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Biografia: William Anselmo è un giornalista di Palermo. Ha maturato la sua esperienza in alcune redazioni siciliane e attualmente è il direttore responsabile di MediaGol.it, il giornale online più letto della Sicilia. Quotidianamente conduce su Telesud la nota trasmissione sportiva Notte Mediagol giunta alla sua quinta stagione, dal 2009 lavora come freelance per la Uefa per la quale ha seguito diverse partite di Champions League. È stato inviato per il Corriere dello Sport e ha scritto per il giornale economico finanziario Quotidiano di Sicilia. In passato ha lavorato anche per l'U.S. Città di Palermo e per il CONI Sicilia. Seguace della dottrina sportiva, nel tempo libero guarda tutto ciò che è calcio in TV, mangia chicken wings e si tiene informato sulle opinioni dei palermitani attraverso Rosalio.

William Anselmo
  • Palermo spettacolo a Milano, Sky ha perso qualche colpo…

    La mia speranza è che Milan-Palermo ieri sia stata vista da tante persone. Non per il risultato incredibile di 2-0 ottenuto dai rosanero in trasferta e contro una delle squadre più forti della serie A, ma perché chi si affiderà alla sintesi di Sky avrà una visione distorta dei fatti. In pratica la sintesi (clicca il link per vedere il video) è estremamente “sintetica” con le azioni del Palermo e sembra quasi che i rosanero abbiano segnato i due gol nelle uniche due occasioni della partita. In realtà non è andata in questo modo. Miccoli e compagni, già nel primo tempo, hanno sfiorato il gol in più occasioni e sono stati padroni del campo per tutti i novanta minuti di gioco, più recupero. Diamo merito all’allenatore rossonero Leonardo che nel dopo gara ha dichiarato che il Milan ha perso perché il Palermo ha giocato meglio. Complimenti a lui per l’onestà…ma soprattutto al Palermo per lo spettacolo di ieri regalato ai suoi tifosi e agli amanti del Calcio.

    Palermo
  • Zamparini e l’esonero di Walter Zenga

    Come cambiano le cose in quattro mesi. Dalle dichiarazioni d’amore di metà luglio ai discorsi sulla fiducia degli ultimi giorni. Zenga-Zamparini, la storia di un amore, l’ennesimo del presidente, che sembra essere arrivato al capolinea. I numeri dicono che Zenga sta facendo bene a Palermo, come Ballardini l’anno scorso. E allora? Perché rovinare tutto? Con un allenatore nuovo e una squadra di giovani non si può certo pretendere risultati immediati, sconfitte e risultati negativi fanno parte del calcio e servono per migliorare. Ormai c’è da rassegnarsi: Zamparini è il padre-padrone di questo club, non è più dei palermitani. È piuttosto il suo giocattolo e il fatto che alle sue dipendenze si sono susseguiti alcuni tra i migliori allenatori italiani poco importa, il presidente non si convince che il limite del Palermo probabilmente è proprio lui. Da ora in poi Zamparini non dovrà più lamentarsi se i palermitani diserteranno lo stadio o non si legheranno più di tanto alle sorti del club rosanero. Perché affezionarsi a una squadra senza identità e possibilità di ambizioni? Spesso qui su Rosalio abbiamo parlato del famoso “Progetto Palermo”, mi chiedo se realmente questo progetto sia mai esistito o se sono soltanto parole, parole, parole… Forse fa più comodo mantenere una squadra in Serie A tra la mediocrità e l’anonimato in classifica piuttosto che puntare all’Europa.

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  • Palermo Calcio, non si possono fare miracoli

    Cominciamo dalle note liete: il Palermo torna ad avere un proprio giocatore in Nazionale, Mattia Cassani. Bel risultato, frutto di un gioco di squadra che in questi primi mesi ha comunque mostrato dei progressi nonostante le sconfitte. Si è passati dall’apoteosi della vittoria contro la Juventus o dal secondo tempo di Inter-Palermo, alla sconfitta di domenica contro il Bologna. Proprio questa non lascia tranquilli i tifosi che sono tornati nello sconforto vedendo una squadra poco convincente contro il modesto Bologna. La risposta toccherà darla nella sfida più delicata e difficile della stagione: domenica 22 novembre, nel derby della Sicilia contro il Catania. Sarà un giorno particolare e molto importante perché Zenga dovrà battere il Catania per allontanare i fantasmi del passato (in molti alla mia frase aggiungerebbero “possibilmente con una goleada”) e per scacciare questa brutta aria di crisi che probabilmente crisi non è, però preoccupa. Continua »

