Incendio a San Martino delle Scale

La foto è stata scattata da Domenico Serra.

La foto è stata scattata da Domenico Serra.
L’altroieri sera ho sentito un boato vocalico, ho capito che il Palermo aveva segnato. Non seguo il calcio e guardo poca TV, tuttavia mi ha fatto piacere. Ieri mattina per strada ascoltavo i commenti dei miei concittadini e pensavo: il padrone della squadra è veneto, l’allenatore pure, i giocatori per la maggior parte non sono siciliani… ed è così piacevole condividerne la gloria, ma di nostra c’è solo la bandiera e l’entusiasmo.
Eretica, la mostra allestita alla Civica Galleria d’arte moderna (Complesso di Sant’Anna la Misericordia; piazza Sant’Anna) nell’ambito di Kals’art, la cui chiusura era prevista per il 15 settembre, rimarrà visitabile fino al 3 novembre. L’ingresso costa 7 euro, il lunedì la mostra è chiusa e gli orari di visita sono dalle 10:00 alle 20:00 (il giovedì, venerdì e sabato fino a mezzanotte).
La mostra, dedicata al tema del corpo e del suo rapporto con il trascendente, è stata finora vista da circa 5000 visitatori.
AGGIORNAMENTO: non rimarrà visibile il dipinto di Jenny Saville, la cui esposizione a Londra era stata annunciata da tempo. Verrà proiettata a ciclo continuo una sua lunga intervista realizzata dal collezionista Carlo Bilotti. Al posto della tela della Saville ci sarà un’opera di Andres Serrano.
Purtroppamente ci sono volte che non funzionano manco i proverbi. Quando uno dice un proverbio è perché pensa che quattro parole spesso sono meglio di un discorso. Ma i proverbi spesso servono per trovare una scusa, un “ma però”, servono a giustificare, pattiare, traccheggiare. Uno ha esagerato in una reazione? “Per un cornuto, un cornuto e mezzo”. Uno zio troppo invadente con la cuginetta di 17 anni? “Cazzo (chiedo scusa) arrittato non conosce parentato”. In ogni caso i proverbi arrivano diretti dal mondo che abbiamo attorno e non c’è situazione che non ci offra il conforto di una pillola di saggezza altamente flessibile: chi va piano, va sano e va lontano? O chi dorme non piglia pesci? Dipende… Continua »
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Stamattina a villa Niscemi Salvo Ficarra, Valentino Picone e Diego Cammarata hanno presentato il nuovo film le cui riprese inizieranno lunedì prossimo. Il titolo e la trama non sono stati svelati. Il film arriverà nelle sale dopo la metà di febbraio.
Le riprese dureranno otto settimane, di cui sette a Palermo, e il film ha il supporto della Film commission del Comune di Palermo. Registi saranno gli stessi Ficarra e Picone insieme a Giambattista Avellino. Tra gli attori molti siciliani tra cui Tony Sperandeo, Lucia Sardo, Andrea Tidona, Barbara Tabita e Consuelo Lupo. In un cameo apparirà Arnoldo Foà. Ficarra e Picone sono già stati nelle sale con Nati stanchi.
Durante la conferenza stampa Salvo Ficarra non ha risparmiato le sue consuete battute che prendono di mira Valentino Picone. Salvo ha detto di Valentino riguardo al film «Io non lo volevo ma me l’hanno imposto» ma ha anche promesso che se il Palermo dovesse vincere lo scudetto Valentino si mostrerà nudo a piazza Politeama (precisando che questo gesto contribuirà a smaltire il traffico).

