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martedì 19 mar
  • Halloween o Alloui’

    Vorrei spendere solo due parole sul dilagare di una nuova moda: la festa di Halloween.
    I bambini americani, la notte del 31 ottobre, vanno in giro per il quartiere a recitare questa filastrocca:
    Trick or treat?
    Give me something nice to eat
    give my friends something too
    or we’ll play a trick on you
    ”.
    Che tradotto suonerebbe grosso modo così:
    Scherzetto o dolcetto?
    Dammi qualcosa di dolce da mangiare,
    danne anche al mio amichetto
    o ti tiro uno scherzetto
    ”.
    Ora, voi riuscite a ricordare qualcosa di vagamente simile nella vostra infanzia?
    Si può sapere perché quest’urgenza di importare pure sta fissaria dall’America?
    Che poi nella più rosea delle ipotesi diventa la festa di ALLOUI’!
    Ho immaginato la faccia del mio vicino di casa una trentina d’anni fa, mentre io arrivavo a recitare la poesiola…mi avrebbe apostrofato dicendo “curò ‘un ti capisciu, chi rici?” e poi rivolto alla moglie “Giusyyyy, c’è ‘a figghia ri Cubito viri ‘nsuoccu vuoli”e, al massimo, mi avrebbero offerto un poco di martorana, o lo scaccio o avrei visto una bella pupaccena trionfare sul mobile buono. Dico, la vogliamo finire, si o no?
    Oppure tutti questi che festeggiano ALLOUI’ hanno dimenticato la moffoletta condita a colazione?E i regali ai bambini? E la festa dei morti?(per saperne di più Homo Panormitanus di Daniele Billitteri contiene un apposito capitolo) Che fa, ora tutti questi espongono sul balcone di casa la zucca illuminata e la notte si travestono da maghi/streghe/fantasmi a rischio di far morire di scanto i picciriddi? Perché la festa dei morti è la festa dei bambini…Giusto sabato una mia amica mi raccontava di avere trovato, all’asilo la bimba in lacrime, terrorizzata con le maestre travestite da streghe che le ballavano intorno…sai che divertimento, povera piccola! E allora finiamola….e andiamo ad ordinare per la mattina dei morti una bella guantiera di moffolette, possibilmente condite.

    Palermo
  • 58 commenti a “Halloween o Alloui’”

    1. Non ho conosciuto la mia bisnonna ma ella ha conosciuto me,
      Quando andò in cielo avevo un annetto.
      Per la festa dei morti la mia bisnonna mi metteva, sotto il letto, un cesto colmo di frutta martorana cioccolattini, caramelle e una volta mi portò anche un trenino LIMA.
      Non l’ho mai conosciuta alla mia bisnonna ma ella conosceva i miei gusti.
      Ciao Nonna L.

    2. quoto al 100%
      ma che c’entriamo noi con halloween??? ma perchè essere trascinati con entusiasmo da ogni m..chiata commerciale che ci viene impaccata???
      spero che sta moda finisca presto.

    3. Billi mi perdonerà (verooooooooo?) se cito una fantastica frase tratta dal titolo (il resto consiglio vivamente a tutti di leggerlo!)del suo ultimo articolo su “I love Sicilia” e cioè: Allo vinni e se ne andò.
      Ecco…io aspetto proprio che se ne vada. E, se potessi, gli direi che l’anno prossimo può anche evitare di venire, giacchè mi ha già stufata abbastanza. Rivoglio anch’io i dolci di una volta e quell’atmosfera calda e tanto familiare che adesso non c’è più. Perchè dovrei affezionarmi all’idea di streghe, pipistrelli e mostri vari?

    4. allora…
      l’amore per la cubito aumenta sempre più.
      già solo solo perchè mi scrive FISSARIA e non l’italianizzata Fesseria…quanno cce vò cce vò…
      e poi ALLOUI’ e viri ‘nsuoccu vuoli sono troppo belle!

      nà vasata ovviamente solo A maria!

      e io che stamattina con tanto orgoglio in mezzo ai lumbard mi sono difeso la pupaccena!

    5. L’anno scorso in questo periodo ero a Palermo. Per fortuna al mio risveglio, il 2 novembre, ho trovato i dolci dei morti sul tavolo!!! Altro che Alloui’!
      Teniamoci strette le nostre tradizioni….

