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domenica 19 mag

Risultati della ricerca “abbiamo un sogno in comune”

  • Facciamo di Palermo una città felice

    Abbiamo il diritto di essere felici. La felicità è una parola che quasi non pronunciamo più.

    Mentre la tristezza a Palermo è ormai una costante nell’aria.

    Il degrado che vediamo per le strade è solo la parte meno dolorosa del degrado che progressivamente abbiamo costruito nelle nostre vite con la disillusione e la povertà nelle nostre idee ed azioni.

    Eppure qualcosa si può fare. Io ci credo, noi ci crediamo. Ricucire il tessuto della città come vorremmo che fosse. Liberarsi dal comodo giogo che vede nel politico di turno il responsabile. Provare ad essere la città europea nella quale vorremmo vivere. Dobbiamo tornare ad essere una comunità, un luogo di crescita e di confronto. Un posto magari povero, ma felice. Continua »

    Ospiti
  • Criteri

    Per via di un diretto interesse alla cosa, ho letto sul sito del Comune di Palermo che è stata avviata l’iniziativa caro vita denominata La Scuola per Tutti, giunta alla seconda edizione. Evidentemente la prima edizione sarà andata bene. A questo punto cito per intero che «La Giunta Comunale ha approvato con deliberazione n° 174 del 20/08/2010 l’iniziativa denominata: “La Scuola per Tutti”. Il progetto sorto dalla collaborazione tra l’assessore Felice Bruscia e l’assessore alla Pubblica Istruzione Francesca Grisafi in sinergia con la Confcommercio-Associazione Provinciale intende agevolare le famiglie, il cui bilancio economico viene gravato dai costi delle rette scolastiche nelle strutture private, per mantenere i propri figli, esclusi, per esubero dalle graduatorie delle scuole comunali. Il progetto, valido per la sessione scolastica 2010-2011, prevede la seguente scoutistica negli Asili Nido e nelle scuole dell’Infanzia legalmente autorizzati ed aderenti all’iniziativa: sconto del 50% sulla quota d’iscrizione – sconto del 25% sulla retta mensile».

    Ora, per chi legge, evidentemente non è prevista una scoutistica ma una scontistica (si vede che il tasto della tastiera era ribaltato). Iniziativa lodevole, ci siamo detti, e siccome ne avremmo bisogno andiamo a vedere de visu la situazione in uno degli “esercizi” riportati nell’elenco. Abbiamo, per via di una ovvietà che rasenta l’idiozia, scelto quello più vicino al posto dove abitiamo. Continua »

    Palermo
  • Da ieri ospitati gli sgomberati di Casa Guzzetta

    I nuclei familiari sgomberati da Casa Guzzetta, che da tempo stazionavano a piazza Pretoria sotto al palazzo comunale, sono stati incontrati ieri dal sindaco di Palermo Diego Cammarata che ha annunciato che sarebbero stati ospitati in un residence per un mese in attesa di un’altra sistemazione.

    Cammarata ha dichiarato: «Gli uffici stano lavorando alla identificazione di alcune case, fra i beni confiscati e quelli in dotazione dell’amministrazione comunale, che possano risultare idonee ad ospitare le famiglie, magari dopo alcuni interventi di manutenzione. Non è una cosa facile ma spero di potere dare una risposta a queste persone che mi hanno esposto con pacatezza le proprie necessità e di cui ho potuto constatare la situazione di effettivo bisogno. Ho spiegato loro che non abbiamo case da dare a ciascun nucleo familiare e che si tratterà comunque di una situazione provvisoria, in attesa di trovarne altre più definitive. Ma credo che abbiano colto il senso della mia proposta, e hanno capito che da parte dell’amministrazione c’è la volontà di offrire un aiuto anche se ciascuno deve fare un passo in direzione dell’altro. Spero davvero che presto queste persone, e soprattutto i più piccoli, possano vivere in una condizione dignitosa».

