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mercoledì 24 dic

Archivio per la categoria 'Sicilia'

  • Ecco come (4): turismo di qualità

    “Potremmo vivere di turismo” è il luogo comune dei siciliani che non hanno la più lontana idea di come viene vista la Sicilia dall’esterno. Mi capita abbastanza frequentemente di fare da guida ad amici di altre regioni o stranieri che vengono a visitare la Sicilia o anche, più semplicemente, di predisporre per loro degli itinerari redatti in base al tempo che intendono trascorrere nell’isola, alla stagione e ai diversi gusti e interessi. Mi ha sempre colpito registrare, alla loro partenza, reazioni opposte. Quelli che assisto personalmente (prelevandoli all’aeroporto, conducendoli in auto per strade meno trafficate, portandoli in giro per monumenti seguendo percorsi particolari e scegliendo oculatamente tempi, luoghi, tragitti, ristoranti degni della licenza, ecc.) al momento della partenza, con un tantino di sincera invidia, mi dicono: “vivi in un paradiso!”. Quelli invece che si avventurano per proprio conto, prima di ripartire, mi chiedono sconcertati una sola cosa: “ma come fai a vivere in quest’inferno?”. Il problema/opportunità del turismo in Sicilia è tutto qui. La Sicilia, salvo che per qualche yacht in transito o per alcune dimore per vip nelle isole minori, non rientra tra le prime dieci destinazioni in Italia del turismo di fascia alta, nonostante le sue innegabili potenzialità. Come in un circolo vizioso, sappiamo attrarre (salvo poi lamentarcene) solo turismo “mordi e fuggi” oppure tentiamo una competizione, persa in partenza per via dei prezzi, con mete turistiche “low cost” (Tunisia, Croazia,…). Il nostro mercato potenziale va riorientato verso la fascia medio-alta, con un’adeguamento delle idee strategiche, delle strutture ricettive, dei contenuti dell’offerta e della professionalità degli operatori. Il c.d. “turismo relazionale” potrebbe da subito trasformare in un’opportunità imprenditoriale ed occupazionale la situazione in cui attualmente versa l’offerta turistica di qualità, colmando, in termini di servizio, molte delle lacune socio-ambientali. Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Cuffaro e Casini contro “Il capo dei capi”

    Il presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro ha parlato oggi della fiction su Salvatore Riina: «Nella fiction Il capo dei capi l’onorevole Claudio Fava (uno degli sceneggiatori, n.d.R.) ci nega pure la speranza di continuare a vivere in questa terra e sperare in un futuro senza la mafia. […] L’unico personaggio positivo della fiction, Biagio Schirò, un personaggio immaginario, nell’ultima puntata crolla davanti al figlio poliziotto e gli dice: “Per questa terra non c’è più speranza”. Noi diciamo no a questo, vogliamo sperare che un giorno riusciremo a liberarci dalla mafia. […] Stiamo assistendo ad una grande voglia di reagire alla criminalità organizzata, è la reazione di una società che fa crescere una più forte cultura della legalità».

    Anche Pierferdinando Casini ha commentato: «Per certi filmati i danni non li deve chiedere la moglie di Totò Riina ma la Sicilia».

    Palermo, Sicilia
  • La saggezza popolare

    Se è vero che nei proverbi risiede la saggezza popolare, allora pure in donna al volante pericolo costante, ci dev’essere un fondo di verità. Care consorelle, prima di scatenare la vostra ira contro di me, proviamo insieme a riflettere con calma. Non essere brave a guidare non è un’onta! Ci sono cose che noi riusciamo a fare meglio degli uomini. Guidare non è tra queste. Semplicemente. Siamo oneste. Le femmine non siamo cosa…o io sono sfortunata. E scarsa. Sfortunata perché su 10 amiche guidatrici una sola, Laura, sa davvero guidare bene. Scarsa perché, di base, potrei anch’io guidare bene, se non fosse che mentre lo faccio ho altre priorità.
    Per chiarezza “categorizzo” pure le guidatrici:
    A. QUELLE CHE C’ABBUTTA. Io per prima, dicevo, potrei impegnarmi, ma mi ritrovo sempre in altre faccende affaccendata: telefono (le migliori sciarre, le più grosse decisioni le ho prese al telefono, in auto), mi sistemo i capelli, faccio la pausa pranzo, bevo (acqua), fumo, cerco il cd giusto (ci sono volte che li cambio con una velocità che i miei colleghi dj manco li vedrei!) certe volte riesco pure a leggere il giornale…va da sé che una cosa sola alla volta riesce bene. E non è mai guidare. Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Ecco come (3): agricoltura e zootecnia di qualità