    6. e poi a chi ha messo la zucca al posto della O di rosalio…
      staccùra e vedi la prossima volta di trovare font più tipici dei nostri morti.

    7. Se volete che sia tolta sarà fatto. Che ne dite? 🙂

    8. no perchè altrimenti non mi posso lamentare.

      e poi finiscila di ridere sempre.
      :D:D

      sembra un sorriso a denti stretti come quando si ride alle persone mandandole senza labiale a quel paese…
      alloui’ sity…magari
      per rimanere in tema.
      ciau rosali’e stammi bbene

    9. si, dai, toglila..
      cioè, puoi tenerla benissimo, alla fine è un discorso da caffè, però che c’entra la zucca? almeno per par condicio metti una pupa al posto della ‘i’..

    10. Cara Signora, “Cubito”, che abbia letto qualcosa sulle origini della festa oggetto del suo post.
      Qualora lo volesse… Halloween, la festa di Ognissanti
      Dura Lex, sed Lex

    11. Fatto,Lex, letto l’articolo su Halloween, appunto, che c’entriamo?

    12. Lleva ‘sta cucuzza e mettici ‘na crozza

    13. E’ una festa di origine pre-cristiana. Le sue origini appartengono alla tradizione europea. Samhain è il suo nome, in gaelico significa “fine dell’estate”. Per i celti questa ricorrenza era dislocata al di fuori della dimensione temporale infatti avveniva nel momento in cui i vivi potevano incontrare i morti. Il cristianesimo successivamente l’ha mutata, come altri simboli e ricorrenze, alla festa di ognissanti.
      Trovo un nesso logico in tutto questo in quanto sono minime le differenze in cui
      le due ricorrenze si rapportano.
      Considerando il fatto che ormai qualsiasi ricorrenza porta con se una valenza esclusivamente commerciale, voglio ricordare questa festa nella sua migliore essenza ovvero il ricordo dei cari che non sono più con noi.
      Se poi essa si manifesta nelle sue varie sfaccettature per me poco importa.
      Credetemi, mi disturba più il fatto che a natale ci si perda nei meandri del consumismo piuttosto che vedere bambini travestiti davanti alla tua porta che ti chiedono “dolcetto o scherzetto?”.

    14. Halloween mi diverte e la penso un po’ come Tea sul fatto che il Natale com’è ora sia molto peggio. …e poi è molto “global” come festa! 😛

    15. a me disturba che io oggi sono al lavoro per quasi 10 ore e mia figlia pretende che nel contempo le prepari il consueto cappello da strega (ma conservare quello dell’anno scorso no, eh?) per festeggiare halloween girando casa per casa a farsi dare caramelle…

      ma stasera uscire a cena fuori, che è “anche” il mio compleanno?

    16. Voi lo sapete che babbo natale ha il cappotto rosso per via della cocacola, spero di si… o no? 🙂

    17. la zucca non mi disturba,come se cambiasse qualcosa poi..

    18. chi fissaria halloween…viva la martorana e u scacciu

    19. due feste meglio di una o no?

    20. ho capito che tea cerca un pretesto per andare contro la povera maria cubito…ma che ti ha fatto?

    21. notare lo splendido scambio di battute a proposito dell’articolo “I luoghi dell’ anima”

    22. Il mi amico Vincenzo Pensabene, in una lettera al carissimo fratello Salvatore che sta a Niù Iorc, Halloween l’ha vista così. Purtroppamente….
      ———-
      Carissimo fratello Salvatore,

