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domenica 14 dic
  • Blitz a piazza Garraffello

    Piazza Garraffello a ottobre 2006

    Stamattina un intervento coordinato della Polizia municipale, dei Vigili del fuoco e degli uomini dell’Amia ha iniziato a rimuovere i rifiuti accumulati da Uwe Jäntsch, artista austriaco, al primo piano del palazzo diroccato Lo Mazzarino Merlo. I rifiuti formavano un’installazione strettamente legata alla comunità della Vucciria, da cui provenivano. Jäntsch rischia una denuncia per occupazione abusiva di area demaniale.

    Palermo
  • Spigolature delle elezioni comunali

    A Palermo si voterà soltanto tra aprile e maggio, eppure la campagna elettorale sembra ormai iniziata.

    Tra le polemiche legate all’approvazione di un piano di comunicazione istituzionale da 1,8 milioni di euro il ri-candidato sinDiego ha inserito una smorzata (non quella del tennis). Ieri ha dichiarato ai giornalisti: «Farò soltanto degli spot elettorali nelle tv. Per il resto non imbratterò i muri della mia città». Buon esempio; fosse l’aria pulita come i muri che auspica.

    Dall’altra parte il tormentone-primarie continua. Si voterà il 28 gennaio, con possibile slittamento al 4 febbraio. Leoluca Orlando corteggia gli scontenti e ha appena incassato il supporto degli ex compagni margheritini. Rifondazione dovrebbe candidare Giusto Catania mentre i Ds, prima affascinati da una possibile candidatura di Alessandra Siragusa (che fu assessore di Orlando) non sanno che pesci prendere. Non capisco come mai non abbiano ancora proposto il candidato in grado di sbaragliare chiunque: Eugenio Corini!

    Palermo
  • Con rispetto parlando

    Tutto si può dire di un siciliano…che è sboccato, che è volgare in certe espressioni che, a chi siciliano non è, risultano davvero sguaiate. Ma c’è un campo in cui il vero siciliano non transige e non ammette ragioni: quello del corpo e quello del linguaggio ad esso relativo.
    Perché il siciliano è così: pudico e a modo suo rispettoso dell’etichetta. Gli viene fuori un senso innato della verecondia quando meno te l’aspetti, magari dopo che si è espresso in termini non proprio oxfordiani e lusinghieri nei confronti di qualcuno, ecco spuntare dal nulla una formuletta magica che mette al riparo da eventuali imbarazzi: CON RISPETTO PARLANDO.
    Perché ci sono parti del corpo che non puoi proprio nominare senza sentire l’impellente necessità di scusartene, mi è capitato di sentire frasi come questa “curnuta ra miseria l’otobusso un passò e avi un’ura ca caminu… haiu, CON RISPETTO PARLANDO i pieri c’a un mi sientu cchiù“…già i piedi sono una faccenda privata di cui avere un certo pudore…per non parlare poi dell’espletamento di certe funzioni fisiologiche… “u picciriddu eppi con rispetto parlando diarrea tutta a nuotti e a scuola un ciù mannavu” o ancora “u pollo r’assira m’appi a fari mali e haiu, con rispetto parlando, lo stomaco IMBARAZZATO”, ma imbarazzato di che? Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Tu non esisti

    Di fronte a me c’è una luce rossa. È immobile e senza ombre. È vivida e rettangolare come la finestra che la contiene. La prima volta che l’ho vista, non ci ho fatto caso più di tanto. Mi sembrava la bizzarria di un uomo solo, la stravaganza di qualche adolescente. Ora, invece, dopo quasi quattro mesi è diventata la mia ossessione. La osservo ogni sera, sbirciando tra le tende. Ogni notte, la mia insonnia resta ore a contemplarla senza capire. Senza trovare un piccolo insignificante indizio. Non riesco neanche ad afferrare la stanza in cui è accesa. Durante il giorno, il vetro della sua finestra appare opaco, latteo, come lo sono i vetri dei bagni. Come per nascondere le persone che abitano in quell’appartamento. Chi può usare però una luce rossa in bagno? E soprattutto che senso avrebbe tenere la luce del bagno accesa tutta la notte, senza mai spegnerla neanche per un istante? Forse è una stanza da letto. Forse è la lampadina di una abat-jour un po’ etnica. Forse chi dorme, là dentro, ha paura del buio e non sa rinunciare al conforto di una lampada sul comodino. O più semplicemente non è la luce ad essere rossa, ma le tende. La carta da parati, il ducotone spalmato sul muro. Continua »

