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domenica 13 ott
  • Palermo: difetto di memoria?

    Palermo: difetto di memoria?

    Siamo andati a rintracciare la memoria pubblica, ufficiale, inscritta nelle lapidi (quando esistono), e la memoria individuale, “locale”, di alcune delle vittime della mafia negli ultimi trent’anni, nei luoghi dove sono stati compiuti gli omicidi.

    Segnando con un puntino rosso su una piantina tutte le uccisioni e unendo idealmente tali punti si disegnerebbe una topografia alternativa della città, funesta e dolorosa, e una storia parallela degli ultimi trent’anni, che non si ricorda, non si vuole ricordare o si ricorda da soli, nel silenzio.

    Il video testimonia anche la nostra stessa difficoltà a documentarci sulle persone assassinate mentre facevamo i preparativi per girare. Abbiamo consultato libri e stilato un elenco, ma per quanto a lungo ci lavorassimo risultava sempre essere incompleto. L’oblio su questo tema è collettivo, diffuso tra tutte le generazioni e classi sociali, senza riguardo per il livello d’istruzione o l’appartenenza politica. Un oblio di cui è simbolo paradossale proprio il monumento ai caduti nella lotta contro la mafia in piazza XIII vittime (non visibile nel video). Un monumento senza nomi, al centro di una rotonda inaccessibile al pubblico e collocata ai margini del perimetro centrale della città.

    Rimane allora il ricordo privato, la testimonianza oculare, la rabbia dei familiari: nello scarto tra questi e la dimenticanza pubblica si misura la colpa di un popolo.

    [Il video, dopo i problemi tecnici che ne hanno impedito la presentazione alla festa di Rosalio, è qui scaricabile in una versione molto compressa in cui alcuni dettagli (le didascalie) sono purtroppo illegibili o inaudibili. Una versione di miglior qualità e di maggior peso in byte sarà disponibile sul mio sito domani.]

    Ospiti, Videoblog
  • 11 commenti a “Palermo: difetto di memoria?”

    1. No, e scusa se mi intrometto in una vicenda che conosco da lontano, non credo ci sia un difetto di memoria. La cosa è più grave: c’è un difetto di Storia. Ha scritto tempo fa Kurt Vonnegut che la “televisione è una gomma per cancellare”, ma anche la vita politica (quella vera che testimonia le relazioni tra cittadini o “politici”, che è la stessa cosa e non lo sappiamo) tende a non far sedimentare più nulla e, soprattutto, a non tramandare nulla. Le cose si imparano da soli, quando accade che le si vuol imparare, e sono veramente pochi quelli che hanno a cuore la propria Storia e, di conseguenza, la propria memoria. Poi, e chiudo, va individuato un altro vettore, duplice: stiamo parlando della memoria personale, e dunque più permeabile, o di quella collettiva? Al blog il prosieguo…

    2. Quella di cui vi è un “difetto” è sicuramente la memoria pubblica, nel doppio senso di ufficiale e “condivisa”, che è quella che misura il senso etico di un popolo. La memoria privata esiste, ma rimane tale. Questo vale nella maggioranza dei casi, tranne poche eccezioni, tipo Falcone e Borsellino. Ma anche su di loro il ricordo cambia. Tempo fa una mia amica che insegna nei licei mi raccontava sconcertata che molti suoi alunni pensavano che, Falcone-Borsellino, nome dell’aereoporto, fosse un unico cognome…

    3. ma perché secondo voi ci vuole una città piena di lapidi per ricordare la nostra storia? credo sia impressa nella mente di tutti, se poi vogliamo resti impressa anche nella mente dei turisti insieme alla chiesa dello spasimo alla kalsa e a mondello facciamo pure.

    4. ..e manco io li conoscevo tutti questi posti… mea culpa!

    5. Una mia amica, di origini bresciane, trovò commovente trovare fiori davanti la tomba di Federico II all’interno della cattedrale! Non solo bisognerebbe conoscere i luoghi ma anche omaggiare la memoria, perchè tutti capiscano che non sono e non saranno mai sole le vittime della legalità e della lotta alla mafia!

    6. Ho rotto l’uovo di pasqua ho trovato un mattone caduto dalla Torre BABELE
      può essere che la questa sta cedendo?
      Buona Pasqua a tutti

    7. Un documento che fa riflettere, ma un pò troppo approssimativo secondo me.

    8. Mi meraviglio che ci sia ancora qualcuno che si ricorda di ricordare. E’ già un gran risultato. Come diceva qualcuno, “meglio accendere una piccola fiamma che maledire l’oscurità”. Grazie

    9. non vivo nella mia dolente città da moltissimo tempo. Tuttavia non ho mai smesso di sentirmi palermitana. questa sera, per caso, ho visto questo video…e ho ricordato e ho rivisto pezzi di vita di vent’anni fa. La gente dimentica, ma per fortuna ci sono persone come voi che alimentano i ricordi dolorosi, eppure essenziali alla civiltà di un popolo.

    10. Secondo me molto interessante e questi dati si dovrebbe riunire su una mappa & un libro vero ;
      per non dimenticare mai….
      saro’ la prima aquirente interessata !

      PS: ho avuto non pochi problemi per visualizzare il video , spero che piu’ in la’ è possibile vederlo piu “chiaro”

      Grazie

    11. non è mai troppo tardi per ricordare..

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