    Palermo
  • Perché in Sicilia non possiamo che essere liberali

    Scandali come i “progettini” del Comune o i corsi di formazione della Regione, non fanno che confermare quello che a livello di intuizione penso da molto tempo: il peggior nemico dei siciliani oggi è lo Stato. Immagino che i puristi della lotta anti-mafia staranno già tremando di paura e chiarisco subito che non sono né a favore della mafia (!), né della scuola di “quelli che con la Mafia bisogna convivere”. Il problema è che lo Stato (inteso come somma di Comune, Provincia, Regione e Stato centrale) pervade la Sicilia. Oggi a Palermo, sommando i vari enti pubblici, lo Stato è il primo datore di lavoro, assolutamente incontrastato. Una volta c’era il Banco di Sicilia, oggi neanche quello. I politici comandano ovunque, anche lì dove non dovrebbero mettere piede. La politica non dovrebbe allocare risorse, salvo per pochi e selezionati beni pubblici (come la sicurezza, la tutela dei diritti privati e la giustizia), invece in Sicilia siamo abituati ad invocare sistematicamente la politica per qualsiasi emergenza, lavorativa e non. Ed i politici rispondono…non certo per un innato senso di bontà nei confronti dei loro concittadini (anche se non escludo che vi possano essere eccezioni), bensì per procacciarsi voti e assicurarsi la rielezione. Continua »

    Ospiti
  • I “facinorosi della classe media” ne “L’inchiesta in Sicilia”

    Quando, alcuni anni fa, mi ritrovai per la prima volta tra le mani L’inchiesta in Sicilia di Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino, edita da Kalos, pensai di leggere una delle più profonde ed attuali analisi di quella cultura, tipicamente siciliana (anzi palermitana), così allergica a regole “uguali per tutti” come accondiscendente con quella prepotenza che suscita più invidia che civile indignazione: la causa mai seriamente rimossa del mancato sviluppo in senso moderno della Sicilia. Con buona pace dei sicilianisti, una simile inchiesta, nel 1875 come oggi, non potrebbe essere fatta altrove, neanche in quella Campania che pure interessò gli stessi autori e che conosciamo come la Gomorra di oggi. Nel 1875, per cercare di comprendere da vicino il retroterra politico elettorale di Francesco Crispi e per scongiurare i rischi di derive socialiste scatenate dalle umilianti condizioni di vita dei contadini, Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino, parlamentari liberali del nuovo regno unitario, si recarono privatamente in Sicilia per studiarne le condizioni politiche-amministrative e la condizione sociale dei contadini. Riporto, a beneficio di chi non conoscesse l’opera, peraltro introvabile, un significativo passo di Franchetti sulla borghesia palermitana, i cui appartenenti sono significativamente definiti come i “facinorosi della classe media”. Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Palermo sarebbe perfetta senza i palermitani

    Ho sentito questa frase migliaia di volte e devo ammettere che rispecchia la realtà.
    E sapete perché? Perché i palermitani odiano la propria città, non la accettano, non la conoscono, se ne vergognano. E non sto parlando del “popolino” (termine che uso senza alcuna accezione offensiva, ma solo per fare intendere al lettore di quale parte di popolazione sto parlando) che, con tutti i suoi difetti, riconosce la grandezza di questa città, a modo proprio la apprezza e talvolta crede di non esserne degna.
    Parlo proprio di quella fetta di palermitani del ceto medio e medio alto, istruiti o pseudo tali, che viaggia ma non osserva, che vede solo quello che vuole vedere.
    Questi palermitani, che siamo noi, hanno avuto inculcato sin da piccoli che tutto quello che viene da fuori è bene, tutto quello che è proprio di questa città, non “serve”. E tutto questo è stato, e lo è tuttora, avallato da anni di televisione nordica che ha convinto l’Italia intera, noi compresi, dell’esistenza di un nord “operoso e civile” ed un sud “retrogrado, ignorante e lavativo”, omettendo però che questo nord è frutto del lavoro di tanti meridionali. (E qui ci vorrebbe un post a parte per approfondire i motivi che hanno portato alla crescita del nord a scapito del sud). Continua »

    Ospiti
  • Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere (Gandhi)

    Il punto del non ritorno potrebbe essere vicino. Il collasso del sistema di regole e la crisi del patto sociale che lega gli individui oggi ci portano ad assistere a quanto accade nel nostro paese. Il caso Amia e la Barca di Cammarata, la tragedia di Messina ed il terremoto in Abruzzo sono uniti da un unico filo conduttore: il totale disinteresse del bene comune, in una corsa dissennata verso la ricchezza lecita o illecita che sia.

