Bye Bye Blues, Hanami, Cibus
Bye Bye Blues
Erano anni che sentivo parlare di Bye Bye Blues, ma non mi era mai capitato di andarci. Qualche giorno fa sono partita alla volta di Mondello appositamente per togliermi la curiosità. L’ambiente è accogliente, con il suo giallo predominante e con le luci leggermente soffuse. Unico handicap: i tavoli troppo ravvicinati l’uno all’altro costringevano i vicini a sentire i discorsi tra me e il mio commensale o viceversa, ci obbligavano a parlare sussurrandoci cose nell’orecchio. Il che non è male come strategia di avvicinamento priva di imbarazzi. Appena arrivati ci hanno servito una tartarre di tonno freschissimo con cipolle e prezzemolo, e una polpettina di carne all’arancia e agrodolce (cipollina, uvetta e pinoli), da mangiare col cucchiaino. Ogni cosa era sistemata in micro piattini quadrati trasparenti e presentata in modo molto scenografico, così come i piatti seguenti. Tutto molto buono. Frase facile a dirsi, ma per portare il cibo alla bocca ho dovuto fare un incontro di wrestling con la polpettina che non voleva saperne di salire sul micro cucchiaino e che a ogni tentativo di accalappiarla rotolava inesorabilmente giù sul micro piattino. Le vecchie, care forchette, no? Persino con le bacchette giapponesi me la sarei cavata meglio. Vabè. Il cameriere serve il cestino del pane che contiene pane alle olive, sfincionelli e focaccine. Arriva il primo piatto: tortino di patate e zuppa di pesce, anche questo al cucchiaio. Ottimo. Assaggio il mosaico di verdure e pesce, presentati splendidamente. L’idea di servire tanti assaggini diversi mi piace: si sperimentano tanti sapori senza appesantirsi. Nell’attesa tra il primo e il secondo il mio sguardo si posa sullo schermo al plasma, che trasmette le immagini provenienti dalla cucina. Vedo i cuochi all’opera, uno di loro fa uscire i gamberoni impanati dal forno. Li ritrovo qualche minuto dopo sul mio piatto, accompagnati da un cous cous di verdure con pistacchi, delicatissimo. Assaggio (per dovere di cronaca) il filetto di cernia piccante ai capperi di Pantelleria, il pesce è talmente morbido che non sembra cernia. I dessert: una torta di mele deliziosa, con gelato di vaniglia e un tortino al, di e con cioccolato, declinato in almeno tre o quattro stati diversi. A fine pasto insieme al passito e/o al caffè, hanno servito biscottini e cioccolatini di varie forme e foggie, esteticamente e golosamente esilaranti. Le porzioni tendono all’abbondanza e i prezzi sono proporzionati alla qualità ed alla quantità.
Hanami
Contrariamente a quanto si pensa, da Hanami non si mangia solo sushi. L’arredamento minimalista, il logo e la allure di questo ristorante comunicano “giapponesità” e fanno dimenticare il pay off, che recita “cucina dal mondo” e che lo connota perciò come ristorante etnico tout court. Vegono serviti anche spaghetti, paella valenciana, asado argentino… Detto ciò, io ci sono andata per mangiare giapponese. Escludendo l’antipasto, che consisteva in salmone e cernia marinate, con prezzemolo ed erbette. Ottimi i gamberi in tempura accompagnati da salsa dolce di soia (la tempura è un metodo di frittura che consente di ottenere cibi più leggeri e croccanti rispetto alla frittura tradizionale). Ottimo anche il sushi, che viene servito con la salsa di soia salata (shoyu), ma che consiglio di mangiare senza niente o con quella dolce, visto che il sushi è già abbastanza salato di per sé. Il sashimi (pesce crudo) di tonno e