…rinasce la Conca d’oro…

«…e dopo la tempesta, rinasce la Conca d’oro…».
La foto è stata scattata da Claudio Mussolin.

«…e dopo la tempesta, rinasce la Conca d’oro…».
La foto è stata scattata da Claudio Mussolin.
Nella sintassi palermitana e nello scambio verbale, il pidocchio – altrove piuttosto noto solo come infestatore di capelli -, ha una sua credibilità. Un’espressione, spesso utilizzata dice: “chi vo fare accapiri? Che u pirocchio avi a tussi?” È traducibile con: cosa intendi farmi credere? Che il pidocchio ha la tosse?. La usiamo quando riceviamo scuse poco attendibili, giustificazioni affrettate, racconti inverosimili o troppo filosofeggianti, in riferimento a un darsi un tono spropositato. Perché, diciamocela tutta, non è che un pidocchio raffreddato sia poi tanto degno di nota.
Si dice inoltre “pirocchio arrinisciuto”, di chi si è dedicato alla scalata professionale, commerciale ed ha collezionato successi che non lo hanno affrancato, però, dalle sue umili, umilissime, origini che gli vengono, così rammentate. A ben vedere la frase vuole letteralmente dire: il pidocchio riuscito, e apre a un’infinità di scenari, cosa crediamo che possa riuscire a fare un pidocchio?, da dove nasce questa similitudine? Perché là dove dovrebbe riuscire un pidocchio non potrebbe fare lo stesso, che ne so, una formica?.

La foto è stata scattata da Giampaolo Macorig.
È iniziato il rifacimento dei marciapiedi nel tratto di via Notarbartolo compreso fra via Libertà e piazza Boiardo. Il “progetto-pilota” che riguarda la via Notarbartolo, scelta come area-campione per i grandi flussi pedonali che la caratterizzano e anche per la notevole concentrazione di strutture pubbliche e servizi, darà un volto nuovo agli spazi riservati ai pedoni, con speciali dotazioni per la cosiddetta “utenza debole”: anziani, bambini, portatori di handicap.
L’ostetricia ha fatto passi da gigante da quando le “mammane” controllavano i segreti della nascita e oggi forse la maggior parte dei ginecologi sono uomini, ma vi assicuro che il parto rimane, almeno da queste parti, una questione di donne. Nell’ospedale pubblico dove è nata nostra figlia Leyla è pratica corrente permettere al padre di assistere al parto, e in questo è molto avanti rispetto alla maggior parte nei quali invece è semplicemente una concessione arbitraria del medico responsabile del turno; tuttavia, in tutte le altre fasi del parto il compagno viene di solito escluso. Ma non voglio affatto polemizzare perché in realtà tale partecipazione, che io davo per scontata, non è poi così tanto cercata. Continua »