    Gli amministratori che a vario titolo hanno generato quanto è accaduto non sono da considerarsi, noi crediamo, i responsabili principali. Nessuna assoluzione per loro, sia chiaro. Ma il maggiore colpevole di quanto quotidianamente accade è la nostra incapacità di assumerci la responsabilità in prima persona, una inettitudine che ci impedisce di prendere provvedimenti, assonnati dal miraggio di vivere in una democrazia. Continua »

    Ospiti
  • I giovani al centro a Balestrate

    Ho deciso: i giovani al centro. Da un mese sono stato rinominato assessore al Comune di Balestrate, rispetto alla nomina di febbraio ho in più le deleghe al Turismo, Cultura e Spettacolo, che si aggiungono a Politiche giovanili, Formazione professionale, Servizi informatici e Innovazione tecnologica, Associazionismo, Cittadinanza attiva.

    Come ho detto, ho deciso di mettere i giovani al centro della mia azione amministrativa, con la speranza di renderli i veri protagonisti della vita balestratese, un coinvolgimento che parte da attività “istituzionali” come 18 volte cittadini, la festa per tutti i ragazzi di Balestrate che nel 2009 raggiungono la maggiore età, sono stati consegnati ai ragazzi e alle ragazze, in una bella serata al Lido Le Grotte, una copia personalizzata della Costituzione Italiana, una copia dello Statuto della Regione Siciliana e una bandiera tricolore. Continua »

    Ospiti
  • Canile municipale di Palermo, odissea di Ciuffo

    Ciuffo

    Domenica io e il mio compagno, Giorgio, abbiamo ritrovato un cucciolo di cane, moribondo, presso un cassonetto sulla statale che da Segesta porta a Castellammare del Golfo. L’abbiamo preso, accudito, abbiamo dato un po’ da mangiare, poi è iniziata l’odissea.
    La Polizia di Castellammare al telefono ci ha detto che non hanno strutture e che, visto che andavamo a Palermo, potevamo cercare una struttura li. A Palermo domenica sera il Rifugio della Favorita era chiuso, quindi l’abbiamo messa in uno spazio (chiuso) condominiale del palazzo dove abitiamo, l’abbiamo sfamata (è una femmina), e abbiamo atteso il lunedì. Intanto l’abbiamo chiamata CIUFFO.
    Lunedì il rifugio della Favorita ci ha detto che sono stracolmi e non sanno come fare.
    Andiamo al Canile municipale di via Tiro a segno. Continua »

    Ospiti
  • Lentezza è mezza bellezza

    Menomale che c’è chi mi racconta le cose perché non è conto che posso andare appresso a tutte le situazioni, è giusto? Poi mio cugino Eugenio di questi tempi è fatto troppo scucivolo e ci passa la giornata a pigliare a colpi di spingola tutti i punteruoli rossi che si stanno ammuccando le palme. Così non ne seppe niente. Per fortuna una mia amica, che si chiama Giusi Imborgia e che di Palermo le sa tutte, ammugghio un pezzo del Giornale di Sicilia in una pietra e me la tirò. E buono fece perché la notizia è di quelle che sono sdimenticabili. Cioè non si possono dimenticare. Palermo si è scritta per partecipare al Giornata Mondiale della Lentezza. Continua »

    Il taccuino di Giafar, Palermo
  • Garantire un alloggio a chi ne ha diritto

    Le vicende di questi giorni legate agli sgomberi di chi abusivamente occupava le case popolari hanno fatto tornare all’onore delle cronache il tema degli alloggi negati ai legittimi assegnatari.
    Un’emergenza a fronte della quale, come assessore agli Interventi abitativi del Comune, ho dovuto prendere i necessari provvedimenti: Abbiamo emesso centinaia di ordinanze di sgombero e alcune case sono state già liberate, ma occorre andare avanti per fare in modo che gli appartamenti vengano finalmente consegnati a chi, inserito nell’apposita graduatoria, ne ha il diritto per legge.
    In alcuni casi, come è stato anche riportato dalla stampa, si è scoperto che all’interno di qualche abitazione abusivamente occupata, c’erano mobili di lusso, televisori al plasma e altri beni costosi che, di certo, le famiglie in stato di indigenza non possono permettersi. Ciò, oltre, a far sorgere perplessità circa il vero stato di indigenza denunciato da molti concittadini, ha ancor più rafforzato la decisione di procedere allo sgombero di tutti gli immobili occupati abusivamente, ritenendo che il ripristino della legalità sia la condizione necessaria per fronteggiare il problema abitativo in città. Continua »