      L’altro giorno viene Desirè e mi dice: Papà Allo vinni. Io mi stavo leggendo il Sicilia e stavo facendo il conto di che cosa ci guadagno con la finanziaria di Brodi. Non ci ho perso tanto tempo perchè ho capito subito che non vusco proprio niente. Rispondo: Allo? e lei conferma: Sì Allo vinni. E io: va be’ io sto un altro poco….Lo sai com’è tua nipote, si misi a fare uffa uffa e a stricare i piedi per terra e mi disse: ma che hai capito? E io: ca vinni un certo Allo che io non so chi è. Ceerto, uno ca si chiama Allo già si appresenta negativo ma comunque…. Allora lei mi spiegò che stava parlando di una festa quasi di carnevale che però si fa in questo periodo. Una festa che viene dalle parti tue. E mi scrisse in un pizzino che si chiama Halloween ma che si dice Allo vinni. Ci potevo arrivare mai? Non è che è conto che io parlo l’americano. Va bene u papà – ci dissi a Desirè – e io che c’entro cu Allovinni? Allora lei mi dissi ca per questa festa le picciotte si travestono tutte di streghe come a carnevale e che fanno le feste. E che si doveva accattare la vesta nera sfardata, il naso finto, un cappello a punta e una scopa. E quanto ci vuole? Complessivo – mi disse – cento leuri.
      Ora, carissimo fratello, tu lo sai che Desirè è il sangue mio. Ma ti pare che ha bisogno del naso finto dopo che suo fratello Geiar, quando erano nichi ce l’ha scugnato con una timpulata? E come si può fare a accattarisi una vesta già spardata? Perché noi non siamo già spardati che u pitittu nni fici acitu? E la scopa? Che bisogno c’è? Si piglia la superpippo nuova nuova che ci accattai a Rosetta la simana passata. Ma lei dice noooo, ci vuole la scopa quella che le streghe ci volavano di sopra. Seee, me l’ho visto questo film… Desirè, lo sai, non è poi tanto scannaserpi. E’ avuta un metro e menzo e pisa ottantachili. Ci ho detto: una scopa? Cuore della mia vita, pi tia ci ni vonnu tri…
      Ora tu pensi ca non mi scippò i cento leuri? Me li scippò lo stesso e se ne andò tutta contenta. Quando uscì a me mi venne una curiosita terribile di sapere com’è u fattu di Allovinni e me ne acchianai dal ragioniere Vadalà, quello orbo che io ci leggo sempre il giornale e che sa una del tutto. Come infatti lui sapeva tutte cose e mi spiegò che Allovinni è una festa antica che si fa in America e che c’entrano le streghe. Allora tutte le femmiine si vestono di streghe (comprese quelle che basta che si vestono come si vestono ogni giorno), davanti alle case appendono cucuzze svacantate con un lumino di dentro e tutti i picciriddi vanno case case e bussano. Quando aprono loro ci dicono “Dolcetto o scherzetto”. Allora il padrone di casa ci avvia un confettino, un pizzuddu di ciccolatto. Se non ci dà niente, i picciriddi ci escono la lingua oppure ci buttano nella sala una palloncino chinu r’acqua. E io pensai, ma che bella cosa ma noi che c’entriamo? Un altro modo per farci spendere piccioli senza motivo. Ma comunque, questa con le altre.
      L’indomani mi telefona mia cognata Adele, la sorella di Rosetta, quella che ha due gemelli di 9 anni, Pino e Rino. E mi raccontò che i picciriddi si arricamparano a casa di dopo mangiare, fecero scorta di palloncini chini r’acqua e partirono per fuori. Ma dove andate?, ci disse Adele. E loro: a fare la festa di Allovinni. Minchia, pure loro.
      Insomma mia cognata mi cuntò che nel quartiere sono successe le peggio cose. Allora: ci fu una festa alla sala Niù Romantic, quella dove di solito fanno vattii e matrimoni. Erano tutti vestiti di streghe che sembravano tutti uguali. Tanto uguali ca uno ci toccò le minne a una che ci pareva che era la sua zita come invece era la zita di un altro e finì ca pigghiaru i cortelli del cenone e si cominciarono a aggaddare. Ma siccome i cortelli del ristorante come si sa non tagghiano, tirarono dalle tasche i liccasaponeddi che sono studiati proprio per aggaddarsi. E si fidduliaru della bella. A un certo punto uno della comitiva che fa lo sbirro, tirò la pistola e si mise a sparare nell’aria per cercare di scalmire la situazione. Ma incocciò il lampadario e lo fece cadere sopra il tavolo dove c’erano i tortellini con la cucuzza, le milinciane alla parmigiana e le sgaloppine. Caddero pure le bottiglie di spumante e a terrà si formò un lippo che pareva una gebbia sbacantata a quel minuto. Cominciarono ad allippichiare tutti ca parevano strummuli. Ma almeno non si pottero dare cortellate. Di poi arrivarono le volanti e se li hanno portati a tutti.
      Nel frattempo i picciriddi andavano case case. Ma qui non ci siamo abituati e appena tu bussi a mezzanotte a casa di qualcuno manco ti domandano “Cu è??”, ti lasciano sbattere e, magari magari, si affacciano nella finestra per vedere se un per iposito sono, menti, i carrubinieri. Lo sai com’è, qui nel quartiere una poco hanno qualche pobbrema. Ma i picciriddri, come ci hanno spiegato quelle cose inutili delle maestre a scuola, sanno che quando non ti aprono vuol dire che dolcetti non ce ne sono e allora devono fare gli scherzetti. Cosi a Giacomo Ammirata (te lo ricordi? quello che faceva il posteggiatore alla stazione centrale) ci rumperu titti i vetri a pietrate, a Tano Graziano, lo scarparo, ci tagliarono i copertoni della macchina, alla singorina Loiacono, che avi 86 anni, ci ficiru affacciari u baubau dalla finestra che quella è ancora che grida e l’appiru a ricoverare ca ci vinni lo stinnicchio. Ma a un certo punto avevano addumato una poco di giornali davanti alla porta di Salvo Amato, te lo ricordi? quello cha ci dicinu “u milli liri”, e lui uscì subito dalla porta con un marranchino e ne mandò tre all’ospedale ca ci dettero sei punti l’uno nella matrice dei pidocchi. Pino e Rino invece, se la sono fatta franca perchè a ora di correre se la fanno sucare.
      Insomma stamattina il quartiere aggiornò ca pareva Beirutto. E tutto perché Allo vinni. Per fortuna, doppo che vinni se n’è andò. E questo è quanto.
      Ti abbraccio e mi firmo
      Vincenzo Pensabene

