24°C
lunedì 29 apr
  • Assenteismo e controlli

    In questa città arresa a ogni forma di mancato rispetto delle regole capita, con sorpresa generale, che qualcuno avvi un controllo per sapere se i lavoratori, magari quelli che hanno bloccato via Libertà gridando “lavoro, lavoro”, siano effettivamente al lavoro. E naturalmente succede che l’addetto a questa “assurda” attività del controllo venga minacciato e che gli ideatori del controllo siano subissati di critiche. Complice il caso, accade che alcuni di questi lavoratori vengano trovati al bar e in generale accade che molti “lavoratori” siano stati trovati indebitamente allontanatisi dal luogo del lavoro sebbene sia noto a tutti noi che il trovarsi nel luogo di lavoro assegnato raramente corrisponda per i nostri lavoratori locali allo svolgere un’attività lavorativa. Statisticamente risultano più praticate attività come lo sfogliare il giornale per guardarne le figure, il fumare, l’andare e venire dal bar più vicino, il telefonare a spese del contribuente, il recarsi a fare la spesa, lo stare in circolo a esercitarsi nel pettegolezzo essendo ormai diffusa l’ambizione di diventare uno spettatore televisivo professionista, ospite stabile di un Amici o un Fattoria e simili.
    Quei pochi di noi che invece lavorano sul serio ma risultano patologicamente arresi e prigionieri di questo insulso stato di cose che ci rende vili oltre ogni possibile vergogna, hanno trovato strabiliante la dichiarazione del presidente dell’azienda “addetta alla sporcizia” che quasi a voler ridimensionare il risultato dei controlli sui suoi lavoratori, molti dei quali trovati altrove invece che al lavoro, ha precisato: «quelli di Essemme, proprio per il loro tipo di lavoro, sono più controllabili e facilmente individuabili rispetto a qualunque altro impiegato della pubblica amministrazione». Mischini! Si usa commentare nel dialetto locale… Quasi quasi facciamo tutti un ricorso contro le multe, i provvedimenti disciplinari e gli sperati licenziamenti contro i truffatori per salvare questo way of life locale che si basa sulla finzione del lavoro purché sia vera la retribuzione.
    Sono certo che il responsabile dell’azienda autore della dichiarazione volesse dire che analoghi controlli devono essere fatti nei confronti di altri truffatori e scansa fatiche e io concordo con lui, pur sapendo, io stesso che dirigo 150 lavoratori nella realtà in cui opero, che contro l’efficacia dei controlli e dei successivi provvedimenti osta una infinita e ingarbugliata legislazione che fa prevalere il garantismo individuale contro ogni logica di tutela del bene comune. Ne deriva che dobbiamo condurre una lunga battaglia, ancora tutta da combattere, contro la cultura assistenzialista, stracciona e ipocrita che ci ha condotti fin qua, dobbiamo creare ancora un nuovo mondo che premi l’impegno e il merito contro ogni falso invalido, falso lavoratore, falso povero e falso cittadino, di cui questa città è piena.

    Ospiti
  • 9 commenti a “Assenteismo e controlli”

    1. è come la barzelletta: una massa di “disoccupati” manifesta per ottenere l’agognato lavoro…alchè un giovane imprenditore scende tra di loro e rivolgendosi ad uno gli dice “vieni domani mattina e inizi a lavorare per me!!” e questo risponde “ma con tutta sta gente proprio a me devi dare lavoro???!!……Questo andazzo lo dobbiamo al fatto che gesip…amia sono stati dei serbatoi dove riversare tutti sti precari immaginari…che ora vogliono continuare a prendere lo stipendio però vogliono essere liberi di non lavorare o di continuare le loro precedenti attività in nero..chessò parcheggiatore abusivo….venditore di castagne…arrostire stigliole…insomma il solito vivere da parassiti senza pagare un euro di tasse!!!

    2. Noi cittadini possiamo fargli venire il rossore in faccia ogni tanto. Come? fotografateli se li vedete al bar, a giocare a carte o a vendere frutta col lapino; poi mandate le foto a Mobilita Palermo e saranno pubblicate; gli stessi dirigenti e lavoratori dell’azienda “addetta alla sporcizia” frequentano il sito e commentano pure.

