Untho is never tired
«Untho non è mai stanco». Sta scritto su un adesivo attaccato al pilone che regge la rotatoria sotto a piazza Einstein.
Mi sono chiesto tante volte che cosa potesse significare e adesso ho (per caso) la risposta. Untho è uno street project di Alessio Schiavon. La parola Untho è formata dalla prima e dall’ultima lettera di Urban Trash Optimized: spazzatura urbana ottimizzata. Urban rappresenta la città. Trash (spazzatura) rappresenta i materiali usati da Alessio per creare i suoi lavori. Optimized si riferisce alle immagini pronte per essere pubblicate in Internet.
L’obiettivo della frase è far riflettere, in particolare sullo stile di vita urbano.
…ma a voi ha fatto riflettere?
Infatti, l’idea è quella di lanciare un linea di abbiggliamento per skaters con questo marchio. Poi lo Schiavone può raccontare quello che vuole del riciclaggio di materiale, ma sempre di una forma di marketing si tratta. Faccio tanti auguri allo Schiavone e ai suoi compari, ma mi chiedo: Caro Siino, ma uno studioso di comunicazione comu a tia, come mai si ferma sulla superfice senza analizzare criticamente gli intenti? Perché ci vuoi fare parlare dell’efficacia della frase e non della trovata pubblicitaria? Sei compare dello Schiavone? Ti paga?
Non mi occupo di street art per i miei studi.
Schiavon e io non ci conosciamo e non mi paga. Stucchevolmente (per me che devo sempre ripeterlo) preciso che non è stato percepito alcun compenso per questo post.
Se cercate su google “bansky”, troverete 725,000 siti su lo schiavone londinese.
Ha “ornato” con le sue icone tutte le principali zone di londra…ed ha fatto qualche incursione anche in Musei.
Oggi le sue stampe sono vendute a migliaia di sterline su eBay.
Sgarbi qualche giorno fa…ha provocato il sindaco di milano dicendo che il Leoncavallo e’ come la capella sistina. L’arte nace dal basso, i pittori ed artisti (idem letterati) di un tempo vivevano tra puttane, alcool, droghe e miseria….la creativita’ e l’arte, quella vera, quella forte, spesso nasce dal “basso” ed oggi vivendo in metropoli, a differenza di un tempo, le rappresentazioni artistiche sono anche delle proteste verso la societa’ e metropoli che ci circonda….se poi ci si fa anche dei soldi vendendo una t-shirt…puo’ essere un modo per chi lo apprezza, di sostenerlo, per esrpimere un senso di appartenzenza tribale.
Banksy è un gigante! Ha pure taroccato i cd di Paris Hilton! 😀
Ciao Siino,
ho appena visto la tua email ed ho pensato di risponderti/vi direttamente sul blog.
Untho è un progetto artistico che ho iniziato nel 2000. La mia idea principale era di provocare le persone che vivono la città attraverso Untho.
“Untho is never tired” davanti alle palestre o in cima alle scale della metro, “Untho is faster than you” agli incroci oppure “Untho is richer than you” davanti ai negozi dove spendi milioni per un paio di pantaloni. La vita in città è spesso caotica, frenetica….credo ci sia poco tempo per pensare a come si stà vivendo.
Untho vuole essere uno stimolo alla riflessione. Che cos’è Untho, perchè non è mai stanco oppure perchè è più veloce di me?
Che cosa vuol dire “I soldi vestono il tuo stile, Untho è più ricco di te?”
Untho è stata la mia reazione alla vita in città, esprime le domande che mi sono posto osservando la gente che la vive.
Ho attaccato adesivi/posters in strada per quasi 4 anni fino a quando una società Italiana mi ha proposto di realizzare una linea di abbigliamento partendo dal progetto Untho.
Inizialmente pensavo che commercializzare Untho fosse un errore, che ne avrebbe inquinato il lato artistico.
Riflettendo meglio ho invece capito che la tshirt è solo un altro medium su cui lavorare, che mi avrebbe permesso di dare più forza e visibilità al messaggio contenuto nel mio progetto artistico.
a presto
alessio
Ho appena visto lo stesso manifesto sul naviglio grande a Milano