      ————–

      E questo è quqanto. E io, automaticamnte, sono d’accordo col mio amico Vincenzo Pensabene. Sorpresi?

    23. Mari si sono chiarite e credo che Maria si sappia difendere. 🙂

    24. Super!
      Senza parole…
      …ma tante risate
      😀
      Sergio

    25. grazie signor Billitteri,mi sono divertita molto.purtroppamente abito a torino e per sentirmi a casa ogni tanto mi collego a rosalio.ciao

    26. A posteriori: martedì sera in giro per locali con amici ci siamo imbattuti in orde barbariche di ragazze vestite da streghe (tutte uguali!!!), mostri,licantropi (più cani di mannara che lupi mannari) e boiate similari…Apoteosi della massificazione della moderna civiltà della globalizzazione…ma non ce la potevamo proprio risaprmiare sta minchiata d’oltremanica?

    27. Che goduria il post di Daniele Billitteri!!!E’ un piacere leggere i suoi scritti..

    28. W l’Italia. Miricani: Hallowite cortesemente a fare’nto cu*o!!!
      Bravissima Maria

    29. però cari picciotti miei io penso una cosa.. per quanto questa festa possa essere una cosa a noi “estranea” non mi sembra che minacci i nostri Morti e le nostre tradizioni…
      Alla fine basta prenderla come un’occasione in più x festeggiare.. come una sorta di carnevale autunnale..no?
      e se i bimbi si divertono tanto meglio.. e forse anche x noi!

    30. mmmmm…
      concordo poco su alcune affermazioni. intanto noi un carnevale già ce l’abbiamo (e solo semel in anoo licet insanire). e poi la “festa” deve, per definizione veicolare simboli di un orizzonte condiviso. se non è così, che festa è?
      i Morti, come si dice, sono un’occasione di ricongiungemento che non ha nulla a che vedere con il ribaltamento del saturnale. nulla da eccepire se i Celti, nella loro visione culturale, legassero insieme le due cose. ma è fuor di dubbio che tutto questo non ci appartiene. e ciò che non ci appartiene viene recepito in modo falsato e ‘globale’.
      io tengo per la rivalutazione del carnevale e l’identità chiara dei Morti.

    31. c’è qualcuno che sa dirmi qual’è l’origine della moffoletta?quando è nata questa tradizione?

    32. vorrei sapere il perchè questa particolare focaccia venga consumata propio in questo periodo?

    33. La solita storia che l’erba del vicino è sempre più verde della nostra.
      Anch’io condivido l’opinione di Tea, però quanti si soffermano sull’origine di queste usanze e quanti seguono il gregge… eh già, perché Halloween è più cool.
      Penso che una cosa è “integrare” le altre culture alle nostre, tutt’altro è il “sostituire” le nostre.

