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venerdì 3 mag

Risultati della ricerca “notai”

  • Quarta giornata a Tgs StudioStadio

    Alle 14:30 va in onda su Tgs in diretta dal Teatro Orione “Pippo Spicuzza” Tgs StudioStadio per raccontare ParmaPalermo. Conduce Alessandro Amato, affiancato da Eliana Chiavetta. Regia di Bebo Cammarata.

    Gli ospiti di oggi sono l’autore e cantante Cocò Gulotta, la giornalista Nadia La Malfa, l’attore Paride Benassai, la campionessa di Subbuteo Giuditta Lo Cascio, il notaio Oreste Morello e il direttore artistico delle Orestiadi di Gibellina Michele La Tona.

    Palermo
  • “Sud 2007-2013. L’ultima occasione” al Teatro Massimo

    Oggi dalle 17:00 al Teatro Massimo si svolgerà il convegno Sud 2007-2013. L’ultima occasione organizzato dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della Politica economica della presidenza del Consiglio dei ministri.

    Istituzioni e mondo economico e produttivo si incontrano per discutere e lanciare proposte concrete per sfruttare al meglio le risorse dei fondi strutturali dell’Unione europea. Interverranno il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega al Cipe Gianfranco Micciché, il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, il presidente di Impregilo Massimo Ponzellini, l’amministratore delegato dell’Enel Fulvio Conti, il presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena Giuseppe Mussari. Apre i lavori il sindaco di Palermo Diego Cammarata, coordina il giornalista Attilio Romita.

    AGGIORNAMENTO: il ministro Scajola ha annunciato che la prossima settimana saranno sbloccati 4 miliardi di fondi Fas e alla Sicilia andranno tra dieci e quindici milioni di euro dai fondi strutturali. I soggetti intervenuti hanno chiuso il convegno sottoscrivendo un “contratto per il sud” davanti al notaio Guenda La Rosa.

    Palermo, Sicilia
  • Factotum (3): Ikea express & altro

    Ci siamo: la cooperativa “Factotum” sta per diventare realtà. La crisi economica incombe, lo riscontriamo quotidianamente, e intraprendere una nuova attività di impresa in questo difficile momento sembrerebbe un azzardo. Tante persone, spesso professionisti, si sono simpaticamente avvicinati a noi, inizialmente con un pizzico di scetticismo riguardo al periodo che stiamo attraversando e ai limiti della cultura cooperativa in Sicilia. Ciononostante, ciascuno sta mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze credendo nel progetto di aiutare dei volenterosi disoccupati a diventare imprenditori di se stessi e ad emanciparsi attraverso la ricerca di un lavoro utile agli altri oltre che dignitoso in sé, doverosa precondizione della legittima ricerca di un buon reddito.

    “Factotum” sarà un’impresa che, con affidabilità e creatività nel dare risposte a nuovi bisogni, saprà rispondere a reali esigenze quotidiane delle persone secondo il motto: “siamo il tempo che a voi manca”. Un esempio sarà il servizio denominato “Ikea express”. Quanta gente aspetta da anni l’arrivo in Sicilia della multinazionale svedese dell’arredamento? Factotum organizzerà un furgone “charter” che, al raggiungimento di un congruo quantitativo di ordini, si imbarcherà alla volta di Napoli per riportare in 36 ore le merci a casa vostra con la disponibilità, eventualmente, a montarvele. Continua »

    Ospiti
  • I love Sicilia: rogito ergo sum

    Da oggi è in edicola il nuovo numero di I love Sicilia, mensile di stili, tendenze e consumi in Sicilia.

    I love Sicilia di ottobre

    Si parla dei 393 notai siciliani, di cui 117 sono donne. Tra gli altri contenuti una conversazione col presidente dell’Enac Vito Riggio e un’esclusiva galleria fotografica del ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Stefania Prestigiacomo.

    Sicilia
  • Le cose nostre e le cose giuste/2: Il venditore di auto

    Un divano al centro della scena. Di fianco due poltrone, davanti al divano un tavolino basso con bottiglie e bicchieri. Sul divano sta seduta una donna. Legge una rivista. Arriva un uomo. Indossa una giacca a scacchi e una cravatta a farfalla. Ha una cartella in mano Continua »

    Palermo
  • In amore non si…bara!!