    Oggi disponiamo in abbondanza di prodotti agricoli, magari belli e grandi da vedere, reperibili tutto l’anno dal fruttivendolo, ma che non hanno più l’originario sapore. La mia generazione detiene la memoria di sapori (di frutta, verdura, ortaggi, ma anche della carne, sia bianca che rossa o del pesce non di allevamento) che i nostri figli e nipoti non apprezzeranno mai più e dico “apprezzeranno” perché chi ha avuto la fortuna di provare la differenza sa che siamo oggi più ricchi di prodotti belli come oggetti di plastica, ma poveri di identità di sapore e spesso integrati con i più improbabili additivi chimici.

    Siamo tutti vittime di una planetaria tendenza all’omologazione dei sapori, importati attraverso semi selezionati magari in Olanda o Israele, o attraverso concimi o mangimi di produzione industriale. La memoria dell’originario sapore di una banale salsa di pomodoro o di una ciliegia (che un tempo poteva riservare anche un bruco) è destinata a morire con la mia generazione per lasciare spazio, definitivamente, al gusto agroindustriale omologato, grazie all’uso (e all’abuso) di acqua, fertilizzanti chimici e ormoni (vegetali e animali). A meno che non pretendiamo, come consumatori (e aiutiamo i nostri figli a scoprire), prodotti, forse meno grandi, colorati e belli da vedere, ma saporiti, profumati. Privilegiamo troppo la quantità sulla qualità. Perché paghiamo la frutta e la verdura in base al peso e non in base al sapore, anzi, in base al peso a parità di sapore? Il supremo tribunale per giudicare un cibo è il palato, non la vista. Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Il “serracco” per Catania

    Abbiamo riso insieme per Giovanni Bivona (che presto finirà col suo spot in una mostra a Barcellona) e tanto. Questa settimana vorrei iniziarla con voi ridendo per Silvana Grasso, assessore alla Cultura a Catania, che non esita a usare il “serracco” (?!) per far saltare tutto ciò che impedisce alla città di «vivere solo di museo»…
    Avviate il video, parlarne è inutile. 🙂

    Sicilia
  • “Sicilia 2.0” alla Facoltà di Ingegneria

    Oggi alle 15:00 nell’aula magna della Facoltà di Ingegneria di Palermo (viale delle Scienze; edificio 7) si svolgerà il convegno Sicilia 2.0. L’incontro è promosso dall’Ars Gianfranco Micciché (promotore del convegno) e dell’Università di Palermo.

    “Sicilia 2.0”

    Intervengono Gianfranco Micciché (presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana), Giuseppe Silvestri (rettore dell’Università degli Studi di Palermo), Franco La Mantia (preside della Facoltà di Ingegneria di Palermo), Enzo Biagini (amministratore delegato di Apple Italia), Andrea Cabrini (direttore di Class CNBC), Sara Cantoni (responsabile della comunicazione di Vivendi Games), Luigi Crespi (Clandestinoweb), Stefano Hesse (communication manager di Google Italia), Paolo Liguori (direttore di TGCOM), Massimo Martini (managing director di Yahoo! Italia), Stefano Ponari (online marketing manager di Expedia.it).

    Live streaming sul sito del convegno e liveblog su Deeario.

    Palermo, Sicilia
  • Si parla di mafia a “Politicamente Scorretto”

    È in corso a Casalecchio di Reno (Bologna) Politicamente Scorretto, tre giorni di dibattiti, testimonianze, proiezioni e mostre per riflettere e “indagare” sui misteri d’Italia.

