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venerdì 26 apr
  • Vicenda delle firme false del MoVimento 5 stelle, la La Rocca ha detto la verità ai giudici

    Il deputato regionale del MoVimento 5 stelle Claudia La Rocca ha detto ai giudici la verità sulla vicenda delle firme a sostegno della lista del MoVimento alle elezioni amministrative di Palermo nel 2012. La La Rocca potrebbe essersi autoaccusata della copiatura delle firme, confermando la versione dei servizi de Le Iene (Italia Uno) che hanno mostrato quelli che sembrano essere i moduli originali della raccolta di firme a sostegno dei candidati, con logo, dati identificativi (nome, cognome, luogo e data di nascita, il comune di iscrizione alle liste elettorali, il documento di identità) e firme dei sostenitori. I fogli nella parte dedicata all’autenticazione non sono compilati, cioè senza timbro né firma del pubblico ufficiale che avrebbe dovuto provvedere all’autenticazione. Due esperti calligrafi hanno dichiarato che buona parte delle firme sarebbero false.

    Ogni partito deve raccogliere e far poi autenticare da un pubblico ufficiale per potersi candidare alle elezioni. La Digos aveva indagato nel 2013 e archiviato il caso, poi riaperto.

    Le persone citate come possibili coinvolti, l’attivista Samantha Busalacchi e i deputati Claudia Mannino e Riccardo Nuti (che era candidato sindaco) hanno annunciato di avere sporto querela.

    Beppe Grillo aveva chiesto agli attivisti che sapevano di parlare e altri potrebbero avere raccolto l’appello.

    Palermo
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