Brodo
La linea blu rappresenta le pagine viste su rosalio.it, la linea rossa rappresenta le pagine viste sul sito del Comune di Palermo. I dati sono di Alexa e vanno da dicembre al 16 aprile.
La linea blu rappresenta le pagine viste su rosalio.it, la linea rossa rappresenta le pagine viste sul sito del Comune di Palermo. I dati sono di Alexa e vanno da dicembre al 16 aprile.
Stamani ho visto l’Etna dalla spiaggia di Mondello. Un mito arcaico ammantato di neve per chi ha commentato la visione con voce emozionata, solo un vulcano di ragguardevoli dimensioni per i tanti che l’hanno appena notato. Mentre contemplavo il mito, con la coda dell’occhio seguivo la comarca di bastasi che tiravano pallonate tra la folla sulla spiaggia a ridosso del borgo. Una delle pallonate ha colpito mia moglie in testa e ne ha modificato sostanzialmente l’umore, io l’ho messa giù dura e loro con tante scuse hanno solo modificato la direzione dei tiri. Le proteste montavano ma quegli spiriti liberi, per così dire, non smettevano. Ce ne siamo andati, mia moglie masticava risentimento e con lo sguardo cercava un vigile urbano. Un vigile urbano? Continua »
Questo breve video è il materiale che proponiamo a NessunoTV per il documentario che sta collazionando il regista Stefano Mordini sulle elezioni politiche e che avrà il titolo de “Le mie elezioni”. L’idea è di raccogliere, per la prima volta i contributi “dal basso” di decine di “vloggers” da alcune città italiane facendoli diventare un vero e proprio documentario collettivo. Maurizio Giambalvo, Pietro Mancuso e il sottoscritto, con la collaborazione di Luca Lucchesi e Stefania Artuso, abbiamo curato la parte palermitana. Continua »
Ancora pochi, tra quelli che non seguono assiduamente la scena musicale palermitana, li conoscono, eppure tra i proseliti del metal sono già abbastanza noti: sto parlando dei Reflections.
Nonostante i tatuaggi e l’aspetto aggressivo tipicamente metallaro, vi trovate di fronte a persone che, pur svolgendo nella vita quotidiana delle normali attività, inseguono con impegno, da diversi anni, anche il sogno della musica. Continua »
Quando andavo al liceo — praticamente un secolo fa — c’era una tipa con un corpo da favola, capelli biondi e occhi azzurri, sempre vestita alla moda, profumo da delirio. Era la più bella della scuola e non “cagava” nessuno di noi nemmeno di striscio. Nei discorsi di maschi si immaginavano notti (ma, volendo anche giorni) fantastici in compagnia di questa prova vivente dell’esistenza di Dio. Solo che per lei noi eravamo soltanto degli esseri insignificanti che sciamavano pietosi in attesa di un cenno che non arrivava mai. Verso la fine di marzo dell’anno della maturità, la tipa si avvicina e mi fa: “Senti, ma perché in cinque anni noi due non ci siamo mai parlati?”. Balbetto, sudo, divento rosso, mi manca l’ossigeno: “Ma sai, nessuno ci ha presentati…”. Non potevo trovare una risposta più idiota ma nel giro di una trentina di secondi netti c’era mezza scuola che parlava di questo incontro “ravvicinato”. Da quel giorno S. mi cominciò a salutare col bacetto (primo importante passo verso la beatificazione) e la mia popolarità al “Meli” crebbe a dismisura. Continua »
Ho visto la faccia di Provenzano. Come tutti. La tivvù me l’ha fatto intravedere, insieme alla folla insorta. Una faccia normale che conta 73 primavere nutrite a cicoria bollita e ricotta calda. Una faccia quasi rassicurante che avrei potuto vedere ovunque: in autobus, a piedi, in bicicletta. Una faccia che non mi avrebbe mai messa in allarme. Una faccia tradita da un pacco di biancheria pulita. Il procuratore antimafia Pietro Grasso ha dedicato l’operazione alla memoria di Falcone e Borsellino, l’abbiamo sentito tutti, abbiamo ricordato. La sorella di Borsellino, Rita – candidata come residente della regione Sicilia – intervistata in merito non snocciola nomi ma ricorda tutti quelli che si sono impegnati nella lotta. Sì, ha pensato al passato, dice “Paolo”. Ripete quel nome, ogni volta, come se lo carezzasse. Questa donna, con il suo senso pacato, inesorabile, di dovere e giustizia, ha il potere di emozionarmi profondamente.
