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martedì 19 mar
  • Francesco Giambrone

    Stop dal ministro Bonisoli alla riconferma di Giambrone al Teatro Massimo

    Il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli ha inviato una lettera al sindaco di Palermo Leoluca Orlando in cui manifesta l’inopportunità che Francesco Giambrone resti alla sovrintendenza della Fondazione Teatro Massimo dopo la nomina a vicesindaco del fratello Fabio Giambrone.

    Giambrone è stato riconfermato dal consiglio di indirizzo che aveva valutato anche altri nomi dopo il ritorno nel 2014. Le ultime stagioni sono state di grande successo.

    Orlando ha dichiarato: «Appare quantomeno inusuale che il Ministro della Cultura, non avendo argomenti formali e giuridici di alcun tipo e aspettando la vigilia di Ferragosto, nonché la scadenza del periodo di proroga del Sovrintendente Francesco Giambrone, adduca argomenti del tutto incongrui e pretestuosi per ulteriormente rinviare la conferma dello stesso. Non vorrei che si trattasse di un goffo, ma comunque gravissimo tentativo di interrompere un percorso virtuoso unanimemente riconosciuto. Non è mai successo nella storia del nostro Paese che il Ministero non confermi le scelte del CdI, peraltro in questo caso adottate all’unanimità; certamente ciò non può accadere in assenza di qualsivoglia motivazione formale e sostanziale. Mentre torno ad invitare il Ministero a porre in essere con la dovuta urgenza un atto legittimo e doveroso, informo di aver convocato per domani 14 agosto il CdI, avendo avuto la personale conferma di presenza di tutti i componenti e dell’organo di controllo. Sono certo che il CdI dimostrerà di essere assolutamente rispettoso della legalità ed immune da condizionamenti e pressioni da parte di chicchessia».

    AGGIORNAMENTO deò 14 agosto: il consiglio di indirizzo ha riconfermato all’unanimità la scelta.

    AGGIORNAMENTO del 16 agosto: il ministro Bonisoli ha firmato il decreto di nomina di Giambrone.

    Palermo
  • Un commento a “Stop dal ministro Bonisoli alla riconferma di Giambrone al Teatro Massimo”

    1. PICCOLO conflitto d’interessi? Oh, suvvia, sempre a pensare male! Del resto il sovrintendente non ha a che fare con la politica, è libero da meri interessi calcolatori di potere e favoritismi.
      Ah.
      NO.

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