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domenica 13 ott
  • Occupati in crescita a Palermo: è polemica

    Diego Cammarata

    Sarebbero 38 mila gli occupati in più a Palermo nel periodo compreso tra il 2001 (319 mila) al 2006 (357 mila). Diego Cammarata ha reso noti i dati Istat parlando di risultati «al di là delle aspettative con mille occupati in più rispetto quelli che ci si attendeva». Cammarata ha detto che nei prossimi anni nuovi posti di lavoro verranno dalla creazione di infrastrutture e dai grandi centri commerciali nei nasceranno 3350 posti di lavoro.

    Leoluca Orlando

    Leoluca Orlando ha contestato Cammarata: «I dati diffusi oggi dal non sindaco Cammarata sono uno schiaffo in faccia alla città e ai suoi tanti, troppi disoccupati, come lo sono stati nelle scorse settimane i tristemente noti e bugiardi manifesti rossi. […] Lo sono perché quelli diffusi oggi sono dati che non tengono conto di tre elementi: si considerano “occupati” anche coloro che hanno contratti atipici della durata anche di un solo mese; si includono nei “nuovi occupati” gli immigrati extracomunitari regolarizzati per le sanatorie; si considerano “occupati a Palermo” anche coloro che, pur risiedendo a Palermo, sono invece emigrati e lavorano in altre regioni. La verità è proprio questa ed è, purtroppo, ben nota a tutte le famiglie palermitane: il blocco dell’economia della città negli ultimi anni ha portato ad un aumento tristissimo degli emigrati, sia fra coloro che hanno conseguito il diploma o la laurea, sia fra coloro che hanno livelli di scolarizzazione più bassa».

    AGGIORNAMENTO: Giuseppe Quirino, direttore dell’Istat in Sicilia, ha precisato che «l’amministrazione ha raffrontato il dato del 2001 con quello del 2006, ma è una analisi che non si può fare, perché nel 2004 l’Istat ha modificato i metodi di calcolo. Per Cammarata «la precisazione del direttore dell’Istat è la conferma che in questi anni il numero degli occupati ha avuto un incremento sostanziale».

    Palermo
  • 40 commenti a “Occupati in crescita a Palermo: è polemica”

    1. Certo che chi è giovane come me, non sa che pensare.
      Chi è appena arrivato e, ahimè, di politica non ne sa nulla… a chi credere?
      Uno dice bianco e l’altro dice nero… anche se per istinto tendo verso più una parte che non fa solo “fumo”.

    2. Io che sono tedesco, giovane e che sono mai stato a Palermo ho letto qualche libro di Orlando e ne ho letto di positivo di lui…ma “purtroppo”…Cammarata mi convince di più…ma forse sarà solo la bellezza del suo sito…:-)

    3. Io voglio augurarmi che Cammarata abbia ragione, ma intorno a me non vedo questo boom di occupazione! Anzi!!

      Voglio augurarmi che Orlando, dal canto suo, abbia in mente una politica del lavoro seria per la nostra Città…finora non ho sentito nulla in merito…

      Vedremo chi la spunterà… ;o)

      Saluti a tutti!!

    4. Ma allora ritorno in patria?!

    5. Io, spero che non la spunterà nessuno dei due candidati,ma mi auguro vivamente che vinca il nuovo…cioè il terzo candidato Sindaco Costa, ho letto il suo programma è veramente rivoluzionario.

    6. e pikkì allura i precari s’annu iutu a muntari i tenni davanti au municipio nall’urtimi tempi ? Po essiri pikkì c’è troppu travaghiu mpalermu ? Pikkì annu firmatu spissu u trafficu ai 4 canti?
      ..nkia mi pari bellusconi ca inkia i città italiani ri manifesti ca pari ca l’italia problemi unn’avia cchiu’ cu iddu !
      ma mu diciti chi scussessi nna sti 5 anni ? pikkì io unn’e’ vistu nenti i novu…. anzi amu iutu n’arre’ …
      ma c’avemu a posti i l’occhi ?????
      certu ca siddu ollandu va a vucciria, ou zen, a baddaro’, ou capu, … s’u mettinu ncapi i spaddi e u portanu a tipu santu…… ma siddu cci va cammarata chi ci fannu… u stessu trattamentu ??? forsi u stessu trattamentu ciu fannu sulu au circulu du tennissi!
      mu u diciti vuatri siddu u sapiti o macari vu mmugginati ?
      ..nkia ma vuatri nn’aviti vistu scritti nne e mura ra avusa, ra vucciria, ru capu “W Cammarata” ?????
      arrispunnitimi ?

    7. Io quando vengo a Palermo nel mio quartiere vedo sempre gli stessi disoccupati,sempre lo stesso numero,che si annoiano e bestemmiano.
      Forse mister sorriso(ma chi ci riri?)
      conta pure i lavoratori socialmente inutili e i precari che cambiano definizione.
      Poi ce l’atturrano tutti i giorni con i nuovi centri commerciali.1)La maggior parte delle merci che saranno vendute sarà importata in cambio di soldi che partono altrove.2) i palermitani non avranno un centesimo in piu’ da spendere.
      …………………………………………………………Quindi poiché si tratterà di distribuire gli stessi capitali diversamente tra piu’ soggetti di quelli attualmente presenti si toglierà ad alcuni per dare ad altri e si alimenterà la guerra tra poveri.Saranno gli impiegati ad essere ancora piu’ precari e ancora piu’ “ricattabili”.O forse tutti questi nuovi operatori,Zamparini compreso, produrranno le loro merci,quindi nuova ricchezza,sul posto a Palermo e magari ne esporteranno una parte con conseguente arrivo di nuovi capitali?