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  • Dopo il calciomercato il Palermo non vuole critiche

    Il tema del giorno è naturalmente il calciomercato e l’operato del club rosanero. I tifosi sono divisi nelle opinioni: i ‘prudenti’ che vogliono aspettare almeno alcuni mesi per poter giudicare, i ‘passionali’ che criticano le operazioni del Palermo e il mancato arrivo di Dzemaili (come se non fosse arrivato Kakà…). Dall’altra parte c’è il club rosanero che si innervosisce se viene criticato, perché sostiene di aver mantenuto i suoi uomini migliori e di averne acquistati di nuovi. Addirittura il presidente Zamparini oggi ha contestato pubblicamente con una lettera un articolo del collega Antonio Fiasconaro de La Sicilia. Il giornalista si è ‘permesso’ di intervistare alcuni tifosi sulle scelte societarie e sfortunatamente ne ha beccati quattro e tutti e quattro più o meno critici con il club di Zamparini. Continua »

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  • Zenga e gli “amici” di Facebook

    Dopo una lunga estate di novità e colpi di scena in casa Palermo, rieccoci pronti al campionato di Serie A 2009/2010. Sapete cosa è la cosa che mi dà più fastidio? È che su Facebook ci sono dei “tifosi” che continuano ad aprire gruppi contro, e sottolineo “contro”, il nuovo allenatore Walter Zenga. Non voglio immaginare cosa ne pensi il diretto interessato con il quale avevo già affrontato l’argomento durante il ritiro, di sicuro la tifoseria non sta facendo una bella figura. O meglio, qualcuno, anche se sono pochi, sta danneggiando l’immagine del Palermo a livello nazionale, perché neanche nel resto d’Italia riescono a capire il motivo di questo astio. Continua »

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  • Europa addio! Palermo comunque da record

    Il Palermo l’anno prossimo non giocherà in Uefa, domenica sono sfumate le ultime possibilità di accedere alla competizione europea. Resta comunque una stagione strepitosa per i rosanero nonostante la portata dell’impresa non sia stata percepita da tutti. Per avere un’idea basta fare un paragone con la stagione 2006/2007, l’anno delle penalizzazioni di calciopoli e la Juventus in Serie B, dove il Palermo se la giocò fino all’ultimo per la Champions League.

    Di sicuro si poteva fare di più e spesso la sfortuna si è accanita contro i rosanero, ma adesso bisogna guardare al futuro e ripartire dalle certezze di questa annata. La prima “certezza” da cui partire è sicuramente la competenza di un allenatore come Davide Ballardini, perché Zamparini sarebbe un folle se dovesse allontanare uno come lui. E in certe occasioni, al posto di puntare il dito verso il tecnico criticandolo, Zamparini avrebbe dovuto puntarlo verso se stesso perché con uno, due elementi di qualità in più in organico, il Palermo avrebbe potuto ambire a traguardi ancora più prestigiosi di un onorevole settimo, ottavo posto. Continua »

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  • L’uomo Moris e la sua “disperazione”, chi perdona Carrozzieri?

    La notizia ha sconvolto un po’ tutti a Palermo, giungendo come un fulmine a ciel sereno: Carrozzieri, il pilastro della difesa rosanero, positivo ai test antidoping a un metabolita della cocaina. Avrebbe usato la sostanza stupefacente qualche sera prima della gara di campionato Palermo-Torino.
    Sarebbe stato fin troppo scontato puntare il dito contro Carrozzieri per il suo gesto deprecabile. Lui, idolo del “Barbera” e modello per tanti giovani che si rivedevano la domenica nel suo modo di giocare risoluto e nel suo carattere schietto. Di questa triste vicenda, invece, è emerso principalmente il dramma di un uomo, distrutto da un errore che ancora non sa perdonarsi e che probabilmente gli cambierà la vita. La nazionale italiana, il Milan, i soldi, le copertine dei giornali; Moris a quasi 29 anni potrebbe fermarsi qui perché va incontro ad una lunga squalifica che potrebbe allontanarlo dal calcio per due anni o forse più. Continua »

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  • Tifosi in subbuglio, Zamparini si è stufato di Palermo?

    È quello che tanti tifosi mi hanno chiesto in questi giorni. Per strada, per mail, in trasmissione. La domanda è sempre la stessa: “Ma a Zamparini ci abbuttò di fare il presidente al Palermo?”.

