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lunedì 29 apr

Risultati della ricerca “face”

  • Al Comune sono così avanti che se guardano indietro vedono il futuro

    Pochi minuti fa ho dato un’occhiata al paleozoic…ehm al sito del Comune di Palermo e mi sono accorto che è fin troppo nel futuro: l’orologio segnava le ore 25:59. 😀

    www.comune.palermo.it

    P.s.: quei loghi di facebook e twitter sembrano il monolite kubrickiano…quello di twitter è pure il vecchio logo e il link è così sbagliato che funziona…che teneri! 🙂

    Palermo
  • Il “telefoneddu”

    Senza avere la presunzione di dire niente di nuovo, pensavo che il ‘900 è stato il secolo dell’accelerata. Nel senso che, nel campo della tecnologia, sono stati fatti passi in avanti esagerati. E ci pensavo in rapporto alla tecnologia e agli “anziani”. Ora non me ne vogliano quelli che sono sui 70 anni, perché li chiamo “anziani”. È solo per comodità e sono davvero da ammirare. Noi siamo nati (quasi) con il telecomando in mano. O meglio, alcuni hanno fatto da telecomando vivente, quando ancora non c’era: «Giuseppe, alzati e cambia canale, ‘o papà». Io mi ricordo l’acquisto della prima tv a colori, a metà degli anni ’70. Loro sono passati dalla campagna (pure quelli che abitavano a Palermo che, appunto, era tutta campagna) al vortice della città, dell’urbanizzazione selvaggia e alla necessità di adeguarsi al mondo che corre corre, va velocissimo tra pc e cellulari e se uno non si adatta rischia di restare tagliato fuori. A volte penso che sarebbe molto meglio. Esserne tagliati fuori dico. Ma ormai il vortice ci ha più o meno inghiottiti tutti. Loro si ricordano del telefono fisso come una magia, oggi devono strumentiare con cellulari & Co. I miei figli, a quasi un anno, sono generazione 2.0. quando hanno un telefono in mano con i tasti lo buttano via e cercano il touch screen. Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Eroe per caso

    Qualche giorno fa sono stato fortunato. Ho avuto modo di vedere da vicino, per caso un eroe. Mi trovavo sull’autobus verso le sei del pomeriggio. Il caos affollava il traffico, dentro e fuori. Improvvisamente sono saliti ben tre controllori dei biglietti. Le facce della gente chiedevano giustizia, il malcontento montava sordo, il livello di guardia superato. Finalmente dopo qualche minuto di estenuante attesa in cui l’adrenalina diventava adrenal…ona, l’eroe è sceso in campo. Ha puntato dritto negli occhi un extracomunitario “spardato”, con poco presente e senza futuro e gli ha dato una lezione esemplare. Dal momento che si trovava senza biglietto, gli ha esteso una bella multa «tanto cinquanta euro per pagare ce li hai…» minacciando di chiamare la polizia, che avrebbe dovuto sguarnire magari una periferia vicina, una di quelle come lo Zen dove i bambini giocano ad infilare i più piccoli nei cassonetti della spazzatura. Continua »

    Ospiti
  • E sì, amici miei, sembra facile, mah…

    Andare in moto per il sottoscritto, come spesso dico, in questa città è diventata la cosa più difficile e soprattutto piena d’insidie, visto il modo diciamo artistico di interpretare il codice della strada da parte dei nostri concittadini. Dico sempre che chi sa guidare a Palermo, potrà guidare in qualunque altra città del mondo. Qualche tempo fa qualcuno parlava di Napoli e dei suoi semafori, del modo indisciplinato di rispettare le regole, bene, crede tremi, il palermitano è ancora più bravo nella materia. Il palermitano è creativo anche nell’attraversare la strada, lui non cerca i due punti più vicini, lui non cerca le sponde, lui attraversa in diagonale, anzi, se per caso dovesse identificare nei pressi delle strisce pedonali, sapendo che se uno attraversa sulle strisce, l’automobilista è costretto a fermarsi per dargli la precedenza, il palermitano preso in possesso delle strisce decide di farci la residenza, attraversando con calma, spesso facendo anche lo scherzo di fermarsi o tornare indietro. Continua »