    8. A me pare che la campagna elettorale sia cominciata nel peggiore dei modi con i due candidati sindaci nel “pallone”e con un circo di parole degne dei peggiori salotti televisivi.Al Sindaco uscente consiglio di piantarla con la comunicazione del ” ho fatto”;tutto quello che si legge sui gonfaloni o sui giornali sa di “retorica berlusconiana”e mi creda non funziona piu’.La gente comune sa benissimo quello che lei ha realizzato o non realizzato in questi cinque anni e per questo sapra’punirla o premiarla.Cominci a parlare di bisogni e di progetti,ci faccia sognare il futuro.
      Al professore Orlando rimprovero la stessa cosa:la faccia finita con il rincorrere giorno per giorno Cammarata nelle sue “disattenzioni amministrative”,mi creda questo non paga.La gente sa.Tiriamo fuori questi contenuti e i programmi per la città e’ questo quello che vogliamo sentire e capire.Ho il sospetto che i programmi non ci sono perche’entrambi i candidati
      in questi anni hanno perso il contatto con la realtà del territorio.Ho il sospetto che in tutti questi ann Leolouca abbia abbondonato la città per altri interessi e Diego in fondo in fondo distratto lo e’ sempre stato.Al professore personalmente rimprovero questo distacco e mi piacerrebbe dirgli a 4occhi di non sentirsi la vittoria in tasca:Palermo non e’ piu’ quella della primavera di 15 anni fa,la città ha un’altro volto…il volto di chi le ha voltato le spalle per inseguire le “sirene azzurre”in diverse occasioni.Non basta convocare i cittadini o la società civile per riprendere i contatti sul territorio e scrivere il “programma insieme”.Questo e’ un segno di debolezza e di furbizia politica.Non bisognava abbandonare la città neanche di fronte alla disfatta.E questo Orlando lo pagherà anche in termini di lealtà politica della sua parte.Ad entrambi faccio i miei auguri per campagna elettorale “sana,chiara e ricca di contenuti”.Come si dice a Palermo:E’bello u vientu n’chiesa ma no astutari i cannili.

    9. Or, Cammarata è quello per la Palermo che Berlusconi è (stato) per l’Italia…
      Ma discussioni politiche non sono troppo pericolose per un blog aperto a tutti? Conosco molti blog dove per articoli politici sono disabilitati i commenti, ma affinche va bene…
      Però complimenti a rosalio, unico sito internet che mi aggiorna su questa bellissima città (un saluto al GdS)

    10. Orlando ha ragione…il tasso di occupazione tiene conto anche di lavori interinali, a tempo determinato, di chi non lavora in Sicilia ecc.
      Me la chiamate CRESCITA questa? In Sicilia nessuno fa un contratto e ti pagano una miseria.E chi, come me, ha una laurea in tasca si trova ancora a 30 anni a fare stage! Per poi sentirsi dire “tu vali, ma non abbiamo soldi per assumere!”.

    11. In tutti i post di questo blog si parla solo di Cammarata e Orlando come se al di fuori di questi politicanti ci fosse il nulla.
      In queste amministrative anche se la stampa cerca di passare la notizia sotto silenzio c’è una novità: il prof. Massimo Costa candidato sindaco del movimento politico L’Altra Sicilia-Antudo.
      L’Altra Sicilia – Antudo è un movimento politico costituitosi nel 2006 sulla spinta dell’associazione di diritto internazionale L’Altra Sicilia – Al servizio della Sicilia e dei Siciliani che ha sede a Bruxelles.
      Dopo il successo conseguito nelle elezioni politiche del 2006 – nelle quali l’associazione L’Altra Sicilia ha presentato una propria lista nella circoscrizione Estero ripartizione Europa, ottenendo 10.848 voti, pari al 2,1%, alla Camera e 9.512 voti, pari al 2,0%, al Senato – in occasione di queste elezioni amministrative, per la prima volta le battaglie storiche dell’associazione approderanno in terra di Sicilia.
      Queste elezioni amministrative rappresentano un momento significativo nella storia de L’Altra Sicilia – Antudo perché costituiscono l’esordio del movimento in una competizione elettorale in Sicilia.
      UN’ALTRA PALERMO – NAUTRA PALERMU
      Genoveffa Catania

    12. Complimenti al Sindaco per l’ottima figura che ha fatto stasera a Striscia la Notizia…… spero qualcuno abbia visto il programma

    13. Rino non è necessario chiudere i commenti. Basta attenersi alla policy dei commenti e la discussione può continuare.
      Genoveffa non siamo obbligati a parlare di tutti i candidati finché non si è in regime di par condicio, tuttavia abbiamo parlato in passato del candidato Costa. Converrai sul fatto che giornalisticamente ci sono delle notizie più rilevanti e altre meno. Purtroppo (per lui) abbiamo ritenuto le notizie legate a Cammarata e Orlando finora più rilevanti se viste nella logica della domanda informativa della collettività di lettori che segue questo blog.

    14. Orlando e Cammarata hanno iniziato in maniera pessima la loro campagna elettorale accusandosi a vicenda di dire bugie. E’ veramente triste assistere a questo teatrino.
      Penso sia giunto il momento per tutti noi palermitani di sceglierci un Sindaco più serio.

