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venerdì 26 apr
  • Tombini, amici, parenti, taglienti e indulto

    Attilio Bolzoni, giornalista di Repubblica, scopre che a Palermo ci sono 70 persone che vengono pagate per contare i tombini. Non capisco lo scandalo. Lo sanno tutti che “quello che conta” oggi è un lavoro…

    Nello stesso articolo ci sono le prime indiscrezioni sulle 397 assunzioni dirette degli ultimi tre anni nelle ex aziende municipalizzate. Amici e parenti. Attenzione: bipartisan.

    Questa cosa dell’area che si affaccia sull’insenatura della Cala che diventerà un giardino con spazio giochi per i più piccoli, con il recupero dei locali dell’ex opificio (che lavorava il ferro e la ghisa che finì nel liberty palermitano in buona parte distrutto dalle speculazioni edilizie) da adibire a caffè letterario e spazio culturale a me piace assai. La pazienza dovrebbe bastarmi per un anno e mezzo.

    Qualcuno mi spieghi (sempre che non fosse un sosia) perché Gigi Burruano è uscito dall’Ucciardone con Toto Cordaro, il presidente del Consiglio Comunale. La campagna elettorale è aperta e sarà tagliente?

    La Questura di Palermo comunica i dati dei reati ad agosto: +32% scippi, +32% rapine. Soltanto da Pagliarelli sono usciti in 538 (su 1300 totali) con l’indulto. A quando il prossimo? «La serietà al governo».

    Spigolature palermitane
  • 14 commenti a “Tombini, amici, parenti, taglienti e indulto”

    1. Cordaro è l’avvocato di Burruano!

    2. Ammetto l’ignoranza e tiro un sospiro di sollievo!

    3. Le vecchie aziende municipalizzate furono oggetto di una riforma perchè considerate dei vecchi carrozzoni politici. Furono trasformate in spa, ma nessun privato si è sognato di entrarci. I proprietari e i relativi consiglieri sono i partiti politici che in quel momento amministrano i relativi comuni. Il risultato è che mentre le municipalizzate avevano procedure pubbliche: spese, assunzioni, ecc. oggi le spa come aziende private(!?)fanno letteralmente quello che c…zo vogliono!!!

    4. L’indulto non è opera del governo, è opera del parlamento.

    5. Peppe non posso accogliere la tua obiezione, perché io qui intendo governo in senso lato come coloro i quali governano il nostro paese più che come quello del titolo III, sezione I della Costituzione e, inoltre, la responsabilità politica della proposta di indulto ricade sul Governo con la G maiuscola, fermi restando i procedimenti legislativi che abbiamo studiato tutti in diritto costituzionale. I due primi firmatari alla Camera e al Senato appartengono alla maggioranza, no?

    6. Ma ragazzi che volete? Quanta cattiveria…
      uno esce dal carcere e vi lamentate… uno trova un lavoro che “conta” e vi lamentate.. insomma basta! Scherzi a parte.. sarebbe proprio bello se ci accorgessimo di essere vittime di questa trasmissione…Palermo mi fa male dirlo, sta diventando davvero una città invivibile e da palermitana dico che sono stanca e che comincio seriamente a pensare di cambiare aria. Con dispiacere.

    7. Cambiare aria? Ma perche’ e’ cosi’ pulita… Solo duecento morti all’anno per smog… e’ vero, come dice il tennista siamo in piena rinascita.

    8. Toni, a parte il fatto che le assunzioni alle ex municipalizzate possono essere bipartisan, io non ho capito se per te è normale che sia così (cioè che non ti indigni per il sistema-assunzione).
      Se un giorno avrai un fglio che non è iscritto ad alcun partito non ti meravigliare se con una laurea a pieni voti e senza tessera verde ulivo o azzurro cielo non entra da nessuna parte.
      E poi…conoscere 3 lingue per contare i tombini è importante, se c’è scritto made in …., o fabrique’ en……, come fai a catalogarli senza conoscere le lingue ?

    9. p.s.: Alessandro, anche se le nuove SPA hanno uno status di società privata, sono a partecipazione pubblica, e quindi dovrebbero essere tenute ad applicare sistemi trasparenti. D’altronde hanno ancora rapporti prviligeiati con il Comune che continua ad assegnargli i servizi che svolgevano quando erano municipalizzate !!!
      Io spero che il polverone sollevato sui 400 lsu alle ex municipalizate possa portare all’attenzione della magistratura e della società civile la vergogna e lo schifo che c’è dietro le stesse assunzioni pilotate dai partiti.

    10. Turi ovviamente sono indignato, benché non particolarmente sorpreso.

    11. X Turi, appunto, la proprietà è pubblica ma lo status è privato, quindi la gestione è libera da ogni controllo. La giunta nomina presidenti e consiglieri che gestiscono come “cosa loro”. Se può essere di consolazione episodi analoghi sono avvenuti e avvengono in tutte le città che hanno trasformato le municipalizzate. Unica differenza è la discrezione, a Palermo hanno veramente esagerato!!

    12. Ragazzi.. questa notizia ridicola sta facendo il giro dello stivale e vi assicuro che stiamo facendo una magra figura..Sono tutti sconvolti per il fatto che in una città come Palermo, in cui si vive ancora il dramma dell’emigrazione per la disoccuppazione, ci sia chi inventi certe cavolate per mettere a posto i propri figli.
      Sono più scemi loro o noi che dimentichiamo le cose troppo in fretta??

    13. Ci sarebbe da chiedersi cosa accade nelle ex municipalizzate in Emilia Romagna, Toscana, Umbria etc. etc.; vorrei proprio sapere qualcosa sulle loro procedure di assunzione e poi decidere se scandalizzarmi (del tipo: miii….ma siamo proprio in Sicilia) o meno (miiii… che schifo questa Italia), e quindi potrò valutare (e con me anche altri) se in realtà per cambiare aria e trovarla pulita bisogna trasferirsi all’estero.

    14. Le procedure d’informatizzazione 🙂 Avranno anche iniziato per primi e poi? A me risulta che in tantissimi uffici pubblici c’è un pc ogni tot impiegati e comunque informatizzare è molto più che dare un pc a ciascuno, è gestire il flusso documentale in forma digitale, condividere le risorse in rete, indicizzare e rendere disponibili le informazioni pubbliche in modo trasparente ed in tempo reale attraverso siti coerenti, accessibili e con interfacce ergonomiche e funzionali, per non dire knowledge management, semantic web ecc. L’informatica ci rispecchia, permette di esprimere in modo digitale la nostra epistemologia personale e sociale. Qual è l’epistemologia sociale siciliana? Prova a cercare lo stesso tipo d’informazione o documento pubblico sul sito di qualche ente toscano o lombardo e su un sito siciliano.

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