Piazza Garraffello oggi

La foto è stata scattata da Lucio Forte il 27 settembre. Il lavoro di Uwe Jäntsch continua…

La foto è stata scattata da Lucio Forte il 27 settembre. Il lavoro di Uwe Jäntsch continua…
Ieri in un momento in cui avevo moltissime cose da fare, il mio sguardo perso nel bianco del soffitto, improvvisamente s’illuminò con una insospettabile espressione sveglia e intelligente, ed il pensiero mi cadde su un ipotetico grande fratello alla palermitana. Se, poniamo caso, trasmettessero su una rete locale tipo tvm, trm o tgs un grande fratello con personaggi palermitani conosciuti o semiconosciuti, chi potrebbero esserne i protagonisti?
I primi che mi sono venuti in mente sono stati:
Paco Wirz (lo sportivo)
Edoardo Bruno (il bello)
Giulio Ambrosetti (l’intellettuale)
Ivan Fiore (il simpatico)
Fabrizio Foderà (il dandy)
Pinuzzu ‘u Tasciu (così per simpatia)
A voi la scelta degli altri protagonisti (il ragazzo dal fascino rustico, la seduttiva, la carina ma simpatica) visto che molti di voi non hanno peli sulla lingua…
Con questo post inauguro la mia collaborazione con Rosalio che immagino lunga e colma di confronti con i tantissimi visitatori.
Non c’è modo migliore di iniziare con il nostro amato Palermo nuovamente in vetta alla classifica. Ma quanto è bello aprire i giornali o guardare i tg e vedere quel nome di sette lettere, che inizia con la P e finisce con la O, davanti a tutti? Tanto, specie per chi ha il serio dubbio che il sangue che scorre nelle vene non sia rosso bensì rosanero.
Guidolin non ha indossato la maglia rosa (simbolo del primato nel suo amatissimo ciclismo) per motivi scaramantici (la volta scorsa non ha portato affatto bene), ma la sostanza cambia poco, Corini e compagni guardano tutti dall’alto. Non a caso ho citato il Capitano. Un ragazzino di 36 anni che riesce ancora ad essere decisivo. Un grande giocatore ma soprattutto un grande uomo. Continua »
1993, terza vacanza estiva in Sicilia. Vivevo già da tempo a Milano, e avevo superato la crisi d’orientamento topologico-culturale. Nel mio ambiente di lavoro non c’erano siciliani, erano pochi anche tra gli amici e non li frequentavo tanto. Dopo aver trascorso la solita prima settimana con la famiglia che non vedevo da tempo, decisi dipassare qualche giorno a Levanzo, antico amore. A Trapani arrivo verso le 13:00, sono la sola persona presente all’imbarco. la biglietteria è chiusa, l’aliscafo parte alle 14:00. Mi siedo sulla prima panchina davanti allo sportello della biglietteria, mi sistemo gli occhiali da sole, calo sulla fronte le falda del mio nuovo cappello di paglia e inizio a leggere il libro che mi sono portato appresso. Di tanto in tanto sbircio lo sportello della biglietteria, sempre chiuso. Passa così un’ora. Alle 14:00.01 un’auto parcheggia vicino a me, ne scendono due donne e un uomo che confabulano un po’. Ore 14:01.00, intravedo una persona dietro i vetri della biglietteria, mi alzo per raggiungere lo sportello a tre metri da me ma nel frattempo il tizio si sposta rapido e mi si piazza davanti. Ci penso su una frazione di secondo e poi gli dico “Scusi ma c’ero prima io, non se n’è accorto?” Il tizio risponde che no, non se n’è accorto. Continua »
Inauguro il mio esordio su Rosalio, con un argomento che spesso mi è capitato di trattare anche in diretta, in radio e che un po’ mi sta a cuore per deformazione professionale: l’originalità della nostra lingua, il siciliano. Certamente varia e piena di contaminazioni, può essere considerata autonoma e con una grammatica ricca di regole non meno ferree di quelle che possiede l’italiano.
