13°C
giovedì 25 dic

Archivio per la categoria 'Sicilia'

  • Sondaggio online sul ponte di Messina

    È online sul sito della Regione Siciliana un sondaggio rivolto ai visitatori del sito per sapere se sono favorevoli o contrari alla realizzazione del ponte di Messina. Il sondaggio, voluto dal presidente della Regione Salvatore Cuffaro, resterà online per sei mesi e utilizza degli accorgimenti tecnici per rendere più difficoltosi voti ripetuti.

    Il ponte sullo stretto di Messina. SI o NO?

    Sicilia
  • Sportivi in posa per Feel rouge

    Vincenza Calì sul calendario Feel rouge 2007

    Il calendario della Nazionale di calcio. Il calendario di Paparazzi(ngher) – dove spicca una foto del Pontefice à la Briatore, mentre parla al cellulare -. Il calendario di Eva Henger che…che ve lo dico a fare. Il calendario di Frate Indovino con i proverbi. Il calendario Pirelli con la Loren rediviva. Il calendario con le supereroine Lavazza. Il calendario di top model virtuali in 3D. Invece a me piacciono le cose semplici e belle. Quattordici atleti della nostra isola che si sono distinti per meriti sportivi, simpatia e disponibilità, hanno posato per beneficenza dinanzi all’obiettivo del fotoreporter Vincenzo Massimo Barbanera per realizzare il calendario di Feel rouge. I calciatori Giovanni Tedesco del Palermo, Alessandro Parisi del Messina, Giuseppe Mascara del Catania, l’atleta Vincenza Calì, il campione di windsurf Marco Casagrande e la pallanuotista Maddalena Musumeci sono solo alcuni degli atleti che si sono esibiti in simpatiche smorfie, con l’intento di procurare un sorriso a bambini affetti da malattie oncologiche, che beneficeranno del ricavato. Continua »

    Sicilia
  • Kevin

    I nomi a capriccio

    Certe volte ci penso e penso che poteva andarmi peggio…mi chiamo Maria, ma avrei dovuto chiamarmi Maria Catena, come mia nonna, che poi rispose al nome di Maricatina tutta la vita, anzi per la precisione, era Donna Maricatina. Poi, per mia fortuna, mia madre ebbe uno sprazzo di modernità e insistette affinché mi chiamassi solo Maria. Di lusso mi andò. Ho rischiato di essere chiamata con qualche diminutivo tipo Lello o Gerry o Rino da Calogero, Fony da Filippo (ma non è meglio Filippo?) Nerina da Venera, Melo/a da Carmelo/a, Sino da Accursio…quale avrebbe potuto essere per Catena? Tena, forse, come i pannolini per signore avanti negli anni.
    Ma erano altri tempi allora. Era quasi legge: i primi due figli dovevano portare i nomi dei nonni paterni. Qualunque fossero. Oggi non usa più. Anzi. Da una quindicina d’anni è invalso l’uso dei cosiddetti NOMI A CAPRICCIO. Cosiddetti da una mia vecchia vicina di casa che non si dava pace. Lei si chiamava Rosa, ma la sua nipotina si chiamò Noemi. Passò il resto dei suoi giorni a chiamarla Curò e si lamentava “Ora, dico io, Rosa chi è nome lariu? No, megghiu ddu nuomi a capriccio”. Da cui la definizione. Continua »

    Il meglio di, Palermo, Sicilia
  • “Mare affezionato” all’Agricantus

    Oggi alle 21:30 all’Agricantus (via XX settembre, 82/a) c’è Mare affezionato, spettacolo dela Compagnia del Mare (il baritono Giuseppe Caravello, il fisarmonicista Pier Paolo Petta, Barbara Crescimanno e Valeria Cimò alle percussioni e voce, Alberto Alamia chitarra e voce e il cuntista Salvatore Piparo). Canti, musiche e interpretazioni delle storie della Sicilia si susseguono con tanta improvvisazione.