«Ho sbagliato, ma non volevo uccidere il mio ex genero. L’ho accoltellato per un gesto dimostrativo, volevo insomma che lasciasse in pace mia figlia e i miei nipoti. Ho sbagliato». Sono parole di Luigi Maria Burruano ai giudici del Tribunale del Riesame durante l’udienza di stamattina.
I giudici hanno disposto gli arresti domiciliari nell’abitazione romana di Burruano che ha già lasciato il carcere dell’Ucciardone.
Carissimi amici, purtroppamente ho avuto qualche cosa da fare e a dicembre ve ne accorgerete se passate da qualche libreria. Ma la prossima settimana mi appresento di nuovo su questi schermi con Purtroppamente, i nuovi episodi. Ma lo sapete che nel frattempo mi sono dato pure al teatro?? Ho calcato le scene con Civiletti e Basile. Ed è un miracolo che le scene abbiano retto, essendo noi tre tutti personaggi… di peso. Arrivederci a presto
Stavo dietro al sogno d’invitare Tahar Ben Jelloun da alcuni anni, l’idea era nata per caso sotto invito di Giovanni Callea che lavorava ai Grandi Eventi, voleva realizzare un progetto molto bello e molto ambizioso: Tahar Ben Jelloun, noto per le sue posizioni contro l’integralismo, fautore della libertà di scegliere la lingua più idonea alla propria scrittura e dunque non per forza scrivere in arabo, diventava il referente di un progetto che portava la nuova poesia araba, non conosciuta in Europa, a Palermo in una sorta di festival in cui poeti italiani si confrontavano con poeti arabi scelti per l’appunto da TBJ. Il progetto andò avanti per un bel po’ per poi sparire nel nulla da un giorno all’altro, senza nessun preavviso, non solo per me che ci ho rimesso i soldi di diversi voli d’aereo per Parigi, ma anche per Ben Jelloun che ci ha rimesso il suo lavoro.
Dunque con grande felicità accolsi la proposta di Enzo Garrasi di far entrare nel progetto La città cosmopolita Ben Jelloun, forte della sua esperienza di abitatore tra due mondi, i soldi c’erano, erano quelli di Alberto Coppola proprietario del Khalesa e della Tonnara Bordonaro.
Il progetto dunque questa volta si è realizzato. A vantaggio diciamo che esperienza straordinaria incontrare questo intellettuale libero, che la libertà se l’è conquistata a fatica non solo dal punto di vista legale ma soprattutto vorrei parlare della libertà di pensiero, merce così difficile da ritrovare negli ultimi tempi. Potere passare tre giornate con lui è stata veramente una grande esperienza, di modo di essere, di libertà dell’intellettuale, una lezione su tutto quello che è e che qui non è. Continua »

Cade oggi il tredicesimo anniversario dell’omicidio di padre Pino Puglisi. Alle ore 9:00 nel cimitero di S. Orsola (piazza S. Orsola) la parrocchia San Gaetano (che era la parrocchia di padre Puglisi) organizza la deposizione di fiori sulla tomba; alle 10:30 verrà scoperto in via San Ciro/via Conte Federico un busto in bronzo e prenderanno il via i lavori del centro aggregativo diurno per anziani “Padre Nostro”; alle ore 19:00 S.E. Salvatore De Giorgi officierà una messa in Cattedrale (corso Vittorio Emanuele).
Autobus, tram, metro’ e treni locali non circoleranno oggi per lo sciopero degli autoferrotranvieri aderenti ai sindacati autonomi. L’agitazione è stata proclamata per il mancato rinnovo del secondo biennio economico.
A Palermo l’Ast ha comunicato che garantirà le fasce dalle 6:30 alle 9:30 e dalle 12:30 alle 15:30.
Stasera alle 21:00 (diretta su LA7) si gioca West Ham–Palermo allo stadio Boleyn Ground di Londra.
Queste sono le magliette che vendono davanti allo stadio…
(via italy.indymedia.org)
Camminando su un indistinto tappeto di libri e pagine, Amleto costruisce la trama della sua vendetta. Simile a un melanconico clown in bianco e nero, il personaggio shakespeariano compie il suo irrimediabile e tragico destino nel nuovo spettacolo del regista Claudio Collovà, “Hamlet – un album di famiglia”, in prima nazionale domani sera alle 21:15 al Nuovo Montevergini per Kals’art 2006. In scena si alternano, oltre ad Amleto, solo Ofelia, la madre Gertrude e il re Claudio, affiancati da un personaggio di nuova invenzione, Calauza, una specie di angelo traghettatore, “deputato – afferma il regista – alla cura dei destini degli uomini”.
Coprodotto dalla cooperativa teatrale Dioniso e dal Teatrul Mic (Piccolo Teatro) di Bucarest, in collaborazione col Palermo Teatro Festival, lo spettacolo è interpretato interamente da un cast di attori rumeni, in lingua originale, secondo una composizione visionaria e frammentata delle scene in grado di offrire allo spettatore una lettura critica del testo. I versi shakespeariani si intrecciano a citazioni da Carmelo Bene, Müller, Rilke e Majakovskij, che disgregano, rallentano o amplificano il ritmo drammatico della vicenda. Le scenografie di Andrew Walsh, ispirate alle fotografie del ceco Ian Saudeck, trasformano infine lo spazio in un recinto claustrofobico, solitario, spezzato nella sua essenzialità dalle musiche di Tom Brandus.
Repliche dello spettacolo fino a giovedì 21 settembre, esclusa la serata di lunedì. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. Lo spettacolo sarà presentato ad ottobre in Romania e sarà poi portato in tournée in Italia. Continua »
L’assessorato ai Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione, tramite comunicato della signora Antonella Filippi, ci tiene a fare sapere a questo blog che l’assessore Lino Leanza ha visitato in piazza Duomo a Catania il set del film I Viceré, tratto dal romanzo di Federico De Roberto. Leanza ha incontrato il regista Roberto Faenza, la produttrice Elda Ferri e gli attori Alessandro Preziosi, Cristiana Capotondi, Lando Buzzanca, Sebastiano Lo Monaco e Lucia Bosè.

