Tony Siino a Casa Minutella
Oggi Tony Siino, ideatore di Rosalio, sarà ospite a Casa Minutella, talk show condotto da Massimo Minutella, dalle 13:30 alle 14:30 su TeleSud e in replica su Tvt (regionale) alle 21:00.

Oggi Tony Siino, ideatore di Rosalio, sarà ospite a Casa Minutella, talk show condotto da Massimo Minutella, dalle 13:30 alle 14:30 su TeleSud e in replica su Tvt (regionale) alle 21:00.

Stasera alle 23:25 all’interno della trasmissione Demo dedicata alle band emergenti in onda su Radio 1 Rai verranno trasmessi due brani inediti dei palermitani Kemonia. La band formata da Luca Amato (voce), Alessandro Valenti (basso), Davide Lombardo (batteria) e Piero Compagno (chitarra) propone un rock italiano con puntate in territorio inglese e attualmente sta ultimando l’arrangiamento di quindici pezzi che faranno parte di un cd di prossima pubblicazione.
Oggi alle 17:00 nella sala conferenze della Fondazione Banco di Sicilia a villa Zito (via Libertà, 52) verrà presentato il volume Palermo, l’identità cercata, pubblicato dalla casa editrice Libridine di Mazara del Vallo e curato da Pasquale Hamel.
Introdurrà i lavori il presidente della fondazione Giovanni Puglisi. Seguiranno gli interventi del professor Alessandro Hoffmann dell’Università degli Studi di Palermo e di padre Gianni Notari, direttore dell’Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe. Concluderà l’incontro, con un suo intervento, il curatore del volume, Pasquale Hamel.
La pubblicazione racconta Palermo nelle riflessioni di studiosi ed intellettuali, accademici e non, che, da sempre, hanno avuto un occhio attento alle vicende del capoluogo siciliano. Nel volume sono presenti contributi di Vincenzo Scalia, Maurizio Rizza, Nino Alongi, Giuseppe Notarstefano, Salvatore Sacco, Giuseppe Pellitteri, Gioacchino Lavanco, Giovanni Tessitore, Aldo Gerbino, Salvatore Ferlita, Renata Prescia, Antonino Barraco, Michela Schillaci, Vittorino La Placa e Antonio La Spina.
Le istituzioni, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Cna Sicilia e Confartigianato hanno sottoscritto il patto Liberati dal pizzo, denunciare oggi conviene che impegna le parti a condividere una comune strategia contro il racket delle estorsioni. Il promotore è il prefetto Giosué Marino che sta per insediarsi a Torino e che ha definito il patto «un percorso di legalità per la rinascita di Palermo e della Sicilia». Gli iscritti si impegano solennemente a denunciare gli estorsori e gli usurai.