salmone servito su un letto di insalata era freschissimo e quello sì, si accompagnava divinamente con la shoyu. Il servizio è eccellente e… i dolci anche. Se andate alla focacceria San Francesco (che si trova accanto ad Hanami e fa capo agli stessi proprietari) avrete una piena dimostrazione di questo e sarà difficile esimervi dal provare i dessert, grazie ad una strategia molto subdola: non vengono descritti, ma mostrati. Si materializza davanti al tavolo un vassoio con sopra una porzione per ciascun dolce, una quindicina di dessert diversi. I piatti sono “montati” in modo davvero invitante e si fanno mangiare con gli occhi. Unico handicap di Hanami, il menu. È solo in giapponese e in italiano, per far capire i vari piatti alla mia amica d’oltralpe Silvie, ho dovuto riempire le falle del mio francese con un patetico gioco dei mimi…
Ode alle focaccine di Cibus
Le focaccine di Cibus sono assolutamente da provare. Sono perfette come antipasti, ma due o tre potrebbero tranquillamente sostituire un pasto. Vengono imbottite con gli ingredienti più disparati, ma sempre ricercati e di qualità. Gli ingredienti sono accostati in modo bizzarro e il risultato è strepitoso. Solo la pasta della focaccina è da svenimento, e di solito sono riempite con: salame, ricotta e marmellata di mirtilli (meravigliosa); bottarga e limone; bresaola, mozzarella di bufala e rucola. Notevoli anche i mini croissant con rucola, ricotta e salmone (per niente pesanti, anche perché si tratta di porzioni di piccole dimensioni) o con rucola, ricotta e pesce spada, deliziosi anche i micro panini con una panella e una fetta di limone. Si và li a pranzo, ci si serve e si va al tavolo. Non c’è servizio ai tavoli e neanche coperto, salvo quando si ordinano primi o secondi. Siccome Cibus nasce, ed è tutt’ora anche una salumeria, si può ordinare il panino come si vuole, dagli ingredienti più comuni a quelli più insoliti. Si può tranquillamente pranzare con un panino con speck e Roquefort o con 3 o 4 focaccine, spendendo poco. Si fanno pagare invece, biscotti, confetture, cioccolatini e altri prodotti fatti da loro, forse più per turisti che per indigeni, marchiati Cibus. Un vassoietto da 6 biscotti con le mandorle 5 € …
Indirizzi: Bye Bye Blues, via del Garofalo, 23 Mondello; Hanami, via A. Paternostro, 56; Cibus, via E. Amari, 64.
Tutto buono, tutto vero.
Io e un’illustre penna recente di questo blog frequentiamo assiduamente questi posti (intervallandoli saggiamente – ah, la tasca – alle trattorie di Ballarò, Avusa e Vucciria).
Parliamoci chiaro: mangiare bene porta fortuna, basta avere la disponibilità togliersi di tanto in tanto lo sfizio di una cena di alto livello senza una ricorrenza o festeggiamento particolare. Normalmente entro la settimana successiva arriva la telefonata, la proposta, il nuovo contrattino.
Consigliatissimo a free-lance e liberi professionisti, testato personalmente.
(Frequenza: 2/3 al mese ::: Budget mensile: 100 euro)
i gamberoni sono panati… impanati no…
per mangiare giapponese consiglio vivamente Tribeka…meglio di Hanami…
Dici72: Ma che è sta tendenza a polentonizzarci a tutti i costi? I gamberoni vanno benissimo impanati…
ma vanno ancora più bene alla brace… 🙂
Non ho mai mangiato giapponese com’è?
Due cose segnalo di cibus.
– la focaccia con la mortadella e ostia di limone (l’ostia di limone è una fetta tonda di limone tagliata sottilissima).
versione più succulenta e voluttuosa del classico panino mortadella e limone.