    15. Io sono pro Cammarata; basti vedere ciò che ha fatto al Foro Italiaco. Quando c’era Orlando sindaco era una zona degradata e la sera di lì non potevi passare con la macchina perchè, come si dice in francese, ti schifiavi!!!

      Adesso invece è diverso; di giorno è pieno di studenti e bambini che stanno comodamente distesi sul prato…..la zona è bellissima…..insomma, uno spazio recuperato ai palermitani!!!

      Infine ricordate quando Orlando era sindaco??? Se ne andò prima che scadesse il suo mandato…..e a me questo non è piaciuto.

    16. Egregio Direttore, spero che la risposta del Candidato Costa alla polemica suscitata dalle dichiarazioni di Cammarata rilevi di “quella logica della domanda informativa della collettività di lettori che segue questo blog”.
      Dichiarazione del Costa,candidato sindaco de L’Altra Sicilia:
      E’ di questi giorni la polemica che contrappone Orlando a Cammarata sul tema delle tasse comunali e sui servizi pubblici, in particolare quelli scolastici.
      E’ vero che la giunta Cammarata, come quella Cuffaro a livello regionale, dopo aver usato la spesa pubblica allegramente per sostenere consensi elettorali, si trova con poche risorse ed è costretta a tagliare servizi utili e ad aumentare le tasse. Come dire…una bella “fiscalità di svantaggio” per parafrasare il suo bizzarro alleato dell’MPA che proprio ieri si attribuiva il merito (io dico la responsabilità) di far vincere il sindaco uscente…
      Ma fa male anche la sinistra a dire che bisogna dotare di fondi le disastrate scuole pubbliche palermitane e nello stesso tempo calare la pressione fiscale comunale.
      Come riuscirà Orlando nel miracolo? Batterà moneta comunale? Neanche noi de L’Altra Sicilia arriviamo a tanto. Oppure è già sicuro di perdere e quindi può promettere l’impossibile?
      L’unica cosa seria che bisogna dire è che bisogna riqualificare la spesa pubblica. Fare scelte dolorose, in cui si dice: “questo sì, questo no!”. Io dico ai docenti delle scuole comunali: se mi aiuterete a vincere redistribuirò risorse a favore della scuola come non ha fatto mai nessuno, lo farò perché è nella scuola che si formano i “nuovi siciliani”, è la scuola il futuro di ogni paese; ma per farlo dovrò toglierle a spese improduttive e parassitarie.
      Ciò causerà scontro sociale.
      Dove sarete voi dipendenti della scuola quando mi accollerò questo scontro? Sarete con me o “vi farete i fatti vostri”?
      Dove saranno i disoccupati quando impedirò l’ereditarietà dei posti di precario? Saranno con me o mi lasceranno solo?
      Dobbiamo imparare tutti che la politica è partecipazione, è anche scontro, e non solo favore.
      La giustizia sociale, lo sviluppo, vanno a toccare interessi consolidati che paralizzano la nostra Terra. Abbiamo il coraggio di combatterli?
      O sogniamo sempre un “giustiziere” da fuori che aggiusti tutto senza che nessuno di noi si sporchi le mani?
      Solo così si potrà riuscire nel miracolo di aumentare i servizi e diminuire le imposte.
      Solo così si potrà uscire dal turpe scambio di soldi in cambio di voti.
      Genoveffa Catania
      SICILIANA, al servizio dei Siciliani “al di qua e al di là del Faro

    17. Quello che dice Costa è senza dubbio da sottoscrivere

    18. SINDACO PALERMO/ SWG: LEOLUCA ORLANDO 14 PUNTI AVANTI A CAMMARATA

      Palermo, 24 mar. (Apcom) – Leoluca Orlando, candidato dell’Unione a sindaco di Palermo, sarebbe 14 punti avanti rispetto a Diego Cammarata, sindaco uscente e ricandidato per la Cdl. Lo rendono noto i Ds siciliani, durante una conferenza stampa, comunicando il sondaggio preelettorale commissionato alla Swg, effettuato tra l’8 e il 12 marzo 2007, che ha utilizzato un campione di 400 soggetti maggiorenni e una rivelazione effettuata tramite interviste telefoniche utilizzando il metodo casuale.

      Secondo la Swg, a due mesi dal voto amministrativo, nelle intenzioni di voto Orlando raccoglierebbe il 35% dei consensi dei palermitani mentre Cammarata solo il 21%. Alta è la percentuale degli indecisi: 30%.

      Sempre secondo il sondaggio, i palermitani non sarebbero soddisfatti dell’operato dell’amministrazione Cammarata. La giunta del sindaco uscente avrebbe difatti il gradimento solo del 21% dei palermitani, diviso nel 5% molto e 16% abbastanza, contro il 79% che boccia l’operato amministrativo (61% poco soddisfatto e 18% per niente). Percentuali che migliorano se la domanda viene rivolta sull’operato del sindaco. In questo caso Cammarata raccoglie il 38%, di cui il 7% è molto soddisfatto e il 31% abbastanza, contro un 62% che non lo giudica efficace, diviso tra cui il 49% che è poco soddisfatto e il 13% per niente.

      Infine, riguardo a chi può amministrare meglio tra le due coalizioni, la Swg indica che al centrodestra vanno il 33% delle preferenze e al centrosinsitra il 23%. Ma vi è un 44% che ritiene che nessuno dei due schieramenti è affidabile.