Tanto per fare un esempio, non esiste il tempo indicativo futuro: diciamo “Vengo domani”, non “Verrò domani”; né, tanto meno, vi è traccia del modo condizionale, esiste solo il super polivalente congiuntivo (“Si avissi i picciuli m’accattassi a machina nova”, da cui tragici tentativi di traduzione “Se avessi i soldi mi comprassi la macchina nuova”). Ma ciò che appare ancora più interessante è l’uso “alla latina” di verbi che, in italiano, sono transitivi e perciò vogliono il complemento oggetto (accusativo in latino) e che (in barba all’evoluzione linguistica, in barba ai normanni, agli arabi, agli spagnoli, che pure hanno lasciato numerose tracce anche nel nostro dialetto) in siciliano diventano intransitivi e reggono il complemento di termine (dativo in latino). Continua »
Leggendo il post di Luca Drudi dell’11 settembre sui posteggiatori abusivi, mi sono soffermata pensando alle “usanze” sociologiche o culturali della nostra città di cui noi vantiamo l’esclusivo copyright. Questa incredibile, poi scopriremo perché, ed esclusiva usanza è quella del potente e prolungato “Biii!!!” all’incrocio nel momento in cui un timido e tremolante verde scatta annunciando l’agognatissima via-libera (dove e perchè si debba essere “primi” non è ben chiaro, l’importante è sorpassare tutti). Ho fatto un breve calcolo per dimostrare che questa usanza palermitana è contro ogni logica: forse dobbiamo bruciare terreno per essere i primi in una gara virtuale inesistente tra le vie ossessionate dal traffico cittadino? Continua »
Il blog sta per entrare nel suo undicesimo mese di vita e nell’ultima settimana ha avuto una media di 634 visitatori unici al giorno. Le prossime novità che ci riguardano hanno a che fare con la crossmedialità. Aspettatevi di sentire parlare di Rosalio alla radio, in tv e ancora sui giornali (in maniera diversa da come è accaduto finora)…
Con questo post salutiamo Laura Piras che si dedicherà al progetto Alone Music, un portale di musica al femminile. In bocca al lupo!
Due autori sono totalmente nuovi per Rosalio. Si tratta di Maria Cubito (la speaker) e di Dario Massara (lo sportivo). Maria conduce una trasmissione su Radio Time, mentre Dario fa parte della redazione di SKY Sport.
Altri tre autori hanno gia scritto per Rosalio come ospiti. Sono Maria Letizia Affronti, che sarà l’etnografa del palermitano medio (e che avete già apprezzato in questa veste, pur facendo di lavoro la giornalista), Domenico Cogliandro (l’architetto), che parlerà di architettura e di design, e la “temeraria” Beatrice Pacillo (la milanese), che si è trasferita da Milano a Palermo.
Benvenuti ai nuovi autori e buona lettura!
AGGIORNAMENTO: Davide Enia (“mezzala”) si unisce in corsa al gruppo.
Massimo Dapporto è Giovanni Falcone nell’omonima miniserie in onda stasera e domani alle 21:00 su Rai Uno. Elena Sofia Ricci interpreta Francesca Morvillo ed Emilio Solfrizzi Paolo Borsellino.
Il magistrato Vincenzo Geraci, che aveva ravvisato nel personaggio del magistrato colluso con la mafia la propria figura, aveva chiesto di fermare la messa in onda della miniserie.

Si gioca oggi pomeriggio la finale dei 55mi Campionati Internazionali Tennis di Sicilia al Circolo Tennis Palermo (viale del Fante, 3). Si affronteranno l’italiano Filippo Volandri e l’ecuadoregno Nicolas Lapentti. Volandri cercherà per il terzo anno di fila di conquistare il titolo.
AGGIORNAMENTO: Filippo Volandri ha vinto per 5-7, 6-1, 6-3.
Si svolge oggi in tutta Italia per il settimo anno la Biodomenica, la festa dell’ambiente, della salute, dell’alimentazione e del gusto, dedicata all’agricoltura biologica e organizzata dall’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica, Legambiente e Coldiretti, in collaborazione con Città del Bio e Crocevia e con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e del Ministero dell’Ambiente. In oltre cento piazze italiane si potranno gustare le prelibatezze delle produzioni locali ma anche fare acquisti nei mercatini bio, assaporare i cibi nelle degustazioni guidate, ammirare dal vivo la produzione di formaggi e varie specialità regionali, oppure divertirsi e giocare nelle fattorie didattiche.