    “Mare affezionato”

    Palermo, Sicilia
  • “La Sicilia” vista dalla Macedonia

    Prima quando uno partiva, partiva. Andare da Palermo a Siracusa senza la Palermo-Catania, mi racconta mio padre, era una cosa complicatissima tanto che, già dall’inizio della relazione con colei che sarebbe diventata mia madre, era chiaro che le distanze, anche nel loro caso, si sarebbero rivelate un ostacolo difficile da arginare. Andare all’estero, magari oltrecortina, poi aveva il sapore delle vere partenze, aveva a che fare con il varcare la linea d’ombra: niente cellulari, niente computer, persino telefonare poteva rivelarsi operazione non facile da portare a termine. Insomma, anche se Mac Luhan già negli anni ’50 parlava di “villaggio globale”, questo villaggio era difficile da riconoscere nella pratica quotidiana dalla gente comune. Continua »

    Sicilia
  • “Picciridda” da Kalós

    Oggi alle 18:00 viene presentato alla libreria Kalós (via XX settembre, 56) il libro di Catena Fiorello Picciridda. Intervengono Totò Rizzo (giornalista del Giornale di Sicilia e Rita Borsellino. Seguirà una degustazione di vino. Ingresso libero.

    Il libro racconta la storia di Lucia, la picciridda che nei primi anni sessanta vive a Leto, un villaggio di pescatori tra Messina e Catania, la sua infanzia senza il padre e la madre, emigranti in Germania. Pian piano la sua vita si popolerà d’affetti.

    “Picciridda”

    Palermo, Sicilia
  • I love Sicilia: l’ultimo regalo

    È in edicola da ieri il numero di dicembre di I love Sicilia, mensile di stili, tendenze e consumi in Sicilia. La vendita in abbinamento al Giornale di Sicilia permette di acquistarlo a 2 euro (oltre al prezzo del giornale).

    I love Sicilia di dicembre

    Il giornale contiene anche l’ultima intervista del cardinale Pappalardo, interviste al procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso e ad Andrea Camilleri e una guida per lo shopping natalizio.

    In Perizona, rubrica realizzata in collaborazione con Rosalio, eventi, storie e curiosità legati alla mondanità e agli spettacoli di tutta la Sicilia.

    Rosalio, Sicilia
  • Rosetta

    Era la prima di otto figli. Parevano fatti con lo stampino, tanto erano precisi! Stessa forma rotonda del viso, stesse lentiggini e tutti nichi di statura. Otto, uno dopo l’altro, da una madre che aveva faticato tutta la vita, tutti i santi giorni, spezzandosi le reni, pure se era sempre incinta; e da un padre che di travagghiu ni vulieva sientiri picca, ma i divertimenti e i fimmini non se li era fatti mancare mai…così Rosetta a scuola non ci andò, si ritirò alla terza elementare (tantu ‘i scuola unni vulieva) e la misero a servizio da certi signurinicaredda idda, aveva imparato presto a portare a casa la pagnotta. Era semplice, Rosetta, senza malizia, si suole dire in questi casi… “mi pari na picciridda ‘i 60 anni” diceva di lei spesso la madre. E idda picciridda forse era rimasta…si era fermata a 7 anni…aveva la stessa ingenuità, lo stesso candore e lo stesso stupore delle cose di un bambino di delle elementari…La stessa risata aperta e schietta di chi non si è mai posto il problema se poteva essere volgare…ma forse quella risata era troppo chiassosa…quello stesso modo di ridere con la bocca aperta, che tante volte aveva fatto vergognare di lei l’ultima delle sue sorelle, quella “studiata” (aveva preso dopo la terza media, un attestato di segretaria d’azienda e come fu e come non fu era pure riuscita ad entrare alla regione, perciò ora si dava arie da donna in carriera). Si vergognava un poco di Rosetta, di questa sua sorella un poco scimunita, senza scuola e pure cammariera…così capitava che si festeggiava un compleanno di un nipote al ristorante e a Rosetta non glielo facevano sapere, perché, mischina, poi ci restava male… Continua »

    Sicilia
  • Mostri

    Mostri

    Ho visto il film su Maria Antonietta, una principessa austriaca ingenua e sempliciotta che andò in sposa al Delfino di Francia nel 1770. In poco tempo fu risucchiata nel vortice di Versailles. La decadenza della corte francese e i suoi intrighi mi hanno fatto pensare ai nostri tempi e la scenografia mi ha ricordato i saloni di certe ville siciliane tardo barocche. Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Don Vicienzu

