18°C
mercoledì 8 mag

Risultati della ricerca “ragazze palermo”

  • Asili e ISEE a Palermo

    Agrigentina, 30 anni, studentessa universitaria, incinta.
    Era febbraio 2007 e cercavo un asilo nido…
    Lessi che si poteva iscrivere il bambino al nido prima che nascesse.
    Bello, mi sono detta.

    Ho iniziato la gravidanza ottimisticamente…anche se inaspettato, il bambino sarebbe andato all’asilo e io avrei finito l’università.
    D’altronde siamo in un paese civile.

    Dunque era febbraio e io ero al quarto mese di gravidanza.
    Abitavo in una bettola nei pressi di via Libertà, palazzo signorile…appartamento diviso con quattro ragazze, il bagno che funzionava a giorni alterni, i riscaldamenti inesistenti, l’intonaco ci cadeva addosso.
    Ma la casa costava 650 euro al mese.

    E così affittammo pure lo sgabuzzino…più eravamo meno pagavamo.
    Mi recavo, in quel fatidico giorno, all’ufficio comunale denominato “settore pubblica istruzione”.

    «Salve, io dovrei iscrivere mia figlia».
    «Nascituro?».
    «Sì, nascituro».
    «Ce lo ha il modello ISEE? Me lo fa vedere?». Continua »

    Ospiti
  • Italia’s Next Top Model al Forum Palermo

    Farà tappa oggi al Forum Palermo, centro commerciale a Roccella (Brancaccio), Italia’s Next Top Model. Il programma, in onda su sky, seleziona aspiranti modelle ed è condotto da Natasha Stefanenko.

    Italia's Next Top Model

    La tappa palermitana è l’ultima della fase delle selezioni a cui è affiancato anche un casting online. Continua »

    Palermo
  • Palermo sarebbe perfetta senza i palermitani

    Ho sentito questa frase migliaia di volte e devo ammettere che rispecchia la realtà.
    E sapete perché? Perché i palermitani odiano la propria città, non la accettano, non la conoscono, se ne vergognano. E non sto parlando del “popolino” (termine che uso senza alcuna accezione offensiva, ma solo per fare intendere al lettore di quale parte di popolazione sto parlando) che, con tutti i suoi difetti, riconosce la grandezza di questa città, a modo proprio la apprezza e talvolta crede di non esserne degna.
    Parlo proprio di quella fetta di palermitani del ceto medio e medio alto, istruiti o pseudo tali, che viaggia ma non osserva, che vede solo quello che vuole vedere.
    Questi palermitani, che siamo noi, hanno avuto inculcato sin da piccoli che tutto quello che viene da fuori è bene, tutto quello che è proprio di questa città, non “serve”. E tutto questo è stato, e lo è tuttora, avallato da anni di televisione nordica che ha convinto l’Italia intera, noi compresi, dell’esistenza di un nord “operoso e civile” ed un sud “retrogrado, ignorante e lavativo”, omettendo però che questo nord è frutto del lavoro di tanti meridionali. (E qui ci vorrebbe un post a parte per approfondire i motivi che hanno portato alla crescita del nord a scapito del sud). Continua »

    Ospiti
  • Tra i settanta e gli ottanta a Palermo

    La proposta di Veltroni di fare a Roma un muro dei ricordi di tutte le vittime del terrorismo ideologico negli anni settanta e ottanta mi trova pienamente d’accordo.
    Ho vissuto a Palermo quegli anni e con me alcuni di quelli che ho letto in questo blog, sia di destra che di sinistra.
    Erano anni, mi riferisco in particolare dal 1972 al 1980, dove chi girava con eskimo e maglioni lunghi, barba incolta e capelli lunghi, era classificato di sinistra, chi vestiva un certo jeans di firma o aveva un certo tipo di motorino, era di destra.
    Passare davanti al cinema Fiamma “vestiti” di sinistra voleva dire rischiare una sonora pestata a prescindere, attaccare un manifesto di destra all’Umberto o al “Terzo” scientifico, era rischiosissimo per il motivo ideologico inverso.
    Esistevano nutriti gruppi ideologicamente contrapposti che nutriti da cattivi maestri andavano spesso in giro per i licei e in parte per le università a seminare violenza, cercare occasioni anche futili per aggaddarsi, mentre esistevano folti gruppi di cattolici e aderenti alle organizzazioni giovanili di sinistra che si impegnavano, spesso in modo serio e convinto, a portare avanti politiche di dialogo costruttive. Continua »

    Ospiti
  • Chi ha detto che a Palermo non ci si diverte?!