    Sentendo le opinioni della gente, in città c’è paura perché nessuno riesce ad immaginare un Palermo senza Zamparini. Ieri sera un tifoso mi ha detto: “Il problema non sarebbe finire in Serie C (oggi Lega Pro), ma fare la fine del Messina e stare sotto rispetto al Catania. Umiliante”. Io penso che senza Maurizio Zamparini ci sarebbe da preoccuparsi di ben altre cose e lo hanno capito anche i politici locali che in questi ultimi due giorni si sono dati da fare con attestati di stima e solidarietà.

    Zamparini non si è stancato. È soltanto “amareggiato e dispiaciuto da questa situazione”, ci ha detto il vice presidente del Palermo Guglielmo Micciché. “Un imprenditore friulano che viene in Sicilia e sta facendo tanto bene, gestendo in modo splendido una società – ha continuato il numero due di Viale del Fante – si preoccupa di tutte queste illazioni che vengono fuori con questa facilità esagerata”. Per chi si fosse perso una parte della (brutta) storia può dare una lettura all’articolo Calcio Connection, Biglietti gratis ai clan e partite truccate.

    In sintesi, emerge quanto sia difficile per qualsiasi azienda fare impresa a Palermo. Ma questa, purtroppo, non è una novità… E se invece questa vicenda fosse soltanto un pretesto per allentare i rapporti con la città e andare veramente via?

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  • Il Palermo vince anche senza gli ultras

    Che tifosi permalosi che abbiamo…alla domenica di festa e gol è mancata solo la componente “tifo organizzato”. Palermo-Lecce è terminata 5-2 ed è stata una partita viva per tutti i novanta minuti. Il pubblico si è divertito, ma soprattutto ha applaudito e spontaneamente incitato i giocatori nonostante lo sciopero della Curva Nord. Prima della gara gli ultras hanno distribuito un volantino dove spiegavano la protesta. A quanto pare non è bastata la prestigiosa vittoria esterna contro la Fiorentina della scorsa settimana per riscattare l’umiliante 4-0 subito in casa contro il Catania.

    Alla luce del risultato positivo contro il Lecce, però, la protesta si è trasformata in un autogol. Una vittoria così ampia del Palermo, senza tifo organizzato, senza cori, senza striscioni, senza bandiere ha dimostrato che anche senza il supporto della Curva Nord si possono ottenere grandi risultati. Ovviamente questa è una provocazione, perché è naturale che avere una curva forte che sostiene la squadra è un valore aggiunto per ogni club. Quello che mi chiedo è cosa ne pensano i lettori di Rosalio sul tifo organizzato di Palermo e sul movimento ultras in generale. Continua »

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  • Vuoto di memoria

    Una volta ho letto che alcuni traumi, alcuni shock, sono così forti da farti rimuovere quella porzione di vita dalla memoria. Forse è quello che è successo domenica a molti palermitani. Siamo a martedì e il dopo gara da tipico “bar dello sport” è stato praticamente inesistente. Le persone che ho incontrato in questi giorni non hanno (insolitamente) toccato l’argomento calcio. Nessuno ha parlato di niente che fosse lontanamente vicino a delle sfumature rosanero. Ho visto mogli e fidanzate felici andare a cena fuori o al cinema. È stata una domenica strana, velatamente triste. Una domenica d’amarezza e di silenzio. Ieri sera sono stato in un locale di Palermo a festeggiare la laurea di una amica e mi è capitato di ascoltare la breve conversazione di due giovani. Che mi dici di domenica? Hai visto che schifo? – chiedeva il ragazzo con la birra in mano all’amico – e l’altro rispondeva con una mezza smorfia infastidito: Domenica? Ma di che parli? Non ricordo…comunque è stato veramente uno schifo. Continua »

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  • Al Barbera la musica è cambiata…

    Cari lettori di Rosalio, in questi giorni ho ricevuto diverse e-mail da parte di molti tifosi su un argomento che sembra interessare più del calciomercato del Palermo e più dell’ottima posizione in classifica con annesse prospettive europee: l’animazione pre partita a cura del gruppo Rgs e il nuovo impianto audio. Considerato che, fondamentalmente, le correnti di pensiero sono due (i favorevoli e i contrari…), apro il dibattito qui, sfruttando il potente “strumento” Rosalio in modo che tutti possano dare dei suggerimenti ai diretti interessati attraverso questo spazio.
    Spiego prima di cosa sto parlando: domenica scorsa, nel posticipo di Serie A tra Palermo e Napoli, ha fatto il suo esordio allo stadio il nuovo impianto audio messo a disposizione dal gruppo Radio Giornale di Sicilia, accompagnato dalla gran voce di Beppe Palmigiano, uno degli speaker di punta di Rgs, che ha “animato” e caricato i tifosi già due ore prima dell’inizio della partita. Continua »