    19. Orlano è l’uomo del precariato …
      l’ideatore degli LSU – Lavoratori Socialmente Utili, quelli, che quasi ogni mattina bloccano le vie principali !

      Non dimentichiamolo !

    20. lsu,a cui anche molti figli di papà si soo iscritti e oggi si ritrovano dipendenti diretti dei vari enti AMAp,comune,provincia,amia,ect ect ect….

    21. PER INFORMAZIONE – Dal Programma comunale del candidato sindaco de L”ALTRA SICILIA-Antudo, prof. Massimo Costa

      ORGANIZZAZIONE COMUNALE E TRASPARENZA NELL’ATTIVITÀ DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

      Non si può mettere in atto nessuna politica se non si aggiusta per prima cosa lo strumento di questa politica, cioè l’amministrazione comunale.
      Ad oggi il Comune è una grande macchina assistenziale che eroga malamente tanti servizi e che tratta i propri dipendenti come numeri, peraltro con stipendi da fame, e non come persone.
      Le risorse però sono assai limitate. Le nostre ricette pertanto saranno le seguenti.

      1. Rivoluzione nella burocrazia comunale: d’ora in poi tutti i servizi per i quali non è essenziale mantenere la professionalità all’interno del comune saranno esternalizzati mediante un processo trasparente di appalto in cui ci sia un vero mercato tra le imprese concorrenti, favorendo, a parità di condizioni, quelle siciliane rispetto a quelle esterne. Il tutto sarà preordinato ad un ridimensionamento drastico della pianta organica del Comune di Palermo e ad una sua focalizzazione sulle attività schiettamente pubblicistiche (ad esempio i provvedimenti amministrativi e non la manutenzione dei giardini o la pulizia degli uffici) con utilizzo delle risorse in esubero in servizi aggiuntivi alla cittadinanza e senza rimpiazzo del turn-over. In una parola noi saremo il primo movimento che non “imbarca” nuovi assunti al Comune ma che, anzi, lo fa dimagrire ponendo piú attenzione alla qualità dei servizi ai cittadini.
      2. Tutte le “finte” società esterne al Comune (Gesip, Sispi), cooperative, leggi speciali, etc. ed in genere ogni entità o categoria di lavoratori che dipendono in tutto e per tutto da trasferimenti dall’Amministrazione comunale saranno inglobate nel Comune con estensione di un unico contratto a tutti i lavoratori; i lavoratori precari in sovra-esubero, cioè non impiegabili produttivamente nemmeno in attività sussidiarie rispetto a quelle essenziali definite dalla pianta organica, o quelli improduttivi saranno aiutati con forme di assistenza a tempo ed assistenza all’autoimpiego ma fuoriusciranno definitivamente dall’organico, anche “occulto”, del Comune.
      3. Delineazione di un nuovo organico a “piramide rovesciata”: pochissimi “salariati” (fascia A) per ruoli di custodia e simili, pochi impiegati d’ordine (fascia B), molti tecnici o amministrativi specializzati (fascia C) e professionisti-funzionari (fascia D). Non si può passare con automatismi tra le quattro fasce che avranno carriere diverse. Gli impiegati di fascia C o D che non hanno la professionalità richieste saranno messi nel ruolo degli esuberi di cui al comma 1° di questo punto. Per le figure professionali scoperte di maggior importanza potranno bandirsi nuove selezioni anche al di là del normale turn-over.
      4. Le assunzioni al Comune e nelle municipalizzate, qualunque sia la forma giuridica adottata da queste, dovrà essere trasparente, dovrà valorizzare adeguatamente i titoli oggettivi di preselezione e dovrà essere garantita da Commissioni in cui siano presenti elementi esterni all’Amministrazione comunale ed indipendenti. Le progressioni “verticali” (passaggio da una fascia all’altra con concorsi riservati) dovranno sempre essere accompagnate da immissioni dall’esterno di pari entità numerica.
      5. Il personale assunto dovrà essere sempre sottoposto ad un training prima di essere immesso nell’attività amministrativa (almeno biennale per quello specialistico di fascia D).
      6. I dipendenti non dovranno piú essere censiti solo sotto un profilo burocratico (titolo di studio, fascia di appartenenza, etc.) ma sulla base delle effettive competenze, valutate ed aggiornate periodicamente, in un data base a cura di una società di consulenza esterna e non affidato all’arbitrio dei dirigenti.
      7. Ad ogni livello l’azione amministrativa deve essere condotta semplificando i regolamenti e valorizzando i risultati per mezzo degli strumenti del controllo di gestione.
      8. Il personale dovrà essere impiegato nei servizi che eroga il Comune con il massimo della mobilità per evitare che si formino sacche di “imboscati” in servizi non piú attivi mentre restano scoperti servizi essenziali.
      9. Riforma della polizia municipale. Il corpo deve diventare una polizia vera, senza imboscati negli uffici, con una selezione fondata sulle capacità fisiche e morali e con stipendio adeguato alle funzioni. Il corpo di polizia deve essere dotato di autonomia operativa, separato dal resto dell’amministrazione municipale, e con strumenti tecnici e logistici adeguati al mantenimento dell’ordine pubblico in maniera capillare nella metropoli siciliana.
      10. Le risorse che si liberano con il turn-over di personale in esubero con la nuova pianta organica devono essere impiegate sull’incremento della parte variabile degli stipendi per i piú meritevoli e preparati, sempre in base a parametri “oggettivi” di risultato, e sulle spese in conto capitale di cui sotto.
      11. Maggiore autonomia, responsabilizzazione sui risultati e controlli su riscontri oggettivi per le attività dei dirigenti pubblici.
      12. Divisione delle 8 circoscrizioni nei 25 precedenti quartieri. Ogni quartiere deve avere una “casa comunale” in cui si danno o si coordinano tutti gli elementari servizi ai cittadini (vivibilità, pulizia, vigilanza, sportello del cittadino, etc.). La circoscrizione deve avere piena autonomia finanziaria ed amministrativa per i servizi erogati nei quartieri, con una propria “ragioneria”.
      13. Completamento dell’informatizzazione della macchina comunale, introduzione ad ogni livello della e-administration e monitoraggio continuo dell’aggiornamento tecnologico e della sicurezza delle procedure amministrative del Comune di Palermo.
      14. Introduzione generalizzata del web per i rapporti tra il Comune e i cittadini.