    Ospiti
  • Buonanotte Carlo

    Manco tanti anni da Palermo anche se due, tre volte all’anno trovo sempre una scusa per scendere.
    Questa estate ho attraversato a piedi i vicoli della Kalsa di notte, via Alloro e Piazza Marina, il Cavalluccio Marino. Una luce gialla rassicurante mi ha accompagnato, non ho avuto nemmeno per un attimo la percezione della paura, né di cosa averne.
    Ho risalito il Cassaro morto fino al piano della Cattedrale e mi sono seduto ad aspettare il 35, non so con quale numero delle centinaia davanti. Non una persona a piedi per la strada, qualche rara auto ogni tanto.
    Un clochard con la barba lunghissima mi ha chiesto se in quella fermata passava il 418 e io gli ho risposto d’istinto “non sono di Palermo, non lo so…” e appena detto la frase mi sono bloccato, mi sono sentito scendere una lacrima involontaria e stavo per correggermi, in qualche modo, ma avevo un groppo in gola.
    “’Un far’accussì Giovanni…” – mi disse il clochard battendomi con delicata dolcezza una mano sulla spalla e sebbene avesse un aspetto decisamente trasandato non aveva l‘aspetto sgradevole e puzzolente di molti mendicanti.
    Lo guardai negli occhi, tra le ombre delle statue e le luci della notte, vidi una barba da San Giuseppe, due occhi neri come la pece, profondi e belli e un sorriso appena accennato ma espressivo di un lampo di felicità ritrovata in quel momento, dopo oltre trent’anni.
    “Ma sei Carlo…sì…sei Carlo M., di’… È vero ?”. Continua »

    Ospiti
  • Liveblog dello spoglio – Politiche e regionali 2008

    23:59 – Il liveblog dello spoglio delle elezioni politiche e regionali 2008 chiude qui dopo più di 30 ore dalla sua apertura. Gli aggiornamenti continueranno con post ordinari. Ieri e oggi il blog ha avuto quasi 16000 visitatori unici che hanno visualizzato quasi 48000 pagine. Grazie a tutti voi e, in particolar modo, a Tony Siino che ha effettuato la maggior parte degli aggiornamenti e a tutti coloro che ci hanno inviato informazioni con tutti i mezzi possibili. Grazie!

    23:59 – Tutti i dati delle elezioni regionali 2008 in Sicilia.

    23:59 – I dati della sezione 53 di Messina non sono stati ancora immessi nel sistema informatico della Regione perché parte di essi sono sottoposti a verifica.

    22:21 – Tutti i voti di preferenza a Palermo.

    22:13 – Mancherebbe ormai poco al dato ufficiale per le regionali. La sezione 53 di Messina, dove si è proceduto a più riconteggi per discrepanze tra numero di schede e preferenze, avrebbe terminato lo scrutinio.

    22:10 – Alcuni rumors indicano in Francesco Cascio il possibile nuovo presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana.

    21:18 – Antonello Antinoro (Udc) ha primeggiato a Palermo con 28101 preferenze, seguono Nino Dina (dello stesso partito; 25335), Francesco Cascio (PdL; 21186), Francesco Scoma (PdL; 17042), Salvino Caputo (PdL; 16144), Francesco Musotto (PdL; 13780) e Alberto Campagna (PdL; 12413).

    21:16 – Lombardo: «La Giunta della Regione Siciliana è tutta da costruire e non ci sono caselle occupate. […] Voglio varare un governo con alti livelli morali e di competenze, anche formato da tecnici ma che abbiano sensibilità politica perché lo sguardo d’insieme è importante. […] Fare il bravo assessore tecnico e non capire che ci sono esigenze di bilancio e fare i conti con le finanza, per esempio vuol dire “toppare” prima o poi».