    Si chiamava Vincenzo, Don Vicienzu lo chiamavano tutti. Si diceva di lui che fosse “tintu”, facile alla collera, ma con un cuore d’oro. Chiunque si fosse mai rivolto a lui non se ne era mai tornato indietro a mani vuote. Ma dentro casa no. Con figli e moglie era burbero, arcigno, scontroso.
    Anni dopo uno dei suoi sei figli (avrebbero dovuto essere otto, ma una nascì morta e un altro morì di polmonite a du anni…Fortunato si chiamava) ebbe a definirlo spassu di fora e triulu i rintra.
    Ma Don Vicienzu era così, probabilmente gli piaceva dare di sé quell’immagine, era come tronfio di quella nomèa…i suoi stessi figli tremavano al suo cospetto, avevano paura di scatenare la sua collera per un nonnulla e la sera si facevano trovare coricati (spesso a menza panza) quando lui tornava dalle vigne o da qualche bevuta di troppo… Maria, la madre dei suoi figli lo aspettava alzata e incassava, muta, ogni colpo…allora così si usava, quello era il marito e a un marito non ci si poteva ribellare. E ingoiava lacrime e veleno, fiele e dolore fino a consumarsi di rabbia, a tal punto che venne più volte colta da misteriose intossicazioni che la costringevano a letto per giorni…però spesso rideva essa stessa quando Don Vicienzu la zittiva con uno dei suoi ritornelli preferiti, se per caso le scappava qualche sciocchezza, pi ‘gnoranti miricina un ci nnè. Continua »

    Sicilia
  • I love Sicilia: poteri forty

    È in edicola il numero di novembre di I love Sicilia, mensile di stili, tendenze e consumi in Sicilia. La vendita in abbinamento al Giornale di Sicilia permette di acquistarlo a 2 euro (oltre al prezzo del giornale).

    I love Sicilia di novembre

    In copertina ci sono dieci under 40 di successo (politici, magistrati, industriali, manager, alti burocrati) che incarnano il ricambio generazionale della classe dirigente siciliana. Si parla anche dell’imminente apertura della nuova sede della Civica galleria d’arte moderna di Palermo nell’ex convento di Sant’Anna alla Misericordia, di Santa Lucia, della rotonda del “motel Agip” e dei nuovi libri di Daniele Billitteri e di Lucio Luca (rispettivamente autore attuale e dei primi mesi di Rosalio).

    Nella parte finale torna Perizona, la rubrica di eventi, storie e curiosità legati alla mondanità e agli spettacoli di tutta la Sicilia realizzata in collaborazione con Rosalio.

    Rosalio, Sicilia
  • Il senso estremo del cannolo

    Cannolo

    Mentre faccio le valigie per il mio ennesimo viaggio, penso alla mia prima volta in Macedonia: della Sicilia amici e parenti di Biljana (la mia zita) sapevano poco, cose tipo il padrino e via dicendo.

    Ecco, io preparato per bene ad affrontare lo stereotipo, mi munii per l’occasione di “guantiera” di cannoli, da offrire per la prima cena importante a casa dei suoi. Quella sera i cannoli in questione mi aiutarono a fare “bella figura”, a far capire che oltre allo stereotipo (don Vito, Marlon Brando, lupare, coppole) c’è una cultura millenaria che si esprime anche col cibo e che attraverso di esso può essere presentata a chi non la conosce.

    Il cibo “significa”, non c’è niente da fare: i semiotici ci hanno fatto pure un convegno con tanto di atti pubblicati!

    Come potete immaginare, in terra macedone, i nostri cannoli se li ricordano ancora, continuando, peraltro, a richiedermeli ogni qual volta mi appresto a varcare il confine. Continua »

    Sicilia
  • Con rispetto parlando

    Tutto si può dire di un siciliano…che è sboccato, che è volgare in certe espressioni che, a chi siciliano non è, risultano davvero sguaiate. Ma c’è un campo in cui il vero siciliano non transige e non ammette ragioni: quello del corpo e quello del linguaggio ad esso relativo.
    Perché il siciliano è così: pudico e a modo suo rispettoso dell’etichetta. Gli viene fuori un senso innato della verecondia quando meno te l’aspetti, magari dopo che si è espresso in termini non proprio oxfordiani e lusinghieri nei confronti di qualcuno, ecco spuntare dal nulla una formuletta magica che mette al riparo da eventuali imbarazzi: CON RISPETTO PARLANDO.
    Perché ci sono parti del corpo che non puoi proprio nominare senza sentire l’impellente necessità di scusartene, mi è capitato di sentire frasi come questa “curnuta ra miseria l’otobusso un passò e avi un’ura ca caminu… haiu, CON RISPETTO PARLANDO i pieri c’a un mi sientu cchiù“…già i piedi sono una faccenda privata di cui avere un certo pudore…per non parlare poi dell’espletamento di certe funzioni fisiologiche… “u picciriddu eppi con rispetto parlando diarrea tutta a nuotti e a scuola un ciù mannavu” o ancora “u pollo r’assira m’appi a fari mali e haiu, con rispetto parlando, lo stomaco IMBARAZZATO”, ma imbarazzato di che? Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Grazie Sicilia

