Risultati della ricerca “ragazze palermo”
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Racconti ucronici, cronache di una Palermo possibile: il “Festival POP 70”
Raffaele finì di spazzolare la sua lunga chioma, indossò la camicia a rombi colorati e i pantaloni attillati color ruggine, prese il suo borsello di cuoio, dove custodiva tutto l’indispensabile per la sua vita libera e versatile, e uscì di corsa, saltellando giù per le scale dal terzo e ultimo piano del palazzo dove abitava. I suoi abiti sapevano di armadio in legno, di cassetti foderati di carta, di sapone da bucato, di terra. La sua era una vecchia casa in un quartiere popolare, con pochi mobili antichi, racimolati in giro, molti spazi vuoti, vestiti e scarpe buttati qua e là, ma aveva l’essenziale per essere vivibile. Quella sera doveva recarsi al consueto appuntamento con i suoi amici al bar, in via Maqueda. Aveva appena cenato con una bistecca, un’insalata e un bel pezzo di pane e il suo piede era veloce sulla strada che da via Danisinni attraversava il centro della città fino al luogo dell’appuntamento. Ogni sera si vedevano lì, per parlare del futuro, del lavoro, delle ragazze, della politica. Continua »
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La comitiva a Palermo negli anni ’80 e ’90
Adesso immaginate di ascoltare Bach, l’aria sulla quarta corda, quella di Quark per intenderci. Io avanzerò dal fondo dello studio televisivo in giacca e cravatta per parlarvi di un altro fenomeno traumatico di chi ha vissuto gli anni 80/90: la comitiva.
Nel mio caso uno stormo di colombe che si riuniva nel pomeriggio davanti Collica in viale Strasburgo. Attività principale? Il nulla, il fancazzismo più totale. Continua » -
Palermo in mutande all’appuntamento con la storia
Caro J. Wolfgang Goethe,
anche ai vostri tempi si usava dire che agli “appuntamenti con la Storia” bisogna arrivarci decorosi, ben preparati, e non in pigiama o in mutande? Quindi a Palermo oggi secondo Lei, c’è davvero il Nuovo che avanza, o il Morto che afferra il vivo, quando sindaci smandrappati si riciclano per stanchezza collettiva, nella mancanza tragica di “alternativa”? Quando Lei era in gioventù, è stato molto felice della gita al capoluogo tout port ma oggi sopravviverebbe a una ulteriore capatina, e soprattutto riuscirebbe a scriverci qualcosa senza farsi incenerire da cittadini e giornalisti nativi, prima di rientrare a Weimar? Così tra imbarazzo e disillusione capita di dover parlare di città inabissate ma convinte del contrario, in cui le misure antirapina si applicano persino alle edicole votive: l’occasione è un articolo, Palermo capitale della cultura 2018. Basta con le liti, raccogliamo la sfida, agito mutuando dal lessico calcistico, poi arrivato fino al politichese, con Berlusconi e Renzi, e adesso fin giunto qui, a parlare ancora di ‘lanciare’, ‘raccogliere’, ‘pescare’, ‘tirare’ – e chissà che altro – tenzoni. Allo scritto pubblicato sul Corriere, è conseguito un trabocchetto ecumenico che sollecitava sui social a ‘farsi interpretare’ da lettori-allocchi, scopo del gioco comprendere il possibile e implicito schieramento celato, che invece era proprio lì esposto come pomodori a seccare al sole. Continua » -
Palermo “Città educativa” per l’empowerment dei bambini
La Giunta comunale ha approvato l’atto di indirizzo che traccia le linee guida per elaborare un progetto esecutivo che coinvolga l’intera amministrazione comunale con le sue aree, i servizi e gli uffici ad esse collegati: Palermo Città educativa.
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“Sexy Car Wash”, il sexy autolavaggio a Palermo da Lcm
Arriva a Palermo il Sexy Car Wash, l'autolavaggio sexy, da LCM (via... Continua » -
Palermo-Trapani, amore odio
Trapani è sempre stata una colonia rosanero, storicamente e non solo nel calcio la città capoluogo di provincia è sempre stata per certi aspetti un’appendice di Palermo.
Oggi le cose sono cambiate, ci ritroviamo nel calcio con l’US Città di Palermo lanciatissimo verso la massima serie ed a ruota il Trapani Calcio che sta compiendo ogni sforzo per seguire i rosanero e coronare il sogno della promozione nel paradiso del calcio.