Intanto sfilano su raitre, a chiudere, le immagini di un’intervista a Giovanni Falcone. Una faccia paciosa, occhi sempre sul punto di ridere. “Ma chi glielo fa fare?” chiede il giornalista: rischi incalcolabili, sonno rubato, il sacrifico – quieto – di una vita normale. E lui minimizza, quasi sorride, come se la buttasse lì: “È lo spirito di servizio”.
Ieri sera non avevo voglia di farmi ingurgitare dall’altalena di stati d’animo delle proiezioni delle politiche. Così ho deciso di andare a vedere la mostra allestita a piazza Politeama.
Un bel viaggio, quello che mi ci voleva. Uscire per un attimo dall’angustia del proprio hortus conclusus e peregrinare attraverso le visioni di un altro paio d’occhi.
Visioni enormi, di stupore, di meraviglia ma anche di sfacelo, di crepe incolmabili fra parti del mondo di cui ogni tanto ci giunge all’orecchio qualche nuova.
Direi che la mostra, al di là degli intenti didascalici ed educativi, presa per la sua godibilità estetica, si divide grossomodo in due parti significative: una è quella che riguarda i paesaggi naturali laddove – sembra – che il soggetto sia così come lo vediamo sin dalla notte dei tempi. L’altra è la straordinarietà (nel senso letterario del termine, quindi connotato positivamente o meno di volta in volta) del paesaggio modificato dall’uomo. Continua »
Il titolo potrebbe far pensare alla recensione tardiva di un’opera del filosofo Manlio Sgalambro. Forse c’è un nesso ma qui si tratta di spazzatura. Giorni fa il portiere del condominio in cui abito, quartieri alti, mi ha raccontato di un suo colloquio con dei funzionari AMIA che informano gli utenti riguardo alla prossima istituzione di un servizio di raccolta differenziata dei rifiuti. Ho cercato delle notizie sul web e non ne ho trovate ma, lo ammetto, ho dedicato pochi minuti allo scopo. Innanzitutto mi chiedo: cosa distingue la nuova raccolta differenziata dalla vecchia? Nel mio quartiere esistono già i contenitori per la raccolta della frazione organica, della carta, del vetro e della plastica, in qualche modo sono usati, magari in modo non ortodosso, ma non si può pretendere di più. Le pattumiere a 4 e più posti sono oggetti buoni per le genti padane, qui è ancora pratica corrente il lancio in lungo del sacchetto e non riesco ad immaginare un palermitano impegnato in un’attività più complessa. Il ritiro differenziato di 4 o 6 tipi di rifiuti su più turni?? Continua »
Tra elezioni politiche, che appaiono dividere l’Italia in due, e i riti delle feste pasquali, che chiamano a raccolta i fedeli, questa seconda settimana di aprile si presenta alquanto “spoglia” di incontri letterari. Operatori culturali, scrittori e case editrici sembrano avere rimandato a tempi migliori l’organizzazione di presentazioni di libri, incontri o dibattiti su temi letterari a Palermo.
La prevedibile e scontata concentrazione mediatica sui risultati delle elezioni, accompagnata dai tradizionali servizi di società e costume su uova di pasqua, agnelli e fine settimana fuori città, ha forse giustamente respinto i progetti di comunicazione e promozione del settore editoriale e librario. Nessun evento letterario si frapporrà inoltre alle celebrazioni della Settimana Santa, seguite come ogni anno da tante famiglie palermitane.
L’unico evento previsto è, non a caso, oggi martedì 11 aprile alle ore 17:00 da Biotos (via XII Gennaio, 2), dove Lino Piscopo presenterà il suo nuovo volume dedicato al teatro: “La drammaturgia siciliana”. Lino Piscopo ha già scritto con Nino Aquila il libro “Il teatro di prosa a Palermo”.
