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venerdì 26 apr
  • Gabbiani

    Gabbiani a Palermo

    I telegiornali ci hanno abituato a vedere popolate di bianchi e grandi gabbiani più che le scogliere, com’era una volta, le contemporanee discariche dei rifiuti solidi urbani. Il nutrito gruppo di gabbiani che, da alcuni anni, ha scelto di risiedere nel centro storico di Palermo, deve aver invece valutato quanto fosse inutile spingersi fin lassù a Bellolampo, quando c’è una moderna azienda come l’AMIA – specializzata in operazioni di facciata e di cui rischiavamo di esportare il prezioso know-how persino nei pulitissimi Emirati Arabi – in virtuosa sinergia con una popolazione che da un singolo sacchetto abbandonato, come da prezioso seme, sa far crescere impetuosamente, ad ogni angolo, tante nuove piccole discariche

    Palermo
  • 29 commenti a “Gabbiani”

    1. Piazza Magione è piena di gabbiani, li notavo proprio qualche sera fa

    2. Abito nel centro storico e posso confermare tutto.
      Non uso più neanche la sveglia: bastano le grida dei gabbiani per svegliarmi alle 6 del mattino.

    3. “…l’AMIA (…) in virtuosa sinergia con una popolazione che da un singolo sacchetto abbandonato, come da prezioso seme, sa far crescere impetuosamente, ad ogni angolo, tante nuove piccole discariche.”

      Su questo non sono d’accordo. Le montagne di sacchetti sono da considerarsi come installazioni d’arte contemporanea, che tutto il mondo ci invidia.
      Tant’è che i turisti le fotografano. 🙂

    4. Sì, è vero, mi ha fatto molta impressione vedere la discarica di Bellolampo piena di Gabbiani che dovrebbero rappresentare la libertà di volare in un ambiente pulito e nitido quale è la superficie degli oceani…e invece…
      Cerchiamo di non distruggere tutto,dobbiamo farlo e lottare per riuscirci!!!

    5. Bene! Possiamo contribuire studiando come si fa la raccolta differenziata:
      http://www.aerspa.it/aer1/rd/radif.htm

      (Purtroppo il sito è “estero”, ma pazienza)

    6. Io ho la sensazione che queste “emergenze” rifiuti siano studiate a tavolino.
      Presto la popolazione siciliana, portata all’esasperazione, chiederà a gran voce la costruzione degli inceneritori e, per la prima volta, il governo ascolterà ed accontenterà tempestivamente il popolo.

    7. @Virus:
      Sono d’accordo sull’uso “scientifico” dell’emergenza; credo anche che i soldi manchino realmente.

    8. @Virus non vedo cosa c’entrino gli inceneritori (che ormai sia chiamano termovalorizzatori nel mondo scientifico.. solo gli ambientalisti continuano a chiamarli inceneritori, dimenticando, per l’appunto, la scienza) con l’emergenza rifiuti.. anche perchè un termovalorizzatore non è una caramella: richiede progettazione ed investimenti (quello di Brescia, considerato il più avanzato del mondo è costato quasi 2mld di euro), due caratteristiche (soprattutto la prima) che mancano completamente all’attuale Amministrazione.. altro che disegni oscuri..

    9. @Luciano – Si possono costruire costosissimi inceneritori (i “termovalorizzatori” stanno agli inceneritori come i “diversamente abili” agli handicappati: pura ipocrisia verbale) oppure investire nella raccolta differenziata. Una classe politica corrotta da quale delle due soluzioni è più attratta?

    10. @ Orchiclasta.

      1) Gli inceneritori/termovalorizzatori non sono alternativi ma complementari alla raccolta differenziata. Non ha senso mandare all’inceneritore l’indifferenziato. Ha senso mandarci quello che resta dopo avere tolto tutto quello che si può togliere: in particolare (a parte ovviamente gli elementi tossici), la parte organica. Se si manda nell’inceneritore la frazione organica è come buttarci dell’acqua, ergo bisogna poi aggiungere combustibile.

      2) una classe politica corrotta credo che semplicemente preferisca la soluzione che le garantisce maggiori bustarelle e/o voti. Quindi non so se la domanda (che è interessante) abbia una risposta non ambigua.