    Ospiti
  • Il più grande spettacolo dopo il big Dieg

    È passata appena una settimana dal giuramento del sindaco e, mentre sono in via di definizione poltrone e poltroncine (da Sala delle Lapidi, alla burocrazia, alle partecipate) e sono in cantiere interventi e interventini prendiamo un attimo per puntualizzare una decina di cose che resteranno delle elezioni comunali del 2012 che finora non avevo potuto scrivere su Rosalio per via della consueta sospensione per conflitto d’interessi quando lavoro per candidati. Ovviamente c’è un’attenzione particolare alla comunicazione, non potrebbe essere altrimenti, nel racconto del “più grande spettacolo dopo il big Dieg”. 🙂

    Undici candidati e il primo ballottaggio tutto a sinistra
    All’iniziale gran confusione si è aggiunto un ballottaggio che si sussurava ma veniva ritenuto improbabile: il primo della storia (Cammarata era stato eletto entrambe le volte a primo turno) e con due candidati di centrosinistra.

    La comunicazione di Massimo Costa
    Le parole della sua prima conferenza stampa da candidato («problem solver», «mammina sei pronta?», «filosofo combattente», «peccato e peccatori», «rispetto per tutti paura di nessuno»…) riecheggiano ancora negli sfottò cittadini e lo faranno per mesi. Col senno di poi è facile dire che la scommessa, sua e di Giovanni “Nasdaq” Pellerito, era troppo ambiziosa: a Palermo se uno è bravo non glielo riconoscono, se se lo dice da solo cercano di cancellarlo. Ebbene sì, c’era un disegno preciso dietro quell’uscita: rendersi antipatico per poi usare gli ottomila contatti del telefonino come ambasciatori del «Ma Massimo non è così», come gli anticorpi alle prese con il virus della tracotanza mostrata e come in un film, magari di Walt Disney. Sulla Rete erano debolissimi, almeno con i contenuti autoprodotti (pasticci indicibili, a partire da twitter con due profili e quello maggiore inutilizzato), ma erano molto presenti come “zimbello”. C’è una piccola chicca che non è emersa, anche se personalmente avevo imbeccato fior di giornalisti: il manifesto enorme era ritoccato, gli avevano aggiunto le rughe per farlo sembrare più esperiente, dicono. Guardate bene queste immagini e giudicate da voi. Magari dopo la prima foto ha usato Skin Energy. 😛

    Massimo Costa e le rughe

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    Palermo
  • Un forte terremoto nel sud Italia? Scontro tra Enea e Ingv

    Nei giorni scorsi Alessandro Martelli, direttore del centro ricerche Enea di Bologna, ha parlato della possibilità di un forte terremoto, anche più forte di quelli registratisi in Emilia e all’Aquila, possa colpire le regioni meridionali italiane. Martelli ha anche ipotizzato sulla base di alcuni algoritmi che l’evento potrebbe verificarsi «nei prossimi mesi o in un anno o forse due».

    Stefano Gresta, presidente nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha destituito di fondamento l’ipotesi e ha dichiarato: «Si sta facendo allarmismo, e in qualche modo anche terrorismo approfittando dell’emotività del momento per fare pressione e accaparrarsi qualche centinaio di milioni di euro per la prevenzione sismica».

    Palermo, Sicilia
  • Le elezioni 2012 per flash

    Le elezioni amministrative 2012 per scegliere il nuovo sindaco di Palermo sono finalmente terminate e con esse è terminato tutto l’universo che vi ha gravitato attorno, fatto di promesse francamente improbabili ma tutto sommato simpatiche. Si sono diradati i super esperti di politica improvvisati (che sono come i super competenti di calcio durante i mondiali), si sono attenuate le urla di protesta su Facebook e ci si trova, ahimé, a fare i conti con la dura realtà, ossia che a Palazzo delle Aquile si è insediato comunque un semplice uomo, un ragazzo per la precisione, come tanti a Palermo e che sarà compito di tutti noi palermitani dargli una mano a compiere un lavoro difficile e complicato in una città come la nostra, difficile e complicata. Perché è salito Ferrandelli, vero? No? Vabbe’, è sufficiente sostituire a “semplice uomo” il termine “istituzione granitica” e “un ragazzo” con “Nostromo della politica”. E “dargli una mano” con “non immischiarsi”.
    Devo confessare però che già sento la mancanza di tutti i candidati sindaco che in questi mesi hanno allietato gli internauti di tutto il mondo. Riuscirò a svegliarmi senza il buon giorno di Mariannina Caronia? Quando dovrò invitare un amico a venire meco, potrò dirgli ancora “amunì”? Sarò ancora convinto di essere l’unico a poter fare qualcosa, pensando che comunque il sindaco lo sa fare? E Scamarcio, con quali occhi lo guarderò nel suo prossimo film? Quando andrò a gettare l’organico, ci sarà ancora dietro di me Nuti che mi controlla pronto a cazziarmi?
    A seguire, alcuni fantasiosi flash per farvi capire come ho vissuto questa età dell’oro delle minchiate.

