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venerdì 26 apr
  • Rubato il giglio della statua di Santa Rosalia

    Rubato il giglio della statua di Santa Rosalia

    Nei giorni scorsi è stato rubato il giglio in ottone argentato dalla statua di Santa Rosalia che si trova sul carro del Festino di Santa Rosalia che staziona davanti alla Porta dei Greci al Foro Italico.

    La statua è stata realizzata da Domenico Pellegrino.

    Palermo
  • 5 commenti a “Rubato il giglio della statua di Santa Rosalia”

    1. Ottone!? Come ottone!? Ah, non era argento?
      Accidenti, tutta questa fatica per un pezzo di ottone!!!
      Ma poi, la Stauta della Santuzza lo sapeva, che era ottone e non argento? E se l’è accollato lo stesso?
      Mah…
      😉

    2. Guardiamo il lato positivo: chi l’ha rubato, essendo d’ottone e non d’argento, non andrà all’inferno ma solo in purgatorio.
      L’ha scampata bella.

    3. Non perdiamo la speranza

    4. Sono giorni ormai che è stata installata una scala per salire sopra il carro e raggiungere la Santuzza. Turisti,curiosi,grandi e piccini che si facevano un selfie con la Santa. Ora, a parte la questione sicurezza, perchè sorprendersi se qualche bestiolina si è fregato il giglio? Glielo hanno servito su un piatto d’argento (anzi d’ottone). Dopo l’avvento di L.Orlando sono state immediatamente installate videocamera di sorveglianza in tutta la città ed in particolare al Foro Italico. Costi sconosciuti,però a sto punto perchè non utilizzare le registrazioni per scovare qualche indizio utile alle indagini e magari risalire alla bestiolina ladra? Forse quelle videocamere costate non so quanto sono inattive? (solito spreco?), spero di no. Il Foro Italico (splendido ma allo stesso tempo abbandonato) e la Santuzza senza giglio in mano, diventano cosi il simbolo di questa città.

    5. Il simbolo di questa citta’……….
      Finita, irrimediabilmente finita, inutile, assolutamente inutile, incapace di qualsivoglia produttivita’, commerciale, culturale, di attrattiva turistica, soffocata per sempre dal panino con le panelle, dall’arancina, raa mievusa, dalle cassate e cannoli che ogni giorno per 365 giorni l’anno usa nel tentativo patetico di mimetizzare l’incivilta’ irreversibile che la attanaglia
      Povera Citta’ e povera gente che li ancora rimane crogiolandosi nell’illusione del “”non mi manca niente”” intriso di compromessi, sopraffazioni quotidiane, mafiosita’ viscerale addirittura inconsapevole e proprio per questo ancor piu’ fastidiosa…….
      povera Palermo come ti hanno ridotto, smembrata e vilipesa da barbari selvaggi, dai tuoi colletti bianchi rapaci ed opportunisti, dalla violenza cieca di orde di criminali cui la parola scrupolo non dice proprio niente, e se ti guardi intorno non riesci piu’ a vedere nient’altro che disprezzo e lucida follia

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