    11. @ Mr. Wrong – Infatti da noi, pur con il più basso livello di raccolta differenziata, si preme per far approvare i termovalorizzatori lasciando magari colpevolmente irrisolta l’emergenza rifiuti sempre utile a facilitare le decisioni.
      A Palermo c’è gente che vorrebbe lavorare -senza oneri per il comune- nel campo della raccolta, ma il comune non vuole: perchè?
      Mettere le mani su una “madre di tutte le tangenti” (tipo Enimont) è il sogno proibito di ogni classe polita corrotta. In Sicilia tali opportunità sono legate a queste opere: Ponte sullo stretto, termovalorizzatori e rigassificatori.

    12. ho vissuto in Inghilterra, in una piccola città sul mare e so cosà succederà a Palermo se non si porrà rimedio a questa “invasione” di gabbiani e presto: sono animali molto aggressivi , specie durante la nidificazione, non si fanno problemi ad attaccare l’uomo, i loro escrementi danneggiano sia i monumenti che le macchine, e inoltre mangiano tutto – ma proprio tutto – quello che gli capita!
      la scena più schifosa a cui ho assistito è stato il volo in picchiata e fuori controllo di un gabbiano che si era affogato con un enorme avanzo di pollo arrosto, è piombato giù alla velocità della luce a pochi centimetri da noi e poi ha vomitato… davvero, io non ci tengo a rivedere scene cos anche a Palermo.

    13. ^
      mi sa che ti confondi con la scena del film “la Maledizione di Damien”. un consiglio: riposati e aspetta gli infermieri

    14. Luciano La Vecchia, anche con impianti ad alta resa energetica non c’è paragone tra l’energia salvata con il riciclaggio rispetto a quella ottenuta bruciando i rifiuti. Non è colpa mia, l’entropia può solo aumentare.
      **
      Che poi ci sia una lobby che vuole trasformare la perdita in guadagno (per pochi) è tutt’altro discorso.

    15. Mi rialaccio al discorso ornitologico per commentare che in questa primavera ho potuto notare la presenza di molte specie di volatili che fino all’anno scorso non si vedevano a palermo! (o almeno nella mia zona…zona notarbartolo)

      In questo periodo ho potuto osservare: merli (coppia nidificante), passero comune (nidificanti), occhiocotto, ballerina gialla (credo nidificante ma devo “indagare” meglio), cinciallegra, colombacci (stazionano sulle antenne ogni pomeriggio), tempo fa ho sentito un fischione , e poi le classiche cornacchie grigie, gabbiani e piccioni torraioli…a testimonianza di come un occhio attento possa scorgere tanta biodiversità in pieno centro…

    16. Ci sono anche tortore e pure una specie di rumororsi pappagalli verdi (a villa giulia).

    17. at pepè
      prendete il caso di milano (e per favore, lo prendo come caso solo perchè l’ho studiato, non per la solita tiritera milano è meglio di palermo..): è una città di enormi dimensioni che ha una considerevole % di raccolta differenziata ed un termovalorizzatore. come già spiegava Mr. Wrong non è termovalorizzatore non è antagonista di raccolta differenziata, anzi..

      il termovalorizzatore (che produce energia e vapore per riscaldamento, quindi altre due attività utili) deve infatti essere tarato sul tipo di rifiuto – teoricamente si può bruciare tutto ma per ragioni di ottimizzazione, più il tipo di rifiuto è standardizzato, meglio è per la resa energetica. questo ha richiesto una PIANIFICAZIONE DI LUNGO PERIODO (almeno 30 anni per ammortizzare il costo) che ha fatto si che a milano si faccia la raccolta differenziata di carta, cartone, vetro, lattine e plastica, mentre ad esempio l’umido non viene raccolto (mentre a brescia si perchè abbassa il potere calorifero di quello che viene bruciato nel termovalorizzatore) – ergo,
      1) termovalorizzatore non sta ad inceneritore come handicappato a disabile (l’inceneritore, almeno dal termine, incenerisce e basta. il termoVALORIZZATORE, valorizza)
      2) i livelli di inquinamento del termovalorizzatore di milano, con i nuovi filtri installati, sono assolutamente irrisori (ed è possibile monitorarli sul sito internet di A2A)
      3) l’investimento in un termovalorizzatore obbliga una pianificazione

      applichiamo al caso palermo: abbiamo una discarica che è allo stremo e che fa “acqua” (o meglio, percolato) da tutte le parti. un investimento come il termovalorizzatore obbliga ad una pianificazione e vincola più Amministrazioni, a prescindere dal colore politico (se hai speso 2mld di euro non puoi far chiudere l’impianto solo perchè sei verde,rosso o blu altrimenti mandi in fallimento il comune). di conseguenza, vista l’incapacità e la disonestà della nostra classe dirigente attuale, ritengo che la costruzione di un termovalorizzatore con relativo piano di raccolta differenziata sia un’assicurazione per i cittadini. penso inoltre che a farlo debbano essere i PRIVATI – meno cosa pubblica a palermo c’è, meno distorsioni avremo.