    21:15 – Borsellino: «Credo che i siciliani non hanno riconosciuto la novità di questo progetto, forse Anna non godeva di un radicamento nel territorio abbastanza forte». Continua »

    Palermo, Sicilia
  • La festa delle medie

    Costretta ad un periodo di riposo forzato, penso. Come diceva Antonio Albanese. Non faccio un caxxo e penso. Cose inutili per lo più. L’ultimo pensiero inutile riguarda che cosa mi ha portato ad essere quella che sono diventata. Rifiutandomi di fare pensieri finto-psicologici-pseudo-profondi riflettevo sulle cose che, da piccola, mi affascinavano.
    Condizionata dai miti fanciulleschi di allora, ecco l’elenco delle cose che avrei voluto fare da grande:

    • La ballerina: alzi la mano quella donzella che non l’ha sognato per un periodo della sua infanzia. Solo che il sogno era fatto di tutù rosa e scarpette di raso, la realtà di allenamenti assurdi che mi fecero desistere a lampo. Ho solo un vago ricordo di una ca iccava vuci se non facevamo come diceva lei. Ancora a mia aspietta.
    • L’infermiera: il sogno appartiene al periodo Candy Candy. Che figata! E poi c’era Terence piedi piedi. Il fascino del camice…ma la sola vista di un ago mi dava le vertigini, perciò accantonai pure questo mestiere.
    • La poliziotta: caspita, mi sarebbe piaciuto assai, tutto il giorno a combattere con i cattivi. La divisa. La pistola. Ma c’era un’altezza minima (forse un metroesessantacinque) e io sempre nana fui. Perciò altro sogno infranto.

    Per un certo periodo, catturata da Grisù, volli fare pure il pompiere ma durò poco…ero già grandicella e andavo alle feste.
    Le mitiche feste delle medie. Come dice Elio. Che tempi meravigliosi! Continua »

    Palermo
  • Pistorio for president

    Pasquale Pistorio

    Si dice comunemente che la Sicilia è stata – e forse lo è tuttora – il laboratorio politico d’Italia. Qui, dal Milazzismo sino al “61 a 0”, si è sperimentato di tutto e di più. E molte di queste esperienze e formule politiche sono state poi trasferite a livello nazionale. I prossimi 90 giorni previsti per l’elezione del nuovo presidente della Regione potrebbero rappresentare allora l’occasione di una nuova sperimentazione, magari migliore.

    Si dice che la politica sia la scienza del compromesso. Io penso che ci sia un limite a tutto, soprattutto ai compromessi: nella politica siciliana il limite della decenza è stato oltrepassato ormai da tempo. Mi piacerebbe, perciò, veder avanzare dal basso, al di fuori del gioco dei partiti, una candidatura autorevole per la presidenza della Regione Siciliana. Ne propongo una: quella di Pasquale Pistorio. Continua »

    Sicilia
  • Paura per un grosso incendio a Cefalù

    Da ieri un incendio di vaste proporzioni interessa Cefalù. Molte case e villette sono state evacuate e diverse di esse sono state distrutte dal fuoco. Potrebbe essere fatto evacuare l’ospedale S. Raffaele – G. Giglio. I roghi interessano le contrade di Cippone, Ferla, Allegracuore e Presti. Ieri sera molte persone erano rimaste intrappolate tra le strade chiuse al traffico. Una nube di fumo sovrasta il paese.

    Le operazioni di soccorso sono rese difficili dal vento di Scirocco che impedisce ai Canadair di prelevare acqua dal mare.

    AGGIORNAMENTO n.1: tra le 13:20 e le 15:20 il tratto dell’autostrada A20 Palermo-Messina è stato chiuso per il fuoco nel tratto tra Castelbuono e Mazzaforno.

    AGGIORNAMENTO n.2: l’emergenza sembra sotto controllo. Un primo bilancio stima in 15 chilometri l’estensione del fronte del fuoco, con oltre 200 ettari di bosco bruciati. Il sindaco di Cefalù Giuseppe Guercio ha lamentato ritardi e inadeguatezaz nei soccorsi, smentito dalla Protezione Civile e dalla Forestale.

    AGGIORNAMENTO n.3: Salvatore Cuffaro, presidente della Regione Sicilia, ha dichiarato «Escludo che dietro gli incendi che stanno devastando la Sicilia possano esserci interessi speculativi edilizi perché la nostra legge regionale prevede che sui terreni percorsi dal fuoco non si possa più costruire a meno che non si tratti di qualcuno che non conosce la legge. […] Può essere qualcuno dei forestali che vuole fare più giornate di lavoro qualcuno scontento che non ha fatto qualche giornata, qualche mascalzone che non è nei turni, perché noi abbiamo bloccato quelli che fanno le giornate. Non prendiamo più nessuno perché sono già moltissimi. Forse si tratta di qualcuno che vuole entrare e non potendolo fare si vendica o pensa che bruciando ci sia più bisogno di manodopera e la struttura lo possa chiamare».