    Pre elezioni

    • Orlando: «Lo ripeto anche in aramaico: non mi candido». Ma questo non è aramaico.
    • Costa: «La scelta di candidarmi è stata ponderata e sofferta, per qualunque cosa io mi stia candidando».
    • Costa: «Sono io l’uomo giusto». È la città che è sbagliata.
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    Ospiti
  • Cash Mob: salviamo le piccole imprese

    Per me la crisi è il Mostro.
    Un mostro spaventoso, che annulla la volontà degli imprenditori e li umilia, ogni giorno.
    Per sconfiggerlo occorre un coraggio di ferro e una fede incrollabile nel proprio progetto imprenditoriale.

    I marchi indipendenti sono le prime prede del Mostro: nonostante il loro altissimo valore sociale, restano meno appetibili di franchising e gruppi organizzati. Prova ne è che quando uno di loro chiude, gli abitanti del quartiere sono tutti dispiaciuti. Anche se in effetti, gli stessi avevano già spostato i loro consumi altrove.

    Date le premesse, ha trovato terreno fertile in me un nuovo fenomeno mediatico, il cash mob, raduno spontaneo di consumatori consapevoli. Funziona così: ci si da appuntamento in un luogo e da lì si conducono i partecipanti verso il negozio precedentemente selezionato in segreto, che ovviamente è ignaro di tutto. A spendere, tutti insieme e contemporaneamente, per ridare fiducia al negoziante sconfortato e spingerlo a non mollare. Continua »

    Ospiti
  • Chi sconfiggerà la mafia? Un esercito di maestri elementari

    Parlare di Falcone nell’anno del ventennale della sua morte e non essere banali può risultare difficile. Il rischio di cadere nel già detto e nel retorico condiziona non poco. Non l’ho mai fatto prima, a parte qualche discorso tra amici o parenti. In questi anni, da quel 23 maggio 1992, la mia curiosità si è nutrita prevalentemente di documenti letti su internet e video su YouTube, di documentari in tv, racconti e opinioni.

    Quel giorno me lo ricordo bene. Fu la prima volta che sentì ripetere la parola “mafia”.
    Frequentavo la seconda elementare. Ricordo le frasi di circostanza che si è soliti rivolgere alla tv in occasione di un evento luttuoso. Ricordo le discussioni degli amici dei miei genitori. Non osavo chiedere, vedevo facce scure, mi ero fatto un’idea tutta mia. Credevo che la moglie dell’agente della scorta Schifani fosse, nella considerazione spesso distorta che hanno i bambini di fronte alla televisione, la moglie di Falcone. Me lo spiegò l’indomani la maestra che quella non era la moglie di Falcone, lei era morta nell’attentato. Continua »

    Ospiti
  • Noi, Falcone, Borsellino e i falsi allarmi bomba al Palazzo di Giustizia

    Mi sento di dire di avere avuto la fortuna di poter lavorare con un gruppo di persone a cui serbo molta gratitudine. In tempi come quelli in cui viviamo oggi sembra impossibile pensare che si lavorasse senza alcuna invidia, incomprensione, tutto in condivisione e, quando possibile, anche in allegria. Anche da questo punto di vista Giovanni Falcone era unico. La fiducia che riponeva in noi collaboratori era incondizionata e ce la faceva sentire ogni giorno. Ci faceva sentire parte di un’avventura, di una missione, non ci diceva mai bravi, né tesseva le nostre lodi in pubblico, ma ci dimostrava la sua stima, ci invitava a cena, ci coinvolgeva in tutto e questo ci spingeva a sacrificarci a qualsiasi costo per lui. Ricordo una cosa su tutte: in quegli anni scattava continuamente l’allarme bomba a Palazzo di Giustizia almeno una o due volte al mese. Continua »

    Palermo
  • “Food Revolution” a Palermo!