    34. Sarà pure una festa americana, ma pian piano è entrata anche in Italia e dubito molto andrà a scomparire…semmai il contrario…e poi diciamolo, a festeggiarla sono bambini e adult-bambini nelle varie discoteche che approfittano di cio’ per creare serate a tema…
      A parte travestirsi da mostri e chiedere dei dolci casa per casa,(manco a farlo apposta mia madre in questo momento sta dando delle caramelle a dei bambini che hanno suonato a casa) non credo che qui da noi si faccia ciò per rispettare una tradizione americana…ma per solo puro divertimento.
      Per chiudere, avete fatto un giro nei vari supermercati in questi giorni?pieno di roba di halloween…e dico tutto…saluti

    35. L’autrice del post continua a sorprendermi: l’avevo apprezzata per la straordinaria vena ironica, mi spiazza adesso rileggendo il conservatorismo quasi ottuso nel manifestare la propria antipatia verso la festa di Halloween. “È importata”… “È estranea alla nostra cultura”… Ma dde che? La nostra è la cultura del consumismo, abbiamo aggiunto al nostro calendario una festa innocua e divertente, ormai “metabolizzata” e attesissima da molti dei nostri bambini, la cui essenza non è troppo diversa dal modo in cui sono ridotte ad essere le feste nostrane. Alzi la mano chi sente ancora “la magia del Natale”…. I panettoni sono già nei supermercati ad ottobre, la tv ci bombarda di spot natalizi dalla prima settimana di novembre, gli addobbi spesso rimangono fino a Carnevale… Non parliamo poi della Pasqua!
      Chissà se la Maria ha cambiato opinione in questi anni… Ma a me un dubbio rimane: la ricorrenza dei “Morti” è al 2 novembre… Chi ci trasi cu Halloween che è nella notte precedente, mentre i bambini chiedono “dolcetto o scherzetto” nel pomeriggio del 31 ottobre???

    36. Concordo con Jaymar…crescendo un po’ tutte le feste sono diverse…da piccoli si vivevano in altra maniera…
      Se penso al Natale Capodanno Epifania penso:MANGIATA
      Se penso alla Pasqua e Pasquetta penso:MANGIATA
      Ferragosto:bagno a mare e mangiata
      Insomma….cosa ci sarebbe di male a vedere divertire 4 bambini un pomeriggio all’anno??Tanto loro lo fanno esclusivamente per puro divertimento.

    37. Jaymar: tra essere conservatori e importare acriticamente qualsiasi cacata c’è differenza…
      Il sincretismo e la contaminazione sono sempre esistiti ma con processi di assimilazione lunghi e profondi; la cosa che sorprende di questo fenomeno di “Halloween all’amatriciana” è la velocità con cui questo ha attecchito complici, a parte la CIA e i servizi di studio aperto, secondo me anche il livello medio delle già citate insegnanti elementari (uso il femminile solo per una questione statistica).

    38. Selinon, vediamo la stessa cosa da prospettive diverse pervenendo allo stesso risultato: la nostra società importa caprinamente tutto ciò che è ludico e sostanzialmente funzionale ad alimentare il consumismo.
      Io continuo a dire che, a distanza di 6 anni dal post della Cubito, la festa di Halloween (All Hallows Even, vigilia di Ognissanti…) mi sembra innocua, concordando in pieno con Alex, e non presenta derive “sataniste” come invece a suo tempo presagito dai cattolici più intransigenti.
      Concordo inoltre con te che è stata importata in maniera acritica, a maggior ragione che si va a sovrapporre, non sempre integrandosi debitamente con gli stessi, a vari culti locali la cui matrice comune si perde nella notte dei tempi. Proprio tale matrice andrebbe, a mio parere, recuperata per riscoprire l’essenza stessa delle festività in questione e spiegarle ai bambini.

    39. Dovrebbe essere bello osservare che una festa appartenente ad un’altra cultura venga recepita dai nostri bambini. Il problema sta proprio nel fatto che questo processo sa quasi di colonialismo culturale. A prescindere dall’aberrazione consumistica che accompagna tale fenomeno (che mi appare come l’aspetto più fastidioso) è da decenni che serie Tv e film statunitensi ci presentano questa festa in maniera quasi propagandistica. Da un punto di vista sociologico ha una valenza molto rilevante, significa che la nostra società continua sempre di più ad assomigliare allo schema esportato dagli Stati Uniti. Com’è possibile che non acquisiamo nulla delle tradizioni culturali delle comunità straniere, a Palermo ormai da decenni, ma siamo pieni di parole inglesi nel nostro vocabolario e il nostro stile di vita è sempre più simile a quello del mondo nordamericano? Evidentemente la festa di Halloween è solo un sintomo dell’omologazione che continuiamo ad acquisire acriticamente.