La foto è stata scattata da Luigi Nifosì.
Gli imprenditori palermitani citati nei pizzini trovati nel covo del boss Salvatore Lo Piccolo sono stati convocati davanti ai vertici di Assindustria Palermo per chiarire la loro posizione. Chi non collabora verrà invitato a lasciare l’associazione.
L’annuncio è stato dato dal presidente degli industriali siciliani Ivan Lo Bello a Catania nel corso della cerimonia di consegna del premio intitolato al giornalista Giuseppe Fava, ucciso dalla mafia. Lo Bello ha detto: «Dobbiamo rompere gli indugi. Non è più il momento di attendere. Chi decide di collaborare è dentro, chi sceglie di restare dall’altra parte va fuori. […] Ovviamente il ritrovarsi citati in quei “pizzini” non equivale affatto ad una prova di responsabilità, ma noi dobbiamo sapere ora. Per questo abbiamo deciso di convocare tutti coloro che sono citati. Perché ci spieghino, perché non abbiano più alibi, perché diano prova di accettare nei fatti quel codice etico che ci siamo appena dati. Fino ad ora, per quel che abbiamo letto, il fenomeno ci tocca in minima parte. L’elenco è costituito per lo più da commercianti. Ma aspettiamo di sapere quali altre imprese sono coinvolte, a cominciare da quelle della zona industriale di Carini che ricadono in pieno nel territorio controllato da Lo Piccolo».
Samuele ha 11 mesi: non parla ancora…è un simpatico frugoletto con la faccia da cartone animato. Mi sono sempre chiesta a che cosa pensino a quell’età i bambini. A niente. O forse esistono dei pensieri che solo a quell’età si possono fare. Devono esistere. E i bastardi lo sanno. Ora vengo e mi spiego.
I bastardi sono quelli che ideano i giocattoli per i bambini, devono avere mille lauree, master e quant’altro, in psicologia infantile perchè altrimenti Samuele non si sarebbe bloccato davanti a un pupazzo orrendo (che costa 35 euro) facendo un discorso. Ebbene si. Il frugoletto passa davanti a un TELETUBBIES e fa un discorso. Certo tutto pieno di nghé, nghé, nghé, ma pur sempre un discorso, con gli occhi che gli brillano. E un cuore di mamma può impedirsi di spendere 35 euro per un coso che non si sa cos’è? Giammai. I bastardi lo sanno. Come sanno pure che le bimbe di soli 4 anni sono attirate da ‘ste famose WINX. Praticamente delle zoccolette sotto forma di bambole.
Mah, sarà la vecchiaia ma a me pare che l’evoluzione dei giocattoli abbia seguito l’evoluzione (o l’involuzione) della società. Continua »
Alcuni lavori di riqualificazione e manutenzione straordinaria rischiano di provocare la chiusura contemporanea del Museo archeologico Salinas e della Galleria regionale di Palazzo Abatellis. Le principali associazioni culturali (Amici dei Musei Siciliani, Associazione Dimore Storiche Italiane, Italia Nostra – sezione di Palermo, Legambiente – Sicilia, Fondo per l’Ambiente Italiano – delegazione di Palermo e Fondazione Salvare Palermo) lo ritengono un grave danno per la cultura, per il turismo, per l’attività formativa delle scuole e per l’immagine della città e indicono un’assemblea cittadina alle 17:00 nell’aula consiliare del Comune di Palermo (piazza Pretoria, 1) affinché le collezioni dei due musei, durante la loro chiusura, vengano esposte in luoghi idonei.
AGGIORNAMENTO: l’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza assicura che «non ci sarà alcuna chiusura contemporanea dei due più importanti siti museali palermitani, non possiamo permettere che la città perda i suoi fondamentali poli culturali e turistici. I lavori sono necessari, i tempi non sono stati definiti da questa amministrazione ma stiamo trattando perché gli interventi non causino danni di immagine, prevedendo chiusure in periodi assolutamente differenti e individuando eventuali sedi espositive provvisorie». Le opere esposte potrebbero trovare una sistemazione nel vicino Oratorio dei Bianchi, mentre per il Salinas è allo studio la possibilità di trasferire alcuni pezzi al Guglielmo II di Monreale e almeno una collezione in edifici adiacenti al museo stesso: potrebbero, infatti, essere presi in considerazione alcuni locali delle Poste Centrali.
Tra i progetti proposti dal Servizio promozione Identità e immagine della Città del Comune è stato approvato la scorsa settimana il progetto Luoghi di socializzazione a Palermo e immagine della città, coordinato dal professor Gianfranco Marrone e proposto dal centro studi “Quarto piano”, in collaborazione con il Dipartimento di Analisi dell’Espressione dell’Università degli Studi di Palermo.
La ricerca si propone di analizzare la relazione che si istituisce fra l’articolazione fisica di alcuni spazi cittadini e i riti, i comportamenti, i segni e i linguaggi che in quei luoghi si vengono a costituire. Le ricadute pratiche riguardano principalmente la progettazione urbanistica, le politiche sociali, la promozione turistica, l’organizzazione delle attività culturali e ricreative e il ripensamento dell’immagine della città. L’importo finanziato è di 250 mila euro.
Tra i luoghi della socialità che verranno studiati ci sarà anche Rosalio.
È in distribuzione Giocando nelle ville, agenda Urban Bagheria per l’anno 2008, tascabile 10 x 15 cm che racchiude 33 foto del bagherese Salvatore Pipia, che da anni sta lavorando a una ricerca fotografica sui luoghi del barocco bagherese. L’agenda viene distribuita gratuitamente all’Urban Center di Bagheria (via Aguglia, 3) lunedì, mercoledì, venerdì dalle 10:00 alle 12:00 e giovedì dalle 16:00
alle 18:00.
Nelle foto, tra colore e bianco e nero, bambini giocano in alcune ville settecentesche un tempo appartenute ai loro nonni e genitori durante un laboratorio dell’associazione culturale Zagare e Limoni.