    Perché Food Revolution a Palermo? Seguo Jamie Oliver da anni, quest’anno casualmente ho incontrato il suo sommelier, dopo due giorni mi è arrivata la mail che mi faceva ambasciatrice di Food Revolution.
    La Sicilia, al contrario degli Stati Uniti, ha una tradizione agricola molto molto antica e di conseguenza anche un’arte della trasformazione del cibo che è preziosa.
    Tutti devono imparare a cucinare un piatto di pasta con la salsa, tutti hanno il dovere di potersi alimentare in maniera sana.
    Tutto questo è doveroso trasferirlo ai giovani, che sempre più sono “americanizzati” senza alcuna consapevolezza. Allora proviamo a svegliare la coscienza e lavoriamo sui bambini e sui ragazzi! Non possiamo azzerare 5000 anni di cultura agricola e gastronomica, siamo stati sempre avanti ed è l’ora del riscatto, una cosa è sicura: in Sicilia una cosa che sappiamo fare è agricoltura e conseguente trasformazione, le scuole, i presidi, gli insegnanti hanno il dovere di parlare ai loro alunni e se non lo sanno fare che lo lascino fare alle persone competenti!! TUTTI HANNO IL DIRITTO A NUTRIRSI CON IL CIBO SANO.

    “Food Revolution day”

    Tutte le persone che hanno bambini e ragazzi non devono mancare a questo bellissimo appuntamento a piazza Castelnuovo alle 17. Continua »

    Ospiti
  • Rocco Siffredi Sindaco di Palermo e Tokay Creative Studios

    Per definizione il “viral marketing” è un tipo di marketing non convenzionale che sfrutta la capacità comunicativa di pochi soggetti interessati, per trasmettere il messaggio ad un numero elevato di utenti finali.
    Attraverso i social network, oggi i più importanti veicoli di comunicazione, è possibile creare delle vere e proprie “epidemie” improvvise, che permettono di raggiungere chiunque e dovunque, senza limiti.
    Per far ciò è necessaria un’idea che sia unica e irripetibile e che tenga in primo piano le aspettative degli utenti in un istante ben preciso: è così che Tokay Creative Studios ha ideato la campagna Diventa Rocco per un giorno. Continua »

    Ospiti
  • Liveblog dello spoglio delle elezioni comunali 2012 in diretta

    23:59 del 9 maggio: il liveblog dello spoglio delle elezioni comunali chiude qui dopo più di 50 ore dalla sua apertura. Gli aggiornamenti continueranno con post ordinari. Dal 7 al 9 maggio il blog ha avuto più di 37000 visitatori che hanno visualizzato più di 65000 pagine. Grazie a tutti voi e, in particolar modo, a Tony Siino che ha effettuato la maggior parte degli aggiornamenti, a Michele Lo Forte (kifulab) e a Michael Tabolsky (Thymely) per il supporto tecnico, ai comitati elettorali di Alessandro Aricò, Massimo Costa, Fabrizio Ferrandelli e Leoluca Orlando che ci hanno supportato con informazioni e chiarimenti, ad Alessandra Rossi per gli aggiornamenti, a Pietro Rossi per le fotografie e a tutti coloro che colpevolmente dimentichiamo e che ci hanno inviato informazioni con tutti i mezzi possibili. Grazie!

    00:52: ancora non pervenuti i dati di due sezioni. Il liveblog viene sospeso.

    1:51: i dati di Rosalio di ieri: visite 14252; visitatori unici 11407; visualizzazioni di pagina 20851, pagine/visita 1,46, durata media visita 2 minuti e 38 secondi.

    00:46: Orlando: «Quando io ero sindaco quegli lsu lavoravano, se dopo di me sono stati utilizzati come skipper dall’altro sindaco questo non è mio costume».

    00:46: Orlando: «La maggioranza degli elettori del Pd questa volta a Palermo ha votato me».

    00:44: Orlando: «Un’intesa tra il futuro sindaco di Palermo se dovessi essere io e il Pd che sostiene Lombardo non ci sarà».

    00:41: Orlando: «Io voglio licenziare chi non lavora».

    00:41: Orlando: «Non esistono precari al Comune di Palermo. I lavoratori della Gesip com’è noto sono con contratto a tempo indeterminato e sono stati assunti dal commissario Serio e da Diego Cammarata. Altra cosa sono gli lsu interamente a carico del bilancio dello Stato. Si fa una grande confusione».

    00:40: Orlando: «Voglio licenziare un dipendente comunale che non lavora, così finisco in prima pagina sul New York Times».