Tra le due tifoserie da un po’ è nata una rivalità, i supporters granata non mancano di cantare ad ogni partita ogni sfottò possibile verso la tifoseria palermitana e tutto questo ha fatto storcere la bocca a molti tifosi rosanero che guardavano con simpatia le imprese dell’undici di Boscaglia ed a tantissimi trapanesi per i quali il Palermo è sempre stata una squadra amata. Continua »
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Palermo a luci rosse
Basta farsi un giro in macchina a Palermo dopo le nove di sera per rendersi conto di quanto sia significativo il problema della prostituzione.
Alcune strade sono letteralmente invase da queste signorine che in abiti succinti promettono qualche minuto di piacere a clienti di ogni età; ultimamente sono in aumento i casi in cui una vera e propria organizzazione provvede ad affittare appartamenti siti in anonime palazzine e fissare qui gli scabrosi incontri.
Proliferano anche i centri massaggi gestiti spesso da cinesi che hanno trovato in Italia una nuova forma di business, spesso sono coadiuvati dalla malavita locale e i recenti fatti di cronaca dimostrano che non è solo la mafia ad impegnarsi in questa redditizia forma d’investimento. Continua »
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L’annuncio per il porno a Palermo era falso, denuncia alla Postale
Era un falso l'annuncio pubblicato su adoos per la ricerca di ragazze... Continua » -
“One billion rising” anche a Palermo
Si svolgeranno oggi anche a Palermo alcuni eventi legati alla campagna One billion rising ideata da Eve Ensler, autrice de I monologhi della vagina, attivista e fondatrice del V-Day, partendo da una sconvolgente statistica: una donna su tre subisce violenza nel corso della sua vita. One billion rising è un’azione globale per fermare la violenza contro le bambine, le ragazze, le donne del mondo. L’obiettivo è di creare attraverso il ballo una forma di protesta celebrativa e non violenta, con la volontà di trasformare il 14 febbraio 2013 in una giornata di riscatto universale contro le ingiustizie che le donne subiscono.
A Palermo la campagna viene realizzata dal Coordinamento antiviolenza 21 luglio formato da associazioni femminili e singole donne che si sono riunite per trovare soluzioni al problema della violenza maschile verso le donne attraverso l’organizzazione d’iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni.
Si svolgeranno dei flash mob all’interno di diverse scuole della città di Palermo in orario scolastico e alle 16:00 a piazza G. Verdi. Alle 20:30 al Teatro Garibaldi letture dei Monologhi della vagina di Eve Ensler.
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Tarzan e le altre e i figli dei notai: le coppie “interrazziali” di Palermo
Non dovrebbe essere necessario spiegarlo ma questo post descrive una realtà utilizzando volutamente termini forse un po’ forzati. Chiamatelo grottesco o schifezza, magari non leggetelo, ma non prendetelo alla lettera e non datemi del razzista soltanto perché parlo di “razze”. 🙂
Girando per i locali notturni palermitani (in realtà neanche tanto, me lo raccontano anche) non ho potuto fare a meno di notare quelle che definirei frotte di fanciulle in fiore figlie del proletariato dei quartieri popolari che interagiscono a vari livelli con i figli dei professionisti della cosiddetta Palarma bana. Sono quelle e quelli di cui parlano anche altrove.
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Robin il make up artist a Palermo
Io, dal giorno in cui ho scoperto il rossetto rosso e con lui ho instaurato una storia d’amore che dura da sempre, con i cosmetici non scherzo. Poi, mi sono sempre truccata poco, pochissimo, mi scoccia, ho la faccia facciosa, mi sono sempre detta, si vede la faccia, bisogna pure sottolinearla? Ma al rossetto, no, non ho mai rinunciato. Roberto Ciasca, che Gil Cagné (sì, lui, il mito) battezzò Robin, ad esempio, sa che una donna, se è giù di umore si deve truccare, che la bellezza sarà pure spirituale, ma un velo di mascara e di cipria, saranno materiali, ma sono lì, a portata di mano e possono farci sentire coccolate. Io ci ho creduto e un pomeriggio, mi sono fatta truccare da Robin. Con le ciglia a mazzetti mi sono vista un occhio sornione che non credevo nemmeno di avere. Cioè il resto era fantastico, ma l’occhio, la miseria, era un altro mondo, potevo gareggiare con le presentatrici tivvù. Ora uno si chiede: insomma, persino un’irriducibile come me ha capito che tra una donna truccata e una donna non truccata passa una certa differenza, ohibò? Certo, se a farlo è un vero mago. Ho avuto persino l’ardire di pubblicare le foto addict make up Robin su Facebook ed è stato un plebiscito da parte delle amiche: «Anche noi!». Continua »
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“Palermo non tratta” contro la tratta di esseri umani
In occasione della sesta Giornata europea contro la tratta di esseri umani (mercoledì) si svolgeranno alcune iniziative anche a Palermo da oggi a venerdì 19.
