Devo dire che quando ero adolescente nella mia mente l’immagine di tirare fuori un bel pacchetto colorato di sigarette di marca, accendersene una con un gesto deciso, avvolgendo di volute di fumo tutto l’ambiente circostante, era sicuramente un gesto molto affascinante.
Insomma, siamo sinceri, la sigaretta ti aggiungeva un certo tono, ti rendeva un po’ misterioso ed eravamo tutti inconsciamente succubi dell’immagine del personaggio di Rick Blaine nel film Casablanca, (interpretato dal mitico e burbero Humphrey Bogart).
La mia parentesi di fumatore è stata molto breve, passati indenne i vent’anni di età grazie alla pratica sportiva, probabilmente per sopperire a chissà quale deficienza di ordine psicologico, ho iniziato stupidamente a fumacchiare .
All’inizio è stato tremendo, la nausea, il mal di testa, l’odore amarognolo della nicotina in bocca, poi dopo diversi e sofferti pacchetti consumati sono entrato a pieno titolo nel novero dei tabagisti convinti finché due contestuali eventi mi hanno allontanato da questo insano vizio.
Una bronchite con i fiocchi e lo sciopero della distribuzione delle sigarette.
Era il 1992 quando a Palermo come nel resto d’Italia, a seguito di uno sciopero dei depositi dei generi di monopolio, venne interrotta per alcune settimane la distribuzione delle sigarette ai rivenditori, lasciando completamente sprovvisti i consumatori. Continua »
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