Dopo aver maturato una lunga attiva esperienza nell’ambito delle cosiddette “comunità online” e delle trappole che il web riserva agli internauti, pur rappresentando una risorsa indiscutibilmente preziosa per chi sente il bisogno di impegnarsi per migliorare sè stesso e la propria società, sono approdato anch’io in quel fenomeno “trendy” che come un’onda anomala da qualche tempo in qua ha cominciato a travolgere milioni di persone in tutto il mondo: il Social Network.
Quale accezione del termine “Social” ciascuno voglia attribuire a questo fenomeno è sempre in qualche modo pertinente: si passa dal “cazzeggio” con gli amici, al gioco di gruppo, alla frenesia dei gruppi e degli eventi, allo spamming di vario tipo, dal commerciale al “sociale”. In ogni caso ci si coinvolge gli uni gli altri e a prescindere dalla più o meno discutibile utilità “sociale” di tutto ciò.
Non parliamo delle chat, che se per sbaglio ti trovi inavvertitamente ad essere “visibile” come utente online, povero te! Non riuscirai più a far nient’altro che rispondere, a turno, alle domande ora di questo, ora di quell’amico.
Un mondo che dopo un po’ rischia di stancare, come tutte le mode, e come tutte le onde anomale, finisce sempre col tendere alla normalizzazione. Continua »
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