    40. Beh! La festa dei morti era in passato una grande festa, adesso mi sembra un po’ decaduta, non so se mi sbaglio e più che sostituita si è mescolata con quella di Halloween, con una forte spinta verso quest’ultima e forse gli insegnanti esagerano.
      Nella mia famiglia non si festeggiava molto, qualcosa ci veniva dai nonni e dai parenti, io non l’ho mai capita e mai mi sono premurata di approfondirne il significato. Non ho mai capito perché tanti ragazzini ricevevano in regalo le pistole giocattolo, petardi e vari. Mi piacevano le bancarelle e i dolci fatti in casa. Quella di Halloween francamente mi piace ancora meno, mi sta un pochino più antipatica.
      Simpatico il testo di Maria Cubito.

    41. Bella sta chiaccherata tra Halloween ed i Morti. Ma in tutto ciò, tanto per dire, i bambini a “trovare i morti” al cimitero li avete portati, vero?
      Perchè le mode non devono cancellare le proprie tradizioni e soprattutto quanto di essenziale vi è alla base, ciò accade solo per gli ignoranti (le cucuzze appunto che simboleggiano Halloween).

    42. io non mi preoccuperei tanto dell’ avanzata culturale di halloween, perchè questa è il 31 ottobre, i morti viene il 2 novembre.non è che l una sta scalzando l’ altra, sn in compresenza.Più che altro si tratta di valorizzare la festa dei morti..ma quello dipende da noi.E qui sta il problema..noi siciliani non siamo bravi a valorizzare ed esportare(come gli americani) i nostri prodotti e le nostre tradizioni.Un pò come il McDonald..abbiamo rosticceria e mangiare in tutte le salse ma preferiamo andare in un luogo rassicurante e organizzato, dove ci prendono in giro e paghiamo pure.ergo: valorizziamo le nostre cose e nn perdiamo tempo a criticare il resto..se poi, nonostante tutti i tentativi, l’ elemento culturale esterno viene assimilato, facciamocene una ragione..l’ importante è non perdere la nostra identità, seppur arricchita e diversificata da altro.

    43. @Jaymar e per gli altri. Il post è del 2006. In 6 anni sono cambiate tante cose, non che adesso io esca a festeggiare Halloween vestita da strega, la notte del 31 (appunto, che ci trase con i morti?), ma sono d’accordo sul fatto che il consumismo ha talmente fagocitato ogni festa (Natale in primis)che Halloween diventò la meno spesa. Comunque oggi la muffoletta io l’ho mangiata per si e per no.

    44. Il consumismo consente a tante imprese di non chiudere i battenti.
      Si può’ sopravvivere anche in condizioni minimaliste,rinunciare a tante cose,ma,

    45. Cui prodest ?

    46. Grande Maria, anch’io moffoletta today, non l’ho scritto per non appesantire il post 🙂 Penso che vitocipolla abbia sintetizzato benissimo la questione; in ogni caso, secondo me è meglio per tutti avere un’occasione di festa in più (per i bambini, non per deficienti che ne approfiitano per un rave in maschera) piuttosto che una in meno.
      Sono sicuro che avrò occasione di riapprezzare la tua simpatia nel raccontare la palermitanità, sto ancora sorridendo nel rileggere il tuo pamphlet sulle flatulenze 🙂

    47. da notare perle come “curò chi ddici, un ti capisciu” e ” giusyyy…vire a figghia ri cubbito bla bla bla…”.j’ adore

    48. Avete fatto bene a precisare, io di queste due feste non ne capisco niente.
      Mio padre era tendenzialmente ateo, mia madre tendenzialmente agnostica, anche se le visite al cimitero non mancavano.
      Ma Halloween rievoca anche la morte, ha una religiosità di fondo. Certo non nella versione consumistica attuale.
      Se ci trasi o non ci trasi con la festa dei morti non saprei dire neanche adesso che ho dato un’occhiata su Wikipedia che questo riporta:
      Tipo di festa: profana / religiosa
      Data: 31 ottobre
      Celebrata in: Stati Uniti e molti altri Paesi del mondo.
      Religione: Cristianesimo Neopaganesimo
      Avvenimento celebrato Vigilia di Ognissanti (Cristianesimo), Inizio dell’inverno, Culto dei defunti, Inizio del nuovo anno, la venuta dello spirito della morte chiamato Samhain,(Neopaganesimo)
      Altri nomi: Vigilia di Ognissanti.