    La settimana palermitana si arricchisce di nuovi appuntamenti. Andiamo per ordine. Lunedì e martedì consiglio di andare a dormire ad orari regolari, al fine di accumulare ore di sonno da buttare in modo sprezzante sui dancefloor* dei locali nelle notti seguenti… La novità, inaugurata la settimana scorsa è il mercoledì ai Candelai. La prima serata è stata, diciamo così, “di nicchia”, ma da ciò che si vocifera questo appuntamento è in trend** positivo. La musica house non commerciale può risultare un po’ pesante a chi non è abituato. A chi balla solo cose come “Crazy” suggerisco quindi di munirsi di iPod e di ballare tipo “Il tempo delle mele”. Il giovedì un orecchio d’elefante al Tribeca o una cena con dj set all’161. In particolare questo giovedì all’161 dopo l’happy hour e la cena, ci sarà un festino che si preannuncia interessante, in occasione del compleanno di Gabriele Cuccia. Questo venerdì invece si inaugura il Goa o per chi vuole rimanere a Palermo continuano le feste ai “Magazzini” (Palazzo De Gregorio). Considerando che di sabato quasi non si può uscire di casa, vista la confusione che c’è in giro, bisogna puntare diretti su un posto: l’Escambray a Piazza Borsa. La domenica il Cambio Cavalli offre un ricco buffet e musica dal vivo. Continua »

    Palermo
  • Il “luglio nero” a Palermo

    Diciannove anni fa (era luglio), nello Sri Lanka, il governo cingalese, tramite degli sgherri, massacrò migliaia di cittadini Tamil; una sorta di pulizia etnica. In molti fuggirono e tanti presero la via dell’Europa, ma, per qualche ragione che mi è oscura, la maggioranza di questi venne a finire a Palermo.

    Questi i fatti pregressi. Oggi a Palermo ci sono circa cinquemila Tamil; è una comunità numerosa, pacifica e laboriosa. Le sedi centrali delle loro associazioni nazionali si trovano qui. Famosa è la loro devozione a Santa Rosalia. Ormai a fare la classica “acchianata” settembrina a “piedi nudi” in cima al sacro monte sono rimasti soltanto in due gruppi etnici: i palermitani dei quattro mandamenti, contratti dal dolore e con quattro strati di calzette ai piedi, e i Tamil, che per sì per no se la fanno in ginocchio, e con il sorriso in volto. Tuttavia mentre i primi si assottigliano rapidamente, i secondi fanno quattro figli a coppia, tutti belli. Continua »

    Ospiti
  • Programma di incubazione Amazon-Develhope, le candidature entro il 14 gennaio

    Programma di incubazione Amazon-Develhope, le candidature entro il 14 gennaio

    Fino al 14 gennaio 2024 sarà possibile candidarsi al nuovo programma di incubazione per startup di Amazon e Develhope che supporterà i giovani tra i 18 e i 25 anni residenti in Sicilia e in Campania per realizzare le loro idee innovative attraverso un programma di formazione specialistica e di supporto finanziario. Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Sicily

    A place called Sicily

    Quando finisci il turno al ristorante e ti prende la nostalgia di qualcosa che somigli al cibo di casa. E allora ti infili nell’antro unto del take-away turco-scozzese, ti avvicini al bancone, chiedi: «A medium size vegetarian pizza«. Poi ti prende un poco di vergogna e aggiungi: «Without pineapple, please«.
    È allora che un uomo con una bottiglia ti barcolla addosso spargendo birra tutto attorno. Ti dice: sorry. Ti chiede: «Where are you from?».
    «I’m from Italy».
    «Oh, Italy. Where about?».
    «Sicily».
    «Sicily? Oh my god, you’re from fucking mafia!».
    Se è vero che in vino veritas, episodi come questo mi fanno pensare, mi fanno chiedere: cosa ne sanno i britannici della Sicilia? Come se la immaginano? Davvero la prima associazione e sempre con la mafia?
    Provo a discuterne con Simone, quando alla fine della serata ci sediamo, io e lui, davanti la porta del ristorante dove lavoriamo, a guardare il cielo di Edimburgo ancora chiaro alle dieci di sera, quando l’aria è tiepida e l’odore di carne arrostita che si spande dalla cucina rievoca le scampagnate di casa nostra. Continua »

    Palermo, Sicilia
  • cani in gabbia

    I sacchi di patate

    Negli scorsi giorni è avvenuta presso il canile in via Tiro a segno una 48 ore di follia. Uno scontro di carte ma soprattutto di principi tra l’amministrazione comunale, il cui comandante in capo annuncia l’intenzione di fare squadra con i cittadini ormai da settimane, ed i cittadini stessi con cui dal prossimo mandato intende fare squadra.
    Il tema è quello della ristrutturazione del canile sul quale pende un finanziamento di due milioni di euro e che giustamente l’amministrazione ha interesse a rendere operativo prima delle elezioni. Dico giustamente e legittimamente perché fa parte della retorica del consenso che non ha inventato il sindaco di Palermo, ma che è nell’ordine quasi naturale delle cose politiche in Italia. Non è questa la sede per giudicare questo andazzo, che prevede di fare le cose sempre e solo a ridosso delle elezioni. Continua »

    Palermo
  • Mimmo Fini, Sperone Blues

    Siete mai stati allo Sperone?