    Palermo
  • “Sondaggione” su finanziamento e compleanno

    Statistiche di Rosalio nella settimana dal 13 al 19 novembre

    Cari lettori, nell’ultima settimana questo blog ha avuto quasi 7000 visitatori unici che hanno visualizzato più di 26000 pagine, con un picco in occasione del liveblogging di giovedì 16. Io e tutti gli autori volevamo dirvi GRAZIE! e comunicarvi che siamo molto contenti per i risultati ottenuti e per l’affetto che ci dimostrate online e offline, anche passando parola con le persone che conoscete.

    Questa comunità online cresce e crescerà nella trasparenza, come finora, grazie alle vostre idee e alle vostre opinioni. Questo post è un’occasione per chiedervi di scrivere che cosa pensate in merito a due temi: il finanziamento e il primo compleanno di Rosalio. Continua »

    Rosalio
  • Giochi strategici di mafia

    Mi sono imbattuto in un fenomeno che non conoscevo e che si sta diffondendo in rete: i giochi strategici di mafia.

    Per esempio, al sito di uno di questi giochi, il cui nome non cito neanche per dovere di cronaca ma che qui chiamerò “rappresaglia”, è possibile registrarsi e come dice la presentazione del gioco “potrete estendere la vostra base con commerci e traffici illegali……addestrando i vostri aiutanti avrete accesso a nuove armi e tecniche migliori….accetterete patti con altre “famiglie”…..o liquiderete la concorrenza”.

    Il gioco ha attivi ben 5 server con capienza di 9.999 giocatori cadauno e siamo già arrivati a 2.129 iscrizioni nel 3° server.

    Accanto a questi giochi on line che emulano il fare mafioso, sono nate decine di pagine web e forum dove i componenti delle “famiglie” utilizzano disinvoltamente termini quali: ammazzare, picciotti, boss, consiglieri, guerre, sparatorie e dove gli utenti “scimmiottano” criminali sanguinari. Continua »

    Ospiti
  • Grazie Sicilia

    È una giornata no, di quelle che cominciano male perché sei scesa dal letto con il piede sbagliato e che continuano ancora peggio perché non trovi parcheggio, perché la persona con cui hai appuntamento è in ritardo, perché arriva l’imprevisto che non ci voleva, insomma, perché tutto, davvero tutto, gira storto. Sta finendo questa giornata e non vedi l’ora di staccare la spina, hai il desiderio di essere invisibile, di startene un po’ per i fatti tuoi, finalmente sola.
    Una tappa obbligata al supermercato per la spesa. Entri, c’è gente, ma tu sei stata capace, compiendo l’ultimo disumano sforzo, di immergerti in un guscio ovattato, intorno potrebbe succedere qualunque cosa, non è un tuo problema.
    Ce l’hai fatta, hanno funzionato anche le macumbe tese a scongiurare il pericolo di incontrare persone conosciute, sei ad un passo dalla salvezza, in fila alla cassa con la tua spesa. Devi solo dare ancora due risposte, affermative e monosillabiche, alle domande “Ha la tessera?”, “Le do un sacchetto?”, e fare tre gesti, tirare fuori la tessera, pagare e infilare la spesa nel sacchetto; il resto è out. Arriva il tuo turno, si procede secondo previsione, le due domande, le relative risposte, quando, ad un tratto, improvvisamente il sistema va in tilt! Continua »

    Sicilia
  • A volte ritornano

    Dervisci a Palermo

    A volte la storia ritorna sui suoi passi, magari non trova nessuno in casa e prosegue per la sua strada. Nella stessa settimana, su Rosalio si discute del velo islamico e mi scrive un amico che non sento da vent’anni. Mi ha visto su Rosalio, ci sentiamo al telefono e mentre chiaccheriamo mi ricorda un momento particolare della mia esistenza, una chiusura e un inizio.