    22. Ma basta con ‘sto Costa!

    23. Ma perché “basta” Rosaria?
      Prima si dice che non bisogna parlare di facce nei cartelloni ma di programmi e quando c’è un candidato che ha iniziato la sua campagna con un programma mentre gli altri ancora non ne hanno, il suo programma non lo vogliamo nemmeno sentire?
      Orlando il suo lo sta “facendo con la gente”: mah! credo che un candidato debba avere le idee chiare di suo. Cammarata non ne ha bisogno: già ha fatto tutto per Palermo.
      Il peggiore sordo è quello che non vuole sentire.

    24. State esagerando nei commenti!

    25. Sottoscrivo quanto dice Siciliano.
      Dovrebbe essere ora di parlare di programmi. Non se ne può più di slogan, facce nei poster, ricerca del voto di scambio: stiamo parlando dell’amministrazione della nostra città non di prodotti da vendere!
      Sarebbe ora che il cittadino bocciasse pesantemente nelle urne chi in campagna elettorale ha dato più importanza al fumo che alla sostanza.
      Abbiamo bisogno che la politica diventi una cosa seria. Ne ha bisogno Palermo!

    26. Rosaria,
      Perché basta con Costa?
      Da forse fastidio la legalità e i diritti uguali per tutti?
      Sopra l’utente Genoveffa srive sul programma di Costa per quel che riguarda il pubblico impiego,mi piace.
      Non ho letto il resto del programma ma l’altra Sicilia mi intriga molto,molti preferiscono non parlarne.Aspetto di leggere nel programma di Costa proposte che riguardano la creazione di lavoro “vero” di “vera ricchezza”,di attrazione di capitali internazionali,di reale internazionalizzazione di Palermo,chi oggi ci racconta la storiella-slogan di Palermo Europea dice colossali stupidaggini.
      Io aspetto il resoconto di un mio amico che scrive in questo blog,Maurizio Londoner,che tra qualche giorno parteciperà a un incontro a Bruxelles nella sede di l’Altra Sicilia,se saro’ libero ci andro’ anch’io.
      Spero che l’Altra Sicilia non rinunci alla sede di Bruxelles,per ovvi motivi,e perché ne ho visti tanti ex idealisti che poi si sono lasciati recuperare e coinvolgere,per non dire inquinare,dal sistema “regnante”.
      Spero che la Sicilia si allontani sempre piu’ da Roma e Milano e si avvicini sempre piu’ all’Europa,insomma vera autonomia e perché no indipendenza,nel sistema attuale non vedo nulla di buono per il progresso della Sicilia.Solo problema in questa prospettiva gli pseudo-politici dilettanti attuali.In caso di reale autonomia,allora,si potrebbe applicare il metodo Donato Didonna,cioé giunta comunale composta da managers capaci di gestire la città,anche stranieri,e consiglio comunale ridotto al minimo.
      Ho detto piu’ volte che non voto piu’ da dieci anni e per quanto concerne tutti i tipi di elezione,soprattutto nazionali del simil-Paese Italia e Regionali dell’assemblea degli sprechi e dell’assenteismo,non votero’ mai piu’.Oggi sono tentato,una Tantum solo per le comunali di Palermo,di dare il mio voto e,spero,quello dei miei familiari a L’Altra Sicilia.

    27. … un po’ di corsa e me ne scuso…. (comunque in ogni caso appuntamento in chat per chi volesse, giorno 31 per un paio di ore)… solo alcune cose: a Emanuele, hai ragione negli anni ’90 il Foro Italico era luogo di degrado, poi nel 2000 si fece la conferenza delle Nazioni Unite e con i fondi dell’ONU il sindaco della città inaugurò il prato verde del Foro Italico. Poi a maggio del 2001 si insediò un nuovo sindaco e improvvisamente l’impianto di irrigazione del Foro Italico si ruppe… l’erba seccò e fu messa una rete metallica… nel 2003, dopo che più volte i cittadini avevano occupato pacificamente quello spazio, il nuovo Sindaco decise di riaprirlo, raccontando a tutti di averlo inaugurato… Palermo ha grandi pregi e grandi difetti, come tutte le città vive. Uno dei difetti è sempre stato purtroppo quello della memoria corta.