    Palermo
  • Calciomercato: il Palermo punta sui giovani

    Lunedì si chiuderà il calciomercato, ovvero la sessione invernale del “mercato di riparazione”. In questo periodo squadre e procuratori si trovano a Milano per concludere o intavolare delle trattative. Anche io, da venerdì, mi trovo a Milano insieme ai miei collaboratori di MediaGol.it per seguire da vicino e raccontare tutto ciò che succede all’Ata Hotel Quark (la sede ufficiale del calciomercato) e all’Hilton Hotel (la sede riservata non ufficiale). Il mercato si annunciava povero e senza grandi colpi…e finora così è stato. Anche il Palermo finora non ha messo a segno grandi operazioni. Il direttore sportivo Walter Sabatini ha ceduto gli “scontenti”, i giocatori che reclamavano più spazio o che rischiavano di fare la muffa in panchina, e ha concluso operazioni che apparentemente sembrano di portata minore. I nuovi rosanero sono per lo più giovani di belle speranze, l’unico nome vero era quello di Nilmar che è stato offerto dall’International de Porto Alegre al Palermo a una cifra esagerata. Ovviamente i rosa hanno rifiutato, anzi stando a quanto ci ha detto il presidente della squadra brasiliana “il Palermo non ha proprio risposto alla nostra offerta ufficiale”.
    Chi rimane? Continua »

    Palermo
  • I petroldollari mettono in crisi il Milan

    Il lungo tira e molla sembra giunto ad una conclusione: Kakà resta al Milan, almeno per il momento!
    Perché vi sto parlando di Kakà e della squadra rossonera? Perché per la prima volta la squadra che fa capo a Silvio Berlusconi si è trovata nelle stesse condizioni del Palermo (e squadre della stessa forza economica) per la gioia immensa di mezza Italia. Spiego brevemente ai non calciofili: il brasiliano, pallone d’oro, campione pluridecorato del Milan Ricardo Izecson dos Santos Leite meglio conosciuto come Kakà, ha ricevuto una offerta milionaria in petroldollari… Si parla di ben 15 milioni di euro per il giocatore e 120 milioni di euro per la sua squadra, cifre assurde. Direi offensive.

    La forza del petrolio è riuscita ad acquistare tempo fa il Manchester City, una squadra inglese, e adesso gli investimenti milionari si sprecano…
    Da sempre scrivo (e mi batto) affinché nel campionato italiano tutti i club possano avere la possibilità di partire alla pari dal punto di vista economico, senza aiuti e favoritismi (mi riferisco al problema dei diritti televisivi attualmente ripartiti con criteri che definirei “particolari”). Continua »

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  • Zamparini, il silenzio stampa e la “ghettizzazione”

    Zamparini in passato l’aveva già detto: il Palermo è “ghettizzato” dai media. Cosa vuol dire? Vuol dire che chi acquista un giornale come la Gazzetta dello Sport oppure si sintonizza su Italia 1 per seguire Studio Sport raramente troverà un articolo nelle pagine nazionali o un servizio sulla squadra rosanero perché le copertine e i riflettori sono puntati sulle solite tre, quattro squadre “ricche” della Serie A. Il presidente si è arrabbiato come tanti palermitani che, dopo aver visto Palermo-Milan, si sono fiondati davanti la tv per godere dei commenti positivi sui rosa e invece hanno trovato solo dibattiti sulla crisi dei rossoneri. Dopo la sconfitta subita a Cagliari a causa di un gol irregolare e l’ennesima mancanza di giuste e dovute attenzioni nei confronti del Palermo da parte di Sky, Rai e Mediaset, Zamparini ha deciso che “è meglio tacere visto lo spazio quasi nullo” riservato ai rosanero dai grandi network. Decisione utile e produttiva? Assolutamente no perché quotidiani e televisioni vanno ugualmente avanti anche senza interviste del Palermo. Questo “sciopero” non porta a nulla, indispone solamente chi fa informazione che al posto di riportare dichiarazioni di calciatori magari userà lo stesso spazio per soffermarsi in maniera critica sulle cose che non vanno in questa squadra. Però mi sorge un dubbio…come mai il Genoa all’improvviso sta trovando più spazio del Palermo? La stampa è improvvisamente “amica” del presidente Preziosi? …o forse l’acquisto di un fuoriclasse come Milito che non smette di segnare ha fatto guadagnare al Genoa le attenzioni dei media? Continua »

