la progettazione sarà eseguita in due fasi. La prima sarà finalizzata all’acquisizione di proposte progettuali definite a livello di studio di fattibilità tecnica ed economica. Lo studio di fattibilità serve a individuare le criticità e ad analizzare le possibili soluzioni progettuali alternative. Tali soluzioni alternative vengono valutate, sotto il profilo qualitativo, ambientale, tecnico ed economico. È questa la fase in corso che sarà ultimata a breve dopo l’esito di alcune indagini preliminari, tuttora in corso, per conoscere le condizioni del sottosuolo. La seconda fase riguarderà, invece, la redazione di un progetto definitivo-esecutivo in un unico livello. Il costo dell’opera supera i 15 milioni di euro, somma già stanziata lo scorso anno dal governo regionale.
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