È stato arrestato nel corleonese Bernardo Provenzano. Era latitante da più di 40 anni.
Domani alle 11:00 viene inaugurata a piazza Politeama la mostra La terra vista dal cielo di Yann-Arthus Bertrand.
Si tratta di un’esposizione di forte contenuto sociale e ambientale già vista in 34 paesi di quattro continenti. Sarà accessibile gratuitamente fino al 16 luglio, 24 ore su 24, e verrà illuminata di notte con un suggestivo gioco di luci. La mostra propone 120 spettacolari fotografie (ciascuna di 180 per 120 centimetri) scattate nel mondo intero, riprodotte in imponenti dimensioni su 62 pannelli bifacciali, accompagnate da testi di contenuto ambientale e da un gigantesco planisfero calpestabile di 6 metri per 12. In piazza sarà, inoltre, allestito un padiglione che ospiterà un video (proiettato senza interruzioni) del documentario sul progetto del fotografo, un piccolo centro d’informazione sullo sviluppo sostenibile, un bookshop e un punto informazioni.
La foto è stata scattata da Fausto Sanseverino.
“Primomaggio tutto l’anno”. Cosa fa venire in mente?
Il nome richiama una tradizione spiccatamente romana, quella del super-mega-concerto che si ripete, per l’appunto, l’uno maggio di ogni anno. Centinaia di migliaia di persone lo seguono dal vivo e, probabilmente, anche di più lo seguono via cavo.
Uno spettacolo grandioso, un’organizzazione che vede a capo di tutto CGIL, CISL e UIL.
Ma una novità per noi. Perché? Perchè quest’anno Palermo ha avuto la sua occasione. La possibilità di mandare in rappresentanza alcuni dei suoi gruppi emergenti, tramite il concorso che prende il nome di Primomaggio tutto l’anno. Concorso che si sta svolgendo a livello nazionale e che ha selezionato, inizialmente tramite demo, tutto il materiale pervenuto da migliaia di gruppi. Continua »
It’s appalling, direbbero in America. Fallite le quote rosa, chi volesse vedere più donne in Parlamento ha una sola possibilità: votare quei partiti che mettono le candidate donna in posizioni che danno buone probabilità di essere eletti. Facile, no? As a matter of fact, per niente. Dall’analisi delle quote rosa nei due schieramenti effettuata dal sociologo Luca Ricolfi (www.polena.net), risulta che in più di una regione non c’è una donna che abbia possibilità di essere eletta. Per esempio. Mettiamo caso che io votassi in Sicilia 1 per il centrosinistra. Per trovare una donna che abbia buone possibilità di essere eletta dovrei votare Prc. Con tutti gli altri partiti – dalla Rosa a Di Pietro, passando per Verdi, Udeur, Ulivo e Pdci – niente, nada, zip: neanche una donna da votare. E a destra è ancora peggio: niente donne, in nessuno dei partiti. Un po’ meglio va in Sicilia 2, dove i Verdi eleggeranno forse da 0 a 1 donna (!) e l’Ulivo addirittura da 1 a 2, mentre a destra Forza Italia e An potrebbero eleggere, udite udite, una donna a testa. Ma in Italia c’è anche chi sta peggio. Come la Basilicata ed il Molise, dove da sinistra a destra di donne non ce n’è nemmeno una.
L’altra volta ero con una mia amica a pranzo e ho visto un manifesto: stava attaccato alla vetrina di un bar, ritrae una classica bionda perfetta e angelica e porta la scritta, che suona più o meno così “vuoi conoscermi? Impara il russo”, segue spot di corso di russo che si svolge in quel di Palermo. È chiaro che il pubblicitario che ha concepito tale affissione non ha minimamente riflettuto sull’ipotesi spericolata che qualche donna, magari, potesse essere interessata a imparare il russo e che forse, per par condicio, avrebbero dovuto pensare a dei poster apposta per loro, cambiando radicalmente l’approccio. Inutile poi scrivere quanto il poster da me (esageratamente) e attentamente osservato solletichi l’immaginario siculo più intramontabile, quello del maschio conquistatore. Ci notavo una velata sfrontatezza, o esagero? Mi ricordo i bei tempi in cui ci si industriva a imparare le lingue straniere per il solo gusto di viaggiare con disinvoltura. Era solo pudore? Facevamo gli ipocriti? Anche se mi si fa gentilmente notare che il vero seduttore non si fa mai scrupoli se non conosce la lingua, l’amore è un linguaggio universale, o no? A ben guardare, accanto alla foto della super bionda (eh, sì, sono invidiosa, ché, si vede?) si dichiara che quest’ultima è una miss Russia o una roba del genere.