    È una giornata no, di quelle che cominciano male perché sei scesa dal letto con il piede sbagliato e che continuano ancora peggio perché non trovi parcheggio, perché la persona con cui hai appuntamento è in ritardo, perché arriva l’imprevisto che non ci voleva, insomma, perché tutto, davvero tutto, gira storto. Sta finendo questa giornata e non vedi l’ora di staccare la spina, hai il desiderio di essere invisibile, di startene un po’ per i fatti tuoi, finalmente sola.
    Una tappa obbligata al supermercato per la spesa. Entri, c’è gente, ma tu sei stata capace, compiendo l’ultimo disumano sforzo, di immergerti in un guscio ovattato, intorno potrebbe succedere qualunque cosa, non è un tuo problema.
    Ce l’hai fatta, hanno funzionato anche le macumbe tese a scongiurare il pericolo di incontrare persone conosciute, sei ad un passo dalla salvezza, in fila alla cassa con la tua spesa. Devi solo dare ancora due risposte, affermative e monosillabiche, alle domande “Ha la tessera?”, “Le do un sacchetto?”, e fare tre gesti, tirare fuori la tessera, pagare e infilare la spesa nel sacchetto; il resto è out. Arriva il tuo turno, si procede secondo previsione, le due domande, le relative risposte, quando, ad un tratto, improvvisamente il sistema va in tilt! Continua »

    Sicilia
  • Cuffaro ospite ad AnnoZero

    Salvatore Cuffaro

    Il presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro sarà ospite stasera dalle 21:05 su Rai Due nella trasmissione di Michele Santoro AnnoZero.

    AGGIORNAMENTO: i pubblici ministeri di Palermo Gaetano Paci e Antonio Ingroia quereleranno per diffamazione il presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro ritenendo «infamanti e gravemente lesive della dignità e correttezza professionale» le dichiarazioni rese nel corso della puntata.

    Sicilia
  • Di nome faceva Michela

    Una volta ero a Pantelleria per un servizio. Era un fine primavera trionfante e l’isola brillava come un diamante grezzo. Avevo trascorso tutta la giornata ad andare in giro per incontrare le persone con le quali mi serviva parlare per scrivere il mio articolo e la sera asciugavo i miei sudori fisici e mentali esposto al debole Scirocco che bighellonava tra i tavolini di un bar sulla piazzetta. Serviva ai tavoli una ragazza piccolina in jeans e maglietta. Era una delle tante, tra ragazzi e ragazze, che venivano sull’Isola per i lavori stagionali cercando di coniugare lavoro e vacanze. Ma a lei non sembrava andare molto bene. Io potrei stare ore seduto a un bar a cucire addosso a chi passa una storia. Così lo feci con lei e fu facile. Continua »

    Sicilia
  • “Siciliane” allo Steri

    Oggi alle 16:30 a palazzo Steri (piazza Marina, 61) Marina D’Amelia presenta Siciliane, dizionario bibliografico a cura di Marinella Fiume. Con le sue 333 voci il dizionario illustra il contributo delle donne alla storia medievale, moderna e contemporanea della Sicilia. Intervengono Maria Concetta Di Natale, Giovanna Fiume, Salvatore Fodale e Tommaso Romano.

    “Siciliane”

    Palermo, Sicilia
  • I voti ai nostri amministratori per IPR

    Sono stati resi noti i dati del sondaggio Governance poll 2006 condotto da IPR Marketing per Il Sole 24 ORE.

    Salvatore Cuffaro, presidente della Regione, è ottavo con il 53% dei consensi (53,1% al momento dell’elezione).

    Francesco Musotto, presidente della Provincia di Palermo, è ventisettesimo con il 57% dei consensi (60,4% al momento dell’elezione).

    Diego Cammarata, sindaco di Palermo, è ottantaquattresimo con il 50% dei consensi (56,1% al momento dell’elezione).

    Le rilevazioni sono state effettuate tra il 1 settembre e il 29 ottobre.

    Palermo, Sicilia
x
Segui Rosalio su facebook, X e Instagram