Quando mi arrivò la proposta, ormai tre anni fa, di scrivere per Rosalio, manco sapevo cos’era un blog. Né avevo mai scritto niente prima, se non per me. Non avevo idea di dove tutto questo mi avrebbe portato. Le cose migliori della mia vita sono state a “scattìo”, come questo libro.

Ieri ho avuto la prima copia in mano e sono stata intronata ad annusarlo, muta. Poi l’ho aperto e l’ho riconosciuto. Evito ogni retorica perché non mi si addice. Però nei ringraziamenti alla fine, cito tutti i commentatori di Rosalio a cui dico grazie, sia a quelli che mi stimano, sia a quelli che, criticandomi, mi hanno fatto mettere in discussione.
Lo faccio di nuovo anche qui. Grazie. Che fa, vi aspetto al Kalhesa, mercoledì 4 novembre alle 18:30?
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