– la pasta sfoglia. La pasta sfoglia dei cibi con pasta sfoglia di Cibus è un tripudio di goduria. È leggera, friosa, gustosa, equilibrata, non unge, non appesantisce, esalta i ripieni e li armonizza.
ehm… scusa cristiana, ma non eri vegetariana?
posso consigliarvi un posto eccezionale dove si mangia benissimo, cucina tipica siciliana, con prodotti freschi e di qualità, un servizio ottimo, porzioni giuste, alternativa anche per vegetariani e non spendendo molto?
dicci qual’è il posto Chiara – Jenny
i cascinari in via d’ossuna, in zona tribunale-papireto. (sulle pagine gialle trovate indirizzo e numero di telefono) vi consiglio di prenotare che è meglio.
io e il mio compagno ci togliamo lo sfizio almeno 1 o 2 volte al mese, a parte le varie occasioni di festeggiamento. è aperto a pranzo dal martedì alla domenica. a cena solo giovedì, venerdì e sabato. credetemi: è tutto ottimo e poi il clima è carino.
insomma se qualcuno di voi lo conosce potrà confermare o smentire. per chi non lo conosce… peccato! 😛
Oddio, che fame! Ho proprio azzeccato l’orario per leggere questo post…
Vabbè, per oggi mi accontenterò del solito panino, sigh!
Non consideratemi uno snob, ma a prescindere da come ci si mangia detesto i locali che si chiamano bye, bye….., ecc. Opto decisamente per i cascinari di via d’ossuna.
bye bye blues è un nome un pò così…ma ricordo che quando fù scelto era tanto tempo fà e chi lo ha scelto adesso è MOLTO lontano dalla nostra terra ,ha aperto un altro ristorante ed ha un altra famiglia ( non è più quella del bye bye…..)il tempo passa ma a volte basta poco per fare tornare i ricordi ..e non sempre sono ricordi allegri..ma questa è tutta un’altra storia…
bye bye
pequod
Tutto molto convincente! Ci vorrei andare anch’io, ma prima che svengo quando mi portano il conto, mi dici all’incirca a quanto ammonta il danno?
sveva chiedevi a pequod sul bye bye blues oppure sui cascinari?
bell’articolo. Complimenti!
condivido ogni giudizio culinario.
Guido, proverò l’Osteria Lo Bianco.
Hai nominato le polpette di melanzane dei cascinari… anche se è l’ora del té sto salivando… come si spiega? 😛
uau!Ai cascinari segnalo anche il timballo di pasta con i broccoli, pasta con le patate (annunciate quando prenotate che la volete, così si organizzano), la pasta liparota (spettacolare)…e lasciate uno spazietto per l’irrinunciabile torta delizia al pistacchio!
… che però è di Cappello. Per completezza non dimenticherei il baccalà a Sfincione
sì i dolci ai cascinari li fornisce cappello.
io sono vegetariana quindi non ho mangiato il baccalà a sfincione. ma da buone forchette attendibili ho saputo che è veramente un capolavoro anche tutto il range di secondi di carne e pesce.
e allora per restare in tema vegetariano consiglio i cannelloni alla norma, indescrivibili.
vero vero! uau! mammamia!
vogliamo parlare delle verdurine panate (impanate?) e fritte degli antipasti o del minisfincionello e cazzillo e calzoncino fritto con ricotta? e il timballo di tortelli ai carciofi con pomodoro e bufala?
Mi riferivo sopratutto al Bye Bye Blues. L’Hanami & la Focacceria conosco bene – ci vado tra l’altro dopodomani per cena.
segnalate anche i prezzi!
per quanto riguarda i cascinari per una cena/pranzo con antipasti (tutti!) e un primo e secondo con acqua e vino imbottigliati e dolce e caffè/amaro non ho mai pagato oltre i 18 euro (caso singolo) ma il prezzo medio è stato 14 euro. per quello che ho visto in giro mi pare ottimo, considerando la qualità dei cibi, il servizio e la sensazione di sentirsi ospite a pranz dallo “zio piero”.
se andate fate sapere che ne pensate. anche se sono le 10.19 un timballino di pasta coi broccoli me lo farei!
😛
prezzo ottimo, non c’è che dire… mi sa che stasera ci porto gli zii…
consiglio vivamente di prenotare…
è grandioso u’ “zzù piero” che viene da voi al tavolo e vi “illustra” il menù del giorno in un modo indescrivibile (che fame!). altri 2 consigli se mi permetti: 1. assaggiare TUTTI gli antipasti; 2. lasciare uno spazietto per il dolce… mmmh! fate sapere… 😀
allora claudio hai provato i cascinari? commenti?