    Palermo è sempre la stessa, o forse no. È peggiorata ed è migliorata. Peggiora ogni qualvolta volge le spalle al suo passato per tentare un futuro che le sfugge perché si sottrae al presente. Tra il sonno e il sogno, un giardino incantato senza gnomi. Ecco perché l’Oreto è una fogna e dell’acqua della Favara di Maredolce c’è solo traccia scritta, come dell’acqua della Cannita. Continua »

    Palermo
  • “Accendi l’Azzurro” a Palermo

    Il 20 di novembre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia, in ricordo del giorno del 1989 in cui fu firmata la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia.

    Purtroppo molti bambini anche nel nostro Paese non godono ancora dei diritti più elementari: la famiglia, la salute, l’istruzione, il rispetto, l’incolumità fisica e psicologica.

    Telefono Azzurro vuole tenere accesa la speranza che i bambini possano vivere in una società che li rispetti davvero. Per questo è nata l’iniziativa Accendi l’Azzurro, che vede coinvolta tutta l’associazione e i volontari in un grande progetto per divulgare e costruire una cultura di tutela dei diritti dei più piccoli.

    Oggi e domani a Palermo: i luoghi sono via Magliocco (accanto Rinascente), piazza Unità d’Italia, viale Strasburgo (vicino negozio calzature Marini), via Mazzini (angolo via Libertà), piazza Castelnuovo e la sede Confartigianato imprese (via F. Laurana, 5).

    “Accendi l'Azzurro”

    Palermo
  • Il maniaco

    Ragazza lavoratrice, 29 anni, cerca stanza singola, Milano centro. Un annuncio semplice, senza pretese, pubblicato nei principali siti web di affitti, camere e posti letto per studenti. In men che non si dica, arriva la prima telefonata. Puntuale, precisa. Un uomo giovane dalla voce formale, come quella di un venditore a domicilio di aspirapolveri testate dalla Nasa, mi illustra due interessanti proposte. Un monolocale tutto mio, o un trivani da condividere con un’altra simpatica ragazza. Meraviglioso!

    Il tipo appare tranquillo ed è disposto a inviarmi subito via email le foto delle stanze. Chiedo dunque il costo dell’affitto in condivisione. Lui mi risponde: “Cento euro”. Io non capisco e chiedo con gentilezza di ripetere il prezzo. “Cento euro”. Silenzio. Ostinata, domando ancora una volta il costo. Stessa risposta. Abbandono allora ogni tono riservato, e sventaglio il mio stupore. L’anonimo tizio milanese non si scompone, e garbatamente mi rassicura: “Il prezzo è cento euro, non si è sbagliata. Basta che per qualche giorno… più giorni consecutivi, Lei mi promette di passeggiare per casa in calzamaglie, biancheria intima…, cioè lingerie…”. Continua »

    Palermo
  • Solo un battito di ali

    Sette ore: solo sette ore di aereo dividono la Sicilia dall’America, terra così lontana ma, per tanti aspetti, così vicina a noi siciliani. Certo, sette ore sono un battito di ali rispetto ai 30 o 40 giorni che impiegavano quei siciliani che, nei primi del 900, si imbarcavano da Palermo con destinazione New York, carichi di povere cianfrusaglie e di tanti sogni e speranze.
    Normalmente New York l’affronti con stati d’animo differenti: tutto dipende dal perchè vai a N. Y. C.: se ci vai per turismo le tue percezioni te la mostrano bella, piena di vita, curiosa, stai sempre con il naso allíinsù a contare quanti piani hanno i grattacieli, ti immergi nella cultura allo stato puro visitando i musei e le gallerie che brulicano in città e la notte non sai dove andare e cosa fare prima: New York by night è semplicemente fantasmagorica.
    Se ci vai per lavoro allora la tua mente ti porta a vederla attiva, dinamica, multirazziale, al centro degli interessi internazionali con migliaia di uffici e delegazioni: non c’è grande azienda al mondo che non abbia una sede a New York, i suoi centri commerciali sono aberranti nella loro grandezza e sontuosità.
    Io no, io non ci sono andato per turismo o per lavoro, ero lì a rappresentare, assieme ad altri colleghi consiglieri, l’intera provincia di Palermo in occasione del Columbus Day, la giornata di Colombo, una festa che, per gli americani, è divenuta sinonimo di italianità. Continua »

