Perbacco da EXPA
Oggi da EXPA (via Alloro, 97) la prima dello spettacolo Perbacco, di e con Sandro Dieli e con musiche composte ed eseguite da Diego Spitaleri. Continua »
Oggi da EXPA (via Alloro, 97) la prima dello spettacolo Perbacco, di e con Sandro Dieli e con musiche composte ed eseguite da Diego Spitaleri. Continua »
Verrà presentato alle ore 18:00 alla Biblioteca Comunale (piazza Casa Professa, 1) il libro di Angelo Pitrone Linea di terra. Viaggio in Sicilia per treni e stazioni.
Attraverso le stazioni e i binari, luoghi di viaggio per eccellenza, si snoda un viaggio suggestivo alla scoperta di una Sicilia insolita e poco battuta. Testi di Franco La Cecla, Roberta Valtorta e un’intervista ad Andrea Camilleri di Gaetano Savatteri.
Stasera inaugura Areacustica e continua Indiexplosion.
Mauro Pagani Trio apre Areacustica al CCP Agricantus (biglietto posto unico numerato 13 euro intero, 10 euro ridotto). Mauro Pagani voce, violino e bouzouki, Giorgio Cordini alla chitarra e mandolino e Joe Damiani alle percussioni.
Prosegue Indiexplosion a I Candelai con i Franklin Delano (folk rock, 5 euro, ridotto 4 euro).
Ogni volta che affronto una tematica squisitamente palermitana mi rendo conto di non essere assolutamente forbita in questo campo. Me la guardo da estranea, la città, ad esempio mi colpisce molto l’appellativo cucì. Cucì, qui, non è il passato remoto del verbo cucire, ma l’abbreviazione di cugino. Non vanta una variante al femminile. “Cucì – si dice al passante -, cucì ma ddiri ca ora è? Cucì, ma fari passarmi, cucì?”. Ogni tanto lo senti dire per esteso, “cugino”, ma quasi sempre non esiste nessun vincolo di sangue tra te e il cucì, nessun rapporto di agnizione (si dice così?) è un appellativo che con un cugino vero ti guarderesti bene da usare. Il cucì echeggia tanto quanto il cumpà (che ha la variante femminile, commare) che è l’abbreviazione di cumpare, ma si tratta di due definizioni lontanissime tra loro. Il vocabolario Zingarelli recita che si definisce compare chi battezza il tuo figliolo o ti compra l’anello per la cerimonia nuziale (il cosiddetto compare d’anello), fra i sinonimi che snocciola il thesaurus del computer si trovano connivente e favoreggiatore anche se non manca la semplice parola “amico”. Sono compari il gatto e la volpe, e il comparato viene rispolverato, spesso, nei rapporti delinquenziali, ma non è di questo che voglio parlare, quanto, piuttosto del rapporto amicale. Per individuare quando il cucì si affianca o sostituisce il compà, basta essere un tantino curiosi, domandare in giro, informarsi. Il compà è il tuo amico fraterno, te lo ritrovi sempre, è quello che presenti pieno di orgoglio e dici “questo è mio compare”, allora, mi spiegano, ti verrebbe in mente di apostrofare col compà uno sconosciuto qualsiasi e domandargli: “compà, mi fai addumare?”, quello si potrebbe offendere, “cumpà a cui?”. Come affibbiare tanta fiducia al primo che passa?. Il cucì però glielo puoi anche dare, per questo il “cucì” può essere il prologo di una sciarra “cuci, chi fa? Ti levi ri ‘n menzu i peri?”. Il cucì, tanto per fare sociologia, è un modo per ripetersi “io appartengo a questa gente”. Forse la differenza col compare sta qui: “tu sei mio complice – sembra riassumere -, anche se non sei necessariamente, come me”, e forse per questo di apprezzo di più. O non lo so, boh, voi che dite?
Ieri ho presentato la domanda per iscrivere mia figlia Leyla nell’asilo comunale più vicino a casa mia. Leyla ha solo un mese, ma mi hanno consigliato di farlo subito, perchè per i lattanti ci sono proporzionalmente più posti rispetto alle richieste. Ho saputo dopo che i posti sono solo otto. Riuscire a essere ammessi a un asilo comunale è come vincere un terno al lotto, eppure c’è comunque una retta da pagare e la qualità dei servizi varia da un posto all’altro, passando da uno standard europeo a posti dove scappi a gambe levate nel momento in cui varchi la porta d’entrata (non ho fatto un’indagine scientifica, raccolgo storie da neo-mamme e papà).
