Riempiamo di frecce l’arco di Tito
Anno nuovo, vita nuova. Se vogliamo, nel 2009 potremmo essere tutti protagonisti di una piccola rivoluzione culturale: quella di considerare la nostra città come un grande “condominio” gestito da un gruppo di amministratori da controllare ogni tanto, ognuno secondo le proprie competenze e sensibilità. Le armi per combattere questa rivoluzione, volendo, ci sono.
Prendiamo, ad esempio, il difensore civico. Lo Statuto del Comune di Palermo prevede tale figura nel titolo III (artt. 25-28) e attraverso un apposito regolamento ne disciplina compiutamente l’operato. Sul sito dell’Ufficio del Difensore Civico leggiamo: “Il Difensore Civico è un organo di garanzia per tutti i cittadini. è eletto dal Consiglio Comunale, agisce in piena autonomia dagli altri organi amministrativi e non è sottoposto ad alcuna forma di controllo gerarchico. Continua »


































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