Passante ferroviario di Palermo, Adoc chiede un drastico rafforzamento del servizio
Il 19 ottobre scorso, presso l’Assessorato regionale Infrastrutture e Mobilità, si è svolto il periodico tavolo di confronto fra Regione, Trenitalia, Rfi e rappresentanti delle associazioni dei consumatori, dei passeggeri e delle persone a mobilità ridotta.
Dalla discussione sono subito emerse le criticità relative al Passante ferroviario di Palermo, dove con la fine della stagione estiva si sono registrati crescenti disagi, soprattutto nell’ora di punta, quando l’affluenza è tale da non consentire a tutti gli utenti presenti in banchina di salire a bordo dei convogli.
In tal senso, Trenitalia ha attivato una nuova corsa, in partenza alle 7:20 da Isola delle Femmine per Palermo Centrale. Pertanto, in questa tratta, nell’ora di punta saranno tre, anziché due, i treni disponibili con servizio in tutte le fermate.
Il sottoscritto, nella qualità di responsabile Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei Consumatori) per i trasporti pubblici in Sicilia, ha preso atto di quanto comunicato, che accoglie, soltanto in minima parte, le richieste dall’associazione, avanzate già in epoca pre-Covid.
Tale intervento non appare infatti sufficiente affinchè si pervenga ad un’offerta di trasporto adeguata all’utenza presente sul Passante. Avendo avuto modo di verificare le conseguenze della scarsa offerta e la concomitante crescita della domanda, Adoc, nelle precedenti sedute, aveva proposto un drastico rafforzamento del servizio, con particolare riferimento alla tratta più frequentata del passante, tra Isola delle Femmine e Palermo Centrale, per la quale richiedeva un raddoppio dell’offerta, passando da due a quattro treni l’ora.
Come è stato spiegato dai tecnici presenti, la limitazione imposta dal contratto di servizio Regione-Trenitalia, che prevede un massimo di 10,9 milioni di km-treno in tutta la rete siciliana, non consente ulteriori incrementi dell’offerta, di cui tuttavia si sente il bisogno non soltanto sul Passante di Palermo, ma anche nelle altre linee ferroviarie, soprattutto a ridosso delle città metropolitane.
Una situazione che rende, pertanto, impossibile qualsiasi serio intervento di rafforzamento dell’offerta ferroviaria in tutta la Sicilia e che va assolutamente affrontata dal nuovo governo regionale.
All’auspicio espresso in sede di tavolo di confronto si associa anche il presidente di Adoc Sicilia, Luigi Ciotta, aspettandosi, da parte della Regione siciliana, i passi necessari affinchè l’adeguamento riguardi, oltre alla qualità, anche la quantità del servizio. I disagi registrati nelle ultime settimane sono un chiaro sintomo di un divaricamento tra l’offerta, rimasta immutata, e la domanda, sempre crescente in ragione della rafforzata tendenza all’utilizzo del mezzo pubblico. Effetto non soltanto di una rinnovata sensibilità ambientale, ma anche dei costi ormai insostenibili degli spostamenti con mezzo proprio: in tal senso, il ricorso al mezzo pubblico rappresenta una salvaguardia per la tenuta dei conti delle famiglie di pendolari e lavoratori, e va assolutamente incentivato.
(in collaborazione con Palermo in Progress)
Ultimi commenti (172.538)