    Oggi a partire dalle 10:00, con diretta web, si parla di mafia. Tra gli ospiti ci sono il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, Pina Grassi, Lirio Abbate, Francesco Forgione e Rita Borsellino.

    “Politicamente Scorretto”

    Sicilia
  • I love Sicilia: fumafia

    È in edicola il nuovo numero di I love Sicilia, mensile di stili, tendenze e consumi in Sicilia. La vendita in abbinamento facoltativo al Giornale di Sicilia permette di acquistarlo a due euro (oltre al prezzo del giornale).

    I love Sicilia di novembre

    In copertina c’è il sondaggio esclusivo condotto da Ekma da cui emerge che il 55% dei siciliani crede che Cosa nostra possa essere sconfitta; il 76% degli intervistati ritiene che la cattura di Lo Piccolo (a cui vengono dedicate 16 pagine) avrebbe inflitto un duro colpo a Cosa nostra; sul cambiamento nella mentalità di imprenditori e commercianti il campione si spacca: il 43% ritiene che vi sia in atto una svolta e il 40% non è d’accordo.

    Nel numero c’è anche una sezione di Perizona realizzata in collaborazione con Rosalio.

    Rosalio, Sicilia
  • Basile, un palermitano a “Wine Sicily”

    Il circuito dei Borghi Marinari per la promozione e la protezione del mare debutta in anteprima al Wine Sicily 2007 al Complesso San Pietro a Marsala da oggi a domenica. Il palermitano Gaetano Basile parlerà di tradizioni, usanze e del pesce del Mediterraneo: sarde, acciughe, sgombri, spatole, capuna, vopi, alacce. Seguiranno le degustazioni, accompagnate dai vini di qualità presenti.

    “Wine Sicily”

    Sicilia
  • Mercadante si è dimesso dall’Ars

    Giovanni Mercadante

    Sono state presentate ieri all’Assemblea Regionale Siciliana le dimissioni di Giovanni Mercadante, deputato regionale di Forza Italia già sospeso perché arrestato con l’accusa di aver favorito Bernardo Provenzano.

    Il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché ha detto che nutre «speranza che anche questo gesto possa aiutare a chiarire velocemente la sua posizione» e che prova «immenso dispiacere nel vedere un deputato regionale compiere un gesto così forte».

    Sicilia
  • SiciliaInformazioni vicino al via?

    Continuano le novità nell’informazione locale online, dopo il lancio di Repubblica Palermo. Anche stavolta anticipiamo il lancio ufficiale. 😛

    Siciliainformazioni

    Da qualche giorno è possibile accedere al sito www.siciliainformazioni.com, con un’impostazione molto da giornale e alcune notizie al momento parziali. Alcuni dettagli danno l’idea di una versione beta preliminare al lancio.

    Sembra che ci potrebbe essere un’attenzione particolare al Parlamento Siciliano. Il direttore responsabile sarà Salvatore Parlagreco, giornalista e scrittore, autore de L’uomo di vetro.

    Sicilia
  • Ecco come (2): riconversione del territorio

    La penosa situazione in cui versa il territorio – specie urbano – siciliano, è sorta e si è manifestata tutta negli ultimi decenni di sviluppo edilizio dissennato. L’edilizia, fino al dopoguerra, quindi persino quella ispirata al razionalismo fascista, era caratterizzata comunque da un senso estetico, era frutto di un disegno progettuale dignitoso: cosa sarà successo nella mente degli amministratori pubblici, architetti, urbanisti e ingegneri del “sacco” di Palermo, Agrigento, ecc.? Chi ha dato loro una laurea? Come ha fatto un territorio naturalmente “bello” ad essere reso “brutto” da troppe ed infelici realizzazioni di professionisti (siciliani, non piemontesi)? Chi ha autorizzato folli volumetrie o quartieri senza un decente disegno urbanistico o adeguati servizi?

