Reality ship – terza puntata
(Paolo Maselli e Nino Lo Cicero – foto di Elena Beninati)
È vero, la barca ha una diversa dimensione del tempo. Dopo due notti in cabina, superi ogni indugio, la coabitazione, il rumore incessante del motore, quello della pioggia (eppure a terra avevo una lieve ansia, “e se piove?” m’ero chiesta), alla fine ti abbandoni a un ritmo diverso, smetti di pilotare l’equilibrio dei tuoi passi ti muovi in automatico, ti dici “in fondo posso vantare una vita prenatale nel liquido amniotico”. Mario, lo chef di bordo (detto fammi lustro, e ditemi se non è un’incuria meravigliosa) lavora in una minuscola cucina, il suo campo di battaglia, dove avvengono miracoli: pasta alla palina con un velo di gratin, gamberi marinati, pasta con le sarde, zuppa di lenticchie, caponessa, polpo con le patate, sarde a beccafico, e pesce azzurro in tutte le combinazioni. E siamo solo all’inizio. Continua »
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