    Non passati, proprio stati intendo, non credo, non penso, non so.
    C’è gente che ci vive, ci abita, ci muore, come in tutti i posti, pure il mare c’è allo Sperone, sei sai trovarlo.
    Ci si passa in macchina, per andare al Forum, e spesso quando ci si passa in macchina si commenta, mai per lodare, questo pezzo di terra, in riva al mare, a sud di nessun nord, dove i numeri civici sono scritti a mano libera, tremolante, sulle pareti di case che nessun piano regolatore ha mai previsto.
    È qui che nasce, Mimmo Fini, uno che fa blues, anche se periferici. Continua »

    Ospiti, Palermo
  • Cultura cattiva

    Ieri mattina mi sono imbattuta in questo cartellone pubblicitario.

    Manifesto alle Mura delle Cattive

    Erano le due del pomeriggio, sul marciapiede ci potevi friggere le panelle e per strada c’eravamo io con il mio gelato nocciolaepistacchio e un gatto disperato in cerca di un triangolino d’ombra.
    Passeggiavo. Un rivoletto di sudore tra maglietta e schiena e una specie di gioia speranzosa nel cuore pensando che, in fondo, nonostante tutto, nonostante i miliardi di problemi, nonostante l’immondizia, le strade che si sgretolano sotto le nostre scarpe e i nostri pneumatici, nonostante i politici pasciuti rimpinzati dai nostri soldi, nonostante i posteggiatori e tutte le assurdità e i paradossi che disegnano i contorni di questa città, Palermo, a me, mi fa impazzire. Mi piace proprio tanto. Anzi, mi piace a tal punto che a volte non riesco a immaginarmi in altri posti se non qui. Vabbe’, direte voi, arriere con un altro tormentone dal tema evviva la bellaggente, i cannoli, le arancine, il sole e il mare tutto l’anno. No. Non sto parlando né di gastronomia, né di meteo né della tanto narrata solarità di cui noi siculi siamo portatori sani e inconsapevoli fin dalla nascita. Sto parlando di Cultura. Continua »

    Ospiti
  • “Il navigatore siculo”

    La mini webserie Il navigatore siculo nasce dall’idea “malsana” (o “flash” come si direbbe a Palermo) di far parlare i dispositivi elettronici, come un navigatore GPS, in dialetto stretto. Così, io e Giuseppe Greco, mio collega di corso in “Tv, cinema & new media” presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM, videomaker palermitano come me, ci siamo inventati questa breve mini-storia, una sequenza di 31 puntate da 30 secondi l’una, che andrà in onda per tutto il mese di maggio sulla pagina facebook ufficiale della Pigeon Pictures. Continua »

    Ospiti
  • Unipa, viale delle Scienze come set fotografico con nudità

    Questa ancora non l’avevo vista.
    Prima di andare avanti, però, ci tengo a precisare due cosine due: A, non sono bigotta, repressa, insoddisfatta, e a scanso di equivoci nemmeno troppo cessa quindi levatevi tutti e non ditemi che sono invidiosa. B, non mi sconvolgono gli svilimenti di istituzioni varie e soprattutto non credo che l’Università di Palermo sia un luogo sacro, anzi, che ansia.
    Adesso il succo del discorso.

    Qualcuno che, vorrei avvertirvi, è ancora a piede libero, ha scelto l’Ateneo di Palermo come set fotografico per dare vita ad un elegantissimo e sobrio book che ritrae battone ragazze in pose da battone sexy, immortalate, appunto, tra i disagiati esterni di Unipa. Continua »

    Ospiti
  • “La propaganda omosessualista nelle scuole”

    Da circa tre mesi una formazione di estrema destra ha avviato in alcune città italiane una campagna che invita a “denunciare la propaganda omosessualista nelle scuole”.
    Lanciata a novembre a Milano, la campagna è stata rilanciata a dicembre a Siracusa, e a gennaio è arrivata anche a Palermo: pochi giorni fa, di notte, alcuni militanti di questo movimento hanno affisso abusivamente sui cancelli di tre scuole medie dei manifesti in cui invitavano i genitori a segnalare le iniziative contro il bullismo omofobico e le discriminazioni eventualmente realizzate nella scuola.
    Nei manifesti viene indicato un numero verde, che risulta però non operativo, oltre a un numero urbano per i cellulari, a cui risponde una segreteria telefonica. Non si sa bene cosa succede alle scuole “segnalate”, ovvero quali siano le contromisure adottate da questi improvvisati censori. Continua »

    Ospiti
  • Chi l’ha detto che le farfalle non possono attraversare i mari?!