L’ammissione è regolata da un sistema che mi ricorda il paradosso del comma 22. Vengono privilegiati nella graduatoria coloro che hanno un reddito basso. Per esempio, come nel mio caso, le famiglie monoreddito dove gli introiti sono precari e poco sostanziosi. E vengono privilegiate le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano, perchè viene loro difficile badare ai bambini. Naturalmente, tali famiglie hanno di solito introiti più sostanziosi. I due criteri quindi si escludono a vicenda. Se uno dei due genitori non ha lavoro dovrà stare col bambino (ma allora come farà a cercarlo il lavoro?), se entrambi lavorano potranno pagarsi un asilo privato. Continua »
Due appuntamenti di oggi riguardano la storia di Palermo attraverso due sue figure-chiave e i passi avanti effettuati.
Stasera alle 21:00 al Metropolitan (viale Strasburgo, 368) verrà proiettato In un altro paese, film documentario che ricostruisce la storia della mafia a partire dalla prima repubblica per poi giungere al maxiprocesso antimafia di Palermo, raccontando il lavoro dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e la loro morte. Il film è tratto dal libro di Alexander Stille Excellent Cadavers: The Mafia And The Death Of The First Italian Republic, riadattato da Vania Del Borgo e Marco Turco. L’ingresso è a inviti da ritirare presso la redazione di Repubblica Palermo.
È dedicata a Palermo, all’identità della città e ai cambiamenti degli ultimi anni la puntata di oggi de La Storia siamo noi di Gianni Minoli su Rai Tre in onda alle 8:15 e alle 0:40.
Stasera alle ore 22:00, presso il Lulu bar (via San Basilio, 37), si inaugurerà la mostra fotografica Danza al plasma di Giancarlo Marcocchi. Si tratta di una ventina di scatti effettuati nell’ambito di uno stage di danza contemporanea.
La mostra resterà visitabile fino al 28 febbraio, ore serali.
La foto è stata scattata da Domenico Aronica.
Il primo video di Giovanni Bivona circolava già da un po’ per e-mail. Dopo la pubblicazione su Rosalio è stato ripreso da diversi blog (ecco alcuni esempi), da la Repubblica.it, da Play Radio e da Radio Deejay.
Ecco il nuovo video di Bivona (parte 1, 2, 3, 4), 32:02 minuti di comizio da morire dal ridere. Il formato è .rm e serve una connessione a banda larga (sono 51,6 Mb). Se non avete un lettore potete scaricare da qui il RealPlayer.
A quelli che (prevedo) si lamenteranno dico subito che nessuno di noi di Rosalio in questo periodo riesce a trovare il tempo per convertirlo in un formato più diffuso e per spezzettarlo, anche se c’abbiamo provato. Ce ne scusiamo; non siamo esperti di montaggio video e non c’è niente di male a dirlo. Se però vi offrite volontari gradiamo il contributo. Ha risolto il problema serverstudio.
Un particolare ringraziamento va a Giovanni Micciché di Teleacras (Agrigento) che ci ha inviato il comizio.
AGGIORNAMENTO: il vecchio file è stato rimosso e sostituito dai quattro spezzoni.
Nel tratto di viale Regione Siciliana tra via Perpignano e via Nazario Sauro da oggi è vietata la sosta in direzione Trapani. Il provvedimento si inserisce nell’ambito delle misure antinquinamento adottate in questi giorni. È stata inoltre disposta la chiusura del by-pass in viale Regione siciliana, sulla carreggiata lato mare, all’altezza della clinica Maria Eleonora, per rendere più agevole la circolazione all’incrocio tra viale Regione Siciliana e via Perpignano.
Riaperta metà carreggiata della via Papireto (nel tratto compreso tra via Matteo Bonello e piazza Peranni) che era stata chiusa per consentire i lavori di potenziamento del by-pass sotterraneo che serviranno a migliorare la capacità della condotta che fa defluire le acque del fiume.
Vabbè, spesso le reazioni sono pure più patetiche degli insulti. Ma sinceramente questo fatto che ogni squadra europea che incontra i rosanero debba offendere la nostra “bella e amata Palemmo” comincia a darmi un po’ di fastidio. Gli ultimi, come avrete letto sui giornali, sono stati i cecoslovacchi (ops, non si chiamano più così ma cechi mi fa proprio ridere…) dello Slavia Praga che giovedì affronteranno i nostri eroi nei sedicesimi di finale di Coppa Uefa. Andate sul sito ufficiale della società (www.slavia.cz) e vi troverete davanti a una bella foto con un paio di tifosi in maglia biancorossa, occhialoni scuri manco fossero alle Maldive (minchia sole che ci dev’essere a Praga in questo periodo…) e una simpatica scritta alle loro spalle: “Kosa Nostra”. Continua »
Oggi dalle 16:00, presso i locali dello ZetaLab (via A. Boito, 7), si svolgerà una iniziativa a sostegno del progetto Isole nella Rete che si occupa da anni della libertà di espressione su Internet e dei diritti digitali. Partecipa all’iniziativa anche il Palermo Linux User Group.