      Altro punto: questa campagna elettorale, scrivete in molti, è cominciata in un brutto modo, con uno scambio di accuse reciproche su presunte bugie.
      E’ chiaro che nessuno può dire, a meno di non voler sembrare pazzo, di avere la verità assoluta, ma in questa città purtroppo, nei mesi scorsi c’è stato chi ha provato a convincerci delle sue “verità” spendendo unmilioneottocentomila euro (lo scrivo a lettere perché non si possa pensare che c’è qualche zero, sbagliato) … unmilioneottocentomila euro per dire ai Palermitani che Palermo è la città più efficiente del mondo…. appunto: come ha scritto Paco, i palermitani hanno gli occhi per vedere se questa è o non è la città più efficiente del mondo. Forse quel milioneottocentomila euro si poteva spendere diversamente.

      Ultima cosa: Palermo non è più quella di 15 anni, certamente. Non lo è perché il mondo attorno a noi è cambiato e perché questa città è cambiata (è cambiata quando io ero sindaco ed è cambiata durante l’Amministrazione Cammarata). Nessuno pensa che la città sia sempre la stessa, che i suoi bisogni siano sempre gli stessi, che le soluzioni ai problemi siano sempre le stesse. Non mi pare di averlo detto, non mi pare di averlo praticato… prima di attribuire a me (o anche a Cammarata, perché no) parole e comportamenti, sarebbe bene che tutti ci informassimo al meglio.

      Chiudo, rinnovandovi l’invito alla chat di sabato prossimo sul mio sito.

      L.O.

    28. @Leoluca Orlando
      Confortato dalla tua apertura a nuove soluzioni per bisogni mutati e immutati della città, ti rifaccio una domanda semplice e ancora in attesa di risposta: c’è spazio nel tuo programma per la metropolitana leggera automatica?

    29. PER INFORMAZIONE – BILANCIO E FINANZA LOCALE tratto dal Programma comunale del candidato sindaco de L”ALTRA SICILIA-Antudo, prof. Massimo Costa
      1. Recuperare risorse attraverso le seguenti iniziative: snellendo l’organico comunale come detto nel post precedente, facendo dimagrire l’esercito dei precari da far accollare progressivamente alla assistenza e fiscalità generale, limitando gli interventi “sociali” (buoni casa, etc.) a situazioni verificate di estrema indigenza; affidando la gestione degli impianti sportivi alle federazioni ed agli enti di promozione sportiva sempre però sotto un rigoroso controllo pubblico; ridefinendo i trasferimenti ad enti ed associazioni culturali e varie sulla base di criteri oggettivi e non dei soliti favoritismi.
      2. Politica fiscale aggressiva sugli appartamenti tenuti sfitti.
      3. Rifondare l’antica banca comunale di Palermo, la TAVOLA di Palermo, mettendola a servizio della collettività, operante sul mercato ma anche a servizio dello sviluppo e delle
      imprese palermitane, oltre che del Comune medesimo, anche con una partecipazione, minoritaria ma garantita nei suoi diritti di partecipazione alla gestione, di un grande gruppo bancario internazionale.
      4. Rivoluzione nella TARSU: gli isolati in cui più alta sarà la raccolta differenziata e minore l’incidenza delle “cartacce” pagheranno di meno, al limite non pagheranno; i cittadini
      dovranno essere incentivati a tenere da sé la città pulita.
      5. Trasformare la Municipalgas in una vera e propria azienda energetica a tutto campo che distribuisca anche l’energia elettrica ai privati (scorporando e acquisendo dall’ENEL la zona di Palermo-Centro) e che si occupi anche di produzione di energia elettrica (pulita ovviamente), aprendo ai capitali privati ma restando di controllo pubblico.
      6. Azzerare l’addizionale comunale IRPEF per favorire l’insediamento produttivo in città.
      7. Abolizione di quasi tutte le “consulenze” e le voci di sottogoverno in enti sostanzialmente
      inutili ai quali partecipi finanziariamente il Comune.
      Genoveffa

    30. Visto che scrive il mio “competitor” posso (e credo devo) farlo anch’io. Voglio farlo però senza polemiche personali. Questa campagna ha già avuto toni troppo alti che stanno facendo perdere di vista i problemi veri di questa città.
      Questa volta però non voglio parlare di banche o di ipermercati, potrei passare per un arido economista. I miei interventi hanno riguardato nei giorni scorsi l’economia di questa città perché lo ritengo un tema troppo sottovalutato da tutti, e per di più vitale, ma non si vive di solo pane…
      Una città vive anche e soprattutto di identità e Palermo, oggi, ha un’identità negata.
      Tanti anni fa, avevo 22 anni, andai per la prima volta a Edimburgo, capitale della Scozia. Fui colpito, accecato quasi, dall’invasione di bandierine scozzesi per le strade e da tutto ciò che faceva identità. A quei tempi in Sicilia era ancora vietato usare persino la Trinacria (considerato simbolo eversivo) e gli autobus avevano un’anonimo R.S. come acronimo di Regione Siciliana.
      Ecco: la Scozia, per dimensione, posizione geografica, storia, identità etc. sta al Regno Unito un po’ come la Sicilia sta all’Italia. Il solo confronto però ci fa mortificare. A chi dice che da noi il sentimento di appartenenza non è tanto sentito, che non abbiamo storia autonoma, rispondo che è stato colonizzato fin nell’anima. Niente di più falso! Abbiamo avuto i nostri “bravehearts” e il nostro Stato. Solo due secoli circa di oppressione e di mafia ci hanno reso un popolo di servi e di mendicanti, senza identità né dignità.
      L’identità siciliana è come il diritto al nome: è intanto un bene in sé. Ma è anche utile, utilissima, per la coesione sociale e persino per lo sviluppo economico: è stimolo al senso civico, alla partecipazione democratica, e invoglia i turisti a venire, attratti da qualcosa di diverso da una semplice “regione” d’Italia.
      Per questo “sugnu sicilianu e mi ni vantu”, per questo sono Siciliano di etnia e orgogliosamente Sicilianista in politica. Palermo non sarà mai se non una città degradata se non si riappropria della sua sicilianità, se non insegna il Siciliano nelle scuole, se non dedica vie, statue e teatri ai suoi eroi e non ai suoi conquistatori ed oppressori, se non si pavesa dei simboli della ritrovata “sovranità” (pur nel rispetto dell’unità politica dello Stato Italiano), se non riscopre le proprie tradizioni e le valorizza.
      Tutto il resto è programma minimalista e Palermo, dopo tante umiliazioni, ha diritto finalmente ad avere il massimo.
      Antudo!