    Ospiti
  • Villa Alliata di Pietratagliata

    Fantasmi a Palermo

    C’è chi li vede, chi ne avverte solo la presenza, chi vorrebbe tanto incontrarli anche solo in sogno e chi al solo sentirli nominare si mette a ridere. Ci sono poi quelli che proprio non si capacitano: è mai possibile che nel 2006 si discuta ancora sull’esistenza dei fantasmi? Ebbene sì. Come si fa a resistere a questa tentazione, poi, se solo si gira per Palermo e se si parla con i palermitani?
    A me è successo così. Mi sono ritrovata a passeggiare davanti il Teatro Massimo e ho sentito raccontare la storia dello spirito della monaca che continua a vagare per le sue stanze, poi quella della casa “infestata” di Mondello, abitata probabilmente dalla presenza dispettosa di una donna che continua a infastidire chiunque lì dentro dimori più di tre giorni, poi ancora quella del castellotto del principe Raniero Alliata di Pietratagliata, in via Serradifalco 113: dicono che se si getta della carta nel camino abbandonato da anni, misteriosamente arrivino le fiamme a distruggerla. Esiste, insomma, un vero e proprio itinerario alla scoperta delle “case degli spiriti”. Palazzi storici o semplici case, rientra nel giro anche il teatro Massimo, senza dimenticare le abitazioni date in affitto agli studenti. Continua »

    Il meglio di, Palermo
  • Inizia “Wintercase” al Blow up

    Inizia oggi e proseguirà fino al 23 febbraio la prima edizione del festival di musica elettronica Wintercase – Happy clubbing for happy people! al Blow up (piazza S. Anna). L’organizzazione è curata da Alcapone records e Mira comunicazione. Si inizia stasera alle 22:00 con Dj Naugthy, uno dei remixer più contesi nell’ultimo quinquennio. Il biglietto costa 5 euro.

    La Mon Amour film interverrà alle serate con la proiezione dei suoi video.

    I prossimi dj set saranno con HeadMan, Kikko Solaris, ItaloBoyz, Dj Blatta & Inesha, Dj Santos, Koom.H e Justice.

    “Wintercase”

    Palermo
  • Cuffaro ospite ad AnnoZero

    Salvatore Cuffaro

    Il presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro sarà ospite stasera dalle 21:05 su Rai Due nella trasmissione di Michele Santoro AnnoZero.

    AGGIORNAMENTO: i pubblici ministeri di Palermo Gaetano Paci e Antonio Ingroia quereleranno per diffamazione il presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro ritenendo «infamanti e gravemente lesive della dignità e correttezza professionale» le dichiarazioni rese nel corso della puntata.

    Sicilia
  • Tre secoli di carcere per “Grande mandamento”

    Il gup di Palermo ha inflitto condanne per circa tre secoli di carcere ai 46 imputati dell’inchiesta “Grande mandamento” coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Pignatone e dai pubblici ministeri Michele Prestipino, Marzia Sabella, Nino Di Matteo e Lia Sava. I condannati sono legati a Bernardo Provenzano. I reati vanno dall’associazione mafiosa alle estorsioni.

    Benedetto Spera dovrà scontare 28 anni, 18 anni sono andati al boss di Bagheria Onofrio Morreale e 13 a Nicola Mandalà, che aveva organizzato il viaggio in Francia di Provenzano per motivi medici. Sono stati condannati quattro imprenditori ed è stato assolto Giovanni Napoli, ritenuto uno dei “postini” dei pizzini.

    Palermo
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