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  • Ecco perché molti palermitani hanno tifato Inter…

    Il primo record stagionale l’ha fatto registrare Palermo-Inter: stadio “Renzo Barbera” tutto esaurito. Peccato che probabilmente a riempire gli spalti siano stati dei nostri conterranei che al posto di tifare per la squadra della propria città, sono andati allo stadio per tifare silenziosamente contro…
    Potremmo fare i soliti discorsi, ricordando che l’assenza dalla massima serie ha comportato anche questo, ma la colpa più grande in questi ultimi anni l’ha il club rosanero che non ha saputo fare molto per raccogliere le tante “pecorelle smarrite” dalla fede strisciata .
    Ai tanti utenti-tifosi che ci leggono faccio una domanda: da quando il Palermo è in Serie A, cosa ha fatto la società per far crescere la propria tifoseria e l’amore verso questi colori? Cosa vi ha dato il Palermo per convincervi ad abbonarvi allo stadio o acquistare una magliettina di Miccoli?
    Poco, molto poco. Non basta lasciare il prezzo degli abbonamenti invariato per trovare nuovi tifosi. Continua »

    Palermo
  • Kjaer e il futuro del Palermo

    La copertina di Palermo-Chievo è tutta per Simon Kjaer, il giovanissimo difensore danese. Ieri contro i clivensi ha sfiorato il gol dopo pochi minuti di gioco, si è procurato il rigore per l’uno a zero di Miccoli, ha segnato il secondo gol con una bellissima girata al volo (se non avesse segnato l’arbitro avrebbe fischiato un altro rigore) e per tutta la partita si è fatto rispettare dagli attaccanti avversari.

    Merito di Ballardini che continua a sorprendere tutti, perché ha il coraggio di puntare sui giovani così come fanno le grandi squadre: come l’Inter di Balotelli, la Juventus di Giovinco, il Milan di Pato o la Roma di Aquilani. Tra qualche tempo, magari, si parlerà anche del Palermo di Kjaer, Mchedlidze e Cavani che finora non hanno deluso. Potete immaginare la felicità del presidente Zamparini, ogni gol fa aumentare il valore dei suoi gioiellini… Continua »

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  • Gilardino e la Fiorentina

    Giustizia è stata fatta. Gilardino è stato punito con due giornate di squalifica dal giudice sportivo per il gol di mano segnato al Palermo. Rete che sostanzialmente ha cambiato gli equilibri della partita poi vinta dalla Fiorentina. Il tanto decantato “fair play”, invocato dai massimi organi calcistici internazionali, è andato a farsi benedire a causa di una “condotta gravemente antisportiva”, si legge nei documenti ufficiali.

    A parte la “prodezza” del bomber viola, abbiamo assistito a qualcosa, a mio giudizio, di altrettanto grave che ha dimostrato quanto deve ancora cambiare questo calcio moderno. Non mi spiego il motivo per cui molti personaggi di rilievo del mondo sportivo, nel dopo gara, abbiano stretto solidarietà con Alberto Gilardino, difendendolo o giustificandolo. Dopo un fallo così evidente, ripreso da più di venti telecamere diverse, Gilardino non si può far passare per agnellino agli occhi della gente.

    Prandelli, Mutu, Amelia, Di Canio, Moratti, Galliani, Matarrese, Gussoni, Della Valle in modi diversi hanno speso una parola buona per Gilardino. È inaccettabile. Uno sport dal potere mediatico così forte non può e non deve veicolare messaggi del genere.

    Intanto aumenta il dissenso dell´opinione pubblica sul web nei confronti del giocatore della Fiorentina. Continua »

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  • Per i media ieri la Juve ha perso. I rosanero? Non c’è traccia