    Se il territorio deve diventare una risorsa, non è più tollerabile un suo uso così anarcoide come avvenuto sinora. Il brutto non attira nessuno mentre abbrutisce la vita di chi ci vive. Città, coste, centri storici, paesaggi marini e rurali vanno riconsiderati e devono diventare un’opportunità per un’attività edilizia di riconversione, riuso, ma anche di abbattimento sic et simpliciter da sprigionare, inizialmente a macchia di leopardo, sotto una regia intelligente di urbanisti – siciliani e non – degni del loro titolo accademico e fidando nella competizione virtuosa cui il bello induce quando non è sopraffatto dal brutto. Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Il giardino delle rose

    Era estate. Saranno stati 10 anni fa.
    Ho aperto il giornale e ho visto la foto. Una foto tessera. Morto sul colpo, a 42 anni. Sei stato sbalzato fuori dall’auto e sei morto subito. Inutile la corsa all’ospedale, come scrivono in questi casi. Non ho provato niente. Niente di niente. Anzi no, forse ho mormorato “l’eterno riposo”, ma a denti stretti. Forse avevo paura che mi venivi in sogno e ridevi ancora…
    Chissà se, come dicono, mentre morivi hai rivisto tutta la tua vita scorrerti davanti…
    Chissà se ti sei ricordato del giardino…
    Non so come ho fatto, ma prima di rivedere la tua faccia su quella foto, non l’ho ricordato per 25 anni nemmeno io.
    Era un bel giardino con le rose rampicanti, i gelsomini, c’erano gli alberi. Era grandissimo, o, forse, sembrava grandissimo a me che ero piccola.
    Ero piccola.
    E tu lo sapevi che ero piccola. Continua »

    Sicilia
  • Sara Cappello al Nuovo Montevergini

    Oggi alle 21:30 al Nuovo Montevergini (piazza Montevergini) sarà in concerto Sara Cappello con Lì dove fiorisce il limone nell’ambito della mini rassegna di musica popolare promossa dal Comune di Palermo. Ingresso libero.

    Sara Cappello sarà accompagnata da un organico orchestrale di sei elementi composto da Toni Greco (chitarra), Alfonso Randazzo (violino), Giovanni Militello (percussioni); Pierpaolo Petta (fisarmonica), Sergio Bruno (fiati), Salvatore Clemente (violoncello) oltre a un coro composto da Anna Palazzolo, Franco Ganci e Francesco Catania.

    Palermo, Sicilia
  • “Sicilia 2.0”, lunedì prossimo il web è a Palermo

    Lunedì 26 novembre alle 15:00 nell’aula magna della Facoltà di Ingegneria di Palermo (viale delle Scienze; edificio 7) si svolgerà il convegno Sicilia 2.0. Ospiti del presidente dell’Ars Gianfranco Micciché (promotore del convegno) e dell’Università ci saranno alcuni tra i più importanti soggetti del web italiano e i loro rappresentanti.

    Vista la qualità degli interventi previsti credo che chi si occupi di web in Sicilia non possa mancare; per tutti gli altri sarà possibile seguire il convegno online.

    “Sicilia 2.0”

    Intervengono Gianfranco Micciché (presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana), Giuseppe Silvestri (rettore dell’Università degli Studi di Palermo), Franco La Mantia (preside della Facoltà di Ingegneria di Palermo), Enzo Biagini (amministratore delegato di Apple Italia), Andrea Cabrini (direttore di Class CNBC), Sara Cantoni (responsabile della comunicazione di Vivendi Games), Luigi Crespi (Clandestinoweb), Stefano Hesse (communication manager di Google Italia), Paolo Liguori (direttore di TGCOM), Massimo Martini (managing director di Yahoo! Italia), Stefano Ponari (online marketing manager di Expedia.it).

    Palermo, Sicilia
  • Ecco come (1): energia pulita

    Il controllo delle fonti di energia è materia così strategica che per essa si fanno anche le guerre, magari con la scusa della democrazia in formato “export”. All’energia di fonte fossile la Sicilia ha già pagato un alto prezzo ambientale nei poli petrolchimici di Priolo, Gela e Milazzo. Questo modello di sviluppo ereditato dagli anni ’50, oltre che insostenibile, è incompatibile con quello della qualità della vita, per l’inquinamento che produce.

