Parlare di Palermo
Gli abitanti di Palermo amano parlare di Palermo. Il palermitano di qualunque età, livello d’istruzione o classe sociale a più riprese durante la giornata si ritroverà, spesso inconsapevolmente, a discutere, denigrare o glorificare Palermo. Alcuni palermitani a volte ostentano un moderato interesse in politica, nell’arte o nei grandi sistemi, ma le conversazioni più infiammate, coinvolgenti e durature avranno per oggetto la città. Interrogato da un forestiero sulla sua relazione con Palermo, il palermitano risponderà che è una relazione di “amore/odio”. Quello che si odia e che si ama varia a seconda dell’individuo e le variazioni sono a volte straordinarie. Per esempio, si incontrano alcuni che di Palermo amano “la gente” e altri che di Palermo odiano “la gente”. Da notare che in questi infinite dissertazioni Palermo non è intesa come l’insieme dei suoi abitanti o il risultato di scelte e comportamenti individuali, ma come entità a se stante, dotata di vita propria, complessa e immutabile, tragicamente affascinante, fatalmente attraente e talmente onnipresente da non potere che essere oggetto di continuo scrutinio. Sembra che Palermo abbia qualcosa di inevitabile. Continua »
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