    In trasferta contro la Juventus non si vinceva da ben 46 anni. Questo fa capire la portata “storica” dell’impresa e soprattutto fa capire una volta di più quanto il Palermo e i palermitani siano stati lontani dal grande calcio. Alla gloria e alla credibilità guadagnata in campo nelle ultime stagioni, però, non corrisponde l’attenzione dei media nazionali che continuano ad ignorare sistematicamente i rosanero sia quando vincono, sia quando perdono, sia quando pareggiano. Salvo ricordarsi improvvisamente che esiste una realtà importante quando il presidente Zamparini esonera un allenatore o dice qualcosa per cui possa essere preso per i fondelli. Oggi tutti i quotidiani nazionali non hanno speso una sola parola sui titoloni delle loro prime pagine: non aveva vinto il Palermo, aveva perso la Juventus.
    Anche in TV, ieri nel dopo gara, Sky Sport ha confermato la mancanza di attenzioni nei confronti delle squadre “fuori dal giro”. Prima con il tecnico del Napoli, Edy Reja, al quale Ilariona Nazionale aveva chiesto di pazientare ancora (dopo 15 minuti…) perchè “ci ha appena raggiunti Del Piero!”. Poi con il tecnico del Palermo, Davide Ballardini, “sorpassato” da Gasperini del Genoa. Reja ha preso il microfono e ha preteso di parlare, Ballardini nel suo stile calmo da guru indiano ha tolto l’auricolare ed è andato via.
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  • Palermo-Reggina

    Nove punti in cinque giornate, chi se lo sarebbe mai aspettato? Il Palermo sembra essere tornato quello di tre anni fa, quando in campo si vedeva una squadra che dava l’impressione di potersela giocare con chiunque. Con la Reggina, i rosa hanno confermato che la “cura” Ballardini funziona e che il bel gioco visto con Roma, Genoa e Napoli non era frutto del caso. Il “Barbera” apprezza e si esalta insieme ai propri beniamini.
    In classifica il Palermo è in buona compagnia: Atalanta, Milan e Juventus. Proprio con i bianconeri di Amauri, domenica prossima in trasferta, si cercherà di riscattare quel 5 a 0 dell’anno scorso che portò all’esonero di Stefano Colantuono e che pesa ancora come un macigno.
    Il pre-partita di Juventus-Palermo è già cominciato ieri pomeriggio in conferenza stampa. Con la sua consueta ironia, Fabrizio Miccoli ha parlato della sfida a distanza con Amauri che in questo momento vede il folletto di Nardò in vantaggio di un gol nella classifica dei marcatori: quattro gol per Miccoli, tre per il brasiliano. “Speriamo per un´altra giornata di restare avanti nella classifica marcatori – ha detto Miccoli – Amauri è un grande giocatore e un grandissimo amico. Gli auguro un grande campionato… a partire dalla partita successiva a quella tra Palermo e Juventus”. Continua »

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  • Palermo: adesso serve l’aiuto dei tifosi per far ripartire il “progetto”

    “L’anno scorso il Cagliari di Ballardini giocava alla pari contro le grandi e lo stesso deve fare il Palermo”. Ecco in sintesi le aspettative del presidente Maurizio Zamparini dopo l’esonero di Colantuono. A dire il vero, preoccupa quel “deve” che sembra non lasciare troppo tempo al nuovo allenatore per riorganizzare la squadra. Sabato c’è la Roma al “Barbera”. Sarà la prima partita di campionato in casa, la prima di Davide Ballardini sulla panchina rosanero, la prima del nuovo modulo (che dovrebbe essere un 4-3-1-2) .

    Soltanto i tifosi potranno fare la differenza. In un momento così delicato, dove i meccanismi devono essere nuovamente ripensati e rodati, la forza del pubblico pagante risulterà determinante per dare quel fiato e quella corsa in più che a Udine non abbiamo visto. Di Natale e Quagliarella, così come tutti i loro compagni, sembravano andare veloci il doppio rispetto ai rosa. I motivi? Fondamentalmente la condizione fisica che ha reso ancor più difficile da attuare il modulo tattico del Palermo (il 4-3-3), già di suo poco incline all’equilibrio. Hanno pesato molto i carichi di lavoro degli ultimi mesi. L’aveva capito Zamparini (espertissimo uomo di calcio) e l’ha intuito anche il neo tecnico Ballardini che durante la conferenza stampa di presentazione ha detto chiaramente che allenerà i suoi giocatori in modo leggero per farli entrare in forma il prima possibile, sperando di essere competitivi già contro i giallorossi.

    Intanto vi giriamo l’appello del patron rosanero che Mediagol ha raccolto: “È soprattutto in momenti difficili come questo che abbiamo bisogno dei tifosi – ha spiegato Zamparini – per questo vorrei invitare tutti i tifosi del Palermo a starci vicino e a trasmetterci la loro energia nella partita contro la Roma”. Il famoso “progetto Palermo” passa anche da questo, la palla torna ai tifosi.

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