    00:39: Orlando: «Centrosinistra è opportunamente diviso perché c’è una parte che sostiene in maniera inaccettabile il governo Lombardo e dall’altra una parte che sostiene la mia candidatura».

    00:36: Orlando: «Una cosa è certa…abbiamo un’amministrazione allo sfascio, un bilancio fallimentare, una città che non è più attraente non per i turisti ma per i palermitani. Mi sembrava un atto di vigliaccheria il fatto che nessuno dei leader ci abbia messo la faccia e che potesse essere utile che mi impegnassi. Rispetto alla mia età vorrei ricordare ciò che diveva Pablo Picasso, che per diventare giovani ci vuole molto tempo».

    00:35: Orlando a Matrix: «Sono un segnale per una politica che non sopporta il carrierismo delle caste».

    00:30: Ferrandelli e Orlando separati a Matrix.

    00:23: Ferrandelli: «I partiti sono liberi di orientarsi come desiderano, sono forte dell’affermazione della mia lista. Ha avuto il 7%. Vengo da riunioni che ci fanno ben sperare, starò in un contatto diretto con la città. Mi candido a essere il sindaco dei palermitani, non dei partiti».

    00:20: Ferrandelli a Matrix: «I mostri sacri non mi fanno impressione, ho battuto la Borsellino e lo stesso Orlando alle primarie».

    23:27: il servizio di Stefania Petyx andato in onda stasera a Striscia la notizia.

    23:10: Palermo in tv, prima Ballarò (Rai Tre) poi Matrix (Canale 5) con Ferrandelli e Orlando. Continua »

    Palermo
  • Giù le mani da Palermo!

    Ho scelto di mettere a servizio la mia esperienza e la mia passione perché ancora una volta dobbiamo affermare il nostro diritto ad essere protagonisti della nostra vita, per fare e vivere insieme scelte fondamentali per il presente e per il futuro. Giù le mani da Palermo!

    Il Comune deve essere il luogo in cui esperienza, competenza, amore per la città, professionalità e relazioni internazionali si incontrano per unire visione del futuro e azione nel presente, per cambiare Palermo e migliorare la vita di tutti i suoi cittadini, proprio tutti, di tutti coloro che a Palermo vivono.

    La nuova Amministrazione comunale si muoverà su alcuni punti cardine in tutti i settori: promuovere sviluppo e lavoro, tagliare gli sprechi e riorganizzare la macchina comunale, premiare i meriti sanzionando il clientelismo, garantire efficienza nei servizi offrendo pari opportunità e pari accesso a tutti, agire secondo piani strategici e con Patti che favoriscano la partecipazione di tutti. Da Sindaco, stipulerò un Patto con la Palermo produttiva, colta e solidale.

    La città vive una crisi profonda, ma dobbiamo avere fiducia nel futuro. Continua »

    Ospiti
  • Maggio: ci sono le elezioni!

    Si vota per il nuovo Sindaco di Palermo e il nuovo Mayor of London, il Consiglio Comunale e la London-Wide Assembly, i Rappresentanti di Circoscrizione e i membri della Constituency London Assembly. La poll card per le elezioni inglesi mi arriva con un mese di anticipo, la cartolina elettorale che mi consente di avere lo sconto per andare a votare a Palermo solo con due settimane di anticipo, quando i biglietti per l’aereo sono ormai quadruplicati. Ma magari la colpa è delle poste, non del comune. Pazienza.

    Palermo: cartelloni sei per tre con faccioni sorridenti ad ogni angolo. “Scandalo” per poster appesi senza permesso. “Santini” nella buca delle lettere, scambiati fra persone che si incontrano al bar come se fossero biglietti da visita. Qualcuno li colleziona per vedere quanti dei suoi diretti conoscenti, o amici di amici, si sono candidati (ciao mamma).
    Londra: non ci sono cartelloni affissi da partiti o candidati. Forse costano troppo, forse non sono efficaci. In compenso fuori dalla metro ti cercano di distribuire oggettini più o meno utili che promuovono un candidato o un altro: la bustina porta abbonamento, il segnalibro. Non si vedono volantini, né a dimensione santino, né più grandi. Ma ci sono “fanatici” che urlano perché devi votare tizio o caio, e sono fastidiosi. Continua »