    Fu così, un po’ per bisogno un po’ sfida, che quella volta accettai l’invito a lavorare un solo giorno per una impresa funebre. Avevo lasciato tempo prima il bigliettino da visita a un tale casciamortaro, che il mutuo e le bollette varie, non ultime quelle calcistiche della domenica, mi assillavano.
    “Se ti chiamo ti diamo 50 euro a timpulata” e qui dovetti chiedere spiegazioni ulteriori, “insomma più timpulate dò e più guadagno?” meno male che non arrivai ad esprimere la mia domanda; un lampo nel cervello e capii, 50 euro a servizio e amici come prima.
    Meglio che niente pensai, sia pur poche 50 euro mi servivano, magari arrivavo a fare tre funerali al mese e via condominio e bollette varie.
    Certo non pensavo che alle tre del mattino mentre stavo “lavorando” con mia moglie, mi arrivasse quella chiamata: “Aviemu un funerale fatti trovare ai quattro canti tra mezz’ora che dobbiamo andare a prendere il morto all’ospedale”.
    Certo va da sé pensai, se quello è morto mica può venire lui, ma il problema non era questo, era mia moglie. Continua »

    Ospiti
  • Compro casa

    Premesso che la faccenda non mi riguarda direttamente avendo avuto la fortuna di risolverla qualche anno fa, e premesso pure che sono veramente incazzata perché mentre c’è chi si aumenta lo stipendio di 500 euro a botta, c’è pure chi con 500 euro (e forse sono pure troppi) deve venire a patti con la sua dignità per camparci un mese, ho il desiderio di spendere un paio di paroline sull’argomento CASA a Palermo.
    Mi atterrò al vocabolario degli annunci immobiliari e prenderò in considerazione un single di 35/40 anni e con, quindi, un solo stipendio..
    Questione nr.1. GLI AFFITTI. Si va dal rifinito quadrivani in zona unni persi ‘i scarpi ‘u Signuri a soli 400 euro, al delizioso monovano in centro città a 600 euro (qualcuno mi spiega perché più nico è, più costa?). La scelta è tra lo svegliarsi alle 4:30 per essere sul posto di lavoro alle 8:00 e il mangiare pasta in bianco a fine mese perché 200 euro, ahi noi, fanno la differenza e fare finta che il cinema non ti piace e la pizza non puoi mangiarla perché hai lo stomaco imbarazzato (ipotesi tutt’altro che remota perché se mezzo stipendio se ne va per l’affitto ‘u scunciertu ‘i stomaco ti viene vero). Allora un povero Cristo che fa? Pensa, valuta, discute e riflette, si fa quattro conti e, mischino, si illude che se tanto mi dà tanto, meglio farsi un mutuo. La rata equivarrebbe all’affitto. E poi, dopo SOLO 30 anni il prezioso immobile sarebbe tuo. Vuoi mettere? Continua »

    Palermo
  • Polvere globale

    Quando mi trasferii a Milano notai subito la consistenza e il colore della polvere, che era greve, spessa, nera. Notai anche la puzza degli idrocarburi bruciati, una puzza che aleggiava nell’aria nel raggio di cinquanta chilometri a partire da piazza Duomo. Più i giorni trascorrevano più io m’infastidivo. Nei rari giorni luminosi, la mattina di un sabato o di una domenica osservavo le lame di luce che penetravano nell’oscurità della stanza e cercavo nell’aria i granelli di polvere ma li vedevo di rado. Continua »

    Palermo
  • Riflessioni prima di andare a dormire

    Sono le 23:30 in una Milano dove il silenzio della notte sta prendendo il posto dei rumori del traffico. I lavoratori stanno andando a dormire, la notte per gli studenti è appena iniziata.
    Io sono una della prima categoria, ma se non sono andata ancora a dormire è perché vorrei scrivere un pensiero. Non voglio che domani mattina mi sia sfuggito.
    Stasera ho rivisto per la seconda volta un film che racconta una delle realtà di Palermo di 14 anni fa dal titolo “Alla luce del sole”. La prima volta l’ho visto al cinema, circa un anno e mezzo fa. Mi ricordo perché era il periodo precedente al mio arrivo a Palermo. Nonostante amassi la città, il film mi aveva trasmesso un malessere interiore, credo che voi possiate capirlo di più. Mi era anche venuto un po’ di timore; comprensibile per chi arriva in una città nuova, diversa per codici, stili di vita, modi di fare.
    Ricordo ancora come se fosse ieri, quando al cinema, alla fine del film mi alzai per uscire e notai che tutti erano ancora seduti. Erano sconvolti, qualcuno piangeva; mi risedetti per 5 minuti, mi voltai e inizia con discrezione a guardare i volti delle persone. Con mio stupore notai una cosa che solo chi sa vive in una grande città industrializzata nota. I milanesi erano stati colpiti, si erano sensibilizzati di fronte ai problemi che si possono trovare ovunque, questa storia in particolare parlava di Palermo.
    I milanesi per una volta non avevano fretta di fare la coda per uscire dal cinema, per non trovare traffico, per vari appuntamenti del dopo serata. No, quella sera hanno dedicato 5 minuti di silenzio di fronte a situazioni gravi e reali. Continua »