    18. aBITO IN UN ATTICO IN ZONA NOCE E LA MATTINA NON SI RIESCE A DORMIRE PER IL CONTINUO SCHIAMZZO DI STA SPECIE DI VOLALATILI.

    19. Sapientone, magari fosse stato un film dell’orrore ma ti assicuro che è successo per davvero… è stata un’esperienza agghiacciante!

    20. Il problema di palermo è che si vuole (e ovviamente si farà, perché quando le notizie arrivano a noi sono già belle e decise e definitive) costruire un termovalorizzatore senza avere alcun progetto di raccolta differenziata.
      A noi serve semplicemente un bel fuoco dove buttare dentro di tutto e tanto faremo che alla fine lo imploreremo.
      E diremo pure grazie, perché tenerci la monnezza sotto casa è peggio.

    21. Signor La Vecchia, lei non risponde alla mia semplice obiezione: entropia. Per far rendere il TV bisogna usare rifiuti combustibili, un conto è creare combustibile da rifiuti non riciclabili altro conto è sottrarre rifiuti al riciclo per poter creare cdr. Quale dei due metodi è preferito dai costruttori e gestori? Sarà il secondo, cioè quello che permette ai produttori di vendere meno TV e ai gestori di guadagnare meno contributi dallo Stato per l’energia prodotta da fonti rinnovabili (!) oppure sarà il primo? Le stime si fanno comparando il bilancio energetico del TV con quello del ciclo rifiuti. Vediamo se è più conveniente bruciarla, la carta, o riciclarla. Il TV è l’ultimo anello della catena, lei come tanti altri si ostina a metterlo a centro della gestione rifiuti e il risultato di ciò sa qual è? Che da anni buttiamo a Bellolampo il 50% di rifiuti in più, quindi la discarica si è colmata in metà del tempo, perché in Sicilia la raccolta differenziata (al 35%, in Europa è al 50%) è correlata all costruzione dei quattro TV, per dei motivi che credo siano comprensibili a chiunque non sia stupido o in malafede. Il privato? In Sicilia scende a patti col pubblico e con il convitato di pietra.

      Non mi spieghi Milano, la conosco benissimo ci ho vissuto per decenni. I servizi funzionano perché gli operatori sono scrupolosi ma ancora di più perché l’utenza è costretta a farli funzionare, se sgarra viene multato il condominio, gli incolpevoli si improvvisano investigatori (sbirri, se fossimo a Palermo) e risolvono il problema. Immaginare la stessa situazione a Palermo. Ridicolo. In questa nostra città non c’è controllo preventivo. Vedo ispettori AMIA controllare il servizio di spazzatura e raccolta? Vedo vigili urbani controllare il comportamento degli utenti? Vedo il municipio impegnarsi in un piano decennale di educazione scolastica e di informazione ai cittadini riguardo al trattamento dei rifiuti? Io non li vedo, devo andare dall’oculista?

    22. Il concetto da usare per indagare sulla convenienza dei TV o del riciclo è quello dell’energia grigia. I TV (pericolosi per l’emissione di particolato PM2.5) o meglio ancora i sistemi di incenerimento a bassa temperatura (per es. dissociazione molecolare) sono purtroppo necessari, trovo inaccettabile che li si voglia far diventare indispensabili. Di gabbiani ce ne sarebbero il 50% in meno se 9 anni fa, il noto commissario autonominato avesse subito attivato tutto ciò che era attivabile sin da subito, la raccolta differenziata, invece di creare 27 ATO rifiuti inerti e perciò dannosi in attesa di far partire la madre di tutti gli appalti dei tempi recenti.

      http://it.wikipedia.org/wiki/Energia_grigia

    23. “Quale dei due metodi è preferito dai costruttori e gestori? RECTIUS: Sarà il primo … oppure sarà il secondo?”