Oggi alle 9:00 a Palazzo delle Aquile (piazza Pretoria, 1) si svolgerà l’incontro Le nuove schiavitù e le nuove mafie: di che si “TRATTA”?. Sarà conferita la cittadinanza onoraria alla memoria di due giovani vittime della tratta, Favour Nike Adekunle e Loveth Edward, uccise all’inizio del 2012 a Palermo e a Misilmeri.
Dopodomani alle 10:00 all’Istituto “A. Volta” (via Passaggio dei Picciotti, 1) si svolgerà l’incontro dibattito La scuola non “tratta” e alle 19:00 verrà proiettato presso il centro Santa Chiara (piazza Santa Chiara, 11) il film Le figlie di mami Wata.
Venerdì alle 18:30 presso la libreria Modusvivendi verrà presentato il libro di Isoke Aikpitanyi 500 Storie vere sulla tratta delle ragazze africane in Italia. Interverrà con l’autrice Claudio Magnabosco e modererà l’incontro Ottavio Navarra.
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Cercare casa (a Palermo!)
Dopo il diploma di maturità generalmente allo studentello/ella che vuole intraprendere gli studi universitari, che pensava di aver già dato il massimo sui libri e di aver raggiunto vette inaudite toccate solo da Marie Curie, Leonardo o Pirandello, si aprono tre strade:
- C’è chi continua a studiare disperatamente per entrare in un corso di laurea a numero chiuso. Vede il mare col binocolo e a settembre sembra ancora una mozzarella. Con la differenza che la mozzarella gronda acqua, nella migliore delle ipotesi latte, mentre gli studenti che studiano da aprile per i precorsi e in più per gli esami di maturità, arrivano a settembre chi ‘ettanu sangu.
- C’è chi ancora ad agosto è attanagliato dall’atavico dubbio: meglio Giurisprudenza che mi dà lavoro (ah ah ah) o quello che mi piacerebbe davvero fare?
- E poi c’è chi ha già deciso da tempi immemorabili, complice una sana chiarezza di idee, o una professione paterna (o materna, o ecc.) già avviata, o ancora per moda. Sì, per moda, perché qualcuno fa anche scelte simili.
A qualunque categoria voi apparteniate, per tutti gli studenti fuori sede, presto o tardi (per la prima categoria un giorno dopo aver saputo di essere stati ammessi), arriverà il fatidico momento. Un momento importante, quasi come la scelta della facoltà da seguire, perché condizionerà non poco il vostro stile di vita, si pensa per i prossimi tre o cinque anni (seee, ottimisti!): la ricerca della casa. Continua »
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Studente a Palermo
Inauguro il mio “ingresso” su Rosalio premettendo che non sono palermitano. Sono nato in una città “in the west of Sicily”, come si scrive nelle composizioni di inglese delle medie. Ovvero a Trapani (per la precisione ad Erice, ma sarebbe troppo lungo spiegare che l’ospedale fisicamente si trova a Trapani ma politicamente appartiene ad Erice). Palermo ovviamente la conoscevo, ma superficialmente, e non ne ero particolarmente attratto. Poi è arrivato il momento del trasferimento: avrei vissuto la città da studente universitario. Il primo quartiere dove sono andato ad abitare, dove sono stato i primi anni e da dove sognavo di scappare, non era particolarmente esaltante. Una via anonima dell’Albergheria senza particolari pretese artistiche, una come tante, fatta per lo più di squallidi casermoni in cemento, microcosmo palermitano ma che comunque(e per fortuna) non esauriva l’ intero universo palermitano. Continua »
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Liveblog dello spoglio delle primarie del centrosinistra 2012 a Palermo
4:00: il liveblog dello spoglio delle primarie chiude qui. Gli aggiornamenti continueranno con post ordinari. Grazie a Tony Siino che ha effettuato gli aggiornamenti, ad Alessandra e Pietro Rossi e a Floriana Zerbo che si sono occupati di seguire le fonti, delle foto e dei video.
1:59: ha vinto Fabrizio Ferrandelli con 9945 voti contro i 9787 della Borsellino salvo riconteggi. Ci spostiamo a piazza della Rivoluzione per documentare la festa.
1:45: a piazza Campolo il totale delle schede scrutinate è inferiore al numero dei votanti (-50).
1:43: 28841 voti scrutinati Ferrandelli 33,7% (9724), Borsellino 33,1% (9549), Faraone 27,2% (7857), Monastra 5,9% (1711).