    Palermo
  • F.B.A.I.

    Si chiama Franco Butera Amato e l’ho infilato a viva forza in 320 pagine che raccontano una storia tutta palermitana di un investigatore tutto palermitano che col nome che porta ritiene di dovere chiamare la sua agenzia F.B.A.I., Franco Butera Amato Investigazioni. Prosopopea senza limiti, tutta palermitana. “La Collana di Corallo”, che è il sotto titolo del libro, (Sigma Edizioni, in libreria dai primi di dicembre) è un poliziesco senza sangue e senza mafia. Ci credereste? Continua »

    Palermo
  • Canditi per sempre

    Non si può decidere che fine fare. Se sei cattolico e palermitano però la tua ultima dimora già la conosci: Santo Spirito o i Rotoli, se sei fortunato eccoti padrone di una cappella di famiglia con un posto fisso – che magari non hai mai avuto nella vita –, sicuro. Una volta andati non è facile lasciare ai vivi il compito di accontentarti, ci vuole la tempra di credersi fondamentali pure da trapassati, da far combinare un casino: essere cremarti e disperdersi per il golfo di Mondello, per esempio (sarà legale?, che imprissiuni, farsi il bagno in mezzo alle ceneri!) da scomodare notai, ordinamenti giudiziari, redigere testamenti. Io non conosco nessuno che lo faccia, redigere testamenti intendo, sono affare comune e io non conosco una persona sola che l’abbia steso, forse è una pratica da coltivarsi in gran segreto. D’altronde, in vero carattere panormita, che me ne fotte a me? Dico, quando sarò morta sarà arrivato il vero momento di fregarsene, incrucchiuluta lascerò agli altri il compito di occuparsi delle spoglie immemori. Non lascio scritto niente, ancora da leggere devo dare ai poveri malcapitati? Pure da morta? Però qualcosa sogno. E la sogno quando entro nella pasticcerie cittadine che odorano di vaniglia e cannella, pistacchio e mandorle, quando mi perdo nel tripudio della ricotta, della crema gialla, nella fragranza della millefoglie, fra i canditi lucidi e accecanti del cannolo e della sfinge di San Giuseppe. E qui mi fermo. Nei canditi, nella frutta cristallizzata nello zucchero. Questa è la natura morta che mi interessa, altro che tele degli impressionisti. Solo i canditi mi riguardano: nei colori, nella preparazione, nella durata, nella guarnizione a raggiera delle cassate. Anche se vengono scansati, delle volte, ricevono l’ammirazione di chiunque. Come ultima volontà vorrei morire addolcita, imbalsamata come Biancaneve, come la Bella addormentata nel bosco, vorrei, per sempre, farmi candire, diventare trasparente come un’amarena o una scorza d’arancia, superflua, sciropposa, scenografica; e restarmene lì, in una vetrina, tutt’uno con la pasticceria siciliana.

    Palermo
  • Forza Bogdani!

    Lo so che non sono la persona più adatta a parlare della sconfitta del Palermo di ieri: di calcio non ne capisco niente e vi confesso di non avere nemmeno tanta voglia di capirne.

    Il mio interesse invece è sulle cosiddette “comunicazioni sociali”, ovvero sul gigantesco sistema di messaggi che attraverso i mezzi di comunicazione influenza e per certi versi determina la nostra socialità.

    Ecco, la partita di ieri dal punto di vista della socialità ha qualche motivo di interesse per il suo essere rivelatrice di un movimento, ancora allo stato larvale ma che alla lunga non mancherà di mostrarsi nella sua evidenza, quello di una auspicabile e possibile integrazione sostanziale degli immigrati albanesi nella nostra comunità. Continua »

    Palermo
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