    Domenica 19 Ottobre alla Real Fonderia della Cala di Palermo, i minori stranieri non accompagnati della città di Palermo si sono raccontati attraverso un video curato e diretto da Yousif Latif Jaralla, appassionato narratore e regista iracheno, in Italia da oltre 35 anni. L’isola che (non) c’è, attraversare il mare ieri ed oggi ha rappresentato un prezioso momento di incontro e confronto tra gli operatori delle comunità di accoglienza della nostra città, i docenti di lingua italiana per stranieri dell’Università degli Studi di Palermo e le istituzioni che si occupano del fenomeno della immigrazione in Sicilia. Continua »

    Ospiti
  • Pallavicino

    Io in questa città non ci sono nato e se proprio lo volete sapere all’inizio all’inizio vivevo nel rione falde in una grande villetta stile liberty coi tetti affrescati ed una gran confusione nel mese di maggio che il popolo della fiera faceva bordello dalla mattina alla sera.

    Ma i ricordi più vivi, quelli che ancora mi trafiggono l’anima, sono legati a Pallavicino ed alla casa di mia zia dove vedevo il sole sorgere dietro Monte Pellegrino e tramontare nel mezzo di altre due, qualche chilometro più in là verso Sferracavallo.

    Adesso, da lì, credo non si veda più il tramonto d’estate, la lingua verdeggiante che si incuneava verso il mare insinuandosi tra Pizzo Sella e Monte Inserra è chiazzata di cemento ed il sole tramonta tristemente dietro qualche palazzina che sarà a occhio e croce verso Cardillo. Continua »

    Ospiti
  • Il regno delle due Sicilie: quale scegliere?

    Sabato sera due gruppi di ragazzi, ideologicamente su sponde opposte, ma accomunati da tanta voglia di menare le mani, si sono scontrati con la Polizia per le vie di Palermo con la scusa di protestare contro il MUOS mentre altri ragazzi si erano chiusi per 54 ore in un istituto tecnico “occupato”, impegnati in uno Startup Weekend a presentare idee di impresa. Il governo Crocetta ha annunciato di aver trovato novecento milioni per stabilizzare per altri tre anni i precari grazie a risparmi sulla spesa, poi si vedrà. Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Quattro arresti con l’accusa di “recuperi” di minori contesi

    Quattro persone sono state arrestate ieri a Palermo con l’accusa di organizzare “recuperi” di minori contesi all’estero dietro il pagamento di somme di denaro. Si tratta di Larisa Moskalenko, ex olimpionica di vela ucraina e medaglia di bronzo a Seul nel 1988, Luigi Cannistraro, 30 anni, Antonino Barazza, 46 anni di Mazara del Vallo e Sebastiano Calabrese, 38 anni di Reggio Calabria. I destinatari delle ordinanze da eseguire all’estero con apposita rogatoria sono Per Ake Helgesson, 54 anni, nato a Tysslinge in Svezia, attualmente detenuto in Tunisia, Wenche Elisabeth Andresen, 47 anni, nata a Oslo in Norvegia, e Martin Vage, 40 anni, nato a Orkdal in Norvegia.

    La Moskalenko è una figura nota a Palermo e il suo nome era emerso in relazione al noleggio della barca dell’ex sindaco di Palermo Diego Cammarata.

    Le intercettazioni evidenziano un’ampia rete di contatti per motivazioni non ancora chiare anche con ragazze che venivano selezionate, figure diplomatiche e politiche. In un caso la Moskalenko parlava con un soggetto che potrebbe essere anche l’attuale sindaco di Palermo Leoluca Orlando per risolvere un problema sorto in Tunisia, ma il soggetto al telefono, chiamato “Luca”, diceva di non avere contatti in quel paese.

    L’inchiesta prosegue.

    Palermo
  • Commemorazione di nigeriane uccise nel cortile Barcellona e alla Favorita

    Alle 15:00 nel cortile Barcellona (ad angolo con via Filippo Juvara) e, a seguire, all’ingresso della Favorita (area in prossimità di viale Rocca), si svolgerà una cerimonia in ricordo di Favour Nike Adekunle e Loveth Edward, due ragazze nigeriane uccise barbaramente a Palermo tra il 2011 e il 2012.

    Alla commemorazione, durante la quale saranno scoperte due targhe intitolate alla due giovani donne, prenderanno parte, tra gli altri, il sindaco Leoluca Orlando e i rappresentanti del Coordinamento Antitratta, che a partire dalla storia di Favour e Loveth ha avviato la sua azione di sensibilizzazione e informazione rivolta alla cittadinanza palermitana. Saranno inoltre presenti alcuni rappresentanti della comunità nigeriana.

    Palermo
x
Segui Rosalio su facebook, Twitter e Instagram