Sono previsti dei seminari sul trusted computing, sui brevetti software e la proprietà intellettuale e sull’istallazione di Linux su pc obsoleti (tenuti da Verde Binario), la presentazione del video Tecnologie avanzate di Max Carnè e, in serata, un concerto (Gentestrana posse) e un dj set.
La foto è stata scattata da Domenico Aronica.
Oggi alle 16:00 si snoderà da piazza Europa la fiaccolata palermitana per celebrare la Giornata del Ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriani, giuliani e dalmati.
AGGIORNAMENTO: Alle 17:00 partenza del corteo da Piazza Politeama verso la caserma dei vigili del fuoco vicino al Teatro Massimo dove verrà deposta una corona di fiori sul sacrario dedicato ai connazionali di Istria, Fiume e Dalmazia.
AGGIORNAMENTO DEL 15/02: oggi alle 11:00 viene inaugurata presso la Facoltà di Giurisprudenza di Palermo la mostra promossa da Azione Universitaria sulla tragedia delle foibe. La mostra è stata censurata a Roma dal Rettore dell’Università degli Studi Roma Tre ed esposta poi nella sede del Ministero dell’Istruzione. La mostra sarà esposta in facoltà fino a sabato 18 febbraio.
Oggi alle 22:00 presso il C.S.O.A. Ex Karcere (via Mongitore, 77) per il Beers and Bones II punk festival organizzato da Balarm suoneranno i White Flag (da Los Angeles).
Gli altri gruppi in scena sono i L.E.A.R.N., i F.U.G. e i Nasty (hardcore). Ospite per le selezioni musicali rock ‘n’ roll Joe Coltello (da Berlino).
Ingresso 4 €.
Viene presentato stasera a La Cuba il Billionaire in tour 2006. Il tour partirà il 25 febbraio e girerà l’Italia fino a maggio, toccando anche Palermo in una data da destinarsi.
La grande politica sta per tornare su Rosalio! È nelle nostre mani un filmato di 32:02 minuti di un comizio di Giovanni Bivona.
Pazientate ancora un po’…
Ieri sera al Metropolitan Franco Battiato, Manlio Sgalambro ed Enrico Ghezzi, moderati da Mario Azzolini, hanno presentato “Musikanten”, il nuovo film del Nostro.
Non so quanti hanno visto “Perduto Amor”, bene, “Musikanten” è una cosa completamente diversa. Ghezzi ha sottolineato come Battiato cineasta si sia tolto di mezzo subito “nascita e formazione” con il primo film e “morte” con questo che parla degli ultimi giorni di vita di Beethoven (interpretato dallo psicosciamano Alejandro Iodorowsky).
In realtà il film non è tutto incentrato sugli ultimi giorni di vita di Beethoven, nel senso che questi rappresentano il nucleo centrale di una storia che non è storia, ma un racconto analogico. Devo confessare che, nonostante il mio famoso, eterno e incommensurabile amore per Battiato, ero uscita dalla visione di “Perduto Amor” un po’ sconquassata, nel senso che non avevo afferrato il messaggio, la narrazione era chiara, i riferimenti pure, mi sfuggiva il senso della cosa, alcune sgrammaticature filmiche, la prova di attore di Corrado Fortuna eccetera. Continua »
Carissimo fratello Salvatore,
tu lo sai quanto voglio bene a tua cognata Rosetta e che ci porto rispetto anche se ogni tanto la sbattissi mura mura per quanto ci ammatapolla tutta la minchia. Ma tutti i mugghieri sono così e non mi lamento. Ma, con rispetto parlando, culi in mezzo alla via non ne guardo. Ch’è fratello, già ti stai preoccupando che io e tua cognata ci lasciamo e lei scoppa a Niù Iorc con Desirè e Geiar? No non ti porcupare. Ti dico questo per fare un altro discorso. L’altra volta sono andato a parlare coi maestre di Desirè che va al Turismo. Per la cronaca ho scoperto che Desirè va bene sono nello Ngrisi perché ogni estate viene da voi. Il resto è scecca ma proprio scecca. Non ne vuole manco nel brodo e ci passa la vita al telefonino a organizzarsi con le amiche. E va bene, l’importante è che io a scuola ce la mando, che ci compro i libra e che non ce la faccio andare in mutande (ma pure quello: l’altra volta Rosetta mi ha detto che ha speso cento leuri per tre paia di mutande e tanga ma io tanghe casa casa non ne ho viste: solo cati e vacili). Continua »
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