Abbandoniamo per una notte la solita mondanità……
Non avete programmi? Vi dò io un suggerimento.
Venerdì al Teatro Politeama ci sarà la prima che inaugura la stagione 2006. Sarà eseguita la Settima Sinfonia di Gustav Mahler diretta dal Maestro Alberto Veronesi.
Gustav Mahler è considerato l’ultimo grande sinfonista della storia della musica. Ha scritto nove sinfonie. La settima è un’opera in cinque movimenti basata sull’idea della notte, in particolare due nacht musik che riportano climi, motivi, suoni e incubi della notte. La Settima Sinfonia (detta anche Lied der nacht) è un’opera monumentale, capolavoro del ‘900, assolutamente da non perdere.
Io e Rosalio abbiamo il piacere di invitare i primi 30 di voi che commenteranno questo post al Teatro Politeama venerdì sera per premiarvi della vostra fedeltà al blog.
AGGIORNAMENTO: ciascun biglietto consente due ingressi; presto sarete contattati per e-mail per ritirare i biglietti.
Carissimo fratello Salvatore,
per la Befana hanno tirato il biglietto della Lotteria e qualcuno là fuori si ammuccò cinque milioni di l’euri. Là fuori vuol dire che il biglietto vincente se lo comprò qualche polentone e che qui non abbiamo sentito il ciavuru neanche di un premio di consolazione, di quelli che quando hai comprato le scarpe a Desirè e a Geiar, già non ce n’è più. Cinque milioni, ma ci pensi? Te lo ricordi il proverbio “’un putennu accattari, pattiu” dopo che mi vidi la trasmissione “Ballando ballando” dove la sera della Befana hanno tirato i biglietti vincenti, non mi veniva di andarmi a coricare. Tua sorella Rosi mi chiamava dal letto e mi diceva “Non è che è conto che perché domani non devi andare a lavorare che sei in cassa integrazione, allora vuol dire che ti devi susere alle 10? Vieni curcati”. Ma io niente: proprio sonno non ne avevo. Sono andato nella camera di letto e ci ho detto a Rosi: “Ma tu con cinque milioni di l’euri che cosa ci facissi?” Continua »
Lo sapete qual è lo sport preferito dei giornalisti palermitani che si occupano di cose rosanero? Semplice. Telefonare al presidente Maurizio Zamparini cinque minuti dopo che Corini e soci hanno perso una partita, proprio quando al miliardario del Friuli girano vorticosamente. E non importa che la sconfitta sia arrivata con la Juventus dei miracoli o lo scalcinato Treviso. Per Zamparini, Trezeguet o Cottafava pari son. E quindi giù improperi, accuse, minacce. Che servono, matematicamente, a fare un bel titolo del tipo: «Squadra di cialtroni, li caccio via tutti». Casualmente è proprio questo il titolo di “Controcampo”, trasposizione cartacea dell’omonima trasmissione di Italia 1 della domenica sera. Sapete quel programma nel quale si parla due ore di Cassano al Real Madrid e gli ultimi cinque minuti delle partite disputate? Quella. Basta accapigliarsi un po’, giocare a chi grida di più (e a chi le spara più grosse) e il gioco è fatto. L’Auditel sale e il conduttore Piccinini gode. Continua »
Per adesso va di moda la genetica, prendi un pomodoro normale gli cambi un gene e ti diventa un pomodoro gigante, niente di più facile. Secondo me si sta facendo un’operazione del genere anche con i nostri giovani cervelli.
I Siciliani vengono rappresentati sempre come popolo “colto”, un popolo di pensatori alle prese con le tematiche universali. A me ogni volta che questo stereotipo viene riproposto viene il magone, perché penso che la cultura e l’intelligenza siano la cosa più abbondante ed inutile in Sicilia.
Pure la signora Franca ci si è messa: i cittadini del Sud sono più buoni e intelligenti.
Ecco magari le fosse scappata anche la parolina magica, la frase avrebbe avuto un senso politico: poveri. Noi siamo intelligenti e poveri e forse non a caso. Continua »
Da domani e fino al 30 aprile corso dei Mille sarà chiuso al traffico veicolare nel tratto compreso tra vicolo Guarnaschelli (incrocio incluso) e il civico 1419/E (poco oltre vicolo Palma) per i lavori per la realizzazione della nuova rete fognaria. I due tratti stradali immediatamente a ridosso dell’area di scavo saranno percorribili, ma senza uscita.
I possibili percorsi per l’ingresso in città: si può seguire l’asse via Galletti – via Messina Marine oppure quello formato dalla via Messina Montagne e dalla “bretella” che costeggia l’autostrada A19 in direzione Catania-Palermo. Anche per l’uscita dalla città sono indicati due percorsi, uguali ai precedenti, ma in senso inverso: o via Messina Marine – via Galletti o “bretella” laterale autostrada A19 (stavolta in direzione Palermo-Catania) – via Messina Montagne.
Sono in corso da oggi a Palermo i saldi di fine stagione. Gli esercizi commerciali rimarranno aperti al pubblico anche domenica 8 e domenica 15 gennaio, mentre è stata cancellata l’apertura prevista per domenica 22 gennaio.
Per anni ho schivato la mia sicilianità.
I primi racconti e scarabocchi parlavano del dottor Sgollek (il nome dei cereali al contrario) che era stato radiato dall’albo degli scienziati perché aveva cercato di costruirsi un figlio con pezzi di romanzi. Avevo letto e riletto Frankenstein e i gialli di mia madre, mi sembrava logico che tutti i miei personaggi spuntassero sotto i tasti della lettera 22 con un cognome americano e finissero a schivar pallottole vaganti nei tuguri del bronx.
Poi l’epifania con Camilleri e Montalbano. Mi piaceva leggere di personaggi “russi di pilu e di pinsiero” e che “taliavano” gli orologi. Cominciai a sentirmi monco. Avevo scritto con mezza testa e mezzo cuore lasciando l’eredità della mia terra triangolare fuori dalla pagina. Continua »