      Ma Wikipedia qualche volta si sbaglia.

    49. E certo, il punto di incontro può essere una bella “muffoletta”. Che sembra il nome di una fatina ed invece è una pagnotta di pane, però più grande del solito. Più grande e più condita del solito. Salame, quello piccante, ricotta, magari anche un pezzo di caciocavallo o di primo sale.
      Avanzò u primosale ?
      Tutta salute, avutru che “doccetto”.
      ” Muffolletta, today ” for you, for me. La memoria è pacificata, suggellata da una pagnotta più rinforzata del solito.
      E tutti a ridere. Ma che c’avrete da ridere, sempre ?
      Questo è il mistero, avutru che Alluin o comuminchiasichiama.

    50. Non cambiare le carte in tavola Maria, se il post non ti piace più , se ora pensi che Halloween e i Morti non hanno relazioni tra loro mentre prima scrivevi il contrario, non lo fare ri-pubblicare, no? 🙂

      Ma come funziona qui? Vince chi accucchia più post di risposta?

      Le due feste sono correlate (almeno da noi), almeno quando scrivevi pure tu la pensavi così, scripta manent, però ora caschi dalle nuvole…. come funziona?

    51. Se

    52. Ogni anno sempre la stessa storia. Molto semplicemente la penso così: ogni paese deve difendere le proprie tradizioni, ciò non implica necessariamente che non possa importare quelle degli altri e che gli altri non possano importare le nostre. L’euskera è la lingua basca, è parlata da meno di un milione e mezzo di spagnoli. Questo vuol dire che non si parli anche lo spagnolo o che non vi siano persone che vivono nei paesi baschi e parlino esclusivamente il castellano! E’ una similitudine, forse azzardata, ma che serve a comprendere come un popolo, se lo vuole, può continuare a far vivere le proprie tradizioni senza sputare sulle tradizioni altrui che oggi viviamo. Con la globalizzazione abbiamo importato di tutto e di più, fra poco sono certo arriveremo a festeggiare il capodanno cinese, e ci confondiamo per halloween? Vivi e lascia vivere. Se vuoi vivere la tua tradizione, vivila, nessuno ha detto nulla contro la festa dei morti (che come correttamente osservato è cosa diversa e viene soprattutto dopo halloween). Cosa diversa sarebbe qualora imponessero una cultura che non mi appartiene costringendomi a rinunciare alla mia, e così non è! Il bello della vita e del mondo in cui viviamo, per me, è proprio questo, la diversità nel reciproco rispetto.

    53. Orazio non decido io i post da ripubblicare! Ribadisco però che 6 anni fa halloween poteva rappresentare una “minaccia” oggi in realtà mi sembra la meno spesa rispetto ad altro tipo di consumismo. Sostanzialmente non ho cambiato idea, ma non vado ai party di halloween, ma se dovessi trovarmi in America magari lo farei, così come mi piacerebbe che un americano che fosse qua assaggiasse i nostri cibi.

    54. Come già per altre cose noi Italiani amiamo molto fare nostre le ” miricanate ” … mi può stare bene per la musica, i film o i telefilm ( per quest’ultimi con quelli italiani non c’è proprio paragone), con le dovute cautele i vari Mc Donald e co. e non disdegno un frappuccino di Starbucks… ma per le tradizioni..che ognuno si tenga le sue..mi piacerebbe che la ” festa dei Morti ” non fosse dimenticata,soppiantata appunto da Halloween… mi preoccupa il fatto che ,tra qualche anno saranno in pochi a festeggiarla… allora visto che una festa vale l’altra diamo agli americani il Festino e ci prendiamo il Giorno del Ringraziamento oppure il 4 luglio…

    55. Mah!…mia figlia (genitori non panormiti) è da tre anni che a scuola si sente ripetere la frase:
      A te i morti che ti hanno portato?
      Puntualmente a casa chiede di tale usanza a lei lontanissima…
      Usanza tutta palermitana e…udite udite….AMERICANA!
      Ammatula ti scandalizzi….

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