Leggete bene ora la notizia “fondamentale” (era pure nel titolo del comunicato): «tutti insieme hanno festeggiato, con tanto di torta con le fragoline, il ventiseiesimo compleanno della Capotondi».
Questo blog ci tiene a farlo sapere ai suoi lettori.
…è giusto in “certi” frangenti chiedere “Scusa le spalle”?

Gianni Riotta è stato nominato direttore del Tg1 dal consiglio d’amministrazione della Rai su proposta del direttore generale Claudio Cappon. Prende il posto di Clemente Mimun.
Riotta è nato a Palermo il 12 gennaio 1954, ha studiato Logica all’Università di Palermo laureandosi in Filosofia e Giornalismo alla Columbia University di New York. Ha lavorato per vari giornali tra cui Il Manifesto, il Giornale di Sicilia, La Stampa, L’Espresso e il Corriere della Sera (dove lascia l’incarico di vicedirettore) e ha scritto anche per Le Monde, il The New York Times e il Washington Post.
Un povero fagotto di rifiuti lasciato su un muretto, vivo quel tanto che basta perché riesca a sostenere uno sbrindellato parapioggia ombrello. L’unico “tetto” che da mesi protegge dal sole quel medesimo fagotto umano ed evita al suo umanissimo paio di braccia ulcerate di peggiorare definitivamente. Un fagotto che però respira e parla. E che, provvisoriamente messo là, su un concio di tufo ai margini del prato scomparso di Piazza a Piazza Magione, a chi glielo chieda risponde di chiamarsi Giulia e di avere già passato i 65 anni. Una palermitana che dopo questa terza estate di Kals’Art – rassegna che in Comune hanno detto di voler condurre in economia proprio per devolvere somme maggiori agli indigenti di Palermo che furono cari a quel tribuno dei poveri che fu Salvatore Raia (se ne ricorda ancora qualcuno?) – ora si prepara a quello stesso modo e in quel quartiere ad affrontare anche l’autunno. Sempre, giorno e notte, sulla pietra gialla che si sfarina al margine del prato scomparso della Magione. Dove Giulia stamattina aveva l’aspetto cui ho accennato. Con la sola differenza che presto il suo parasole si trasformerà necessariamente in parapioggia. Continua »
Da stamattina, a causa dei lavori per il disinquinamento della Cala, verrà chiuso al transito un tratto di piazza Marina (lato ovest, verso corso Vittorio Emanuele) e verrà ridotta la carreggiata in entrata verso piazza Marina. Verrà ristretta anche la carreggiata (senso unico in quel tratto) di corso Vittorio Emanuele sul lato di fronte alla chiesa di Santa Maria della Catena. In via Porto Salvo verrà istituito il senso unico di marcia, dalla Cala in direzione di corso Vittorio Emanuele.
La fermata dei bus extraurbani si sposterà dal lato ovest della piazza al lato settentrionale, vicino palazzo Steri.
Da questa domenica l’U.S. Città di Palermo ha un nuovo sito. Lo hanno fatto quelli di IM*MEDIA, secondo me la migliore web agency di Palermo (i messaggi degli offesi per e-mail, grazie).
Amo ascoltare le storie sulla mia famiglia. In realtà la mia vorace curiosità sugli aneddoti di vite parallele alla mia mi ha spesso permesso di trascorrere lunghe ore pomeridiane ascoltando mia madre che mi parlava di “quello zio lontano che pare avesse due mogli, una in brasile e una a Palermo”. Quando leggevo Marquez mi affascinavano le vite dei mille Aureliano Buendia e dei nonni, dei cugini, dei nipoti dei fratelli che popolavano “Cent’anni di solitudine”. Questa premessa la faccio per non spaventarvi ora che vi voglio raccontare un piccolo aneddoto estivo della mia famiglia che, in fondo, non è uguale nè diversa a molte altre famiglie, ma che proprio per questo è divertente, rumorosa e sparlettiera. Il protagonista indiscusso è mio nonno dal probabilissimo nome di Mimmo. Ottantaquattrenne, fa ancora girare la testa ad arzille vedove, con grande ringhio funesto di mia nonna, ancora vigile nei confronti dell’aitante nonnino. Continua »
Il presidente della Provincia Francesco Musotto ha assegnato a Salvatore Cianciolo, vicepresidente della Provincia, la delega dei rapporti con il consiglio e la programmazione negoziata; gli aspetti relativi all’edilizia scolastica passano sotto la gestione di Arturo Spataro, Marcello Caruso si occuperà anche di pubblica istruzione, Vincenzo Gargano di personale e Nino Salerno di sport. A Salvatore Sammartano vanno l’attuazione del programma e la competenza dell’Istituto Provinciale di Cultura e Lingue.
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