Malesia, tric-trac e bombe a mano
Kuala Lumpur è una città dove si mescolano e si bilanciano costruzioni metropolitane e giungle.
Rispecchiando il multiculturalismo del paese, la città offre la possibilità di venire a contatto con le variegate culture del paese, tra vecchi edifici coloniali, pagode cinesi, templi hindu e moschee islamiche.
Non appena atterrata al modernissimo e fantasmagorico aeroporto KLIA, l’omino del controllo passaporti mi chiede prima ancora di controllare i documenti: ”where are you from?” e io: “Italy” e lui: “oh yes, Filippo Inzaghi!” e così ho scoperto anche per il resto del mio soggiorno malesiano che se vi chiederanno da dove venite basterà rispondere Inzaghi e anche il malese che vive nella giungla del Taman Negara dedurrà che siete italiani!
Il centro di Kuala Lumpur ospita diversi edifici coloniali, una vivace Chinatown con svariati mercati notturni e un pittoresco distretto indiano.
L’edificio delle Petronas Tower è meno pittoresco ma altrettanto visibile. Svetta altissimo per quasi mezzo chilometro e di sera viene illuminato da fasci di luce in movimento.
Gironzolo tra le viuzze nei pressi di pazza Merdeka, cuore della città come una mondina cinese col suo nuovo cappello a pagoda: a causa dell’elevato tasso dell’umidità oggi la mia fluente chioma mi rende misto tra un leone gay e Fiorella Mannoia in vecchia versione. Continua »
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