    24. at pepe,
      1) e cosa vogliamo fare, nuclearizzare palermo o deportare i palermitani?
      2) non capisco perchè reitera l’argomento “entropia”: ho già spiegato che per come lo intendo io (e per come è stato applicato da AMSA a milano, ASM a Brescia), viene bruciato cioè che non è riciclabile, il resto viene recuperato (compresi materiali ferrosi)
      3) per quanto riguarda il dato dell’inquinamento non ho le competenze tecniche per risponderle

    25. Io non voglio fare niente altro che informarmi correttamente, per me Palermo può traghettare tranquillamente verso il suo destino, quando toccherà il fondo spero che i miei figli siano già lontani. Reitero perché il modello proposto in Sicilia è diverso, l’obiettivo è di riciclare il 35% max anzi c’è se non erro una disposizione per cui i comuni che riciclano più del 35% sono penalizzati economicamente. Per l’inquinamento (nanoparticolato) legga sotto, riguarda le centrali a gas ma il concetto è quello, anzi peggio perché i TV producono anche diossine e furani. I TV o co-inceneritori sono un male (forse) necessario ma spacciarli per un bene e finanziarli come impianti che producono energia da fonti alternative mi sembra eccessivo. Meno male che la competente commissione UE ha capito, Italia docet, e sta cercando di modificare le norme in modo da consentire al resto d’Europa ciò che per ora ci possiamo permettere solo noi che paghiamo la ta-rsu e poi l’energia prodotta tramite rsu anche se non la consumiamo, attraverso i conto energia.

      http://www.galileonet.it/primo-piano/4804/turbo-inquinanti

    26. Senza i contributi CIP6 (sottratti alle fonti energetiche alternative cui i TV sono stati furbescamente assimilati) i TV sarebbero economicamente in perdita: perchè non si danno gli stessi contributi ai privati che volessero cimentarsi con la raccolta differenziata e il riciclaggio?

    27. Perché non si danno i cip6 ai privati? Chiedilo ai lobbisti dei termovalorizzatori. Impianti da un milardo e mezzo di Euro ciascuno. Eheheheheeeee. NOn c’è peggiore sordo di chi non vuol capire. La raccolta differenziata poteva essere iniziata subito, 9 anni fa, al 50% non al 35%. Ma queste notizie sono ignorate dai sostenitori di questo sistema di governo perché le informazioni vengono distribuite in modo confuso, sepolte sotto tonnellate di fuffa televisiva e giornalistica, e se le conoscono distolgono la loro coscienza dai fatti, ipocrisia.

    28. La lettera del Ministro Prestigiacomo, in prima pagina sul Giornale di Sicilia di oggi, è emblematica della grammatica di interessi che si cela dietro la retorica della “spazzatura, risorsa che produce energia”.
      Abbiamo pagato un manager pubblico € 1.500 al giorno per fare un bando casalingo e non europeo l’appalto miliardario dei TV siciliani? Il nuovo bando prevede l’indennizzo del precedente aggiudicatario e nessuno si è sinora presentato? Solo un poplo di fessi si fa prendere in giro così …

    29. Donato. Letto, capito. Prima l’energia poi il riciclo 😉 L’avranno vinta perché hanno fatto lobby a livello europeo. Quei pochi che non se la bevono se non sanno cosa c’è dentro possono documentarsi sull’energia grigia. Per capire se è meglio riciclare o bruciare bisogna analizzare il ciclo di vita del prodotto “rifiuto”. Life Cycle Assessment (LCA) processo a standard internazionale ISO 14040. Esempio di tale metologia applicata agli edifici

      http://www.scienzaegoverno.org/n/004/004_04.htm

      Quando vedrò tale metodologia applicata al ciclo rifiuti e sarà dimostrato che bruciare è meglio di riciclare mi convincerò. A spanne, senza applicare il metodo LCA (troppe le variabili da considerare) a me sembra che l’energia ricavata da un TV sia ridicola rispetto alla quantità di combustibile immesso. Il CDR ha scarso potere calorifico a meno che non sia costituito da scarti di produzione del petrolio, cioè plastica gomma polistirolo etc e da cellusosa e derivati, cioè legno carta etc. Dunque qual è la loro intenzione?

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