    Palermo
  • Compagni di viaggio

    Le tanto agognate ferie si avvicinano e sono quasi pronta, (manca un mesetto, si fa per dire…) a godermi una bella vacanza di 20 giorni, nel Nord dell’Europa, ‘o friscu, ne abbiamo bisogno! Quest’anno partirò con tre amiche. Vacanza al femminile e vediamo che spunta…Dalla mia modesta esperienza ho potuto imparare che in vacanza anche le amicizie più solide rischiano di sfaldarsi per un nonnulla perché tutti, chi più o chi meno siamo dotati di fisime e paranoie assortite. E non basta illudersi che tanto abbiamo scelto una meta comune… Per semplicità facciamo una di quelle belle classifiche che mi piacciono tanto e che, in questo caso riguardano i compagni di viaggio.

    L’INTOLLERANTE: arriva in albergo e comincia a lastimarsi di ogni cosa, dal letto duro al bicchiere per il dentifricio sporco di rossetto. Niente gli va mai bene. Le escursioni sono care, la guida antipatica, il clima fa schifo, il mare è freddo (ora ci diamo una quariatiedda), l’hotel non è come nella foto e la vista panoramica non è come se l’aspettava. Già dopo il terzo giorno ti viene di buttarlo dalla Tour Eiffel o quello che è. Frase ricorrente: Uffa! Appena arrivo a Palermo reclamo e faccio causa. Continua »

    Palermo
  • Analisi dei manifesti dei candidati a sindaco

    Mi sono chiesto se fosse opportuno fare un post di analisi dei manifesti elettorali appena presentati dai candidati sindaci dei due schieramenti. Ci sarebbero state mille ragioni per evitare (credetemi, non ho proprio voglia di essere “tirato per la giacchetta” dai fan dei rispettivi schieramenti). Per sciogliere l’indecisione, alla fine, mi sono ricordato dell’invito del maestro Greimas, quello di provare sempre a spiegare ciò che si vuole meglio comprendere.

    Ecco, nel mio piccolo, io proverò a spiegare le due campagne, sperando che dalla spiegazione possa nascere una migliore comprensione del senso dei due candidati utile per tutti noi. Continua »

    Palermo
  • Febbraio

    Accussì i tue mani riprendono a lavorare il legno. Odore di acquaragia. Punge come spina. Mentre tu pialli, scartavetri, levighi e vernici. In silenzio e senza tradire emozione alcuna. Una pietra sei.
    Mentre l’eco delle tue parole, signor Febbraio, mi vibra ancora dentro.
    Hai detto due minuti fa: “si muore una volta sola”.
    Minchia verità.
    Eri in piedi, le mani chiuse, gli indici liberi e puntati su verso il cielo.
    Una preghiera.

    Poi, senza guardarmi, le tue mani riprendono il lavoro interrotto.
    Da due minuti quindi c’è solo silenzio, ammirato e stupefatto.
    È vero, si muore una volta sola.
    Il flusso dei miei pensieri, rincorsa confusa di cavalli scossi, è interrotto da una provvidenziale visione.
    Una cornicetta nera sul muro dietro le tue spalle, con dentro una immagine tridimensionale di gesùcristo che, se la guardi di sbieco, ti regala uno stupefacente occhiolino. È assurdo, ma gesùcristo che strizzulìa l’occhio pare essere l’unica forma di vita ccà rìntra ‘a tua putìa: ci sono io, ed io sono immobile; poi ci sei tu, signor Febbraio, e tu mi ricordi in tutto e per tutto un sasso.
    Poi però riprendi a parlare, senza guardarmi mai, e confermi in maniera inattesa ma precisa la mia sensazione. E chìsto mi fa sorridere. È un balsamo per l’orgoglio insertàrci sulle persone. Continua »

    Palermo
  • Orlando ha vinto le primarie

    Leoluca Orlando

    Leoluca Orlando ha vinto le primarie del centrosinistra per scegliere il candidato sindaco alle elezioni di primavera. Orlando ha ottenuto il 71,95% dei voti (13905), seguito da Alessandra Siragusa con il 20,03% (3892) e da Giusto Catania con il 7,91% (1528).

    Dati definitivi (si ringrazia Vassily Sortino).

    Palermo
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