Biodomenica a Palermo è a Villa Trabia (via Salinas, 3).
Stanotte i puntunieri hanno fatto un blitz ai Candelai. Sono stati controllati 23 locali e otto sono stati chiusi perchè non aveano licenza, ci mancava la carta bollata per potere infilare gli stecchini nelle olive, avevano il cesso con la carta igienica a un solo velo invece che a tre. E non vi dico niente altro perché se no diventa un articolo e io oggi sono in sciopero perchè i padroni dei giornali non ci vogliono rinnovare il contratto scaduto da quasi due anni.
Ora io sono d’accordo che le regole sono necessarie. Che non si può correre il rischio di mangiarsi un panino e ti rifilano una porcheria oppure che non conservano la fellata come deve essere conservata. E va bene. Ma sarei curioso di parlare con quelli che hanno aperto i locali ai Candelai e farmi raccontare il calvario di richieste di licenze e permessi vari che magari restano anni nei cassetti del Comune o in Questura. Siamo sicuri che il torto sta da una parte sola? Oppure poi finisce che qualche studente fuorisede che si passava una serata a sentire un poco di musica se ne deve andare per forza a piazza Unità d’Italia a guardare i Cayenne e le Smart? Le coste le hanno controllate, ai Candelai hanno fatto il blitz. Aspettiamo. Perché se è finita qui, amici miei, purtroppamente non mi cala. Un saluto.
Stress stressante, ansia ansimante, sentimento contundente. Difficile mantenere un’espressione apatica durante il traffico palermitano. Nell’immobilità, anche la voce della radio è incapace di frenare l’irritazione che avanza. La prolungata attesa ad un semaforo obbliga ad una inattività, ad un riposo forzato che non ripaga le dure ore di lavoro. Né tanto meno riesce ad assecondare il lento e stropicciato risveglio mattutino. La nullafacenza da traffico non permette di dormire, di rilassarsi, di sorseggiare un buon bicchiere di vino rosso. La concentrazione deve restare alta. La prima marcia deve restare in tensione. Pronta ad avanzare di qualche metro al momento più opportuno. Spostamento senza viaggio. Viaggio senza vacanza. Ecco che allora per molti automobilisti l’unica scelta è fumare. L’unica azione degna di essere vissuta e ripetuta ad oltranza, l’unico gesto in grado di riempire il vuoto claustrofobico della propria automobile è una sigaretta con gomito fuori dal finestrino. Lo so bene perché anch’io sono stata una fumatrice. Continua »
Parte oggi Carnevali storici di Sicilia – La festa delle identità, una manifestazione culturale e di promozione storico-folkloristica organizzata dal Comune di Mezzojuso che coinvolge i comuni di Palermo, Bisacquino, Corleone, Rodì Milici, Termini Imerese, Cinisi, Novara di Sicilia, Salemi e Saponara.
Oggi e domani a piazza Ruggero Settimo, dalle 18:00 alle 22:00, si svolgerà uno spettacolo di multivisione. Domani, dalle 17:00 alle 22:00, 170 figuranti in costume d’epoca e 21 cavalieri a cavallo sfileranno da piazza Bellini lungo via Discesa dei Giudici percorrendo via Roma per raggiungere piazza Ruggero Settimo, mentre nella piazza si esibiranno dei gruppi in maschera.
Oggi dalle 9:30 alle 15:30 si svolgerà un meeting tra il presidente della Regione Salvatore Cuffaro e il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro alla presenza degli assessori regionali ai trasporti, Dore Misuraca, e ai lavori pubblici, Agata Consoli, dei presidenti delle nove province regionali, dei sindaci di Palermo, Catania e Messina e dei rappresentanti degli Enti del settore Infrastrutture e Trasporti.