La foto è di Salvatore Riva.
Oggi alle ore 21:00, presso la chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani (via degli argentieri alla Vucciria, 33), il concerto per ensemble orchestrale e voci soliste Xiatumè aprirà in anteprima la rassegna musicale Vuccirìa – Sonorità Popolari Contemporanee che si svolgerà dal 17 al 19 febbraio.
Xiatumè è un concerto ispirato e dedicato al canto popolare in siciliano. Alfredo e Letizia Anelli, Sara Cappello, Francesco Giunta e Laura Mollica saranno accompagnati per l’occasione da un ensemble orchestrale.
La cappella dei Santi Pietro e Paolo (via Matteo Bonello, di fronte al Loggiato dell’incoronazione) torna a essere fruibile dal pubblico dal 6 all’8 gennaio, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00.
La cappella è un capolavoro del barocco palermitano realizzato tra il 1697 e il 1698 dall’architetto Paolo Amato, con un apporto di Giacomo Serpotta.
Stanotte alle 3 in punto Nicola Pizzolato è diventato papà. Auguri a Nicola e a Zeynep e benvenuta a Leyla!
Oggi primo complemese di Rosalio. Devo dire che sono orgogliosa. Questo picciriddo nostro, come tutti i picciriddi coi nomi strani, è stato opportunatamente ribattezzato. Ribattezzare, secondo me, è un atto affettuoso. Mi ricordo di un certo Aristide, per esempio, che per motivi di comodità, nella cerchia di amici chiamavamo Arista (egli stesso, col tempo, si autonomina così). Mi ribattezzarono lagambina, così tuttoattaccato, per non confondersi in una redazione che contava già quattro Daniela, tanto che un giorno, un tizio mi chiese “lagambina? però i tuoi genitori, che nome t’hanno messo”. Rosalio è stato via via ribattezzato Rosario, (che mi fanno “sai, ho visto Rosario” e io là a domandarmi “chi sarà mai quest’amico comune, ‘sto Rosario, che proprio non mi ricordo?”) continuando con Rosòlio, e senza riferimenti agli antichi liquori, semplicemente Rosolio, e naturalmente Rosòlia. Visto che siamo pure in tema di anagrammi…
Premesso che non conosco la signorina Anna Burgio, devo dire che anche per me la notizia dell’apertura del punto vendita della catena spagnola di Zara a Palermo è sembrata molto interessante.
Per un periodo mi sono occupato di studiare i “trend” ovvero le mode nel senso più generale del termine, quelle sociali e culturali, del come nascono, si diffondono e muoiono e del come si esportano.
Ecco c’è uno studioso di nome Malcolm Gladwell che qualche anno fa ha scritto un libro molto interessante sulle modalità di diffusione delle mode. L’ipotesi dello studioso era che le mode si comportassero esattamente come le epidemie, attraverso il meccanismo del contagio i comportamenti individuali diventano sempre meno individuali fino a raggiungere un “punto critico” oltrepassato il quale esse si diffondono così velocemente da non essere più controllabili. Continua »

Guardo i commenti di Rosalio e mi viene da sorridere. Sorrido perché sono finalmente arrivati i troll. Un troll è «un individuo che interagisce con la comunità tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente stupidi, allo scopo di disturbare gli scambi normali e appropriati. Spesso l’obiettivo specifico di un troll è causare una catena di insulti (flame war), oppure di mettere in ridicolo quegli utenti che, non riconoscendo immediatamente il troll come tale, si sforzano di rispondere a tono al suo messaggio». La presenza dei troll è un segno (ahimé) che la fase di lancio del blog è compiuta. Manca lo spam nei commenti e ci siamo! È arrivato pure lo spam nei commenti: ci siamo! Continua »
La scorsa estate, al rientro da un raduno enigmistico a Marina di Massa, decisi di fare un bel giretto in Sicilia. Ah, la Sicilia…quant’è bella! Spesso si parte per l’Italia o per l’estero e si trascurano le bellezze della nostra isola. E poi quanto sono ospitali e cordiali i siciliani! Sapete cari amici, durante le numerose soste da paese a paese, quanta bella gente ho incontrato? Certamente non potrò ricordarli tutti ma alcuni di loro meritano di essere citati. Continua »
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