    La Sicilia, per insolazione, è seconda in Europa solo all’Andalusia. Continua »

    Sicilia
  • “Scenario siciliano” al Nuovo Montevergini

    Il Palermo Teatro Festival dedica due notti ai premi teatrali nazionali Premio Scenario e del Premio Ustica che hanno visto per la prima volta la Sicilia protagonista: sono stati 13 complessivamente i progetti di artisti isolani, dieci selezionati dalla commissione siciliana. Claudia Puglisi ha vinto il Premio Ustica con il suo San Bernardo e Luigi Di Ganci e Ugo Giacomazzi sono stati segnalati per entrare nella rosa della Generazione Scenario 2007 con il progetto Desideranza.

    “Palermo Teatro Festival”

    Stasera alle 21:15 e alle 22:45 verranno presentati Risveglio di primavera di Marco Brigaglia, Lumin’aria di Francesco Romengo, Metamorfosi ’74 di Roberto Bonaventura, Desideranza di Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi e Corre un uomo di Nicola Pizzolato.

    Domani toccherà a Mariane – capitolo I di Elisa Parrinello, San Bernardo di Claudia Puglisi, Bbastianazzu di Alberto Genovese e Andrea di Cianni, Mamùr di Isabella Raganose e Ciccio di Giulia Abbate e Andrea Pinna.

    Il percorso è riservato a 50 spettatori alla volta. Ingresso cinque euro.

    Palermo, Sicilia
  • Ecco come

    Mi ricollego alla domanda finale del mio precedente post. So bene che criticare è più facile che trovare soluzioni che stiano in piedi. Responsabilmente, perciò, se mi sono permesso di dire brutalmente ciò che penso della Sicilia, dei siciliani e dei loro problemi eternamente irrisolti (non certo per antipatia nei loro confronti, ma semmai proprio per assoluta mancanza di “disinteresse”), è giusto che mi sforzi pure di offrire un’alternativa, almeno teoricamente, percorribile.

    Perché un qualunque cambiamento socio-culturale venga adottato da una popolazione è necessaria una motivazione sufficientemente condivisa e vincente sia verso le fisiologiche inerzie sociali che verso gli interessi contrari. Un certo uso del denaro pubblico può essere inteso come “spreco” per certuni e, viceversa, come “fonte di reddito” per altri: si pensi, ad esempio, al caso della Sanità regionale. Perché si dovrebbe preferire la “gallina” di domani al ricco “uovo” d’oggi? Perché chi ricava vantaggio dall’attuale modello economico siciliano (che più che promuovere un reale sviluppo sembra invece “specializzato” nella perpetuazione di una eterna condizione di sottosviluppo) dovrebbe privarsi delle sue sicurezze? L’unica risposta è perché i soldi (specie quelli di provenienza UE) sono destinati ad assottigliarsi sensibilmente nei prossimi anni e perché al consenso sociale-economico-politico su questo modello di (sotto)sviluppo chi dice che non se ne potrebbe raccogliere uno contrario, anche se ancora poco consapevole di sé e disorganizzato, che verta su una considerazione di “tasca” molto concreta: io da questo andazzo ci guadagno poco o nulla mentre da un modello macroeconomico diversamente gestito potrei ricavare molto di più in termini sia civili (l’orgoglio di appartenere ad una comunità modernamente organizzata e gestita) che economici (guadagnerei di più nella mia attività professionale o d’impresa, avrei maggiori opportunità di trovare o cambiare lavoro, non soffrirei la scelta obbligata di cercare altrove fortuna, ecc.). Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Traveler dà i voti alle isole: Sicilia “notevole”

    Traveler, rivista di viaggi di National Geographic, ha giudicato positivamente la Sicilia in un’inchiesta sulle isole di tutto il mondo. Tra le isole del Mediterraneo la Sicilia viene definita “notevole” e totalizza 68 punti su un massimo di 100, dietro alla sola Sardegna tra le isole italiane e molto meglio di rinomate isole greche e spagnole.

    L’articolo contiene anche critiche alla prossimità tra un impianto industriale e un anfiteatro, alla criminalità (dai borseggiatori a “cose più serie”) e alla povertà nelle aree urbane degradate.

    Sicilia
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