    31. Professor Costa, avevo già deciso di votare per Lei ma non le nego che, leggendo quanto ha scritto sopra, adesso lo farò ancora con maggiore trasporto. Come sarebbe bello che tutti i politici siciliani la pensassero come a Lei!
      Per Rosalio: ma perchè invece di ospitare Orlando e Costa nei commenti, non fate una bella tavola rotonda tra tutti i candidati a sindaco e mettete un articolo?

    32. Ciao Sergio, lo faremo tra qualche giorno. 🙂

    33. …non sono residente a palermo e dunque non voterò per nessuno dei due.

    34. …non sono residente a palermo e dunque non voterò per nessuno dei due. Orlando lo conosco solo di nome , mentre Cammarata anche di presenza anche perchè è un sindaco atipico nel senso che troppo mondano. l’ho semnpre visto alle feste, a casa di amici, al ristorante, all’inaugurazione di qualche locale. Tutti posti dove un sindaco dovrebbe stare alla larga, mentre mi avrebbe fatto più piacere poterlo incontrare laddove c’è bisogno della sua presenza. tipo nei quartieri poveri per incontrare la gente cercando di capire i loro problemi e cercando di trovare delle soluzioni.Magari lo fa di già, ma non se ne sente molto…….

    35. PER INFORMAZIONE – “SERVIZI” – tratto dal programma comunale del candidato sindaco de L”ALTRA SICILIA-Antudo, prof. Massimo Costa
      1. Progetto integrato di “qualità della vita” a Palermo, prendendo a modello le analoghe realtà urbane dei paesi più evoluti.
      2. Incremento massiccio e strategico dei servizi di trasporto urbano: spese in conto capitale cheprivilegino un progetto pluriennale di trasporto integrato metropolitano (la cui rete deve
      essere municipalizzata togliendola alle FF.SS.) a più linee, integrate “anche” dai tram, ma centrate sul trasporto sotterraneo, anche se vedrà la luce tra molti anni, (vedi meglio al punto successivo) e sul rinnovamento del parco macchine dei fatiscenti mezzi di trasporto pubblico. Prezzi “politici” per biglietti ed abbonamenti ai mezzi pubblici. Orari dei mezzi pubblici degni di una città civile e, solo dopo aver conseguito ciò, chiusura del centro storico al traffico e costruzione di grandi parcheggi fuori dalla city (ma non in periferia).
      3. Ri-municipalizzazione dell’erogazione dell’acqua, servizio pubblico essenziale che non può essere “venduto” ad imprese del nord, con contestuale diminuzione del costo dell’acqua a livelli “europei”.
      4. Istituzione di un servizio comunale di assistenza al cittadino per quanto riguarda i problemi sanitari (liste di prenotazione, etc.).
      5. Concentrazione dei servizi alla cittadinanza su alcuni grandi temi, riguardanti due principali ambiti: quello dei giovani e del diritto a formarsi una famiglia (politica della casa) e quello del disagio, in cui non vi devono essere aristocrazie fra poveri (anziani, disabili, emarginati,…).
      6. Apertura di una vera politica a sostegno della maternità. Al di là di programmi formali di sostegno alla famiglia, di fatto le donne palermitane che scelgono di diventare madri sono
      abbandonate a se stesse, ai loro problemi di cura dei figli sommata al costo insostenibile della vita. Gli aiuti devono essere differenziati a seconda delle scelte professionali della
      donna (lavoro a tempo pieno, a tempo parziale, casalingo) senza che queste vengano implicitamente penalizzate dalle scelte politiche. Il sostegno deve avvenire attraverso diversi canali, fra i quali soprattutto il sostegno economico, anche con buoni spesa in natura (pannolini, etc.) e gli asili nido.
      7. Istituzione di un servizio generale di controllo (coperto) della qualità del servizio pubblico: controllare l’ascolto del cittadino, effettuare controlli a sorpresa, ispezioni e richiesta di
      informazioni, controllo sulla qualità del lavoro dei dipendenti pubblici e delle imprese appaltanti di servizi pubblici. Adeguato apparato sanzionatorio per corroborare il sistema dei controlli.
      8. Attivazione di un sistema di tutela dei diritti negati del cittadino tutto incentrato su un efficace ufficio del “difensore civico”, in special modo a favore di quelli invalidi o per
      qualunque altra ragione emarginati o in ogni caso non adeguatamente rappresentati e tutelati in modo che a tutti i palermitani sia data vera parità di opportunità in ogni campo della vita sociale.