1:40: si festeggia al comitato di Ferrandelli in via Roma, il comitato di Rita Borsellino è intenzionato a chiedere il riconteggio.
1:33: malgrado il rinconteggio in corso sembra aver vinto Fabrizio Ferrandelli.
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Diego Cammarata (il fu sindaco di Palermo)
Lì dove sorge ancor oggi il fastoso castello della Zisa nacque circa 60 anni fa il nostro ex sindaco di Palermo, Diego Cammarata. Nonostante avesse tutti i requisiti per essere scelto come iconico bambino Kinder dal sorriso smaltato, volto delle confezioni delle omonime barrette di cioccolato, Diego scelse invece di dedicarsi alla nobile arte della Giurisprudenza divenendo avvocato cassazionista. Da quel momento, come un grimpeur che in un’escalation migliora le sue prestazioni alpinistiche, da docente dell’Università degli Studi di Palermo, si addentra con abile agilità in politica diventando, prima coordinatore provinciale di Forza Italia, poi nel 2001 deputato nazionale alla Camera, e tra bisticci con i compagnetti e scelte discutibili, raggiunge il 25 novembre dello stesso anno l’agognata cima quando viene proclamato con il 56,1% dei voti, nuovo sindaco di Palermo. Il frizzante Diego, con la sua verve e i suoi vivaci programmi politici, sembra incarnare una promessa di modernizzazione del capoluogo siciliano, come fosse il tasto “aggiorna” di una Palermo sotto forma di pagina web. Continua »
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Forze dell’ordine a Palermo…
Per la seconda volta in pochi giorni ho richiesto l’intervento delle forze dell’ordine in seguito ad un incidente stradale. Nel primo caso una macchina ha tagliato la strada ad un motorino in viale del Fante, davanti l’ingresso dello stadio. La macchina si trovava di traverso fra le due carreggiate e il motociclista lamentava che la macchina aveva eseguito una svolta a “U” senza segnalarlo (vedi che novità a Palermo!). Inoltre, piccola digressione, le due ragazze, poco più che ventenni, avevano avuto la prontezza di spirito di chiamare il loro papà (che all’arrivo ha subito giustificato le figlie dicendo che loro erano ferme al centro della strada…) ma non i soccorsi. A tale riguardo, insieme ad altri passanti mi sono fermato a soccorrere il motociclista: nulla di grave, per fortuna, ma, considerato il luogo, i danni, e il rischio che altre persone potessero farsi male, abbiamo pensato di avvisare subito la polizia: la mia chiamata al 113 è durata circa due minuti, dei quali, incredibilmente, 60 secondi di attesa che mi rispondessero! Avete capito bene: nel 2011, nel cuore di una città da 1 milione di abitanti, in tardo pomeriggio, chiamando il 113 il tempo di risposta è di 60 secondi; ladri, omicidi e stupratori probabilmente lo sapranno già, ma pare che la tempestività sia la chiave per debellare il crimine. Continua »
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“AC/DC, greetings from palermo”
oggi mi interessano solo le cose belle positive. nella nostra città aspettiamo quest’ anno un record di visitatori, quelli che vengono direttamente dall’ areoporto con il taxi o con rent-a-scooter in città e il iphone nelle mani per riprendere tutta la nostra felicità per dividere queste immagini subito con dei veri amici in interweb. come i 4 uomini di merker.tv, hanno lasciato le loro donne a casa perchè a loro piaceva stare tranquilli sotto il nostro sole bello e all’ombra morbida delle nostre belle ragazze e bei ragazzi. quindi i nostri turisti usciranno le bancanote, quelle che hanno portato dai loro paesi per noi, però devono avere sempre un pò di paura di noi. qui a palermo, lo devono sapere loro, siamo molto democratici, anche i rapinatori dei piccoli ragazzi, quelli che si nascondono dopo la rapina in una sauna o in un frigorifero hanno anche i diritti per essere felici, se hanno una bella famiglia indietro. mai dimentichiamo, dobbiamo fare sempre una ottima presantazione della nostra città per i nostri visitatori con i pantaloncini colorati, però devono avere anche paura, certo non troppa, ma devono capire la nostra città non è sempre gay pride totale. va bene, si prende una bella ragazza, ma con suo padre attaccato come una grande nuvola di paura.
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Facebook a Palermo: i numeri
Seguendo lo spunto di uno degli interessanti studi del mio amico Vincenzo Cosenza ho giocato un po’ con uno degli strumenti di facebook che permette di stimare il numero di iscritti con determinate caratteristiche. Ho tirato fuori dati su Palermo che credo siano estremamente interessanti e che vi consiglio di leggere. Continua »
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