Iniziano oggi e proseguiranno fino al 15 marzo i saldi estivi a Palermo.
Promemoria (fonte Confcommercio)
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (artt. 128 e ss. del Codice del Consumo d.lgs. 6 settembre 2005 n. 206). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.
Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Salve specifiche disposizioni regionali, è possibile porre in vendita capi non appartenenti alla stagione in corso.
Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
Il sindaco di Palermo Diego Cammarata ha chiesto al questore di far sgomberare il capannone Spazio Zero dei Cantieri culturali alla Zisa occupato da giovedì dal gruppo denominato Precari dello spettacolo.
L’assessore alla Cultura Mario Milone (che aveva incontrato ieri mattina una delegazione) ha motivato la richiesta con la mancata richiesta dell’autorizzazione per usufruire di uno spazio dei Cantieri culturali e per il rischio per l’incolumità fisica degli occupanti, rifutando comunque l’occupazione non autorizzata di spazi pubblici e ponendo l’abbandono dei locali come condizione per il dialogo.
Ieri pomeriggio gli occupanti si sono spostati nei locali dello Spazio Nuovo.
Da lunedì 7 gennaio Trenitalia non sarà più possibile raggiungere l’aeroporto dalla stazione di Palermo Centrale con il treno delle 5:40.
il treno successivo parte da Palermo Centrale alle 6:10 e arriva a Punta Raisi alle 6:52, 12 minuti dopo l’arrivo previsto per il precedente collegamento.
Un gruppo di siciliani ha lanciato una petizione per il danno di immagine subito, il danno materiale derivante dal ritardato sviluppo economico nonché di tutte le sofferenze morali causate dalla condotta degli appartenenti all’associazione criminale “Cosa Nostra”.
Ecco il testo:
Quanto è costato in termini di immagine, di ostacolo allo sviluppo economico e anche in termini di sofferenze morali il condizionamento criminale in Sicilia? Uno studio del CENSIS del 2003 ha quantificato gli effetti, per le imprese meridionali, in 7,5 miliardi di euro l’anno negli ultimi 20 anni: senza questo condizionamento, il divario Nord-Sud quasi non esisterebbe. Senza la presenza parassitaria di Cosa Nostra e delle sue contiguità politiche ed economiche, ci sarebbero in Sicilia un maggiore benessere civile e materiale, maggiori occasioni di lavoro e di indipendenza economica, premessa di un voto democratico libero. Se tanta violenza è motivata dalla brama di arricchimento e di potere, colpire questo arricchimento è la madre di tutte le battaglie. Questa petizione nasce li dove è nato il problema per esportare, questa volta, la soluzione con un appello rivolto a tutti gli italiani, siciliani e non. Continua »
Penso che le cause del sottosviluppo in Sicilia abbiano principalmente una natura culturale. Esiste invece un malinteso convincimento secondo il quale esse originino dalla povertà spesso in associazione ad un intramontato luogo comune ideologico secondo cui l’impresa produttiva sarebbe lo strumento capitalistico principale per lo sfruttamento del lavoro. L’impresa deve essere invece intesa come il luogo eletto per la produzione di ricchezza. Il luogo dove convergono lavoro, scienza, tecnologia, cultura gestionale e capacità organizzative e commerciali.
Nelle aree sottosviluppate l’invocazione fondamentale è quella che contempla la venuta di un “qualcuno” dall’esterno che venga ad insediarsi per promuovere ricchezza e sviluppo (quando non si invochino direttamente i soldi da Roma: “La Finanziaria ha dimenticato la Sicilia”). Nelle aree sottosviluppate difficilmente la promozione del sistema produttivo è indigena. In Sicilia si riscontra una diffusa presenza di soggetti tesi ad offrire lavori fittizi ed organizzare tutte le varie forme di precariato, con esse perpetuando una cultura assistenziale (e perciò stesso parassitaria) rivolta ai giovani. Piuttosto che rimuovere gli ostacoli di natura burocratica e mettere in campo politiche complessive di sviluppo, la stessa politica regionale promuove società tese a rendere strutturale il precariato e ad utilizzare gli associati quali clientes permanenti del potere. Continua »

…il presidente della Regione prova lavori alternativi: il pilota! 😛
(foto tratta da Falco Pellegrino’s photos)
Da lunedì 14 il provvedimento sulle targhe alterne verrà modificato. Le auto che potranno circolare avranno la cifra finale legata alla data (pari se pari e dispari se dispari) e non al giorno della settimana. Domenica e festivi restano esclusi.
Il sindaco Diego Cammarata ha dichiarato: «È in effetti un modo per rendere più logico e meno penalizzante il provvedimento alternando i giorni e dando a turno a tutti le stesse possibilità e gli stessi diritti».
Le rilevazioni sulle polveri sottili sono negative: nei primi 17 giorni con targhe alterne ci sono stati 25 sforamenti del limite previsto dalla legge, mentre nei primi 13 giorni di dicembre, senza targhe alterne, gli sforamenti furono tre e concentrati in due giorni.
Oggi alle 18:00 verrà presentato al Kursaal Kalhesa (foro Umberto I, 21) il libro di Bob Salmieri Uomini e Dei dedicato ai tonnaroti di Favignana e ai pescatori di Lampedusa.
L’autore suonerà insieme ad Andrea Alberti e discuterà con Daniela Gambino.

È stato pubblicato Panormus 2006, l’annuario di statistica del Comune di Palermo. Cento pagine di grafici e tabelle racchiuse in dodici capitoli fotografano Palermo nel 2006.
La città ha un’estensione di 16010,9 ettari di cui un terzo verde urbano, una temperatura media di 19,2°C (con una temperatura minima di 2,7°C a gennaio e una temperatura massima di 38,6°C ad agosto) e ha avuto 69 giorni di pioggia. I residenti erano 666552 (di cui 317240 maschi e 349312 femmine che ne facevano la quinta città d’italia; i nati sono stati 7211 e i morti 5949; le famiglie erano 248355 e gli studenti nelle scuole elementari, medie e superiori 107726) e le imprese più di 52 mila (718 in più, circa l’1,4%, quelle registrate alla Camera di Commercio). I turisti sono stati 1,3 milioni. Le auto circolanti erano quasi 400 mila e i motorini più di 100 mila.
Ultimi commenti (172.558)