    3. Sono d’accordo.
      Un altra grande quota di “assenteisti”sono i null facenti ul luogo di lavoro.Seduti in ufficio o altrove presenti non fanno niente uguale.

    4. @folklorista: non è vero che non facciamo niente. Per esempio leggiamo Rosalio… 😉
      Per il resto, traspare l’insofferenza per le regole della protezione della privacy e sul divieto del controllo sul posto di lavoro, ultimo baluardo di decenza rimasto (ancora chissà fino a quando…).

    5. in effetti sarebbe ora di mettere mano allo squilibrio che si è creato tra garantismo individuale e tutela dell’interesse collettivo. Oggi il nostro Paese accusa un eccessivo sbilanciamento a favore del primo. Persino alcuni importanti aspetti di recenti misure legislative finiscono col rinforzare il garantismo individuale a discapito della tutela dell’interesse collettivo. Troppo spesso, infatti, le norme sulla privacy diventano un autentico grimaldello che scardina le pur buone intenzioni di controllo che da qualche parte si avviano. E anche buona parte dell’azione sindacale ha smesso da tempo di farsi motore di innovazione sociale per diventare protezionismo di privilegi a favore di gruppi e categorie, sempre con interventi che mirano su un solo obiettivo e senza considerare adeguatamente il contesto generale dove si verificherà lo squilibrio indotto da una rivendicazione di settore. Insomma, è tempo di tornare a riflettere e programmare…

    6. Il problema principale è che tutte queste persone trovano facile sponde nell’opposizione politica (in generale) e quindi sanno che ci sarà sempre qualcuno pronto a difenderli pur di garantirsi nuovi voti. Se i lavoratori della Fiat di Termini non fossero stati protetti in tutti questi anni dai governi di Destra e Sinistra che si sono succeduti, adesso Termini sarebbe sarebbe una bella realtà produttiva.
      Nei paesi come la Germania, invece, esistono dei valori che sono super-partes che nessun politico si arrischia a toccare. Il “lavorare bene” è uno di questi.

    7. a proposito di “lavorare bene”
      .
      http://www.flickr.com/photos/48441769@N06/5124068182/
      .
      Il degrado di questa piccola spiaggia a S.Erasmo
      era stato gia’ documentato e segnalato sei mesi fa.
      Per ottenere nulla.
      .
      Intanto le 2 (dico due)
      casacche gialle che ci facevano in tranquilla conversazione alle 10 di un bel mattino soleggiato di fine ottobre,a 2 passi dal litorale?

    8. freddie
      non avevo visto il tuo commento.
      Il punto e’ che si e’ arrivati al punto che quelli se ne fregano se li richiami o li fotografi.Hai voglia di mettergli la casacca gialla fosforescente.
      Mi sono convinto che si sono convinti che lavorare
      e’ un disonore.
      E mostrare a tutti di non fare un bel niente e’ una manifestazione di forza.
      .
      Forse bisognerebbe pagarli a peso in funzione dell’immondizia raccolta,o per obiettivi,
      come la pulizia e bonifica del litorale di S.Erasmo.

    9. Questa è Palermo : Circa tre mesi fa hanno ingombrato casa dei miei genitori con i contenitori per la raccolta differenziata da oggi era il gran giorno, doveva essere l’8 ma comunque, ieri sera l’AMIA fa sparire dalla strada i classici contenitori indifferenziati, ebbene stamane arrivano puntuali i furgoni a noleggio dell’AVIS RENT A CAR udite, udite cosa succede !!! Portano via i contenitori condominiali che avevano consegnato prima adducendo che la strada non è prevista, per il momento, nel piano della raccolta differenziata!!
      Notizia falsissima, come si evince dall’O.S. N°81 DI CUI AL LINK seguente: http://www.comune.palermo.it/comune/settori/ambiente_territorio/ordinanza_81.pdf
      Ma ora mi domando a che cosa serve ritirare i contenitori dell’indifferenziata e quelli della differenziata in una strada della città di Palermo ?
      Serve a creare sempre più emergenze ed a sprecare i soldi pubblici ? INCENERITORE, INCENERITORE, O INCENERITORE
      MEDITATE GENTE MEDITATE!

  • Lascia un commento (policy dei commenti)

    Ricevi un'e-mail se ci sono nuovi commenti o iscriviti.

x
Segui Rosalio su facebook, Twitter e Instagram