    Ospiti
  • A maggio voto per…

    I primi di maggio andrò a votare per le elezioni del sindaco e del consiglio comunale della città in cui abito da molti anni. È una città caotica, con un alto tasso di disoccupazione e sempre al centro di mille polemiche e in cui il posto di sindaco è conteso principalmente tra l’uscente di centrodestra, il quale in questi anni ha fatto molte pubbliche relazioni ma non ha concluso molto, e uno di centrosinistra, un po’ attempato, che ha fatto buone cose in passato e adesso vorrebbe tornare alla guida dopo essere stato sconfitto nell’ultima tornata. Ci sono anche altri contendenti, alcuni molto giovani, che fanno la voce grossa, ma non hanno molta credibilità. Continua »

    Palermo
  • “Record Store Day”: vinile e negozi di dischi (che furono) a Palermo

    Quando mia moglie mi vide entrare in casa con due Technics sl 1210 “comprati ad un prezzo affare” da un dj ventenne passato dalla puntina al digitale, pensai “questa volta mi lascia”. Invece è riuscita a superare anche questa. E in fondo, c’è poco da fare, compro dischi da quando avevo meno di dieci anni. Uno dei miei ricordi dell’asilo sono le festicciole dove io portavo il disco con le sigle dei cartoni animati. Anno nascita 1977, fino a ieri ascoltavo True Blue di Madonna che porta la data del 1986. Comprato in vinile in un negozio di via Marchese di Villabianca. Così come Big Thing dei Duran Duran nel 1989; una raccolta di Rod “The Mod” Stewart nello stesso anno. Tutti in un negozio che non c’è più e dove adesso ci sono i cinesi. Afrika Bambaataa and the family, 1989, dal Musichiere. Divenuto nel frattempo venditore di videocassette e poi salumiere. Ancora Acthung Baby degli U2 nell’annus horribilis 1992, stesso anno di Human Touch di Bruce Springsteen, e di Nevermind dei Nirvana. Tutti comprati in cd da Ellepì, dalla signora Alba, in via Libertà. Con la scheda a punti poi potevi avere un omaggio. Adesso ci sono gli americani che vendono magliette. E non credo facciano regali. Continua »

    Ospiti
  • Sondaggio sulle elezioni del sindaco 2012 a Palermo: ha vinto Orlando

    Città di Palermo

    Si è chiuso poco fa il sondaggio sulle elezioni del sindaco di Palermo del 6 e 7 maggio lanciato lunedì scorso. Hanno votato in 542 ed è risultato vincitore Leoluca Orlando con il 33,8% dei voti seguito da Fabrizio Ferrandelli (23,1%), Riccardo Nuti (15,3%), Alessandro Aricò (12%), Gioacchino Basile (3,7%), Massimo Costa (3,1%), Tommaso Dragotto (3,1%), Marianna Caronia (2,8%), Marco Priulla (2,8%), Rossella Accardo (0,2%) e Giuseppe Mauro (0,2%).

    Si trattava di un sondaggio diverso da quelli finora visti in giro poiché l’autenticazione basata su facebook permette di ridurre le alterazioni spesso riscontrate nei sondaggi online tradizionali basati su controlli con indirizzo IP e cookie (il voto rimane segreto).

    N.b.: il sondaggio non si basa su un campione rappresentativo ma sugli utenti del sito iscritti a facebook. I risultati sono da considerarsi pertanto puramente indicativi.

    Speciale elezioni sindaco di Palermo.

    Palermo
  • Ibrido accessibile e acquisto di gruppo

    «C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti».
    Henry Ford non immaginava certo che i nuovi pionieri del suo celebre motto sarebbero stati suoi concorrenti giapponesi..

    Tra poche settimane sarà in vendita la Toyota Yaris HSD. Promette consumi irrisori, funzionamento urbano quasi esclusivamente elettrico e prezzo competitivo.
    Inoltre se consideriamo che è una Yaris, auto tra le più apprezzate, fabbricata da Toyota leader nella tecnologia ibrida dal 1992 con la Prius, ecco che allora non c’è più alcun dubbio… È il momento di cambiare auto!!

    Soprattutto ora che:

    • il nuovo sindaco ripristinerà il blocco del traffico (le ibride non lo subiscono);
    • il costo del carburante sale sempre di più (ciclo urbano di Yaris 35km/l);
    • la tecnologia ibrida arriva su modelli popolari già apprezzati.

    Se la cosa vi stuzzica già così, ora vi stuzzicherà di più… Continua »

    Ospiti
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