😛
ciao ragazzi…vi siete ammattiti? 1 i cascinari …ci ho mangiato una prima volta (mi ci ha portato un amico) …ho mangiato strabene ….conto intorno ai 25€ ci ho mangiato una seconda volta ….non ci ho mangiato per niente bene …conto sui 25€ ….ho dato una terza possibilità sono andato la terza volta ….non ci ho mangiato per niente bene …conto 25€ 2 bye bye blues ….ci ho mangiato a volte bene a volte male ….conto mediamente intorno ai 50€….
Ciao a tutti,leggere l articolo sul Bye Bye Blues mi ha riportato indietro di ..3 mesi fa! non sarebbe molto, ma se penso a quanto ho mangiato bene in questo piccolo e delizioso ristorante! scoperto per caso, durante le nostre vacanze d agosto in Sicilia!Io e il mio compagno dopo la prima volta, subito prima di andarcene da Mondello alla volta di Agrigento ci siamo voluti ritornare per riprovare qs sapori cosi delicati e particolari.Scrivo dalla Toscana, e la ns “prima volta” in questa vostra terra così ospitale, ed , a tratti, misteriosa ci ha colpiti molto.Il mangiare poi!!! dolci, paste, trionfi di verdure e frutti freschissimi e le “melenzane” mitiche!! ci ritorneremo senz altro!! cia a tutti federica e luigi da empoli
Bye bye blues è uno dei pochi posti a Palermo dove fanno una corretta , e buona, cucina di ricerca. Ambiente accogliente e prezzo assolutamente buono per quello che offrono…attorno ai 50 €
caro Zeus ho letto con dispiacere il fatto che hai mangiato su tre , due volte non bene ai cascinari,questo mi capita raramente di sentirmelo dire (io sono il cuoco) sicuramente sarai capitato in due giorni (credimi sono pochi) che ho cucinato male (le giornate storte capitano a tutti).Nellla mia trattoria penso tu lo saprai la sera e la domenica a pranzo se non si prenota qualche giorno prima è difficile trovare posto,questo grazie a una costante ricerca di migliorare il rapporto qualità prezzo e cercando di fare riscoprire sapori della tradizione siciliana ormai perduti (polpette di melenzane ,baccalà a sfincione, gattò di ortaggi,sciatri e matri,ecc) e che molti non si cimentano a fare per il faticoso lavoro che ci vuole per realizzarli.Io sono più contento quando un cliente mi critica un piatto (in maniera costruttiva ) che quando alla fatidica nostra domanda:Come ha mangiato? mi risponde:bene.Spero che se verrai di nuovo ai cascinari (non c’è tre senza quattro) ti presenterai (alla fine del pranzo).A Chiara-jenny un saluto e un omaggio di due porzioni di polpette di melenzane per la loro fedeltà ai cascinari.ciao a tutti Vito
un buon ristorante dove si mangia bene e non si paga molto e’ il Gourmet Bar di Viale Strasburgo e tra l’altro ho scoperto che, oltre ad una ricercata cucina nostrana fanno anche un ottimo sushi. provateee
Pronto per i Cascinari…domani ci vado…
Ciao a tutti, sono perfettamente d’accordo con l’autrice dell’articolo anche se non vi saprei parlare di Hanami perchè non amo il sushi..!
Bye Bye Blues è divino e..pazienza per il nome;) ma non tutti forse possono permetterselo visti i prezzi (anche se, in rapporto alla qualità e ricercatezza degli ingredienti, sono giustificati).
Per quanto riguarda i Cascinari, ormai sono diventati un appuntamento fisso (ci torno giusto stasera!), pietanze genuine, gustosissime, ottime porzioni e..non ho mai mangiato male!;) le polpette di melanzane, la pasta al nero di seppie, il calamaro ripieno, gli sfincionelli, le verdure in pastella..tutto perfetto:) e se a questo aggiungiamo il fatto che si paga massimo circa 25 euro, visti i tempi di crisi.., ci si può concedere il lusso di cenare (e pranzare) lì più spesso:)
Buon appetito e buona serata a tutti^^