Questo per sottolineare che non trattasi di giovane bellezza qualunque: se si finisce in Russia a snocciolare l’idioma appena appreso non è detto che si incontri nell’immediato una così. Magari, chessò, toccherà pure cercare.
(In loving memory of Nicola Pizzolato)
Da quando Nicola ha scritto che non sapeva cosa fosse il filtro antiparticolato, negli spot televisivi (Opel Meriva, Agila e che ne ha più ne metta) è stato un fiorire di riferimenti all’enigmatico aggeggio.
I filtri antiparticolati adesso li danno pure di serie!
Quando si dice fare tendenza…
Sabato 8 aprile 2006 alle ore 18:00 s’inaugurerà presso la Galleria 61 la mostra collettiva “da Oriente e da Occidente” con opere di Giuseppe Colombo, Stefano Cumia, Giuseppe Puglisi e William Marc Zanghi.
Il titolo sorge spontaneo dal fatto che in tutto c’è un oriente e un occidente, anche in Sicilia e anche in noi e dal fatto che di questi tempi le differenze sono – molto spesso – esasperate e demonizzate con una grossa perdita per tutti e tante occasioni di sviluppo mancate. Continua »
I legami tra realtà e finzione letteraria si rivelano obliqui, indiretti, complessi. Gli scrittori non si limitano a imitare o rappresentare la realtà. La loro creatività vaga tra mondi possibili verosimili o fantastici, distinti ciascuno da regole proprie e destinati a prendere vita in modo compiuto solo nei poemi, nei romanzi e, per frammenti, nei racconti. A sua volta, la fantasia del lettore è chiamata a rievocare, mescolare, scomporre o deformare le immagini e i ricordi della realtà, come in un sogno, per ricreare le apparenze del mondo rappresentato in un libro.
Ci si chiede allora: cosa accadrebbe se l’occhio di uno scrittore, di un lettore o di un artista provasse a restituire in una fotografia l’immagine di un mondo letterario, anche se fantastico? I rapporti tra vita, letteratura e arte fotografica rinvierebbero probabilmente a un intricato gioco di rimandi, suggestioni, echi, difficile da dipanare e di indubbio fascino. La realtà non sarebbe più tale, l’arte della fotografia si sovrapporrebbe a quella letteraria, la fotografia diventerebbe l’immagine di un mondo che appartiene al regno della finzione. Continua »
Stasera dalle 21:00 alle 24:00 a Rgs nel programma Good generation, condotto da Gabriella Imperiale, verranno celebrati i 30 anni della radio e della televisione privata palermitana. Interverranno per raccontare aneddoti e curiosità decine di speaker, attori e presentatori: Ottavio Amato, Mario Azzolini, Loredana Bona, Pippo Balistreri, Angela Bruno, Gioacchino Caponetto, Giovanni Cascio, Marcello Cavalli, Giacinto Di Bernardo, Riccardo Di Blasi, Gerardo Di Liberto, Gigi Razete, Gery Palazzotto, Francesco e Roberto Giambrone, Giancarlo e Marcello Santaluna, Gabriella Guarnera, Enrica Lazzara, Marcello Mandreucci, Gianni Matranga, Roberto Mattarella, Marcello Mordino, Aldo Naselli, Fabrizio Puccio, Totò Rizzo e Natale Schiera.
In studio anche Lucio Luca, autore di Rosalio e autore del libro Prove tecniche di trasmissione, trent’anni di radio e tv private a Palermo.
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