Una volta, tanti anni fa, anche a Palermo furono disegnate le corsie preferenziali. E quando si parla di “preferenza” il palermitano attisa le orecchie. Le attisa per tanti motivi ma soprattutto per uno: il tentativo immediato di rientrare nella categoria dei “preferiti” o quello di sfruttare, a preferenza appunto, cose altrimenti interdette ai più. Quelle corsie partivano da Polietama e arrivavano sino alla Statua lungo tutta via Libertà, cotromano. Erano state disegnate per fare andare più veloci gli autobus. Non vi dico. C’era gente che avrebbe pagato oro per poterci circolare, anche senza alcuna necessità. Giusto per affarmare la “preferenza”. Un mio collega che aveva una bella Fiat 131 tutta blù che pareva quella dell’assessore all’annona, giocava sull’infallibile mecanismo dell’apparenza e, verso l’una e mezzo, mentre la città impazziva, si faceva tutta la via Libertà come un qualsiasi autista del municipio che ha appena lasciato l’assesore a casa. Nessuno gli disse mai qualcosa. Eppure quelle corsie erano controllatissime, specialmente durante le prime settimane.
E proprio una pattuglia della polizia, un giorno vide una 127 verde vomito di bambino imboccare contro senso la via Libertà contro senso dopo la “girata” di via Turati. Paletta. A bordo un palermitano cinquantino, secco come una stanga, barba di due giorni, pantaloni sciddicati, scarpe scompagnate, giacchino che gemeva “Ho visto giorni migliori”, camicia abbottonata fino al collo, capelli “alla mascagna”. Sull’auto, corno rosso regolamentare sotto lo specchietto retrovisore, calamita con foto di una seina di saittuni e la scritta “Papà non correre, pensa a noi” (ma niente foto della moglie che se no quello andava a 180…) e dietro, ciliegina sulla torta, il cane pastore di plastica accucciato con la testa che dondola. Insomma, un palermitano doc.
“Scusi – chiesero gli agenti – ma lei che ci fa qui? Non lo sa che queste sono le corsie per gli autobus?”. Il tipo guardò gli sbirri con sincero stupore e rispose: “Ma io lavoro all’Amat…” Continua »
Ottobre, cadono le foglie, cadono gli autori…ma ne arrivano anche di nuovi. Da lunedì su Rosalio.
È in edicola il numero di settembre di I love Sicilia, mensile di stili, tendenze e consumi in Sicilia. Una novità importante riguarda la vendita in abbinamento al Giornale di Sicilia a 2 euro (oltre al prezzo del giornale).
La copertina è dedicata alle cento donne da tenere d’occhio in Sicilia nella politica e nelle istituzioni, nella giustizia, nella comunicazione, nel settore del vino, nell’economia e negli affari e nella cultura. Da segnalare anche le interviste a Gianni Riotta (direttore del Tg1), Francesco Messineo (procuratore capo di Palermo), Giuseppe Provenzano (ex presidente della Regione) ed Emanuele Costanzo (collaudatore dell’Airbus A380).
Si parla anche di pilates e Daniele Billitteri, in “Carissimo fratello Salvatore” (nato su questo blog e poi approdato su carta), racconta a suo modo la notizia di cronaca legata agli anziani di Gela che pagavano per palpeggiare donne straniere a villa Garibaldi.
Sul sito di I love Sicilia c’è una sezione “Solonline” con contenuti inediti sul giornale.
S’inserisce nella campagna denominata “consumo critico” l’iniziativa del Comitato Addiopizzo che oggi alle 22, invitando a partecipare al “Nastro Azzurro party”, vuol manifestare concreto sostegno ad un giovane di Caccamo, proprietario del locale Flash dance (via Giovanni XXIII), che con coraggio ha denunciato ai Carabinieri le prime richieste di pizzo, facendo così arrestare il proprio estorsore.
La società civile del paese, anziché sostenere il giovane e la sua coraggiosa famiglia ha cominciato a non frequentare più il loro locale, determinando, oltre agli ovvi problemi economici, uno stato d’isolamento che, in modo eufemistico, potremmo definire quantomeno vergognoso.
Nonostante tutto questo, i proprietari del Flash dance hanno deciso di non darla vinta a quanti credevano così facendo di fargli chiudere il locale e, magari, convincerli anche ad abbandonare Caccamo.

Il Palermo ha vinto 3-0 con il West Ham accedendo così alla fase a gironi della Coppa Uefa. Le marcature sono state di Simplicio (35′ e 62′) e Di Michele (68′). All’andata il Palermo aveva vinto 1-0 con un gol di Caracciolo.
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