    36. UN MODELLO DI ECCELLENZA PER I SERVIZI PUBBLICI
      Un altro tema che non torna mai nei dibattiti attuali è quello della qualità dei servizi pubblici. L’ISO ormai ha un’esperienza ventennale di produzione di standard a livello mondiale, il controllo della qualità e i modelli di eccellenza non sono certo sperimentazioni da inventare ma dottrina consolidata e prassi in molte aziende, anche del settore pubblico.
      Perché l’uomo della strada dice che “qua non funziona niente”?
      Dove c’è scritto che l’azienda pubblica debba sempre essere un carrozzone?
      Perché non applicare questi modelli anche al Comune di Palermo o anche soltanto ad alcuni suoi servizi?
      Non basta dire – come fa Cammarata – “abbiamo fatto questo, abbiamo fatto quello…”. Non è l’amministratore che deve dire ciò che è stato fatto ma l’utente, cioè il cittadino, in una logica, che dovrebbe essere ovvia e che purtroppo non lo è, di “customer satisfaction”. Non è una cosa lunare. Basta solo un minimo di volontà politica e i risultati si rifletterebbero immediatamente sulla qualità della vita dei cittadini e sulla produttività del sistema-città.
      Si può passare dalla minimale “certificazione” fino all’ “accreditamento” dei servizi pubblici con benefici ai pubblici amministratori correlati a tali traguardi. Si può adottare addirittura un modello di “eccellenza” come insegna la migliore letteratura in materia.
      Non è corretto invece stabilire i livelli qualitativi in sede “politica” e verificarli sempre in sede “politica”. Limitandosi alle certificazioni da ISO 9000 ci si atterrebbe a standard “mondiali”, non certo da Regione Siciliana!
      Non lo si vuole fare!
      Prendiamone atto!
      Ma non diciamo poi, come Orlando, che vogliamo pruomovere le professionalità interne al Comune. Se non si fa questo si passerà dalle mortificazioni della gestione Cammarata a quelle della presunta gestione Orlando senza una vera svolta.
      E d’altronde che gratificazione professionale può garantire chi ha ed ha avuto sempre come unico obiettivo quello di imbarcare persone nell’organico all’unico scopo di alimentare un consenso elettorale?
      Che sensibilità può avere alla qualità dei servizi al cittadino una classe politica che ha ridotto la Sicilia ad una delle regioni più povere d’Europa?
      Ufficio stampa
      Massimo Costa
      Candidato sindaco di Palermo de L’ALTRA SICILIA

    37. bisogna dare fiducia al sindaco di Palermo!!!Diego Cammarata ha cambiato la città…Palermo ha ritrovato il suo antico splendore.
      E’ vero forse il lavoro scarseggia e io sono una delle tante disoccupate…ma ricordiamoci che l’alternativa è colui che ha fatto indietreggiare la Sicilia di 30 anni!!!
      Sono sicura che le prospettive di Palermo stiano cambiando. Propongo di focalizzare l’attenzione anche su nuove strutture per la formazione all’avanguardia dei ragazzi. Più scuole, più università sperimentali. Palermo ha tantissimi talenti che possono fare crescere la Sicilia.
      I ragazzi sono il futuro di Palermo!!!
      E poi la moda…..allontaniamo gli stereotipi e cerchiamo di lanciare questa città verso prospettive europee creando fabbriche. Le aziende hanno paura di invenstire in Sicilia, la mia richiesta al sindaco è di cercare una via d’uscita per il lavoro “in nero” e per il pizzo!!
      ANCHE I SICILIANI HANNO DIRITTO A UN FUTURO MIGLIORE!

    38. beh che dire io che a 35 anni, laurea in tasca di pa non ho ancora una occupazione stabile; saranno vere le promesse chei politici fanno a fronte delle elezioni?sono tutti apparentemente buoni da prenderci in giro per n pugno di voti…….poi si dice che la raccomandazione e’ un reato ma intanto se non si ha questa non si campa….speriamo che chiunque sindaco sali al potere tenga in considerazione anche chi non conosce nessuno come me…..

    39. DI NUOVO cammarata SINDACO? State scherzando? E’ stato il non sindaco di Palermo. Vi ricordate quante volte siete stati riceuti a Palazzo delle Aquile? Quante volte avete avuto un “franco” colloquio con l’individuo? Per qualcuno potrebbe essere stato il Sindaco della nostra amata città, per me è stato solo un pupazzo di sale messo lì dai famosi “picciotti” siciliani (La Loggia, Miccichè, Schifani etc), ma cosa ha mai fatto costui per Palermo? Ha solo ultimato quello lasciato da altri, le stupidaggine giornalieri della sua campagna elettorale lo dimostrano. Prima di sindaco chi era? Il direttore della IACP, senza una vera cultura politica, mandato al Comune a far da tappabuchi e cavalcare l’onda di”destra” che c’era.
      Siamo alla fine signor cammarata, ancora qualche settimana e finalmente PALERMO potrà rinascere, svilupparsi e riappropriarsi della sua vera identità di città VERA, ONESTA E LABORIOSA, non come adesso CLIENTELARE, AD ALTO TASSO DI CRIMINALITA’ E INDECENTE ED INVIVIBILE.

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